WALL STREET: commento di metà seduta
16/12/2025 18:34
WALL STREET: commento di metà seduta
MILANO (MF-NW)--Wall Street ancora in calo a metà seduta, dopo la pubblicazione del report del lavoro e delle vendite al dettaglio Usa. Il Dow Jones cede lo 0,55%, l'S&P 500 scende dello 0,54% e il Nasdaq Composite arretra dello 0,22%. Il report sul mercato del lavoro americano di novembre ha mostrato che i nonfarm payroll sono aumentati di 64.000 unità, superando il rialzo atteso dagli economisti di 50.000 unità. A ottobre, i payroll sono invece calati di 105.000 unità, principalmente a causa di un declino di 157.000 posti di lavoro nel settore pubblico. I dati di settembre sono stati rivisti a +108.000 unità. I posti di lavoro nel settore privato sono cresciuti di 69.000 unità a novembre, dopo un incremento di 52.000 a ottobre, superando il consenso degli economisti a 50.000 unità. I posti nel settore sanitario e dell'assistenza sociale sono aumentati di 64.000 unità. Il tasso di disoccupazione è salito al 4,6% a novembre dal 4,4% di settembre, leggermente sopra il 4,5% previsto, mentre il tasso di partecipazione alla forza lavoro è salito al 62,5% dal 62,4% di settembre. I dati di ottobre non sono disponibili a causa dello shutdown governativo. La retribuzione oraria è aumentata dello 0,1%, più lentamente rispetto al 0,3% previsto, dopo un incremento dello 0,4% a ottobre. Su base annua, le retribuzioni orarie sono cresciute del 3,5%. "Il mercato del lavoro statunitense continua a indebolirsi, sebbene i dati odierni vadano interpretati con cautela a causa del temporaneo shutdown del governo Usa. Nel complesso, le letture dovrebbero alimentare le speculazioni su ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel corso del prossimo anno", affermano gli economisti di Commerzbank. Sempre sul fronte macroeconomico, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono rimaste invariate a ottobre, deludendo il consenso degli economisti al +0,1% m/m e dopo l'incremento dello 0,1% registrato il mese precedente. Escludendo la flessione del 1,6% delle vendite di autoveicoli, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,4%, sopra l'incremento atteso dello 0,2%, dopo un rialzo dello 0,1% a settembre. Se si escludono sia gli autoveicoli sia il calo dello 0,8% nelle vendite presso le stazioni di servizio, le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,5% a ottobre, dopo una lettura piatta a settembre, contro un aumento previsto dello 0,4%. Le vendite nei servizi di ristorazione e bar sono calate dello 0,4%, dopo un aumento dello 0,2% nel mese precedente, mentre le vendite di materiali da costruzione sono diminuite dello 0,9%, rispetto a un calo dello 0,1% a settembre. Questi ribassi sono stati compensati dai guadagni nelle vendite di mobili, articoli sportivi e grandi magazzini, tra le altre categorie. Nel frattempo, le scorte delle imprese sono aumentate dello 0,2% a settembre, dopo una lettura stabile nel mese precedente, superando il consenso degli economisti che si aspettavano un incremento dello 0,1%. Le scorte al dettaglio sono cresciute dello 0,4% a settembre, dopo un agosto invariato. Le scorte all'ingrosso sono salite dello 0,5%, mentre le scorte di fabbrica sono diminuite dello 0,1%. Le vendite aziendali sono rimaste invariate a settembre, con le vendite al dettaglio in aumento dello 0,1%, le vendite all'ingrosso in calo dello 0,2%, e le spedizioni di fabbrica stabili. Infine le vendite comparabili negli Stati Uniti, misurate dal Redbook, sono cresciute del 6,2% su base annua nella settimana terminata il 13 dicembre, rispetto all'incremento del 5,7% della settimana precedente. Sul fronte societario: - il colosso farmaceutico Pfizer ha diffuso previsioni sugli utili 2026 deludenti. Il gruppo stima un utile per azione tra 2,8 e 3 dollari, mentre gli analisti interpellati da Lseg si aspettavano 3,05 dollari per azione. La società ha confermato anche le previsioni per il 2025. Il titolo ha accusato il colpo e affonda di oltre il 5% a metà seduta. - Roku, piattaforma di streaming, scivola dello 0,4% a metà seduta cancellando i guadagni dell'apertura, dopo che Morgan Stanley ha alzato il rating sul titolo portandolo da underweight a overweight. alb/zag (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
TOP NEWS ESTERO: mercato lavoro chiama altri tagli Fed
16/12/2025 18:01
TOP NEWS ESTERO: mercato lavoro chiama altri tagli Fed
MILANO (MF-NW)--Il report sul mercato del lavoro americano di novembre ha mostrato che i nonfarm payroll sono aumentati di 64.000 unità, superando il rialzo atteso dagli economisti di 50.000 unità. A ottobre, i payroll sono invece calati di 105.000 unità, principalmente a causa di un declino di 157.000 posti di lavoro nel settore pubblico. I dati di settembre sono stati rivisti a +108.000 unità. I posti di lavoro nel settore privato sono cresciuti di 69.000 unità a novembre, dopo un incremento di 52.000 a ottobre, superando il consenso degli economisti a 50.000 unità. I posti nel settore sanitario e dell'assistenza sociale sono aumentati di 64.000 unità. Il tasso di disoccupazione è salito al 4,6% a novembre dal 4,4% di settembre, leggermente sopra il 4,5% previsto, mentre il tasso di partecipazione alla forza lavoro è salito al 62,5% dal 62,4% di settembre. I dati di ottobre non sono disponibili a causa dello shutdown governativo. La retribuzione oraria è aumentata dello 0,1%, più lentamente rispetto al 0,3% previsto, dopo un incremento dello 0,4% a ottobre. Su base annua, le retribuzioni orarie sono cresciute del 3,5%. MERCATO LAVORO SPINGE FED VERSO ALTRI TAGLI DEI TASSI "Il mercato del lavoro statunitense continua a indebolirsi, sebbene i dati odierni vadano interpretati con cautela a causa del temporaneo shutdown del governo Usa. Nel complesso, le letture dovrebbero alimentare le speculazioni su ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel corso del prossimo anno", affermano gli economisti di Commerzbank. "La creazione di posti di lavoro" negli Usa "continua a rallentare e il tasso di disoccupazione è in aumento, fattori che spingeranno i membri della Federal Reserve più favorevoli a una politica accomodante a sostenere la necessità di ulteriori tagli dei tassi di interesse. Il rischio di perdite di posti di lavoro significative sta crescendo e, con le elezioni di mid-term a meno di un anno, la pressione politica sulla Fed per intervenire in modo più deciso tenderà a intensificarsi", aggiungono gli economisti di Ing. alb alberto.chimenti@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)