Partesa: durante le Feste birre lager italiane crescono del 2% oltre la media
16/12/2025 20:20
Partesa: durante le Feste birre lager italiane crescono del 2% oltre la media
MILANO (MF-NW)--Partesa ha tracciato i trend beverage delle celebrazioni di fine anno. In un contesto di mercato sfidante - con un fuoricasa in leggera frenata - il mondo del bere continua comunque a mostrare vitalità, curiosità e voglia di qualità. Se il mercato del fuoricasa registra una contrazione, la birra mostra una maggiore resilienza. Le Lager Italiane - spiega una nota - continuano a convincere i consumatori, crescendo il 2% sopra la media di categoria. Tra le birre speciali, si conferma la richiesta di IPA (India Pale Ale) e APA (American Pale Ale), che crescono del 5% rispetto alla categoria. Stanno inoltre vivendo un momento particolarmente favorevole le Stout, soprattutto irlandesi. Non può infine mancare la birra di Natale, oggi sempre più proposta anche in versioni low e no alcol, in linea con la crescente attenzione dei consumatori verso stili più leggeri e un consumo responsabile. La tavola delle Feste vede un consumatore più curioso, pronto ad affiancare ai grandi vini italiani referenze internazionali selezionate. Protagonista il ritorno dello Champagne Accanto alla Francia, crescono le preferenze per i vini statunitensi. Infine, il momento after dinner vive un periodo positivo, trainato dal ritorno ai prodotti della tradizione italiana come amari e grappe, protagonisti dei finali di pasto delle festività. "Nonostante uno scenario caratterizzato da una contrazione dei consumi fuoricasa, continuiamo a osservare una forte attenzione alla qualità e alla ricerca di esperienze di consumo distintive. Le Feste rappresentano un momento cruciale per il nostro settore e confermano la volontà degli italiani di scegliere prodotti eccellenti, dal brindisi iniziale al dopo cena. Come Partesa, continueremo a investire in servizi, formazione e portfolio per supportare i nostri clienti nel valorizzare al massimo ogni occasione di consumo", ha commentato Andrea Grimandi, Amministratore Delegato di Partesa. com/fus marco.fusi@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
Italia: al 4° posto tra Paesi più cari per cena natalizia (eToro)
16/12/2025 19:50
Italia: al 4° posto tra Paesi più cari per cena natalizia (eToro)
MILANO (MF-NW)--Prepararsi al Natale quest'anno costerà di più per le famiglie italiane. Il piatto simbolo della Vigilia, i tortellini in brodo, arriva a 53,11 euro per quattro persone. Secondo lo studio condotto dalla piattaforma di trading e investimenti eToro, l'Italia si posiziona al quarto posto tra i Paesi più cari per la cena natalizia. eToro ha esaminato i prezzi dei piatti tradizionali della festa e ha scoperto un rincaro pari al 2,39% rispetto al 2024, un aumento contenuto ma che conferma una tendenza di crescita continua del costo della cena di Natale. Negli ultimi anni, infatti, la spesa per il classico piatto di tortellini in brodo di cappone ha mostrato una progressione costante: dai 47,60 euro del 2022, quando l'inflazione alimentare toccava il 13,1%, si è passati ai 48,30 euro del 2023 (+1%, inflazione alimentare al 5,9%) e ai 51,90 euro del 2024 (+7%, inflazione alimentare al 2,1%). Il 2025 prosegue questa traiettoria, pur con un incremento più moderato, riflettendo pressioni ancora presenti sulla filiera agroalimentare: costi elevati delle materie prime, raccolti ridotti a causa degli eventi climatici e volatilità dei prezzi energetici e logistici. Sebbene l'aumento sia meno drastico rispetto a quello osservato in altri Paesi, il costo della cena di Natale italiana continua a salire, pesando in modo crescente sul budget delle famiglie. Se l'Italia vede aumenti moderati, altri Paesi non sono altrettanto fortunati. In Spagna, la cena di Natale raggiunge gli 81,95 euro (+8,9%), mentre in Francia il tacchino ripieno arriva a 73,68 euro (+26%). Sono, però, le famiglie tedesche a sperimentare l'incremento più significativo dell'intera classifica: l'oca con contorni sale del 28%, raggiungendo i 70,75 euro, portando la Germania al terzo posto tra i paesi più cari. All'estremità opposta della classifica, la Romania ha il piatto più economico, con una cena tradizionale a base di sarmale ferma a 17,65 euro, mentre Polonia (-8%), Australia (-6%) e Repubblica Ceca (-5,5%) registrano i cali più rilevanti, grazie a una temporanea attenuazione delle pressioni inflazionistiche. Nel Regno Unito, invece, i prezzi continuano a salire: il tacchino di Natale raggiunge i 44,12 euro (+5%), aggiungendosi ai forti rincari degli anni precedenti e mantenendo i prezzi ben sopra i livelli del 2023 (24,80 euro). com/alb alberto.chimenti@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
