WALL STREET: commento di metà seduta
18/09/2025 18:31
WALL STREET: commento di metà seduta
MILANO (MF-NW)--I listini azionari statunitensi proseguono la seduta in rialzo, con il Dow Jones che avanza dello 0,40%, l'S&P 500 che guadagna lo 0,65% e il Nasdaq che cresce dell'1,10%. Ieri la Federal Reserve ha tagliato come da consenso i tassi di interesse di 25 punti base "pubblicando un comunicato piuttosto dovish, segnalando i rischi al ribasso sul mercato del lavoro. Indicazioni dovish sono giunte anche dalla nuvola dei dot con la mediana dei tagli che si aspetta 50 pb ulteriori entro fine anno, seguiti da altri 50 pb nel 2026", affermano gli strategist di Mps.
La percezione è però cambiata durante la conferenza stampa del presidente, Jerome Powell, dato che "sono giunte parole di maggiore cautela. Il taglio è stato definito come un'operazione di risk management, ossia cautelativo verso un futuro rallentamento dell'economia. Tuttavia, ha anche puntualizzato che l'inflazione resta elevata e nel 2026 le nuove stime economiche hanno visto una revisione al rialzo dell'inflazione e della crescita ed al ribasso della disoccupazione. Non sorprende pertanto che l'entusiasmo iniziale del comunicato sia stato stemperato dal tono hawkish, con i rendimenti sui treasury saliti a fine giornata", puntualizzano gli esperti.
"In sintesi, concludono da Mps, "l'ultima riunione della Fed ci manda il messaggio di un board favorevole a nuovi tagli nel prossimo futuro se i dati macro andranno nella direzione di un ulteriore rallentamento del mercato del lavoro, ma non del tutto tranquillo lato prezzi".
Sul fronte societario:
StubHub (-4,02%) cade al debutto a Wall Street. Il titolo della piattaforma di vendita di biglietti ha archiviato la prima seduta alla Borsa di New York con un calo del 6,4%. Le azioni avevano aperto a 25,35 dollari, in rialzo rispetto al prezzo di Ipo fissato a 23,5 dollari, a metà del range previsto. Il titolo ha poi invertito la rotta per chiudere a 22 dollari, a una capitalizzazione di mercato di 8,1 miliardi. StubHub ha raccolto quasi 800 milioni di dollari nella sua Ipo negli Stati Uniti, vendendo 34 milioni di azioni. La società era acquistata da eBay per 310 milioni di dollari nel 2007, per poi essere venduta a Viagogo, la società del suo co-fondatore Eric Baker, nel 2020 per circa 4 miliardi di dollari.
Sul fronte macroeconomico, le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 33.000 unità, attestandosi a 231.000 in questa settimana. Nella settimana conclusasi il 6 settembre, le richieste di sussidio di disoccupazione da parte degli assicurati sono diminuite di 7.000 unità, attestandosi a 1.920.000.
L'indice mensile del settore manifatturiero della Federal Reserve di Philadelphia è rimbalzato a 23,2 a settembre, dopo essere sceso a -0,3 ad agosto. Si sono registrati miglioramenti nei dati relativi ai nuovi ordini e alle spedizioni, ma un calo nei dati relativi all'occupazione.
Gli indici anticipatori del Conference Board sono scesi dello 0,5% ad agosto. Sei delle dieci componenti hanno contribuito negativamente, guidate dalle aspettative dei consumatori in merito alle condizioni aziendali, mentre le rimanenti hanno contribuito positivamente. "Uno dei principali fattori che hanno determinato questo rallentamento è stato l'aumento delle tariffe doganali, che ha già frenato la crescita nel primo semestre del 2025 e continuerà a rappresentare un freno alla crescita del Pil nella seconda metà di quest'anno e nel primo semestre del 2026", afferma Justyna Zabinska-LaMonica, Senior manager presso il Conference Board.
Le scorte di gas naturale degli Stati Uniti sono aumentate di 90 miliardi di piedi cubi nella settimana conclusasi il 12 settembre. Nella settimana precedente si era verificato un aumento di 71 miliardi di piedi cubi. Le scorte, pari a 3.433 trilioni di piedi cubi, sono diminuite dello 0,1% rispetto ad un anno fa ma sono aumentate del 6,3% rispetto alla media quinquennale.
ava
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TOP NEWS ITALIA: private equity, investimenti +17% a 5,2 mld ma raccolta giù del 40% (Aifi)
18/09/2025 18:00
TOP NEWS ITALIA: private equity, investimenti +17% a 5,2 mld ma raccolta giù del 40% (Aifi)
MILANO (MF-NW)--Nel primo semestre gli investimenti nel mercato del private equity e del venture capital crescono del 17% a 5,2 miliardi, mentre la raccolta cala del 40% a 1,7 mld. E' quanto emerso dalla conferenza stampa di presentazione dei dati sul mercato italiano del private equity e venture capital nel primo semestre del 2025.
RACCOLTA A 1,703 MLD, -40%
I risultati dell'analisi condotta da Aifi, in collaborazione con PwC Italia, mostrano che la prima parte dell'anno ha registrato una raccolta complessiva (sul mercato e captive, cioè proveniente dalla casa madre) pari a 1,703 mld di euro, in calo del 40% rispetto al primo semestre del 2024, quando erano stati realizzati alcuni closing di dimensioni significative.
