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MARKET DRIVER: Nvidia, Hsbc conferma hold
28/08/2025 11:23
MARKET DRIVER: Nvidia, Hsbc conferma hold
MILANO (MF-NW)--Hsbc conferma il giudizio hold e il prezzo obiettivo di 200 usd su Nvidia dopo una trimestrale "come da attese" e con la conferma del quadro di incertezza in Cina. Anche la mancanza di informazioni sulle esportazioni dei chip H20 nel Paese asiatico era già prevista dagli analisti che, quindi, individuano nel mercato delle Gpu AI il principale catalizzatore della narrativa sul titolo: il management si aspetta di fatturare 600 miliardi di dollari solo dalle vendite di queste Gpu nel 2026. "Nonostante le aspettative rialziste sulle Gpu AI, Nvidia non ha registrato un trimestre di crescita significativo dopo le previsioni sugli utili del secondo trimestre dell'anno fiscale 2025, né negli ultimi 5 trimestri dopo l'annuncio della roadmap per i rack Nvl. Pertanto, prevediamo un margine limitato per un'ulteriore revisione al rialzo degli utili o per un catalizzatore del prezzo delle azioni nel breve termine, a meno che non ci sia una maggiore chiarezza sul rialzo delle aspettative sulle capex per il cloud nel 2026", commentano da Hsbc.
bon
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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Industria: a giugno fatturato +1,2% su mese, +0,3% su anno (Istat)
28/08/2025 11:22
Industria: a giugno fatturato +1,2% su mese, +0,3% su anno (Istat)
ROMA (MF-NW)--A giugno si stima che il fatturato dell'industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti in termini congiunturali dell'1,2% in valore e dell'1,9% in volume.
Lo rileva l'Istat aggiungendo che la crescita è dell'1,5% sul mercato interno (+2,7% in volume) e dello 0,4% su quello estero (+0,2% in volume). Per il settore dei servizi si stimano incrementi congiunturali dello 0,9% in valore e dello 0,5% in volume, con dinamiche positive sia nel commercio all'ingrosso (+1,4% in valore e +1,3% in volume), sia negli altri servizi (+0,3% sia in valore sia in volume).
Gli indici destagionalizzati del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie registrano a giugno una diminuzione congiunturale per la sola energia (-2,6%), mentre si rilevano aumenti per i beni strumentali (+3,0%), per quelli intermedi (+0,8%) e per quelli di consumo (+0,7%).
Nel secondo trimestre del 2025 il fatturato dell'industria, in termini congiunturali e al netto dei fattori stagionali, mostra un calo sia in valore (-1,0%) che in volume (-0,8%). Nello stesso arco temporale, per i servizi, si registrano incrementi in valore (+0,3%) e in volume (+0,6%).
A giugno, il fatturato dell'industria, corretto per gli effetti di calendario, registra incrementi tendenziali dello 0,3% in valore e dello 0,7% in volume. Si evidenzia una crescita dell'1,7% sul mercato interno (+1,8% in volume) e una flessione del 2,0% su quello estero (-1,3% in volume). Per il settore dei servizi, al netto degli effetti di calendario, si rilevano incrementi tendenziali del 3,6% in valore e del 3,5% in volume. Nel commercio all'ingrosso si registra una crescita più limitata (+1,8% in valore e +1,5% in volume), mentre più robusto è l'aumento negli altri servizi (+5,7% in valore e +4,0% in volume). Nel mese di giugno 2025 i giorni lavorativi di calendario sono stati 20 come a giugno 2024.