WALL STREET: commento di metà seduta
16/12/2025 18:34
WALL STREET: commento di metà seduta
MILANO (MF-NW)--Wall Street ancora in calo a metà seduta, dopo la pubblicazione del report del lavoro e delle vendite al dettaglio Usa. Il Dow Jones cede lo 0,55%, l'S&P 500 scende dello 0,54% e il Nasdaq Composite arretra dello 0,22%. Il report sul mercato del lavoro americano di novembre ha mostrato che i nonfarm payroll sono aumentati di 64.000 unità, superando il rialzo atteso dagli economisti di 50.000 unità. A ottobre, i payroll sono invece calati di 105.000 unità, principalmente a causa di un declino di 157.000 posti di lavoro nel settore pubblico. I dati di settembre sono stati rivisti a +108.000 unità. I posti di lavoro nel settore privato sono cresciuti di 69.000 unità a novembre, dopo un incremento di 52.000 a ottobre, superando il consenso degli economisti a 50.000 unità. I posti nel settore sanitario e dell'assistenza sociale sono aumentati di 64.000 unità. Il tasso di disoccupazione è salito al 4,6% a novembre dal 4,4% di settembre, leggermente sopra il 4,5% previsto, mentre il tasso di partecipazione alla forza lavoro è salito al 62,5% dal 62,4% di settembre. I dati di ottobre non sono disponibili a causa dello shutdown governativo. La retribuzione oraria è aumentata dello 0,1%, più lentamente rispetto al 0,3% previsto, dopo un incremento dello 0,4% a ottobre. Su base annua, le retribuzioni orarie sono cresciute del 3,5%. "Il mercato del lavoro statunitense continua a indebolirsi, sebbene i dati odierni vadano interpretati con cautela a causa del temporaneo shutdown del governo Usa. Nel complesso, le letture dovrebbero alimentare le speculazioni su ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel corso del prossimo anno", affermano gli economisti di Commerzbank. Sempre sul fronte macroeconomico, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono rimaste invariate a ottobre, deludendo il consenso degli economisti al +0,1% m/m e dopo l'incremento dello 0,1% registrato il mese precedente. Escludendo la flessione del 1,6% delle vendite di autoveicoli, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,4%, sopra l'incremento atteso dello 0,2%, dopo un rialzo dello 0,1% a settembre. Se si escludono sia gli autoveicoli sia il calo dello 0,8% nelle vendite presso le stazioni di servizio, le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,5% a ottobre, dopo una lettura piatta a settembre, contro un aumento previsto dello 0,4%. Le vendite nei servizi di ristorazione e bar sono calate dello 0,4%, dopo un aumento dello 0,2% nel mese precedente, mentre le vendite di materiali da costruzione sono diminuite dello 0,9%, rispetto a un calo dello 0,1% a settembre. Questi ribassi sono stati compensati dai guadagni nelle vendite di mobili, articoli sportivi e grandi magazzini, tra le altre categorie. Nel frattempo, le scorte delle imprese sono aumentate dello 0,2% a settembre, dopo una lettura stabile nel mese precedente, superando il consenso degli economisti che si aspettavano un incremento dello 0,1%. Le scorte al dettaglio sono cresciute dello 0,4% a settembre, dopo un agosto invariato. Le scorte all'ingrosso sono salite dello 0,5%, mentre le scorte di fabbrica sono diminuite dello 0,1%. Le vendite aziendali sono rimaste invariate a settembre, con le vendite al dettaglio in aumento dello 0,1%, le vendite all'ingrosso in calo dello 0,2%, e le spedizioni di fabbrica stabili. Infine le vendite comparabili negli Stati Uniti, misurate dal Redbook, sono cresciute del 6,2% su base annua nella settimana terminata il 13 dicembre, rispetto all'incremento del 5,7% della settimana precedente. Sul fronte societario: - il colosso farmaceutico Pfizer ha diffuso previsioni sugli utili 2026 deludenti. Il gruppo stima un utile per azione tra 2,8 e 3 dollari, mentre gli analisti interpellati da Lseg si aspettavano 3,05 dollari per azione. La società ha confermato anche le previsioni per il 2025. Il titolo ha accusato il colpo e affonda di oltre il 5% a metà seduta. - Roku, piattaforma di streaming, scivola dello 0,4% a metà seduta cancellando i guadagni dell'apertura, dopo che Morgan Stanley ha alzato il rating sul titolo portandolo da underweight a overweight. alb/zag (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)