29 GLI OPERATORI CHE HANNO RACCOLTO
Gli operatori che hanno raccolto nel periodo sono stati 29 (18 nello stesso periodo dell'anno precedente). La raccolta sul mercato è stata pari a 1,245 mld, dimezzata rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (2,755 mld). Le fonti principali della raccolta sul mercato sono state: settore pubblico e fondi di fondi istituzionali, 26%, investitori individuali e family office, 20%, e fondi di fondi privati, 13%. A livello geografico, l'85% dei capitali proviene da investitori domestici. Con riferimento al target di investimento, si prevede di investire il 59% dei capitali raccolti complessivamente in operazioni di buyout e il 35% in early stage.
INVESTIMENTI AMMONTANO A 5,215 MLD
L'ammontare investito è stato pari a 5,215 mld di euro, in crescita del 17% rispetto ai 4,459 mld del primo semestre del 2024. Da segnalare la presenza di 5 operazioni di ammontare superiore a 150 milioni di euro, contro le 7 registrate nello stesso periodo dell'anno precedente. Se si considerano solamente gli investimenti di ammontare inferiore ai 150 milioni, il dato del primo semestre 2025 risulta pari a 2,732 mld, in lieve crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (2,364 mld nel 2024). Il numero di operazioni si è attestato a 370, in crescita del 24% rispetto alla prima parte del 2024 (299 investimenti), distribuito su 244 società. Gli operatori internazionali hanno investito 3,998 mld di euro, pari al 77% del totale, mentre i soggetti domestici hanno realizzato il 67% del numero di operazioni, pari a 249.
VENTURE CAPITAL PRIMO PER NUMERO DI DEAL: 236
Nel dettaglio, le operazioni di venture capital (investimenti in imprese nella prima fase di ciclo di vita, seed, startup, later stage) sono diminuite dell'8% in termini di ammontare (454 milioni), mentre il numero di investimenti è aumentato del 22% (236), testimoniando una minor dimensione media degli investimenti. Il buyout (acquisizioni di quote di maggioranza o totalitarie) ha registrato un incremento del 9% per ammontare, pari a 2,748 mld, e del 17% per numero, pari a 81.
L'expansion (investimenti di minoranza in aumento di capitale finalizzati alla crescita dell'azienda) è stato caratterizzato, invece, da una contrazione del 27% dell'ammontare, pari a 270 milioni, mentre il numero è cresciuto del 30%, con 30 operazioni. Per quanto riguarda le infrastrutture, gli investimenti sono stati 20, contro i 7 dell'anno precedente, e l'ammontare è cresciuto del 162% (1,702 mld di euro, grazie anche ad alcune operazioni di dimensioni significative).
Sempre lato investimenti, dal punto di vista delle dimensioni delle imprese, prevalgono ancora una volta le aziende con meno di 50 milioni di fatturato, che rappresentano l'87% del numero totale (79% nel primo semestre del 2024).
LA DISTRIBUZIONE PER SETTORE..
Per quanto concerne la distribuzione settoriale, in termini di numero, nel comparto ICT sono state realizzate 130 operazioni (35% del totale), nel settore medicale 53 (14%) e nei beni e servizi industriali 46 (12%). In termini di ammontare, ha prevalso il comparto dell'energia e ambiente (1,624 mld, 31%), seguito da quello dei beni e servizi industriali (928 milioni, 18%) e dall'ICT (836 milioni, 16%).
..E PER AREA GEOGRAFICA
In termini di distribuzione geografica, il 75% delle 327 operazioni realizzate nel primo semestre in Italia è stato realizzato al Nord (pari a 244 investimenti), il 18% al Centro (60) e il restante 7% al Sud e Isole, che totalizza 23 investimenti. A livello regionale, in linea con gli anni precedenti, la Lombardia si è classificata al primo posto in termini di numero di operazioni (154, pari al 47% del totale), seguita da Toscana (9%) ed Emilia Romagna (8%).
DISINVESTIMENTI A 2,7 MLD
Con riferimento ai disinvestimenti, nel corso del primo semestre del 2025 ne sono stati realizzati 71 (distribuiti su 59 società), in linea con il primo semestre del 2024, quando erano 70. L'ammontare disinvestito, calcolato al costo storico di acquisto, si è attestato a 2,724 mld di euro, contro i 2,363 mld del primo semestre del 2024 (+15%). Nella distribuzione dei disinvestimenti per tipologia, nel primo semestre ha prevalso la vendita a soggetti industriali sia in termini di numero di società disinvestite, 29, pari al 49% del numero totale, sia di ammontare disinvestito (1,052 mld di euro, 39%).
LE PAROLE DEL PRESIDENTE CIPOLLETTA
"Il fundraising nel primo semestre dell'anno è calato in modo significativo e la raccolta di mercato vale 1,2 miliardi, un ammontare dimezzato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Serve un'azione forte e immediata per invertire la rotta perché senza raccolta non ci può essere supporto all'economia reale e senza crescita delle imprese non ci può essere un Paese forte", ha dichiarato Innocenzo Cipolletta, presidente Aifi.
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