WALL STREET: commento di metà seduta
10/12/2025 18:44
WALL STREET: commento di metà seduta
MILANO (MF-NW)--Wall Street tratta contrastata in attesa degli esiti della riunione della Federal Reserve. Il Dow Jones sale dello 0,38%, mentre l'S&P 500 è sulla parità e il Nasdaq Composite lascia sul terreno lo 0,3%. "Oggi i riflettori sono puntati sulla riunione della Fed, con un taglio da 25 punti base dato per certo (i future sui Fed Funds lo prezzano con una probabilità del 90%). Saranno rese note le nuove stime economiche e sarà interessante capire se/in che misura cambierà la nuvola dei dots, ossia le attese di tagli dei tassi nei prossimi anni. Al momento, i future indicano altri due tagli nel 2026, con il prossimo pieno da 25 pb atteso a giugno, di fatto ipotizzando una pausa nella prima parte dell'anno", affermano gli strategist di Mps. "Alcuni membri del Fomc ritengono che i tassi si stiano avvicinando ad un livello che stimola l'attività economica (per alcuni siamo già in zona di neutralità), il che potrebbe limitare ulteriori mosse aggressive a meno di un deterioramento dell'economia nei prossimi mesi. Sarà quindi cruciale il tono del discorso del presidente Jerome Powell per capire se offrirà indicazioni sulla tempistica delle prossime decisioni o se rimanderà all'evoluzione dei futuri dati macro", puntualizzano gli esperti. "La palla passa al presidente della Fed, Jerome Powell", conferma Gabriel Debach, market analyst di eToro. "Non si tratta solo di confermare o modificare il percorso dei tassi. Si tratta di restituire al mercato una bussola che negli ultimi due mesi ha smesso di funzionare. Sarà decisivo capire se la Fed vede ancora spazio per sostenere le condizioni finanziarie oppure se il linguaggio penderà verso un approccio più cauto. Sono sfumature che cambiano il sentiment in tempo reale". "La Fed dovrebbe tagliare il tasso di interesse di riferimento di altri 25 punti base. Questa riunione sarà seguita con attenzione, date le divisioni tra i membri del consiglio nell'ultima riunione del comitato di politica monetaria. Per temperare le fluttuanti aspettative del mercato di un taglio dei tassi compreso tra 50 e 75 punti base nel 2026, il tono del discorso di Powell dovrebbe rimanere conservativo", afferma infine Romain Aumond, Quantative Strategist, Natixis IM, Solutions. Sul fronte macroeconomico, l'indice che misura il volume delle richieste di mutui negli Stati Uniti è salito del 4,8% nella settimana terminata il 5 dicembre, dopo il calo dell'1,4% nell'ottava precedente. Secondo la Mortgage Bankers Association (Mba), le domande di mutui per l'acquisto di una nuova casa sono diminuite del 2%. Le richieste per rifinanziare un mutuo esistente, che sono più sensibili alle variazioni a breve termine dei tassi di interesse, sono invece salite del 14%. Infine, le scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti, incluse quelle della Riserva Strategica di Petrolio (Strategic Petroleum Reserve, Spr), sono diminuite di 1,6 milioni di barili nella settimana conclusa il 5 dicembre, dopo un aumento di 800.000 barili nella settimana precedente. Escludendo le scorte nella Spr, quelle commerciali di greggio sono calate di 1,8 milioni di barili, dopo un incremento di 600.000 barili nella settimana precedente, un calo più marcato rispetto alla diminuzione di 1,3 milioni di barili prevista dagli economisti. Sul fronte societario: - le azioni di Braze volano con un rialzo del 14,78% dopo che la piattaforma di customer engagement ha registrato ricavi del terzo trimestre superiori alle attese. - il produttore di droni AeroVironment crolla dell'11,04% dopo aver mancato le stime sugli utili del secondo trimestre fiscale. - il rivenditore di videogiochi e "meme stock" GameStop perde il 4,15% dopo la pubblicazione dei risultati del terzo trimestre. I ricavi sono risultati inferiori alle stime del consenso. alb alberto.chimenti@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
