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FOCUS: Banco Bpm tra CR Asti e Crédit Agricole Italia, l'analisi di Scope Ratings
09/10/2025 15:06
FOCUS: Banco Bpm tra CR Asti e Crédit Agricole Italia, l'analisi di Scope Ratings
MILANO (MF-NW)--La lente degli analisti di Scope Ratings rimane su Banco Bpm, uno dei player più gettonati per dare il via a una nuova ondata del risiko bancario. Alessandro Boratti, analista del settore financial institutions di Scope, si sofferma sulle ultime indiscrezioni di stampa sull'interesse di Castagna per la Cassa di risparmio di Asti, attualmente partecipata al 9,99%. Scope riporta che il Banco è in competizione con altre banche per rilevare il 31,8% in mano alla Fondazione CR Asti: secondo i termini dell'accordo tra l'Acri, l'associazione che riunisce le casse di risparmio italiane, e il Tesoro, le Fondazioni devono diversificare gli investimenti al fine di limitare il rischio di concentrazioni e in alcuni casi questo comporta la necessità di limitare la partecipazione detenuta negli istituti - come nel caso della Cassa di risparmio di Asti, che vanta 210 filiali tra le regioni più ricche d'Italia (Lombardia e Piemonte, ma anche Veneto e Liguria). Boratti sottolinea che un accordo con la Fondazione darebbe a Piazza Meda ulteriore copertura in queste ricche Regioni, mentre la seconda opzione (l'aggregazione con Crédit Agricole Italia) risulterebbe maggiormente trasformativa. Il gruppo bancario francese considera l'Italia il suo secondo mercato interno e un'area di crescita e la Banque Verte vanta già partnership di lungo termine con Banco Bpm nei settori assicurativo e del credito al consumo, oltre ad aver recentemente aumentato la sua partecipazione azionaria dal 9,2% al 19,8% e ad aver presentato alla Bce lo scorso luglio una richiesta per aumentare la sua partecipazione a oltre il 20%. Una fusione tra le due realtà creerebbe un gruppo solido con un modello di business ben diversificato, dimensioni significative (attivo totale superiore a 300 miliardi di euro e una quota di mercato dei prestiti vicina a quella di UniCredit) e una presenza geografica concentrata nelle regioni più ricche d'Italia. L'operazione potrebbe essere supportata da una serie di fattori. Innanzitutto e diversamente dal deal tra il Monte e Mediobanca, entrambi i gruppi operano come banche universali, offrendo servizi completi e complementari nei settori bancario, wealth management e assicurativo. Il portafoglio crediti di Banco Bpm è orientato alla clientela business, mentre quello di Crédit Agricole Italia è maggiormente orientato alla clientela retail. In secondo luogo, le reti di filiali di Banco Bpm e di Crédit Agricole in Italia si sovrappongono in Lombardia, Veneto, Toscana e Sicilia, offrendo il potenziale per una riduzione dei costi, sebbene entrambe le banche abbiano già razionalizzato la propria presenza fisica: -38% per Piazza Meda, -30% per Crédit Agricole tra il 2017 e il 2024. A questo si aggiungono le già citate joint venture nei rami danni e credito al consumo; Crédit Agricole detiene oltre il 60% in entrambi i casi. Un accordo potrebbe quindi essere strutturato come una fusione amichevole, il che ridurrebbe (ma non eliminerebbe) il rischio di esecuzione. Una fusione darebbe probabilmente origine a una struttura azionaria complessa, con implicazioni potenzialmente negative per la governance e la strategia. "Sebbene sia probabile che gli azionisti di Banco Bpm mantengano una quota di maggioranza, prevediamo che Crédit Agricole diventi il maggiore azionista di minoranza, con una quota superiore al 40%. Ciò potrebbe innescare una certa resistenza politica, soprattutto alla luce del precedente creato dalle trattative tra UniCredit e Banco Bpm", commentano da Scope ipotizzando l'esercizio del golden power "per imporre restrizioni, in particolare su prestiti e investimenti". Un altro potenziale problema individuato dall'agenzia di rating europea sarebbe la complessità dell'integrazione delle attività di wealth management e bancassicurazione dei due gruppi. Banco Bpm ha recentemente acquisito la società di gestione patrimoniale Anima H. e possiede una controllata di assicurazioni vita, Bpm Vita, mentre Crédit Agricole Italia distribuisce i servizi delle controllate specializzate del gruppo capogruppo, tra cui Amundi. bon andrea.bonfiglio@mfnewsiwres.