PUNTO DEL MATTINO EUROPEO: 23 GIUGNO 2025
23/06/2025 07:33
PUNTO DEL MATTINO EUROPEO: 23 GIUGNO 2025
MILANO (MF-NW)--L'attenzione degli investitori rimane focalizzata sulle dinamiche dell'inflazione, su quelle dei tassi di interesse, sui dazi e sui conflitti in Ucraina e Medio Oriente. Sul fronte macroeconomico, faro sui Pmi manifatturiero, servizi e composito dell'Eurozona, sui Pmi manifatturiero e servizi della Gran Bretagna e sui discorsi dei banchieri centrali, tra cui quello della presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde. Infine, sul fronte societario, focus su Naspers.
AZIONI
E' previsto un avvio in ribasso sui listini azionari europei, in attesa degli indici Pmi dell'Eurozona, dopo che gli Stati Uniti hanno attaccato alcuni siti nucleari dell'Iran. Gli investitori temono la reazione da parte di Teheran.
VALUTE
Il cambio euro/usd tratta appena sotto quota 1,15 a 1,1496. Il dollaro si è rafforzato rispetto alla maggior parte delle altre valute del G10 e dell'Asia dopo gli attacchi degli Stati Uniti ai siti nucleari iraniani nel fine settimana. "Il dollaro è in rafforzamento perché è un bene rifugio e gli Stati Uniti sono un esportatore netto di energia", commenta il team di ricerca Global Economic & Markets della Cba. "Il livello di rialzo del dollaro è ora nelle mani dei leader politici e militari di Stati Uniti, Israele e Iran", puntualizzano gli esperti.
OBBLIGAZIONI
Nell'Eurozona, il rendimento del Bund decennale ha archiviato la seduta di venerdì in lieve rialzo di un solo punto base al 2,52%, mentre quello dell'Oat francese è rimasto fermo al 3,24%, con lo spread Oat/Bund a 73 pb. Sempre venerdì i rendimenti dei Treasury, specialmente di quelli a lunga scadenza, sono scesi dopo che il governatore della Federal Reserve, Christopher Waller, ha dichiarato, in un'intervista alla Cnbc, che l'inflazione si sta attenuando e quindi la Banca centrale potrebbe tagliare i tassi di interesse nella prossima riunione di luglio. Il rendimento del Treasury biennale è ora al 3,929%, quello del decennale al 4,396% e quello del trentennale al 4,902%.
ENERGIA
I prezzi del petrolio trattano in rialzo dopo gli attacchi degli Stati Uniti ai siti nucleari iraniani nel fine settimana. Per gli analisti di Goldman Sachs, i mercati petroliferi stanno valutando una probabilità leggermente più alta di interruzioni dell'approvvigionamento dopo l'ultima escalation del conflitto, con un premio per il rischio geopolitico stimato pari a 12 dollari. "Sebbene continuiamo a ipotizzare che non ci saranno interruzioni significative dell'approvvigionamento di petrolio e gas naturale, i rischi di ribasso per l'approvvigionamento energetico e il rischio di rialzo per le nostre previsioni sui prezzi dell'energia sono aumentati", puntualizzano gli esperti. Un'interruzione prolungata e di grande portata dello Stretto di Hormuz potrebbe spingere i prezzi del petrolio e del gas naturale europeo rispettivamente oltre i 110 dollari al barile e i 100 euro per megawattora, avverte GS.
ORO
Il prezzo spot tratta a 3.372,25 dollari l'oncia.
alb
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(fine)
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