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MARKET DRIVER: valutazioni real estate in ripresa, ci sono opportunità in segmenti core (Ubs AM)
01/07/2025 13:16
MARKET DRIVER: valutazioni real estate in ripresa, ci sono opportunità in segmenti core (Ubs AM)
MILANO (MF-NW)--"Le valutazioni del real estate hanno subito sostanziali aggiustamenti al ribasso a partire dalla seconda metà del 2022, con le prime rivalutazioni positive emerse solo sul finire del 2024 e consolidate nel primo trimestre del 2025. Tuttavia, l'allentamento dei costi di finanziamento nel corso dell'anno dovrebbe contribuire a rilanciare l'attività di transazione", afferma Giacomo Cristofori, Head of Southern Europe, Real Assets Investment Sales Specialists, Unified Global Alternatives di Ubs Asset Management, aggiungendo che l'offerta di nuovi immobili di qualità è limitata (si è costruito meno negli anni di razionamento del credito) e l'aumento dei costi di costruzione legato ai dazi potrebbe limitare ulteriormente le future pipeline di sviluppo. Di conseguenza tale dinamica potrebbe rendere più difficile la realizzazione di nuovi asset, ma al contempo dovrebbe sostenere la crescita dei canoni di locazione sugli immobili esistenti. Gli operatori concordano che "il peggio" per il real estate sia passato. "Nel 2025 ci saremmo aspettati una veloce ripresa che pero è stata rallentata dai dazi americani. Ci aspettiamo comunque rendimenti positivi per il 2025, con un'accelerazione nel 2026. Nei prossimi anni ci troveremo davanti a un ciclo immobiliare espansivo", commenta Cristofori, sottolineando che "è il momento ideale" per entrare nel real estate. Ubs privilegia strategie core/core plus focalizzate su logistica, data center e living, segmenti che mostrano fondamentali particolarmente solidi e legati ai trend dell'e-commerce, della digitalizzazione e dell'urbanizzazione. Dati i differenziali dei tassi d'interesse a cavallo dell'Oceano Atlantico, la copertura del rischio di cambio è costosa e riduce il rendimento, ma riduce molto la volatilità dell'investimento, spiega l'esperto. Il residenziale appare come il comparto più resiliente e difensivo contro i dazi. "Il residenziale in Italia è per l'80% in mano alle famiglie, e fuori dal mercato, ma all'estero è completamente diverso", prosegue Cristofori, sottolineando che ci sono opportunità concrete nel residenziale con target specifici (studentati, lusso con servizi). "La domanda è rigida e costante. Tutti vogliamo vivere e lavorare nel centro delle grandi città. Non bisogna guardare solo all'Italia, i Paesi dell'Europa continentale (in particolare quelli nordici) sono piu avanti rispetto all'Europa mediterranea", evidenzia il manager.
lvi
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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MARKET DRIVER: B.Mediolanum, B.Akros conferma accumulate
01/07/2025 13:06
MARKET DRIVER: B.Mediolanum, B.Akros conferma accumulate
MILANO (MF-NW)--Banca Akros conferma la raccomandazione accumulate su Banca Mediolaum (-0,55% a 14,54 euro) e il prezzo obiettivo a 15,5 euro, dopo che la società ha ceduto, per conto proprio e della controllata Mediolanum Vita, l'intera partecipazione detenuta in Mediobanca (-3,27%), pari al 3,49% del capitale sociale di quest'ultima, ad un prezzo di 18,85 euro per azione. Secondo i calcoli degli analisti, "il conto economico di B.Mediolanum sarà influenzato dalla perdita di circa 30 milioni di euro del dividendo annuale di Mediobanca, mentre qualsiasi plusvalenza verrà contabilizzata, poiché la partecipazione in Mediobanca è stata contabilizzata come Htcs, coerentemente con la sua natura finanziaria e non strategica". Gli esperti stimano "un impatto sul Cet1 ratio di B.Mediolanum di circa 1 punto percentuale. Detto questo, la cessione della partecipazione, corrispondente a circa il 5% della capitalizzazione di mercato di B.Mediolanum, potrebbe aprire la porta a un dividendo straordinario nel 2026".
esa
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MARKET DRIVER: prospettive promettenti per asset class alternative (Ubs AM)
01/07/2025 13:02
MARKET DRIVER: prospettive promettenti per asset class alternative (Ubs AM)
MILANO (MF-NW)--"Le previsioni economiche indicano una revisione al ribasso della crescita e possibili rischi inflattivi, ma anche margini per le banche centrali di abbassare ulteriormente i tassi nel caso in cui tali rischi non si materializzino. Le asset class alternative possono migliorare i rendimenti corretti per il rischio, aumentare la diversificazione e contribuire ad attenuare la volatilità nell'attuale contesto di mercato", afferma Giacomo Cristofori, Head of Southern Europe, Real Assets Investment Sales Specialists, Unified Global Alternatives di Ubs Asset Management. I real asset, spiega l'esperto, hanno minori probabilità di risentire degli effetti negativi dei dazi grazie ai flussi di cassa contrattualizzati, alla correlazione positiva con l'inflazione e alla solidità dei fondamentali. Secondo Cristofori, i portafogli che includono asset privati e che accettano l'ulteriore rischio di illiquidità hanno maggiori probabilità, nel lungo periodo, di sovraperformare quelli investiti esclusivamente in azioni e obbligazioni tradizionali. I "vintage" lanciati nei periodi di stress economico hanno spesso generato rendimenti più elevati, il che suggerisce che il 2025 potrebbe rivelarsi un'annata interessante. "Quale percentuale di alternativi avere in portafoglio? Le università Usa investono fino al 60% in alternativi, per un cliente privato o istituzionale tradizionale potremmo avere un target del 20%", commenta il manager, aggiungendo che due asset class alternative risultano particolarmente interessanti: real estate e infrastrutture.
lvi
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Bce: Bini Smaghi (SocGen), è finita l'era della forward guidance
01/07/2025 13:02
Bce: Bini Smaghi (SocGen), è finita l'era della forward guidance
MILANO (MF-NW)--Da Sintra, Lorenzo Bini Smaghi, ex membro del Board Bce ed ora presidente di Società Generale, dà la sveglia ai mercati. "Facciano il proprio mestiere, si coprano dai rischi e studino l'economia. Basta svegliarsi la mattina e attendere le indicazioni dalla Bce", ha dichiarato l'economista in un'intervista a Class Cnbc.
"Sicuramente ci troviamo in una situazione di grande incertezza, dunque la banca centrale si interroga su quanto reagire, oppure quanto aspettare, eventuali shock e che tipo di strumenti utilizzare per combattere gli effetti sull'inflazione. La politica monetaria dovrà essere pronta a reagire. Io credo che sia cambiato il rapporto tra banca centrali e mercati dopo il Covid. I mercati aspettavano le indicazioni della Bce senza fare le proprie valutazioni autonome, avevano una certa dipendenza psicologica. Ma visto che lo scenario cambia rapidamente, il compito della banca centrale è spiegare quello che farà nel caso in cui si verifichi uno shock, però nessuno sa quello che succederà nei prossimi anni. I mercati quindi devono prendere in considerazione la funzione di reazione della banca centrale, senza aspettare e prendere decisioni solo in seguito", ha spiegato Bini Smaghi.
lvi
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*Borsa Mumbai: Sensex chiude a +0,11% a 83.697,29 punti
01/07/2025 12:55