Germania: indice Zew dicembre a 45,8 punti
16/12/2025 11:33
Germania: indice Zew dicembre a 45,8 punti
MILANO (MF-NW)--A dicembre le aspettative sulla situazione economica della Germania sono migliorate. L'indice Zew è salito a 45,8 punti, 7,3 punti sopra il valore del mese precedente. Tuttavia, le valutazioni sulla situazione economica attuale sono leggermente peggiorate: la lettura è peggiorata a -81 punti, 2,3 in meno rispetto al mese precedente. "Le aspettative sono diventate più positive. Dopo tre anni di stagnazione economica, le possibilità di una ripresa dell'economia sono buone e questo si riflette nel sentiment. La politica fiscale espansiva darà nuovo slancio all'economia tedesca. Tuttavia, la ripresa resta fragile. Le misure per affrontare i persistenti conflitti commerciali, le tensioni geopolitiche e la mancanza di investimenti probabilmente continueranno a far parte dell'agenda delle riforme nel 2026", commenta il presidente dello Zew, Achim Wambach. La situazione dell'industria automobilistica è migliorata: il relativo indice è migliorato di 7,7 punti a -22 punti. Altri settori orientati all'export, come le industrie chimica e farmaceutica e il comparto dei metalli, mostrano anch'essi incrementi, seppur meno pronunciati. Nonostante la politica fiscale di supporto, questi settori soffrono ancora per i volumi di export deboli, a causa di dazi elevati e svantaggi competitivi strutturali. Le aspettative per l'area euro, attualmente a 33,7 punti, sono aumentate di 8,7 punti rispetto al mese precedente, mostrando un miglioramento superiore a quelle della Germania. Al contrario, le valutazioni sulla situazione economica sono rimaste praticamente invariate, attestandosi a -28,5 punti, ossia 1,2 punti in meno rispetto al mese precedente. alb (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
Commercio estero: avanzo ottobre cala a 4,15 mld, deficit energetico a 3,64 mld (Istat)
16/12/2025 11:26
Commercio estero: avanzo ottobre cala a 4,15 mld, deficit energetico a 3,64 mld (Istat)
ROMA (MF-NW)--Il saldo commerciale a ottobre 2025 è pari a +4,156 miliardi di euro, in calo dai 4,619 miliardi nello stesso mese del 2024. Il deficit energetico (-3,644 mld) è inferiore rispetto a un anno prima (-4,933 mld). Lo rileva l'Istat aggiungendo che l'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici scende da +9.552 milioni di ottobre 2024 a +7.801 milioni di ottobre 2025. A ottobre 2025 si stima una flessione congiunturale delle esportazioni (-3%) e un aumento modesto delle importazioni (+0,3%). La diminuzione su base mensile dell'export riguarda entrambe le aree, Ue (-2,8%) ed extra Ue (-3,2%). Nel trimestre agosto-ottobre 2025, rispetto al precedente, sia l'export (+0,2%) sia l'import (+0,3%) registrano incrementi modesti. A ottobre 2025 l'export cresce su base annua del 2,3% in termini monetari e dello 0,5% in volume. La crescita tendenziale dell'export è molto più sostenuta per i mercati extra Ue (+4,1%) rispetto a quelli Ue (+0,5%). L'import registra un incremento tendenziale in valore del 3,4%, che coinvolge in misura più marcata l'area extra Ue (+4,2%) rispetto a quella Ue (+2,7%); in volume, le importazioni crescono del 4,4%. Tra i settori che più contribuiscono alla crescita tendenziale dell'export si segnalano articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+18,5%) e metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+13,7%). Si riducono su base annua le esportazioni di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove (n.c.a) (-16,1%) e autoveicoli (-7,3%). Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori alla crescita dell'export nazionale sono Svizzera (+34,9%), Stati Uniti (+9,7%), paesi OPEC (+15,8%), Spagna (+7,3%) e Francia (+3,7%). All'opposto, Turchia (-34,8%), Regno Unito (-10,8%) e Paesi Bassi (-12,5%) forniscono i contributi negativi più ampi. Nei primi dieci mesi del 2025, l'export registra una crescita tendenziale del 3,4%, spiegata dalle maggiori vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+33,7%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+7,5%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+12,7%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+4,7%). Pressoché stazionarie le esportazioni di articoli in gomma e materie plastiche (+0,2%) mentre per tutti gli altri settori si rilevano riduzioni: le più ampie per coke e prodotti petroliferi raffinati (-12,3%), autoveicoli (-9,7%) e articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (-8,5%). Nei primi dieci mesi del 2025, l'avanzo commerciale, pari a +39,6 miliardi di euro, si mantiene sostanzialmente stabile rispetto ai primi dieci mesi del 2024 (+39,8 miliardi). A ottobre 2025 i prezzi all'importazione diminuiscono dello 0,3% su base mensile e del 2,7% su base annua (da -2,5% di settembre). L'Istat spiega che la riduzione congiunturale dell'export, dovuta soprattutto alle minori esportazioni di beni strumentali, è influenzata dalle vendite di mezzi di navigazione marittima, registrate a settembre 2025; al netto di queste, si stima una flessione più contenuta (-1,1%). Su base annua, la crescita dell'export è trainata principalmente dalle maggiori vendite verso l'area extra UE; Svizzera, Stati Uniti e paesi OPEC sono i mercati più dinamici. La sostenuta crescita tendenziale dell'export verso gli Stati Uniti (+9,7%), a ottobre 2025, è concentrata in un numero limitato di settori, tra cui farmaceutica e macchinari, mentre altri comparti quali alimentari, chimica, metalli e autoveicoli sono in flessione. com/pev (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)