MARKET DRIVER: Bofa vede Fed tagliare tassi a giugno e luglio 2026
15/12/2025 19:23
MARKET DRIVER: Bofa vede Fed tagliare tassi a giugno e luglio 2026
MILANO (MF-NW)--La Federal Reserve dovrebbe effettuare due ulteriori tagli di 25 punti base sui tassi di riferimento, uno a giugno e uno a luglio 2026, commenta Chiara Angeloni, Director & Europe Economist di BofA Global Research. Dopo la conclusione del mandato dell'attuale presidente Fed, Jerome Powell, è plausibile che il suo successore adotti un orientamento di politica monetaria più dovish. Riguardo alle motivazioni alla base dei tagli, l'esperta sottolinea che il rallentamento della domanda di lavoro potrebbe favorire un ulteriore allentamento monetario; tuttavia, i rischi di stagflazione limitano sia l'ampiezza sia la velocità degli interventi della Fed. Sul fronte del mercato del lavoro, la debole crescita occupazionale prevista per il 2026 potrebbe derivare da uno shock dal lato dell'offerta, derivante dalle politiche migratorie restrittive implementate dall'amministrazione Trump. Nel dettaglio, "stimiamo una crescita media dei payroll pari a 30 mila unità nella seconda metà del 2025 (in parte per la fine del programma di buyout del Doge) e di 50 mila unità nel 2026. L'inasprimento delle politiche migratorie avrebbe probabilmente ridotto il livello di breakeven dell'occupazione a circa 20 mila unità". Sul fronte dei prezzi, Angleoni prevede che l'inflazione rimanga al di sopra del target della Banca Centrale lungo l'intero orizzonte di previsione. "Prevediamo che per il 4° trimestre 2026 l'inflazione headline e quella core si attestino rispettivamente al 2,6% e al 2,8%. Successivamente, ci aspettiamo che l'inflazione headline scenda al 2,3% entro la fine del 2027, mentre quella core diminuisca al 2,4%", conclude l'esperta. cba (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
WALL STREET: commento di metà seduta
15/12/2025 19:03
WALL STREET: commento di metà seduta
MILANO (MF-NW)--I principali listini azionari statunitensi trattano in calo a metà seduta, il Dow Jones scende dello 0,29%, l'S&P 500 dello 0,28% e il Nasdaq Composite dello 0,52%. "Quest'ultima settimana prima delle festività si preannuncia molto interessante con una serie di dati e di eventi che condizioneranno l'ingresso nel 2026", commentano gli strategist di Mps. "Vedremo finalmente domani i dati sul mercato del lavoro Usa di ottobre (orfani del tasso di disoccupazione) e novembre; giovedì sarà la volta del Cpi di novembre (ottobre non verrà pubblicato). Sempre sul fronte macro, domani avremo la tornata di indici Pmi di dicembre per le maggiori economie", spiegano gli esperti. Inoltre, durante la settimana, l'attenzione dei mercati resterà rivolta alla politica monetaria, con i meeting di Banca Centrale Europea, Bank of England e Bank of Japan che cattureranno l'interesse degli operatori. "La Fed ha tagliato i tassi di interesse come da copione, guidata dall'indebolimento del mercato del lavoro, e ha indicato che ci troviamo vicino al livello dei tassi considerato neutrale, suggerendo che ulteriori mosse richiederanno un cambiamento significativo dello scenario macroeconomico. Nel complesso, le nuove proiezioni economiche tracciano un quadro sorprendentemente ottimista, con crescita più sostenuta e inflazione in calo: se dovessero realizzarsi, rappresenterebbero un contesto molto favorevole per gli asset finanziari", afferma Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm. Intanto, negli Usa si continua a parlare del prossimo governatore Fed. "Trump, durante un'intervista al Wsj, ha dichiarato che la scelta molto probabilmente ricadrà su Kevin Hassett e Kevin Warsh. Secondo Polymarket, Hassett rimane tra i favoriti ma ha perso consenso (52% da 73%), mentre Warsh ha decisamente recuperato (40% da 13%)", commentano gli esperti di Mps. Sul fronte macroeocnomico, l'Empire State Manufacturing Index della Federal Reserve di New York è sceso a -3,9 a dicembre, rispetto a 18,7 di novembre, deludendo nettamente il consenso degli economisti che si aspettavano una lettura a quota 10 punti. L'indice dell'Empire State, primo dato sul settore manifatturiero di dicembre, suggerisce un ritorno alla contrazione. Il sottoindice dei nuovi ordini non ha registrato variazioni rispetto al mese precedente, mentre quello delle spedizioni è sceso sotto il punto di pareggio. La crescita dei prezzi pagati è stata meno diffusa, mentre la crescita dell'occupazione ha accelerato. Inoltre, l'indice mensile del mercato immobiliare della National Association of Home Builders è salito a 39 punti a dicembre, rispetto ai 38 di novembre, in linea con le attese degli esperti di Bloomberg e segnando il terzo incremento mensile consecutivo. Tuttavia, l'indice resta al di sotto dei 46 punti registrati un anno fa. "Le condizioni di mercato rimangono difficili, con due terzi dei costruttori che dichiarano di offrire incentivi per convincere gli acquirenti indecisi", dichiara il presidente della Nahb, Buddy Hughes. "Nel frattempo, i costruttori devono fare i conti con l'aumento dei prezzi dei materiali e della manodopera, mentre le tariffe continuano a incidere pesantemente sui costi di costruzione". I dati sulle vendite di case unifamiliari e sulle prospettive a sei mesi sono migliorati, mentre la misura del traffico dei compratori è rimasta stabile. Sul fronte societario: - Le azioni di Dollar General scendono dello 0,22% nonostante il titolo sia recentemente stato promosso da JPMorgan. Gli analisti hanno portato il rating a overweight, aumentando il target price da 128 a 166 dollari per azione. - Le azioni di iRobot crollano del 72,91% a metà seduta, dopo che il produttore degli aspirapolvere Roomba ha presentato istanza di protezione fallimentare. La società verrà acquisita da Picea. - Broadcom scende del 5,11% a metà seduta. Il titolo ha lasciato sul terreno il 7,8% nell'ultima settimana, registrando il peggior calo settimanale da aprile. cba (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)