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MARKET DRIVER: il peso del petrolio sul Pil dell'Asia sta diminuendo (Allianz GI)
27/06/2025 13:04
MARKET DRIVER: il peso del petrolio sul Pil dell'Asia sta diminuendo (Allianz GI)
MILANO (MF-NW)--"Il consumo di petrolio pesa sul Pil dell'Asia per circa il 3,1%, risultando inferiore alla media di lungo periodo registrata pre-Covid. La percentuale potrebbe scendere ulteriormente al 2,7% nei prossimi 12 mesi, se il prezzo del greggio si manterrà intorno agli attuali 70 dollari al barile", afferma Christiaan Tuntono, senior economist, Asia Pacific di Allianz GI. Per riportare il peso del greggio alla media decennale di lungo periodo pre-Covid (3,6%), il prezzo del petrolio dovrebbe aumentare stabilmente di 15 dollari al barile, arrivando a circa 85 dollari. Nella maggior parte dei Paesi asiatici, l'inflazione si mantiene entro i limiti considerati accettabili dalle banche centrali, prosegue l'esperto. Tuttavia, le crescenti tensioni in Medio Oriente rappresentano un rischio al rialzo per il contesto disinflazionistico in cui attualmente si trova l'Asia. All'interno dell'area, l'inflazione in Malesia (+0,9%), Thailandia (+0,8%), Indonesia (+0,7%), Corea (+0,6%) e India (+0,6%) è la più sensibile ad un incremento di 10 dollari del prezzo del greggio, sottolinea Tuntono. Agli attuali livelli di prezzo, le importazioni non sembrano destinate a far salire l'inflazione in Asia, anche se un aumento prolungato potrebbe avere tale effetto. Ad eccezione delle Filippine, i conti con l'estero dei Paesi asiatici mostrano resilienza rispetto all'aumento delle importazioni di petrolio e gas. In Asia, i saldi delle partite correnti di Thailandia (-1,1%), Corea (-0,8%), Taiwan (-0,6%), India (-0,5%) e Filippine (-0,4%) sono tra i più sensibili a un aumento di 10 dollari del prezzo del greggio. Detto ciò, Tailandia (7,8% del Pil), Corea (4,2% del PIL) e Taiwan (15,1% del PIL) dispongono di ampi surplus delle partite correnti che consentono di attutire l'impatto di un'impennata del prezzo del petrolio, mentre il disavanzo delle partite correnti dell'India risulta moderato, all'1,2% del Pil. Tuntono evidenzia che le Filippine sono il Paese più esposto all'esterno, con un deficit pari al -3,6% del Pil. "Dato il forte calo dell'intensità energetica in Asia, l'area dovrebbe essere in grado di assorbire l'attuale impennata del prezzo del petrolio", commenta il manager, aggiungendo che i prezzi globali dovrebbero stabilmente superare gli 85-90 usd al barile per rappresentare un rischio significativo di rialzo per l'inflazione e i conti con l'estero. "Se le tensioni in Medio Oriente dovessero attenuarsi e i prezzi del petrolio non aumentassero ulteriormente, l'impatto sulle condizioni macroeconomiche asiatiche rimarrebbe gestibile, consentendo alle banche centrali di continuare ad attenuare le condizioni monetarie per sostenere la crescita", conclude Tuntono.
lvi
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MARKET DRIVER: Tim, B.Akros conferma buy
27/06/2025 12:50
MARKET DRIVER: Tim, B.Akros conferma buy
MILANO (MF-NW)--Banca Akros conferma la raccomandazione buy su Tim (titolo a 0,412 euro) e il prezzo obiettivo a 0,48 euro. Secondo indiscrezioni stampa, Poste Italiane sta lavorando a un riassetto societario interno per rendere più efficiente l'organizzazione del gruppo. Poste potrebbe scorporare Poste Mobile da PostePay e successivamente fonderla con Tim. Gli analisti ritengono che "in caso di fusione Tim-Poste Mobile si potrebbero generare ulteriori sinergie rispetto a quelle che stimiamo attualmente".
