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MARKET DRIVER: Generalfinance, MB conferma outperform
14/07/2025 16:00
MARKET DRIVER: Generalfinance, MB conferma outperform
MILANO (MF-NW)--Mediobanca Research conferma la raccomandazione ouperform su Generalfinance (titolo a 16,65 euro) e il prezzo obiettivo a 17,2 euro. "Nel secondo trimestre del 2025, prevediamo una forte crescita di volumi e ricavi, unita a minori rettifiche su crediti, che porterà l'utile netto a 6,4 milioni di euro, in crescita di oltre il 20% rispetto al primo trimestre del 2025 e raddoppiando il livello del secondo trimestre del 2024", hanno dichiarato gli analisti. "Su base semestrale, le nostre stime indicano un utile netto totale di 11,7 milioni di euro, con un aumento del 45% su base annua. Per l'esercizio 2025, l'obiettivo di GF di un utile netto di 24 milioni di euro appare ampiamente raggiungibile, in quanto implica un leggero calo su base annua dell'utile netto del secondo semestre del 2025", hanno aggiunto gli esperti. Sulla base delle stime per la prima metà dell'anno, Mediobanca considera plausibile una revisione al rialzo delle previsioni in contemporanea con la pubblicazione dei risultati del terzo trimestre.
esa
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FOCUS: Etf domiciliati in Europa hanno registrato afflussi per 64 mld di euro in 2* trim (Amundi)
14/07/2025 15:47
FOCUS: Etf domiciliati in Europa hanno registrato afflussi per 64 mld di euro in 2* trim (Amundi)
MILANO (MF-NW)--Gli Etf domiciliati in Europa (Ucits) hanno registrato a giugno flussi netti positivi per 20 miliardi di euro, grazie all'equilibrato contributo di azionario (11,6 miliardi) e reddito fisso (7,8 miliardi). Secondo un'analisi di Amundi, l'intero secondo trimestre ha visto afflussi per 64 mld di euro, in netto miglioramento rispetto ai 55,9 mld dello stesso periodo del 2024. L'Ucits (Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities) è una normativa dell'Unione europea che disciplina i fondi d'investimento armonizzati, tra cui anche gli Etf.
GLI INVESTITORI HANNO AMPLIATA L'ALLOCAZIONE IN AZIONI
A livello globale, gli Etf hanno raccolto 116,3 mld di euro a giugno (un livello simile a quello di maggio) con gli investitori che hanno allocato 67,6 mld nell'azioniario e 38,6 mld di euro nel reddito fisso. I mercati nordamericani degli Etf hanno registrato afflussi nel comparto azionario pari a 41,9 mld. I flussi verso le azioni statunitensi sono stati consistenti, ma principalmente da parte di Etf domiciliati negli Stati Uniti. La strategia più popolare a giugno è stata quella "large blend" - concentrata su azioni globali dei mercati sviluppati - che ha attirato 13,8 mld di euro. Le obbligazioni ultrashort si sono attestate come la seconda strategia più popolare, con una raccolta di 10,2 mld di euro. Le strategie azionarie del settore energia hanno registrato deflussi per 1,6 mld di euro. Dopo aver guidato la raccolta nei mesi precedenti, a giugno le strategie azionarie europee hanno quindi lasciato spazio ad altri indici geografici. Gli Etf all-country hanno attratto 3,9 mld di euro, seguiti dai mercati emergenti (2,7 mld) e dagli indici world (2,1 mld). La raccolta sulle azioni europee si è fermata a 2 miliardi, nonostante restino la categoria più popolare nel trimestre con 15,4 miliardi di euro.
FORTI AFFLUSSI PER LE AZIONI DEL SETTORE INDUSTRIALE
Sul fronte settoriale, le azioni industriali si confermano tra le più apprezzate, con afflussi mensili per 1,8 mld e trimestrali per 3,9 mld. La spinta degli investimenti pubblici in difesa e infrastrutture continua a sostenere la performance del comparto. Al contrario, il settore finanziario ha registrato deflussi per 700 mln a giugno e 1,5 mld nell'intero trimestre. Le strategie Esg hanno ripreso a guadagnare terreno, con afflussi netti per 1 miliardo a giugno. In particolare, le strategie all-country hanno raccolto 1,6 mld, mentre i mercati emergenti hanno beneficiato di 800 mln. Tuttavia, la raccolta Esg rimane debole su base trimestrale, con deflussi netti per 100 mln di euro, penalizzata soprattutto dall'azionario statunitense (-3,5 mld).