vs
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MARKET DRIVER: Powell non sorprende (AllianceBernstein)
28/08/2025 11:18
MARKET DRIVER: Powell non sorprende (AllianceBernstein)
MILANO (MF-NW)--"Il discorso di Jerome Powell a Jackson Hole non ha intaccato le nostre aspettative sulle prossime mosse della Fed. Continuiamo a prevedere un taglio dei tassi di 25 punti base a settembre, seguito da ulteriori allentamenti a ottobre e dicembre", afferma Eric Winograd, Us Economist di AllianceBernstein. "Powell ha sottolineato lo 'strano equilibrio' del mercato del lavoro, evidenziando come shock negativi dal lato dell'offerta - in parte legati ai cambiamenti nella politica migratoria - abbiano finora compensato il calo della domanda di manodopera. Tuttavia", spiega l'analista, "i rischi al ribasso per l'occupazione sono in aumento e le autorità sono consapevoli che, una volta partita, l'ondata di licenziamenti potrebbe accelerare rapidamente. Sebbene ciò non sia ancora avvenuto, il rischio che accada potrebbe giustificare un adeguamento del tasso di riferimento. Se la Fed dovesse valutare le proprie politiche solo in base al mercato del lavoro, le ragioni a favore di un taglio sarebbero piuttosto solide. C'è però anche la variabile inflazione da considerare. Powell ha ribadito che la Fed non intende dare per scontato che i dazi avranno solo un impatto una tantum sui prezzi; un errore che, secondo la banca centrale, non va ripetuto dopo quanto avvenuto nel post-pandemia in relazione alle interruzioni della supply chain. Washington preferisce basare le decisioni sulla conferma dei dati piuttosto che su ipotesi preventive. Questo equilibrio fra un mercato del lavoro ancora resiliente ma a rischio e una Fed attenta a non ricreare false convinzioni nelle dinamiche dei prezzi", prosegue l'esperto, "avvalora lo scenario base di una sequenza di tagli dove la velocità delle manovre dipenderà strettamente dall'evoluzione dei dati sull'occupazione e sull'inflazione: più rapida se l'occupazione rallenterà o se le pressioni sui prezzi si attenueranno, più prudente se il mercato del lavoro rimarrà solido o se l'inflazione rialzerà la testa".
ava
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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*Industria: a giugno fatturato +1,2% su mese, +0,3% su anno (Istat)
28/08/2025 11:12
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MARKET DRIVER: tassa su buyback, Equita valuta impatti
28/08/2025 11:05
MARKET DRIVER: tassa su buyback, Equita valuta impatti
MILANO (MF-NW)--Focus di Equita Sim sulle ipotesi di stampa secondo cui tra le misure che potrebbero essere adottate dal governo in vista della prossima manovra di bilancio ci sarebbe una tassazione sui buyback. "Per quanto riguarda il settore bancario, rimarrebbe da capire se un eventuale intervento sul buyback sarebbe alternativo o (più probabilmente) addizionale a quello di un'eventuale estensione di un altro anno del periodo di sospensione delle Dta", commentano gli analisti. Unicredit, prosegue Equita, "è la banca più attiva sul fronte del buyback (attualmente in corso l'esecuzione della prima tranche da 1,8 mld su un ammontare residuale complessivo di 3,6 mld riferito all'utile 2024, mentre stimiamo per il 2025 un buyback di oltre 4,3 mld, il 4% della market cap). Intesa Sanpaolo ha invece indicato di valutare distribuzioni addizionali su base annua, con nostra stima di buyback pari a 2 mld (circa il 2% della market cap). Oltre a questi due soggetti e Mediobanca (circa 0,4 mld, 2% della market cap da effettuarsi nell'anno in corso), nessun altro istituto ha in programma rilevanti piani di buyback. Sul settore utility al momento il buyback più rilevante in esecuzione nei prossimi mesi è quello di Enel che ha fatto partire una prima tranche di 1 mld (su un totale potenziale di 3,5 mld) in esecuzione entro la fine dell'anno. Un eventuale 1% di tassazione sul buyback avrebbe un effetto inferiore ai 10 mln (considerata la parte già eseguita) per la quota in corso e inferiore a 35 mln sul totale di 3,5 mld, che si configurerebbe più come un maggior costo dell'operazione di riacquisto azioni in portafoglio (a valere sul debito di 55 mld l'impatto è limitato). Impatto limitato anche per Eni con il buyback da 1,5 mld in corso ed elevabile fino a 3,5 mld (in caso di scenari favorevoli)", conclude Equita.
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