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MARKET DRIVER: la Fed ha buoni motivi per rimanere paziente (Capital Group)
16/06/2025 18:53
MARKET DRIVER: la Fed ha buoni motivi per rimanere paziente (Capital Group)
MILANO (MF-NW)--"Negli Stati Uniti, l'inflazione è rimasta ostinatamente alta negli ultimi mesi, oscillando tra il 2,5% e il 3% su base annua. Si tratta di un livello superiore all'obiettivo del 2% fissato dalla Fed. Ciononostante, gli investitori obbligazionari prevedono che il primo taglio dei tassi da parte della Fed avverrà a luglio, seguito da altri due o tre entro la fine dell'anno", afferma Darrell Spence, economista di Capital Group. Sebbene l'economia statunitense mostri alcuni segni di debolezza, l'occupazione rimane forte, quindi la Fed "probabilmente non agirà in modo troppo rapido o aggressivo". Secondo Spence, finché il mercato del lavoro non si indebolirà drasticamente, la Fed ha buoni motivi per rimanere paziente con l'inflazione che rimane al di sopra dell'obiettivo. L'economista ritiene che "l'attuale prezzo di mercato del tasso sui fondi federali, pari a circa il 3,8% entro la fine dell'anno, in calo rispetto al 4,3% circa di oggi, sia un livello equo sulla base dell'equilibrio dei rischi". Spence prevede un rallentamento della crescita statunitense e di quella globale a causa dei dazi e dell'incertezza legata alla guerra commerciale, ma suggerisce che sia "troppo presto" per parlare di una recessione.
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MARKET DRIVER: escalation Iran-Isreale potrebbe non avere impatto duraturo su mercati globali (eToro)
16/06/2025 18:45
MARKET DRIVER: escalation Iran-Isreale potrebbe non avere impatto duraturo su mercati globali (eToro)
MILANO (MF-NW)--"I mercati oggi hanno rialzato la testa. Non per l'arrivo di un catalizzatore chiaro o dirompente, ma perché la somma delle paure, che fino a pochi giorni fa dominava la scena, si è, almeno per ora, ridotta. A forti vendite, spesso, seguono forti rimbalzi. E questo sembra uno di quei casi", afferma Gabriel Debach, market analyst di eToro. In Medio Oriente la tensione resta alta, ma per l'esperto "la percezione di un impatto diretto e duraturo sui mercati finanziari si va affievolendo". A suggerirlo è anche il comportamento del Tase, l'indice principale della Borsa di Tel Aviv, in rialzo nella seduta di ieri e odierna. "Un segnale che i timori più acuti di un'escalation fuori controllo potrebbero essere rientrati", osserva Debach. Anche il petrolio si muove in calo. L'Opec+ ha ribadito la disponibilità a garantire l'offerta, anche in scenari estremi. Per Debach, ka realtà è che il mercato petrolifero non era "strutturalmente teso neppure prima delle tensioni", sottolineando che la domanda globale di greggio resta solida. "L'Iran produce circa 3 milioni di barili al giorno, poco meno del 4% della produzione mondiale, e l'Opec dispone di circa 4 milioni di barili di capacità inutilizzata, concentrata soprattutto in Arabia Saudita. Un cuscinetto che limita la probabilità di uno shock duraturo sui prezzi", spiega l'analista. Sul fronte commerciale, si intravede inoltre un cambio di passo. L'Europa sarebbe pronta ad accettare un dazio uniforme del 10% dagli Stati Uniti, a fronte della rinuncia di Washington a misure più aggressive. "Un compromesso che, se confermato, eviterebbe l'escalation e riaprirebbe il dialogo tecnico. Tanto basta per ridurre la domanda di protezione e riaccendere l'interesse per i settori ciclici", commenta Debach. Anche la Cina manda segnali di stabilizzazione. I consumi interni crescono del 6,4% a maggio, il ritmo più sostenuto da dicembre, mentre il settore immobiliare continua a faticare. "Ma oggi contano più le parole dei numeri: Pechino ribadisce di avere strumenti, margine e flessibilità per sostenere la domanda. Ed è questo, più dei dati, che i mercati asiatici stanno iniziando a scontare", conclude l'analista.
lvi
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WALL STREET: commento di metà seduta
16/06/2025 18:34
WALL STREET: commento di metà seduta
MILANO (MF-NW)--I principali listini azionari statunitensi trattano in rialzo a metà seduta mentre gli investitori continuano a monitorare l'evoluzione del conflitto tra Israele e Iran. Il Dow Jones guadagna lo 0,88%, l'S&P 500 cresce dell'1,01% e il Nasdaq avanza dell'1,43%.
L'Iran sarebbe pronto alla de-escalation e a riprendere i negoziati con gli Stati Uniti sul programma nucleare se gli americani resteranno fuori dal conflitto in corso con Israele. È questo il messaggio diretto a Washington e Tel Aviv che Teheran avrebbe consegnato ai mediatori arabi, secondo quanto scrive Cnbc, citando funzionari europei e mediorientali che hanno parlato con il Wall Street Journal. "Il mercato trae conforto dalla prospettiva che il conflitto possa rimanere limitato", ha dichiarato Krishna Guha, vicepresidente di Evercore Isi, avvertendo però che "lo scontro potrebbe durare per alcune settimane nello scenario di base e che il rischio di un'escalation che coinvolga gli Stati Uniti resta ancora elevato".
Sul fronte diplomatico, i leader delle principali potenze economiche del G7 si sono riunite nelle Montagne Rocciose canadesi, in un contesto dominato da tensioni militari e crescenti spinte protezionistiche. Il gruppo è composto da Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Francia, Germania, Italia e Giappone. Il presidente Usa, Donald Trump, ha dichiarato ai margini del G7 che un accordo sui dazi con il Canada è raggiungibile. "Vedremo se riusciremo a risolvere la questione commerciale oggi. Io sono una persona che crede nei dazi, Mark ha un'altra idea, più complessa. Le valuteremo entrambe e arriveremo a una conclusione. Un accordo è raggiungibile", ha affermato l'inquilino della Casa Bianca.
Negli Stati Uniti, l'attenzione dei mercati si sposta ora sulla riunione della Federal Reserve, al via domani. Wall Street si attende ampiamente che il comitato di politica monetaria lasci i tassi invariati, nonostante la pressione esercitata da Donald Trump affinché il presidente della Fed Jerome Powell avvii un taglio. Sempre sul fronte macro, l'indice manifatturiero Empire State della Federal Reserve di New York è peggiorato a -16 punti a giugno dai -9,2 di maggio, deludendo il consenso degli economisti che si aspettavano un miglioramento a -6,3 punti. L'indice Empire State rappresenta la prima lettura del settore manifatturiero per il mese di giugno e suggerisce una contrazione del comparto.
Tra le notizie societarie:
- I titoli del settore della difesa sono calati dopo i segnali di una possibile de-escalation tra Iran e Israele. Lockheed Martin cede il 3,75%, Northrop Grumman il 3,3% e L3Harris Technologies il 2,7%.
- Meta Platforms guadagna il 2,4% dopo aver annunciato che su WhatsApp arriveranno abbonamenti, canali sponsorizzati e inserzioni. L'app di messaggistica, tradizionalmente gratuita per gli utenti, finora ha mantenuto un carattere di comunicazione privata e meno commerciale rispetto a Instagram e Facebook, le altre piattaforme social di proprietà di Meta.
lvi/cos
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*Nasdaq: Composite in rialzo dell'1,47% a metà seduta
16/06/2025 18:33
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*Wall Street: S&P 500 in rialzo dell'1,01% a metà seduta
16/06/2025 18:32