REDDITO FISSO: DEBITO GOVERNATIVO IN TESTA
Nel dettaglio, il reddito fisso continua a rappresentare una parte rilevante delle allocazioni. Nel mese di giugno gli Etf obbligazionari domiciliati in Europa hanno raccolto 7,8 miliardi di euro, portando il dato trimestrale a 18,3 mld. Il debito governativo è tornato protagonista con 3,1 mld nel mese, di cui 1,6 miliardi in strategie multi-currency. Queste ultime guidano anche la raccolta trimestrale, con 4,3 mld di euro. I titoli denominati in euro hanno beneficiato del taglio dei tassi da parte della Bce, raccogliendo 800 mln a giugno. Sul fronte Usa, invece, si conferma la preferenza per le obbligazioni a breve scadenza, con afflussi per 700 mln contro un deflusso di 900 mln sulle scadenze lunghe, a causa dei timori legati al deficit americano. Il debito investment grade in euro resta il più richiesto, con 2,5 mld a giugno e 5 mld nel trimestre. Negativi, invece, i flussi per il debito corporate Usa, con deflussi trimestrali per 900 milioni. Da segnalare infine la performance solida delle strategie Esg a reddito fisso, che hanno attratto 2,3 mld nel mese, soprattutto su corporate IG (1,4 mld) e high yield (500 mln). L'intero trimestre si chiude con afflussi esg nel reddito fisso pari a 3,6 mld.
lvi
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MARKET DRIVER: Snam, Hsbc conferma hold
14/07/2025 15:45
MARKET DRIVER: Snam, Hsbc conferma hold
MILANO (MF-NW)--Hsbc conferma la raccomandazione hold su Snam (+0,36% a 5,024 euro) e il prezzo obiettivo a 5,3 euro. In vista della pubblicazione di risultati del primo semestre, gli analisti prevedono un Ebitda pari a 1,46 miliardi, con una crescita su base annua di circa il 2%, trainata da un solido secondo trimestre con un fatturato di 699 milioni. L'utile netto per la prima metà dell'anno dovrebbe attestarsi a 730 milioni mln (+6% a/a). "Snam opera in quello che riteniamo essere un contesto normativo costruttivo con rendimenti sostanzialmente stabili (Snam prevede un leggero rialzo nel 2028) e incentivi interessanti basati sui risultati", hanno dichiarato gli esperti.
esa
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WALL STREET: commento di apertura
14/07/2025 15:40
WALL STREET: commento di apertura
MILANO (MF-NW)--I listini azionari americani aprono in calo dopo che sabato scorso il presidente Usa Donald Trump ha inviato lettere all'Ue e al Messico minacciando dazi del 30% su tutti i beni a partire dal 1* agosto. Il Dow Jones cedono lo 0,18%, l'S&P 500 perde lo 0,17%, mentre il Nasdaq scivola dello 0,07%.
L'ultima mossa di Trump ha fatto scattare l'allarme tra le principali banche d'investimento statunitensi, che temono un rallentamento economico più profondo e prolungato nell'Eurozona. Secondo gli analisti di Jp Morgan, l'inquilino della Casa bianca ha colto di sorpresa i mercati, poiché dazi così elevati sono arrivati dopo settimane di colloqui commerciali che erano stati percepiti come costruttivi. "Il dazio del 30% è una sorpresa, considerando che fonti europee parlavano di un'ipotesi al 10% con esenzioni settoriali", osserva Raphael Brun-Aguerre, senior economist della banca, sottolineando che insieme l'Ue e il Messico rappresentano circa un terzo delle importazioni statunitensi.
"Da parte dell'Ue non c'è stata al momento alcuna risposta di ritorsione. Pur avendo già pronto l'elenco dei beni Usa da colpire con contromisure, l'Ue sembra voler preferire la linea del dialogo e della negoziazione ed ha deciso di sospenderle fino al 1* agosto", osservano gli strategist di Mps. La presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, ha affermato che lo strumento anti-coercizione non sarà usato in questa fase in quanto è pensato per situazioni straordinarie e "non siamo ancora a quel punto". Nel frattempo, sottolineano gli esperti, l'Ue sta cercando di intensificare i rapporti commerciali con i paesi colpiti dai dazi tra cui India, Giappone, Canada ed in generale con i Paesi dell'area Asia-Pacifico.
Il consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, ha dichiarato ieri che le proposte di accordi commerciali avanzate finora dai Paesi interessati non hanno soddisfatto Trump e che "i dazi saranno reali" se non verranno apportati miglioramenti. "Il presidente pensa che gli accordi debbano essere migliorati. E per mettere una linea di demarcazione ha inviato queste lettere. Vedremo come andrà a finire", ha spiegato alla Abc.
Sul versante della politica monetaria, il presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, ha dichiarato in un'intervista rilasciata venerdì 11 che le ultime minacce tariffarie lanciate dal presidente Trump potrebbero riaccendere i timori legati all'inflazione, inducendo la Federal Reserve a mantenere un atteggiamento prudente rispetto a futuri tagli dei tassi di interesse. Goolsbee, che dalla riunione di giugno si è mostrato tra i membri più favorevoli a un taglio dei tassi, insieme ai governatori Christopher Waller e Michelle Bowman, ha però sottolineato come l'inasprimento della politica commerciale imponga maggiore cautela.
Infine, le grandi banche di Wall Street, tra cui Jp Morgan Chase e Goldman Sachs, daranno il via domani alla stagione degli utili del secondo trimestre. I conti di United Airlines e Netflix usciranno mercoledì.
lvi
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*Nasdaq: Composite apre in lieve calo dello 0,06%
14/07/2025 15:36