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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MARKET DRIVER: Gpi, B.Akros conferma neutral
09/10/2025 15:05
MARKET DRIVER: Gpi, B.Akros conferma neutral
MILANP (MF-NW)--Banca Akros conferma la raccomandazione neutral e il prezzo obiettivo a 16 euro su Gpi. Gli analisti segnalano che la società ha assunto il ruolo di capofila in un consorzio che si è aggiudicato la gara per lo sviluppo e la gestione del Nuovo Sistema Centralizzato di Prenotazione (Ncup) in Piemonte. Il contratto ha una durata di 48 mesi e un valore complessivo di circa 7,2 milioni di euro, di cui circa 3,2 mln assegnati a Gpi. Il progetto mira a modernizzare l'accesso ai servizi sanitari per oltre 4 mln di cittadini attraverso l'implementazione di un nuovo sistema di prenotazione centralizzato. "Riteniamo la notizia positiva, con un contributo marginale in termini di ricavi, ma che rafforza ulteriormente il posizionamento di Gpi come player tecnologico di riferimento nel settore sanitario italiano" commentano gli esperti. edl (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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TOP NEWS ESTERO: Fmi e BoE lanciano l'allarme su rischio bolla AI
09/10/2025 15:01
TOP NEWS ESTERO: Fmi e BoE lanciano l'allarme su rischio bolla AI
MILANO (MF-NW)--Il Fondo Monetario Internazionale e la Banca centrale inglese sono solo le ultime istituzioni finanziarie in ordine di tempo a mettere in guardia sul fatto che i mercati azionari globali potrebbero finire nei guai se l'appetito degli investitori per l'intelligenza artificiale dovesse venir meno. IL GIUDIZIO DI GEORGIEVA La direttrice dell'Fmi, Kristalina Georgieva, ha offerto un consiglio franco agli investitori: "Allacciate le cinture: l'incertezza è la nuova normalità ed è qui per restare". Georgieva ha puntualizzato che, sebbene l'economia mondiale dovrebbe rallentare "solo leggermente" quest'anno e il prossimo, ci sono "segnali preoccupanti" che gli shock di mercato potrebbero presto mettere completamente alla prova la resilienza globale. La numero uno dell'Fmi ha indicato l'aumento della domanda globale d'oro, con i prezzi del metallo giallo che hanno raggiunto per la prima volta nella storia i 4.000 dollari l'oncia questa settimana, come esempio di ansia degli investitori. La direttrice dell'Fmi ha anche citato gli effetti completi dei dazi statunitensi e le valutazioni elevate dei mercati azionari, in un periodo di euforia guidata dall'intelligenza artificiale, come altri due segnali di cautela. "Per quanto riguarda le condizioni finanziarie favorevoli che stanno mascherando ma non arrestando alcuni trend di rallentamento, incluso nella creazione di posti di lavoro, la storia ci insegna che questo sentiment può cambiare bruscamente", ha avvertito Georgieva. L'AVVERTIMENTO DELLA BOE I suoi commenti sono arrivati poco dopo che la Banca centrale inglese ha avvertito che il rischio di una "correzione brusca del mercato" è aumentato, osservando che le valutazioni sembrano elevate, in particolare per le società tecnologiche focalizzate sull'Intelligenza Artificiale. L'Istituto inglese ha puntualizzato che "i fattori negativi includono progressi deludenti nella capacità/adozione dell'AI o un aumento della concorrenza, che potrebbe portare a una rivalutazione dei futuri guadagni attesi attualmente elevati". L'Fmi e la