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UPDATE: per Panetta Roma non può accontentarsi di crescita modesta
15/02/2025 13:19
UPDATE: per Panetta Roma non può accontentarsi di crescita modesta
TORINO (MF-NW)--"L'Italia ha dimostrato di saper reagire alle crisi e non può accontentarsi di una crescita modesta. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è una leva straordinaria per gli investimenti e le riforme. Va attuato con determinazione ed efficacia. Il risanamento dei conti pubblici, la produttività e l'innovazione sono le priorità per garantire stabilità e sviluppo". Lo ha affermato il Governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, al 31* Congresso Assiom Forex.
CRESCITA AFFIEVOLITA MA IN PROSSIMI SEI MESI PIL RIPARTIRA'
Negli ultimi trimestri la crescita economica italiana si è affievolita, anche a causa del difficile contesto internazionale e degli effetti della stretta monetaria. Sono venuti a mancare soprattutto i contributi degli investimenti e delle esportazioni, le due componenti che più avevano sostenuto la vigorosa ripresa successiva alla pandemia. "Nel complesso del 2024 il Pil è aumentato dello 0,5% - di circa 2 decimi in più senza la correzione per il maggior numero di giornate lavorative - ma la crescita si è arrestata nel secondo semestre. Secondo le nostre previsioni, nei prossimi mesi il prodotto tornerà a espandersi. La riduzione dei tassi di interesse, gli alti livelli di occupazione e la ripresa della domanda estera sosterrebbero i consumi e le esportazioni, favorendo nel contempo l'accumulazione di capitale da parte delle imprese", ha spiegato Panetta, precisando che, così come per il resto d'Europa, le prospettive di ripresa dell'economia italiana sono messe a rischio da un contesto economico internazionale indebolito e incerto. È quindi ancora più necessario affrontare con decisione i nodi che frenano la crescita italiana: la bassa produttività, l'elevato debito pubblico, le inefficienze dell'azione pubblica.
Per Panetta è essenziale moltiplicare gli sforzi per completare gli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e le riforme ad esso collegate, intervenendo tempestivamente in caso di ritardi. Sarà necessario dare continuità al Piano, proseguendo l'impegno di riforma e favorendo una ricomposizione del bilancio pubblico a sostegno degli investimenti in capitale umano e materiale e in innovazione. "Oltre a sostenere l'attività nei mesi futuri, l'attuazione del Pnrr potrà innalzare la produttività e il potenziale di crescita, facilitando il pieno recupero dei redditi reali e la crescita della domanda interna. Si rafforzerebbe così la fiducia nelle misure adottate a livello europeo, agevolando la strada per investimenti comuni a sostegno della produttività".
Per Panetta "è altrettanto essenziale attuare il Piano strutturale di bilancio a medio termine elaborato dal Governo e approvato a gennaio dal Consiglio della UE. La gestione prudente dei conti pubblici sta già dando frutti, con una riduzione del differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e tedeschi. Proseguire su questa strada può favorire un miglioramento dei rating del debito sovrano, ancora sui bassi livelli di quindici anni fa, quando i titoli italiani furono declassati a seguito della crisi finanziaria e della crisi del debito nell'area dell'euro. Da allora l'economia italiana ha registrato progressi in termini di stabilità finanziaria: la posizione patrimoniale netta sull'estero ha superato il 12% del Pil, con un miglioramento di oltre 35 punti percentuali rispetto al 2013; il settore bancario ha fortemente accresciuto la sua redditività e la sua dotazione di capitale; il mercato dei titoli pubblici è tornato liquido ed efficiente, attirando una base di investitori ampia e diversificata".
Questi fattori, insieme al riequilibrio delle finanze pubbliche, "possono contribuire a ridurre ulteriormente i rendimenti sui titoli di Stato, migliorando le condizioni di finanziamento per famiglie e imprese e rafforzando la competitività del Paese", ha concluso Panetta.
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UPDATE: Bankitalia non fa talk show, su Ops decidono mercato e azionisti
15/02/2025 12:52
UPDATE: Bankitalia non fa talk show, su Ops decidono mercato e azionisti
TORINO (MF-NW)--Il sistema finanziario italiano è interessato da operazioni di concentrazione che coinvolgono banche di varie dimensioni, compagnie assicurative, società di gestione del risparmio e intermediari esteri, ma "è difficile ipotizzare che la Banca d'Italia possa commentare queste operazioni" di concentrazione "come se si fosse in un talk show, con valutazioni, osservazioni estemporanee. Queste sono operazioni che richiedono un'attenta e complessa analisi" in accordo con tutte le autorità interessate, come Ivass, Antitrust e Bce. Lo ha affermato il Governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, al 31* Congresso Assiom Forex in corso a Torino, puntualizzando che "la Vigilanza non funziona così, con dichiarazioni da talk show, non funziona così la Banca d'Italia".
