COMMENTO ENERGY: il petrolio sale ma i mercati temono un futuro calo dei prezzi
12/09/2025 18:28
COMMENTO ENERGY: il petrolio sale ma i mercati temono un futuro calo dei prezzi
MILANO (MF-NW)--I prezzi del petrolio salgono, con il Wti che guadagna l'1,56% attestandosi a 63,34 dollari al barile e il Brent che aumenta dell'1,64%, attestandosi a 67,46 dollari.
I recenti attacchi di droni ucraini a un porto russo e l'eccesso di offerta preoccupano maggiormente i mercati.
Nello specifico, l'attacco notturno al porto petrolifero di Russi s Primorsk, nei pressi di San Pietroburgo, ha danneggiato il porto e le stazioni di pompaggio degli oleodotti. Sebbene non fosse chiaro se le spedizioni dal porto baltico sarebbero state interrotte, l'attacco ha accresciuto i timori sui rifornimenti, già minacciati dall'offensiva israeliana in Qatar.
"Quando aumentano le tensioni nelle regioni produttrici di petrolio come il Medio Oriente o intorno alla Russia, la reazione istintiva del mercato è quella di coprire posizioni corte e accumulare una certa lunghezza. Queste mosse sono guidate dalla convinzione che l'approvvigionamento petrolifero ne risentirà negativamente", affermano gli analisti di Pvm Oil Associates.
Nel frattempo questa settimana sia l'Agenzia Internazionale per l'Energia che l'Energy Information Administration hanno lanciato l'allarme per l'aumento delle scorte globali, poiché l'Opec+ sta spingendo l'offerta al di sopra della domanda, minacciando di far scendere i prezzi.
ava
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TOP NEWS ITALIA: Cesarano (Intermonte), il trend rialzista dell'oro potrebbe continuare
12/09/2025 18:01
TOP NEWS ITALIA: Cesarano (Intermonte), il trend rialzista dell'oro potrebbe continuare
MILANO (MF-NW)--Il trend rialzista dell'oro potrebbe continuare. E' quanto afferma Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte, focalizzandosi sulle ragioni dell'attuale forte rialzo e le prospettive future.
DOPO FASE LATERALE AD AGOSTO TREND RIALZISTA RIPARTITO
"Dopo una lunga fase in atto da aprile, in cui il prezzo dell'oro oscillava tra i 3.200 e i 3.400 dollari all'oncia", spiega l'esperto, "in agosto è ripreso il rally rialzista del metallo giallo. Le ragioni alle basi di questo trend sono principalmente di natura geopolitica, con il passaggio di importanti quote di riserve valutarie dal dollaro all'oro: un fenomeno di fatto iniziato nella seconda parte del 2022, all'indomani dello scoppio della guerra in Ucraina e del congelamento delle riserve valutarie russe, che ha innescato in altri Paesi il timore di andare incontro a una sorte simile in caso di frizioni o scontri con Stati Uniti ed Unione Europea. La domanda di oro da parte delle Banche Centrali globali è così esplosa, con la Banca Centrale polacca a detenere il record di acquisti sia nel 2024 sia nel 2025 e con quella ceca tra le prime sei acquirenti a livello mondiale. A ciò si aggiunga il fatto che alcune Banche Centrali stanno chiedendo la restituzione di parte dei loro depositi aurei all'estero (si veda il caso della Bundesbank con la Federal Reserve e dell'India con la Bank of England)".
I FATTORI DEL RALLY PASSATO..
I fattori che in passato, prima delle tensioni in Ucraina, contribuivano a spiegare l'andamento dell'oro (dollaro e tassi reali) oggi rivestono un ruolo marginale. È diventano relativamente meno determinante anche l'ammontare di oro detenuto dagli Etf fisici globali, come dimostrano i record storici segnati dal metallo giallo tra il 2023 e 2024, malgrado la quantità detenuta dagli Etf globali avesse raggiunto il minimo dal 2019. Due sono dunque i fattori principali che spiegano il trend primario: l'andamento dell'offerta globale di moneta e, dal 2022 in avanti, la questione geopolitica, che ha portato ad una drastica accelerazione del processo di diversificazione delle riserve valutarie globali.
..E QUELLI CHE POTREBBERO SOSTENERE il TREND RIALZISTA
In prospettiva, il trend rialzista dell'oro potrebbe continuare, in considerazione dell'aumento dell'offerta globale di moneta - collegato all'invecchiamento della popolazione mondiale - e dell'esacerbarsi delle tensioni geopolitiche, con il tema dell'utilizzo dei 200 miliardi di euro valutarie russe al momento congelate in Belgio. Due importanti detentori di riserve valutarie globali come Cina e India mantengono una percentuale molto bassa di riserve auree (rispettivamente del 7% e del 13% circa), se paragonati ad altre realtà come Usa e Germania. Se solo questi due Paesi portassero l'ammontare delle loro riserve valutarie tra il 40% e il 50%, questo comporterebbe acquisti per almeno 1.000-1.300 miliardi usd a fronte di una produzione totale annua delle miniere globali pari a 3.600 tonnellate (nel 2024), circa l'ammontare delle riserve auree tedesche, corrispondenti a 400 miliardi usd ai prezzi attuali. Ciò significa che, anche con un piano di accumulo quadriennale, di fatto l'intera produzione globale sarebbe assorbita da queste due uniche Banche Centrali, senza contare la domanda di altre istituzioni monetarie come quelle dei Paesi confinanti con Russia e Turchia.
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