TOP NEWS ESTERO: B.centrale Canada ferma, livello tassi adeguato
10/12/2025 18:01
TOP NEWS ESTERO: B.centrale Canada ferma, livello tassi adeguato
MILANO (MF-NW)--La Banca centrale del Canada è rimasta ferma. L'Istituto ha mantenuto il target per il tasso overnight al 2,25%, con il Bank Rate al 2,5% e il tasso sui depositi al 2,2%. IL QUADRO MACROECONOMICO Le principali economie mondiali continuano a mostrare resilienza al protezionismo commerciale degli Stati Uniti, ma l'incertezza resta elevata, ha puntualizzato la Bank of Canada. Negli Stati Uniti, la crescita economica è sostenuta da consumi robusti e da un forte aumento degli investimenti nell'intelligenza artificiale. Lo shutdown del governo federale ha causato volatilità nella crescita trimestrale e ritardato la pubblicazione di alcuni dati economici chiave. I dazi stanno esercitando una certa pressione al rialzo sull'inflazione statunitense. Nell'area euro, la crescita economica è stata superiore alle attese, con il settore dei servizi che ha mostrato una particolare capacità di tenuta. In Cina, la debolezza della domanda interna, inclusa un'ulteriore fragilità del mercato immobiliare, pesa sulla crescita. Le condizioni finanziarie globali, i prezzi del petrolio e il dollaro canadese sono rimasti complessivamente invariati rispetto al Rapporto sulla politica monetaria (Mpr) di ottobre. IL QUADRO DELL'ECONOMIA CANADESE L'economia canadese è cresciuta a un ritmo sorprendentemente forte del 2,6% nel terzo trimestre, nonostante la domanda interna finale sia rimasta piatta, ha spiegato la BoC. L'aumento del Pil ha riflettuto in larga parte la volatilità degli scambi commerciali. La Banca prevede che la domanda interna finale crescerà nel quarto trimestre, ma, con un previsto calo delle esportazioni nette, il Pil dovrebbe risultare debole. La crescita è attesa in ripresa nel 2026, anche se l'incertezza rimane elevata e ampie oscillazioni del commercio potrebbero continuare a causare volatilità trimestrale. Il mercato del lavoro canadese mostra alcuni segnali di miglioramento. L'occupazione ha registrato solidi aumenti negli ultimi tre mesi e il tasso di disoccupazione è sceso al 6,5% a novembre. Tuttavia, i mercati del lavoro nei settori sensibili al commercio restano deboli e le intenzioni di assunzione a livello complessivo continuano a essere contenute. L'inflazione è rallentata al 2,2% a ottobre, poiché i prezzi della benzina sono diminuiti e quelli alimentari sono cresciuti più lentamente. L'inflazione si mantiene vicina all'obiettivo del 2% da oltre un anno, mentre le misure di quella di fondo restano comprese tra il 2,5% e il 3%. La Banca valuta che l'inflazione sottostante sia ancora intorno al 2,5%. Nel breve termine, l'indice dei prezzi al consumo potrebbe risultare più elevato. Al netto di questa volatilità, la Banca si attende che la capacità produttiva inutilizzata dell'economia continui a compensare, in larga misura, le pressioni sui costi legate alla riconfigurazione degli scambi, mantenendo l'inflazione vicino all'obiettivo del 2%. ATTUALE LIVELLO TASSI ADEGUATO Se l'inflazione e l'attività economica evolveranno sostanzialmente in linea con le proiezioni di ottobre, il Consiglio direttivo ritiene che l'attuale livello del tasso di riferimento sia adeguato per mantenere l'inflazione prossima al 2% e, al contempo, sostenere l'economia in questa fase di aggiustamento strutturale. L'incertezza rimane elevata. Qualora le prospettive dovessero cambiare, la BoC resta pronta a intervenire. La Banca è infine impegnata a garantire che i canadesi continuino ad avere fiducia nella stabilità dei prezzi in questo periodo di profondi cambiamenti globali. alb alberto.chimenti@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)