CONSOLIDAMENTO RIDURREBBE DIVARIO DIMENSIONALE CON PALYER UE
Per il numero uno di Bankitalia le operazioni di concentrazione sono favorite in primo luogo dall'abbondanza di capitale in eccesso nel settore bancario. Inoltre, la prospettiva di un restringimento dei margini sull'attività di prestito, legata alla diminuzione dei tassi di interesse, spinge gli intermediari a ricercare economie di scala o sinergie produttive. Le operazioni annunciate ridurrebbero il divario dimensionale tra i principali intermediari italiani e i concorrenti europei, ha aggiunto Panetta, ricordando che in Italia il valore medio dell'attivo delle prime cinque banche è quattro volte inferiore rispetto a quello delle banche francesi e una volta e mezza più basso di quello degli intermediari spagnoli e tedeschi. Sebbene in generale nel settore bancario le grandi dimensioni comportino sia vantaggi sia alcune criticità ben note, queste operazioni possono essere inquadrate in una prospettiva di integrazione e consolidamento del mercato europeo.
ESITO OPERAZIONI DIPENDE DA DINAMICHE MERCATO E DA SCELTE AZIONISTI
I procedimenti autorizzativi coinvolgono la Banca d'Italia sia in autonomia sia in collaborazione con diverse autorità nazionali ed europee. "L'iter si avvia dopo la notifica delle operazioni da parte dei soggetti promotori, che non sono tenuti a informare preventivamente le autorità. La Vigilanza verifica la conformità alle normative italiane ed europee, valutando la capacità di ciascuna operazione di dar vita a intermediari solidi, efficienti e capaci di operare secondo principi di sana e prudente gestione al servizio dell'economia reale e senza compromettere la stabilità finanziaria. Nel rispetto di questi criteri, l'esito delle operazioni è affidato alle dinamiche di mercato e alle scelte degli azionisti", ha concluso Panetta.
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UPDATE: Panetta (Bankitalia), dazi rischio per Pil non per inflazione
15/02/2025 12:44
UPDATE: Panetta (Bankitalia), dazi rischio per Pil non per inflazione
TORINO (MF-NW)--Per il Governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, i dazi implementati e minacciati dall'amministrazione Trump non rappresentano un rischio per l'inflazione, ma potrebbero avere un impatto significativamente negativo sulle prospettive di crescita del prodotto interno lordo globale.
PIL GLOBALE POTREBBE RIDURSI DI 1,5 PUNTI PERCENTUALI
La riconfigurazione del commercio mondiale, in cui hanno un peso considerevole le motivazioni geopolitiche, "sta indebolendo il sistema multilaterale di governance economica globale fondato sull'integrazione produttiva e sul libero scambio. Il commercio internazionale viene sempre più utilizzato come leva strategica, soprattutto nella competizione tecnologica. In questo contesto si inserisce la strategia della nuova amministrazione statunitense, che prevede nuovi e più elevati dazi sulle importazioni. Particolare attenzione viene rivolta ai partner con un ampio avanzo commerciale verso gli Stati Uniti. Il surplus della Cina verso l'economia americana ammontava nel 2024 a circa 300 miliardi di dollari, circa un terzo dell'avanzo commerciale complessivo cinese e un quarto del disavanzo degli Stati Uniti. Secondo le nostre stime, se i dazi annunciati in fase pre-elettorale fossero attuati e accompagnati da misure di ritorsione, la crescita del Pil globale si ridurrebbe di 1,5 punti percentuali", ha affermato il Governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, al 31* Congresso Assiom Forex.
Per l'economia statunitense l'impatto supererebbe i 2 punti. Per l'area euro le conseguenze sarebbero più contenute, intorno a mezzo punto percentuale, con effetti maggiori per Germania e Italia, data la rilevanza dei loro scambi con gli Stati Uniti. Nella fase iniziale questi impatti negativi potrebbero essere amplificati dall'aumento dell'incertezza sulle politiche commerciali, già evidente nelle ultime settimane.
