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Eurozona: -2,4% m/m produzione industriale aprile (+0,8% a/a)
13/06/2025 11:28
Eurozona: -2,4% m/m produzione industriale aprile (+0,8% a/a)
MILANO (MF-NW)--La produzione industriale è diminuita del 2,4% nell'Eurozona e dell'1,8% nell'Ue ad aprile, secondo le prime stime di Eurostat. La lettura si confronta con una crescita del 2,4% nell'area dell'euro e dell'1,9% nell'Ue nel mese di marzo.
Su base annua, la produzione industriale è aumentata dello 0,8% nell'area dell'euro e dello 0,6% nell'Ue.
lvi
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MARKET DRIVER: Stellantis -2,7%, ancora effetto dazi
13/06/2025 11:04
MARKET DRIVER: Stellantis -2,7%, ancora effetto dazi
MILANO (MF-NW)--Ancora vendite su Stellantis, che dopo il -2,74% di ieri cede il 2,72% a 8,542 euro. "Ieri Trump ha annunciato che potrebbe presto aumentare i dazi sulle auto, ritenendo che ciò possa spingere i carmaker ad accelerare gli investimenti negli Usa, citando i recenti esempi di GM (investimenti per 4 mld usd in tre stabilimenti Usa, spostando parte della produzione di Suv dal Messico) e Hyundai (21 mld usd annunciato a marzo, che include un nuovo impianto siderurgico). Noi non ci aspettiamo ulteriori significativi peggioramenti dopo l'introduzione del meccanismo proprio per alleviare l'effetto dazi per due anni, ma queste continue dichiarazioni creano ulteriore incertezza", commentano gli analisti di Equita Sim.
pl
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*Eurozona: -2,4% m/m produzione industriale aprile (+0,8% a/a)
13/06/2025 11:02
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TOP NEWS ESTERO: petrolio e asset rifugio in rally dopo escalation in Medio Oriente
13/06/2025 11:00
TOP NEWS ESTERO: petrolio e asset rifugio in rally dopo escalation in Medio Oriente
MILANO (MF-NW)--I prezzi del petrolio e degli asset rifugio trattano in netto rialzo dopo che Israele ha lanciato nella notte una serie di attacchi aerei contro l'Iran. Il Wti segna un rialzo del 6,68% a 73,99 dollari al barile, mentre il Brent sale del 6,92% a 72,75 dollari, avviandosi verso il maggior guadagno giornaliero dal 2020. I future sul greggio hanno toccato un massimo di 78,50 usd al barile dopo l'attacco aereo, per poi ridurre parzialmente i guadagni.
I MERCATI TEMONO POSSIBILI INTERRUZIONI DELLE FORNITURE DI GREGGIO
Secondo Andy Lipow, presidente di Lipow Oil Associates, i mercati petroliferi temono ora che l'Iran possa rispondere attaccando obiettivi israeliani o americani, con il rischio di un'escalation militare su larga scala e potenziali interruzioni nell'offerta di greggio. "L'Iran sa bene che il presidente Donald Trump punta a mantenere bassi i prezzi dell'energia", ha dichiarato Lipow a Cnbc, osservando che qualsiasi azione iraniana che metta a rischio le forniture di petrolio in Medio Oriente e faccia aumentare i prezzi di benzina e diesel negli Usa potrebbe danneggiare politicamente il presidente. "I mercati energetici hanno finora ignorato in gran parte i rischi geopolitici, ma gli ultimi sviluppi rappresentano una sorta di campanello d'allarme", ha affermato Saul Kavonic, responsabile della ricerca energetica di Mst Marquee. Secondo l'esperto, la reazione dell'Iran potrebbe sfuggire di mano, anche senza un'escalation intenzionale, e potrebbe rafforzare le componenti più radicali all'interno della Repubblica islamica. "La chiave è se ulteriori escalation porteranno a interruzioni nelle forniture attraverso lo Stretto di Hormuz, un punto critico attraverso il quale passa ogni giorno il 20% del volume del consumo mondiale totale di petrolio", affermano gli analisti di Ing.
ORO VICINO AI MASSIMI DA DUE MESI, SI RAFFORZANO LE VALUTE DI RISERVA
"La notizia dell'attacco all'Iran ha innescato timori significativi di un'escalation e di un conflitto regionale più ampio", hanno scritto gli strategist di Deutsche Bank in una nota, aggiungendo che "gli effetti dell'attacco si sono propagati su scala globale, con un deciso movimento di risk-off su numerose asset class". L'oro ha toccato i massimi da quasi due mesi, con il prezzo spot in rialzo dell'1,1% a 3.420,24 dollari intorno alle 9h45, prima di ridurre parzialmente i guadagni. Sul mercato valutario, il dollaro, il franco svizzero e lo yen giapponese hanno mostrato un rafforzamento. L'indice del dollaro, che misura il biglietto verde rispetto a un paniere delle principali valute, era in rialzo dello 0,36% dopo settimane difficili legate all'incertezza di politica economica dell'amministrazione Trump. "L'attacco ha riacceso un clima globale di risk-off, spingendo la domanda verso i beni rifugio", ha sottolineato l'analista di mercato Tina Teng. Anche i prezzi dei Treasury Usa sono aumentati, portando a un calo dei rendimenti, con il costo di finanziamento del Treasury decennale che si assesta ora al 4,359%, al di sotto del 4,4%.
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MARKET DRIVER: escalation in MO porta a un contesto di avversione al rischio (Mps)
13/06/2025 10:57
MARKET DRIVER: escalation in MO porta a un contesto di avversione al rischio (Mps)
MILANO (MF-NW)--"I mercati finanziari globali sono stati fortemente condizionati dall'attacco di Israele ai siti nucleari iraniani (ufficialmente senza il coinvolgimento Usa), una mossa che potrebbe portare ad un'escalation nell'area", affermano gli strategist di Mps, sottolineando che Israele ha promesso che l'azione durerà diversi giorni e la risposta iraniana, finora limitata a lanci di droni, probabilmente coinvolgerà l'utilizzo di missili balistici. L'attacco arriva dopo che l'agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) aveva pubblicato un report che accusava l'Iran di aver violato gli obblighi di non proliferazione nucleare. "I movimenti maggiori sui mercati questa mattina coinvolgono ovviamente il petrolio e suoi derivati, ma sono presenti anche prese di profitto sulle borse ed un parziale recupero del dollaro", osservano gli esperti, aggiungendo che molti strategist di case d'investimento commentavano la necessità di "andare sulla difensiva" a causa dell'incertezza, dato che l'andamento del petrolio potrebbe condizionare le mosse delle banche centrali avendo un impatto sull'inflazione. "I recenti sviluppi mettono, pertanto, al momento in secondo piano le indicazioni macro giunte ieri dai prezzi alla produzione Usa, risultati inferiori alle attese. Per oggi l'attenzione degli investitori resterà focalizzata sul Medio Oriente", concludono gli strategist.
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