WALL STREET: commento di metà seduta
19/11/2025 18:41
WALL STREET: commento di metà seduta
MILANO (MF-NW)--I listini azionari statunitensi trattano poco mossi a metà seduta, con il Dow Jones che registra un calo dello 0,17%, mentre l'S&P 500 sale dello 0,01% e il Nasdaq dello 0,05%, dopo le perdite diffuse registrate nella giornata di ieri. "La scarsità di informazioni sta mettendo in difficoltà i mercati, che di fatto stanno operando al buio", commenta James Butterfill, Head of Research di CoinShares. In questo contesto, prosegue la fase correttiva sui listini azionari, con il settore tech particolarmente colpito a causa delle preoccupazioni sulle valutazioni. Il Nasdaq Composite ha riportato perdite pari al 2% negli ultimi tre giorni e il Bitcoin è sceso nettamente al di sotto della soglia dei 95.000 dollari. Sul fronte dei dati, faro sulla trimestrale di Nvidia, prevista in serata dopo la chiusura dei mercati. "Gli analisti si attendono una crescita di oltre il 50% sia nell'utile che nel fatturato", commentano gli strategist di Mps, anche considerando che "Microsoft, Amazon, Alphabet e Meta, che rappresentano oltre il 40% delle vendite di Nvidia, hanno annunciato investimenti in AI per oltre il 34% nei prossimi 12 mesi". Tuttavia, proseguono gli esperti, l'attenzione degli investitori si concentrerà soprattutto sulle prospettive future. Sul fronte della politica monetaria, il presidente della Federal Reserve di Richmond, Tom Barkin, membro non votante del Fomc, dichiara che ci sono segnali del fatto che il quadro dell'occupazione è più debole di quanto alcuni dati suggerirebbero e che l'inflazione probabilmente non aumenterà considerevolmente. Il banchiere, però, non ha voluto esprimere un parere sull'azione appropriata nella riunione del Fomc di dicembre a causa della mancanza di dati governativi per via dello shutdown. Sul fronte macroeconomico, l'indice che misura il volume delle richieste di mutui negli Stati Uniti è sceso del 5,2% nella settimana terminata il 14 novembre, dopo l'aumento dello 0,6% nell'ottava precedente. Secondo la Mortgage Bankers Association (Mba), le domande di mutui per l'acquisto di una nuova casa sono calate del 2%. Le richieste per rifinanziare un mutuo esistente, che sono più sensibili alle variazioni a breve termine dei tassi di interesse, sono invece scese del 7%. Il deficit commerciale internazionale degli Stati Uniti è sceso a 59,55 miliardi di dollari ad agosto, in calo rispetto ai 78,15 miliardi rivisti di luglio. Il dato è risultato migliore delle stime del sondaggio di Bloomberg, che prevedevano un deficit di 60,4 miliardi. Le esportazioni complessive sono aumentate nel mese, mentre le importazioni hanno registrato un calo. Inoltre, le scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti, comprese quelle della Strategic Petroleum Reserve (Spr), sono diminuite di 2,9 milioni di barili nella settimana terminata il 14 novembre, dopo un aumento di 7,2 milioni di barili registrato nella settimana precedente. Sul fronte societario: - Le azioni di Alphabet salgono del 2,99% a metà seduta, dopo che Google ha presentato il suo nuovo modello di intelligenza artificiale, Gemini 3, suscitando ottimismo tra gli investitori. - On Semiconductor registra un rialzo del 3,16% dopo che il consiglio di amministrazione della società ha approvato un programma di riacquisto di azioni per 6 miliardi di dollari nei prossimi tre anni, a partire dal 1° gennaio 2026. - Le azioni di Plug Power, sviluppatore di celle a combustibile a idrogeno, crollano del 16,12% a metà seduta dopo che l'azienda ha reso nota l'intenzione di offrire 375 milioni di dollari in note senior convertibili con scadenza nel 2033. cba (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
TOP NEWS EUROPA: inflazione Eurozona scende al 2,1%, ma Bce non taglierà tassi
19/11/2025 18:00
TOP NEWS EUROPA: inflazione Eurozona scende al 2,1%, ma Bce non taglierà tassi
MILANO (MF-NW)--L'inflazione nell'Eurozona è scesa al 2,1% nel mese di ottobre, confermando le stime preliminari. Nonostante questo rallentamento, gli analisti ritengono poco probabile un intervento sui tassi da parte della Banca Centrale Europea. Al contrario, nel Regno Unito, sebbene l'indice dei prezzi al consumo rimanga al di sopra del target, i mercati prevedono un taglio da parte della BoE. INFLAZIONE EUROZONA SCENDE AL 2,1%, CORE AL 2,4% L'inflazione annua nell'area euro si è attestata al 2,1% a ottobre, in moderato calo dal 2,2% di settembre, secondo i dati finali pubblicati da Eurostat. La lettura è risultata in linea con la stima preliminare. Su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,2%, anche in questo caso confermando le attese degli analisti. L'inflazione core, che esclude le componenti più volatili di energia, alimenti, alcol e tabacco, è stata registrata al 2,4%, in linea con la lettura iniziale e invariata rispetto al mese precedente. Su base mensile, i prezzi al consumo core sono aumentati dello 0,3%. BCE MANTERRÀ TASSI INVARIATI NELLA PROSSIMA RIUNIONE Questa lettura conferma la valutazione di Oxford Economics, che sottolinea come l'indice dei prezzi al consumo continui a seguire una traiettoria discendente. Inoltre, gli esperti prevedono che l'inflazione scenderà sotto il 2% nel corso di questo trimestre e che rimarrà nettamente al di sotto del target del 2% della Bce nel prossimo anno, favorita sia dagli effetti di base sia dal calo dei prezzi dell'energia. "Tuttavia, non pensiamo che la nostra previsione di inflazione sotto il target sarà sufficiente a innescare un altro taglio dei tassi da parte della Bce", dichiara il senior economist Alexander Valentin. NEL REGNO UNITO, INVECE, I MERCATI PREVEDONO TAGLIO TASSI Queste previsioni contrastano con le aspettative per il Regno Unito dove l'inflazione è scesa al 3,6% in ottobre, rispetto al 3,8% di settembre. L'inflazione core è invece salita al 3,4%, pur mostrando un rallentamento rispetto al 3,5% di settembre. La Bank of England aveva precedentemente previsto che l'inflazione avrebbe raggiunto il picco del 4%, il doppio del target dell'Istituto, a settembre, per poi diminuire gradualmente nel corso del prossimo anno. Gli economisti si aspettano dunque che la Banca centrale tagli i tassi d'interesse alla prossima riunione di dicembre, poiché l'inflazione è in raffreddamento e la crescita resta ostinatamente fiacca. L'economia del Regno Unito si è espansa solo dello 0,1% nel terzo trimestre, secondo le stime preliminari pubblicate la scorsa settimana. cba/alb (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)