Il caso più significativo, ha proseguito Panetta, è quello della Cina. Dato l'eccesso di capacità produttiva nel settore industriale, da alcuni anni le aziende cinesi stanno riducendo i prezzi delle esportazioni, registrando un forte aumento delle vendite estere e delle quote di mercato nelle economie emergenti. L'imposizione di dazi elevati da parte degli Stati Uniti potrebbe spingere gli esportatori cinesi a cercare nuovi mercati per compensare il calo delle vendite sul mercato americano. In tale scenario, le imprese italiane ed europee si troverebbero esposte a crescenti pressioni competitive da parte delle aziende cinesi, la cui specializzazione settoriale è sempre più simile a quella europea.
GUERRE COMMERCIALI DANNEGGIANO ANCHE CHI AVVIA DAZI
Per Panetta l'esperienza storica mostra che le guerre commerciali danneggiano la crescita, anche nei Paesi che le avviano. I dazi non garantiscono una riduzione del disavanzo delle partite correnti. Se lo facessero, comporterebbero anche un minore afflusso netto di capitali verso il paese che li ha imposti, con conseguenti aggiustamenti attraverso un aumento del risparmio dei residenti o una riduzione degli investimenti.
Per Panetta è dunque possibile che l'amministrazione statunitense stia utilizzando gli annunci sui dazi come leva negoziale per ridefinire i rapporti economici e politici con altre aree del mondo. "Tuttavia, in un contesto già segnato da tensioni geopolitiche, commerciali e belliche, questa strategia potrebbe sfuggire al controllo, generando effetti ben oltre quelli desiderati, aggravando i dissidi esistenti e aprendo nuove fratture. Soluzioni negoziali basate sulla cooperazione non solo rappresentano un'alternativa preferibile, ma sono necessarie per evitare una spirale di conflitti che minaccerebbe la stabilità globale".
DAZI NON SONO RISCHIO RILEVANTE PER INFLAZIONE
Un aumento dei dazi statunitensi sulle esportazioni europee non avrebbe invece "presumibilmente effetti significativi sull'inflazione. I dazi potrebbero generare pressioni al rialzo legate a un deprezzamento dell'euro rispetto al dollaro e a eventuali misure di ritorsione da parte della UE. Tuttavia, questi effetti verrebbero compensati da un rallentamento dell'economia globale e dal dirottamento verso i mercati europei delle merci cinesi colpite da dazi elevati. Secondo nostre stime, l'effetto netto dei dazi sull'inflazione sarebbe perciò contenuto, se non leggermente negativo", ha concluso Panetta.
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Italia: Panetta (Bankitalia), non può accontentarsi di crescita modesta
15/02/2025 12:12
Italia: Panetta (Bankitalia), non può accontentarsi di crescita modesta
TORINO (MF-NW)--"L'Italia ha dimostrato di saper reagire alle crisi e non può accontentarsi di una crescita modesta. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è una leva straordinaria per gli investimenti e le riforme. Va attuato con determinazione ed efficacia. Il risanamento dei conti pubblici, la produttività e l'innovazione sono le priorità per garantire stabilità e sviluppo".
Lo ha affermato il Governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, al 31* Congresso Assiom Forex in corso a Torino.
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Italia: Panetta (Bankitalia), dinamica credito resta negativa ma segnali di ripresa
15/02/2025 12:09
Italia: Panetta (Bankitalia), dinamica credito resta negativa ma segnali di ripresa
TORINO (MF-NW)--"In Italia la dinamica del credito resta negativa, sebbene emergano segnali di ripresa. Diversi indicatori suggeriscono che questo andamento, pur influenzato da politiche di offerta improntate alla cautela, dipende principalmente dalla debolezza della domanda di prestiti. Il fabbisogno finanziario delle imprese rimane contenuto per effetto della buona redditività e della fiacchezza degli investimenti. Inoltre, la percentuale di aziende che segnalano difficoltà di accesso al credito è in calo in tutti i settori e in tutte le classi dimensionali".
Lo ha affermato il Governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, al 31* Congresso Assiom Forex in corso a Torino, puntualizzando che le banche, dal canto loro, dispongono di una solida dotazione patrimoniale, in grado di assorbire eventuali aumenti della domanda di finanziamenti.
Tuttavia, ha avvertito Panetta, la contrazione del credito richiede attenzione. Le imprese di piccole dimensioni continuano a registrare una maggiore e persistente contrazione degli impieghi; è tra esse, inoltre, che affiorano segnali di una possibile carenza di prestiti. In vista della ripresa dell'attività economica, queste aziende potrebbero dover ricorrere maggiormente ai finanziamenti esterni; sarà essenziale, in quella fase, che le banche assicurino l'accesso al credito alle aziende meritevoli.
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