WALL STREET: commento di metà seduta
30/06/2025 18:42
WALL STREET: commento di metà seduta
MILANO (MF-NW)--Continua la marcia da record di Wall Street, con gli indici che continuano ad aggiornare i massimi storici in scia all'ottimismo degli investitori sul fronte commerciale. L'S&P 500 guadagna lo 0,2%, dopo aver aggiornato i massimi storici nella seduta di venerdì precedente. Anche il Nasdaq sale dello 0,2%, segnando nuovi record. Il Dow Jones, infine, sale dello 0,3%.
I rialzi odierni arrivano dopo l'abolizione da parte del Canada della tassa sui servizi digitali, nel tentativo di facilitare i negoziati commerciali con gli Stati Uniti. Venerdì il presidente Donald Trump aveva dichiarato che gli Stati Uniti stavano "chiudendo tutte le discussioni sul commercio con il Canada".
Gli investitori attendono poi l'annuncio di eventuali accordi commerciali tra gli Stati Uniti e i loro partner commerciali, dato che la tregua di 90 giorni concessa da Trump sulle tariffe scadrà la prossima settimana. Il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, ha dichiarato che ci sono "Paesi che stanno negoziando in buona fede". Tuttavia, ha aggiunto che "se non riusciamo a superare la linea perché sono recalcitranti", le tariffe potrebbero ancora "tornare" ai livelli annunciati il 2 aprile.
"La narrativa ribassista - il conflitto in Medio Oriente, i dazi, i dati economici non brillanti - continua a essere invalidata dall'azione dei prezzi", commenta Ken Mahoney, Ceo di Mahoney Asset Management. "Ogni occasione che il mercato ha avuto per crollare è fallita. Invece, continua a fare ciò che i mercati rialzisti sanno fare meglio: scalare il muro della preoccupazione. Pensiamo che questa corsa possa continuare, naturalmente non senza volatilità al ribasso".
"Sul fronte della politica fiscale, oggi o domani potrebbe esserci il via libera del Senato Usa alla legge di bilancio, che passerà poi alla Camera per l'approvazione finale (difficilmente entro l'Independence Day di venerdì). Su queste notizie, i mercati rimangono impostati positivamente e i flussi di ribilanciamento (vendita di circa 95 miliardi di dollari di azioni e contestuale acquisto di bond) dovrebbero costituire un ostacolo passeggero", affermano gli strategist di Mps.
Nel frattempo, sul fronte macroeconomico, l'indice Napm di Chicago, basato su un'indagine condotta sui direttori d'acquisto del settore manifatturiero, nel mese di giugno è calato leggermente a 40,4 punti dai 40,5 di maggio, deludendo il consenso degli economisti che prevedeva una crescita a 42,9 punti.
Per quanto riguarda poi la politica monetaria, Raphael Bostic, presidente e ceo della Federal Reserve di Atlanta, ha affermato che è "improbabile" che la Fed abbia una chiarezza sufficiente sulla traiettoria dell'economia da giustificare un taglio dei tassi di interesse a luglio. "Avremo solo un'altra misura dell'inflazione. Ci saranno molte incognite su come altre politiche stanno influenzando il mercato del lavoro. E senza questo tipo di chiarezza, non credo che sarà opportuno, a questo punto, muoversi in alcuna direzione", ha dichiarato Bostic in un'intervista alla Cnbc. Affrontando la questione di quando i dati potrebbero essere sufficienti per supportare un taglio, Bostic ha affermato che la Fed monitorerà attentamente la risposta di imprese e consumatori ai dazi e ad altri fattori economici, sottolineando che il tempo necessario per avere chiarezza "potrebbe essere un periodo molto più lungo di quanto molti pensino".
Infine, sul fronte societario:
- Moderna avanza dell'1,69% dopo aver ottenuto risultati positivi dallo studio clinico di fase III sul suo candidato vaccino per l'influenza stagionale mRNA-1010.
- Hewlett Packard Enterprise (+12,63%) e Juniper Networks (+8,37%) trattano in forte rialzo dopo aver raggiunto un accordo nella causa antitrust che contestava la loro fusione. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, l'organo antitrust del Paese, ha fatto sapere nel fine settimana di aver archiviato la causa intentata contro il produttore di server Hewlett Packard Enterprise in relazione all'acquisizione Juniper Networks, un accordo interamente in contanti del valore di 14 miliardi di dollari.
alb
alberto.chimenti@mfnewswires.it
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