esa
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MARKET DRIVER: GB, spesa difesa al 5% Pil aggrava già complessi problemi di bilancio (Rbc BlueBay)
27/06/2025 12:50
MARKET DRIVER: GB, spesa difesa al 5% Pil aggrava già complessi problemi di bilancio (Rbc BlueBay)
MILANO (MF-NW)--I leader della Nato hanno concordato questa settimana di portare l'obiettivo di spesa per la difesa dell'Alleanza dal 2% del Pil attuale al 5% entro il 2035. "Per il Regno Unito, l'impegno del primo ministro Keir Starmer nei confronti della Nato non fa che aggravare i già complessi problemi di bilancio. Una possibile ribellione interna riguardo alla riforma del welfare potrebbe spingere il governo a fare marcia indietro nei prossimi giorni, e sembra che l'opinione pubblica desideri un aumento della spesa per sussidi e aiuti statali", afferma Mark Dowding, Fixed Income cio di Rbc BlueBay AM. In tale contesto, spiega l'esperto, è difficile mantenere disciplina fiscale in altri ambiti mentre si destinano ulteriori risorse alla difesa. Secondo Dowding, per molti versi, Starmer si trova in balia degli eventi. Proprio come Tony Blair ritenne impossibile, da leader laburista, voltare le spalle agli Stati Uniti e alla "Relazione Speciale" nel contesto della guerra in Iraq, anche Starmer non ha avuto altra scelta che allinearsi ai piani di aumento della spesa per la difesa. Tuttavia, sottolinea l'esperto, è probabile che il suo obiettivo sia quello di posticipare nel tempo l'effettiva implementazione di tali impegni, così da evitare pressioni immediate per un aumento delle tasse o tagli alla spesa pubblica in altri settori. Da questo punto di vista, Starmer e la cancelliere dello Scacchiere continuano a muoversi su un filo teso in ambito fiscale. "Scelte difficili potrebbero portare, ad esempio, all'abbandono degli impegni precedenti in materia di transizione ecologica (net zero), anche se gli elementi disponibili suggeriscono ancora un orientamento verso un maggiore allentamento fiscale", commenta Dowding. In questo contesto, i responsabili politici sperano che il mercato dei Gilt non reagisca negativamente. Nel complesso, "le persistenti preoccupazioni legate all'inflazione nel Regno Unito e alla posizione fiscale ci portano a mantenere una visione più ribassista sia sui Gilt che sulla sterlina", afferma l'esperta, aggiungendo che "al momento non abbiamo posizioni attive sul Regno Unito". Tuttavia, "se i rendimenti decennali dovessero scendere sotto il 4,40%, ciò potrebbe rappresentare un punto di ingresso interessante per assumere una posizione corta esplicita", conclude Dowding.
lvi
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SOTTO LA LENTE A WALL STREET
27/06/2025 12:49
SOTTO LA LENTE A WALL STREET
(MT Newswires)
MILANO (MW-NW)--Ecco i titoli più chiacchierati, i più comprati e i più venduti nel premercato a Wall Street.
Nike avanza del 9,2% nel premercato, dopo un rialzo del 2,8% nella seduta precedente. L'azienda ha registrato un utile netto del quarto trimestre fiscale che ha superato le aspettative degli analisti.
Circle Internet Group sale del 4,2% prima dell'apertura di Wall Street, dopo aver chiuso ieri con un rialzo del 7,6%.
Rocket Lab sale dell'1,3% prima dell'apertura di Wall Street, dopo un rialzo dell'11,7% alla chiusura di ieri.
Advanced Micro Devices sale dell'1,1% nel premercato, dopo un rialzo dello 0,2% nella seduta precedente.
Hims & Hers Health sale dello 0,7% nel premercato, dopo il rialzo dell'11,8% della seduta di ieri.
Nvidia avanza dello 0,4% nel premercato, dopo aver chiuso ieri con un rialzo dello 0,5%.
Micron Technology sale dello 0,1% prima della campanella di Wall Street, dopo un calo dell'1% alla chiusura di ieri.
Tesla scende dello 0,5% nel premercato, dopo un calo dello 0,5% nella seduta precedente.
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A3402892
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MARKET DRIVER: Campari, Equita Sim conferma buy
27/06/2025 12:30
MARKET DRIVER: Campari, Equita Sim conferma buy
MILANO (MF-NW)--Equita Sim conferma la raccomandazione buy su Campari (+0,21% a 5,608 euro) e il prezzo obiettivo a 7,9 euro. Gli analisti prevedono che la cessione da parte della società del business vermouth e sparkling wine Cinzano al Gruppo Caffo 1915 avrà "un impatto leggermente negativo sull'utile netto - peraltro mitigato nel breve termine dal contributo degli accordi di produzione/distribuzione - e un impatto trascurabile sulla valutazione". Tuttavia, puntualizzano gli esperti la cessione "conferma il commitment del gruppo per una progressiva razionalizzazione del portafoglio prodotti e riduzione della leva finanziaria".
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