BoE si uniscono a figure come Sam Altman di OpenAI, il capo di Jp Morgan, Jamie Dimon, e il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, nell'avvertire sul rischio di una correzione del mercato azionario mentre gli investimenti in AI crescono. Joost van Leenders, strategist senior di investimenti del gestore patrimoniale olandese Van Lanschot Kempen, ha puntualizzato che è probabilmente una coincidenza il fatto che gli avvertimenti dell'Fmi e della BoE siano arrivati nello stesso giorno, ma è chiaro che i loro messaggi si inseriscono in un quadro più ampio: "Credo che commenti di questo tipo siano emersi nelle ultime settimane o mesi, e vediamo i grandi investimenti nell'AI, il che mette sostanzialmente in dubbio la loro redditività". Una correzione del mercato è possibile? "È una buona domanda", puntualizza l'esperto. È difficile dirlo. Credo che, guardando alle valutazioni delle grandi aziende tecnologiche statunitensi, non siano eccessive, ad esempio sulla base del p/e prospettico". Il p/e prospettico si riferisce a un indicatore di valutazione azionaria in cui il prezzo attuale di un'azione di una società è diviso per l'utile per azione (Eps) previsto per i prossimi 12 mesi. "Quando guardi, ad esempio, agli investimenti in IA e alla crescita di tali investimenti, e al fatto che alcune di queste società si finanziano tra loro e comprano azioni l'una dell'altra, penso che siano anche segnali di una bolla", puntualizza Van Leenders. "Quindi, se pensi a una bolla come a un processo di circa cinque fasi, probabilmente siamo nella fase tre. Finché ci sarà domanda per l'AI, che vediamo sia dalle aziende sia dagli individui, penso che possa continuare. Ma fino a che punto, ovviamente, è la grande domanda". alb alberto.chimenti@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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TOP NEWS ESTERO: l'export non è più amico della Germania
09/10/2025 15:01
TOP NEWS ESTERO: l'export non è più amico della Germania
MILANO (MF-NW)--Ad agosto le esportazioni tedesche sono diminuite dello 0,5% e le importazioni dell'1,3%, al netto degli effetti di calendario e stagionali, rispetto a luglio. Su base annuale, invece, le esportazioni sono diminuite dello 0,7% e le importazioni sono aumentate del 3,5%, secondo i risultati preliminari dell'Ufficio federale di statistica (Destatis). Nel dettaglio ad agosto sono state esportate dalla Germania merci per un valore di 129,7 miliardi di euro, al netto degli effetti di calendario e stagionali, e sono state importate merci per un valore di 112,5 miliardi di euro. La bilancia commerciale si è quindi chiusa con un surplus di 17,2 miliardi di euro. SU ESXPORT PESANO DAZI USA La contrazione delle esportazioni "è dovuta in parte ai maggiori dazi statunitensi. Le consegne verso gli Stati Uniti sono state inferiori del 2,5% rispetto a luglio, segnando il quinto calo consecutivo. Questo trend al ribasso probabilmente continuerà per qualche tempo", affermano gli economisti di Commerzbank. DOMANDA ESTERA NON FORNIRA' FORTE IMPULSO A ECONOMIA "Insieme all'euro più forte, ciò suggerisce che la domanda estera difficilmente fornirà un impulso significativo all'economia tedesca", concludono gli esperti. alb alberto.chimenti@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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MARKET DRIVER: verbali Bce, tassi fermi è approccio migliore (Ing)
09/10/2025 15:01
MARKET DRIVER: verbali Bce, tassi fermi è approccio migliore (Ing)
MILANO (MF-NW)--I verbali dell'ultima riunione della Banca centrale europea "mostrano una decisione unanime di mantenere i tassi di interesse invariati, considerando questo approccio come la risposta più appropriata all'incertezza ancora elevata in corso", affermano gli economisti di Ing. alb alberto.chimenti@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)