COMMENTO BOND: spread Btp/Bund poco mosso a 87,016 pb
22/07/2025 17:48
COMMENTO BOND: spread Btp/Bund poco mosso a 87,016 pb
MILANO (MF-NW)--I rendimenti dei titoli di Stato dell'Eurozona hanno archiviato la seduta in calo, mentre gli investitori restano in attesa della riunione della Banca centrale europea di giovedì. Il rendimento del Bund decennale e del Btp a 10 anni scendono entrambi di 2 punti base, rispettivamente al 2,59% e al 3,46%, con lo spread Btp/Bund poco mosso a 87,016 pb.
"Il Consiglio Generale della Bce si riunirà giovedì 24 luglio e non prevediamo alcuna modifica del tasso di interesse al 2,00%. L'istituto centrale rimane in modalità data dependent, adottando un approccio riunione per riunione. Inoltre, l'esito dei negoziati commerciali tra Ue e Usa è ancora sconosciuto, il che significa che non c'è fretta di affrontare un potenziale peggioramento delle prospettive di crescita", ha affermato Peter Goves, head of Developed Market Debt Sovereign Research di Mfs IM, sottolineando che, in realtà, la maggior parte degli indicatori mostra una certa stabilizzazione dell'economia e l'inflazione si aggira attualmente intorno al valore target.
Sebbene persistano incertezze, dal commercio alla geopolitica, la Bce sembra fiduciosa che il processo disinflazionistico sia in corso. "Un elemento che probabilmente verrà tenuto in considerazione è l'aumento del valore dell'euro. Già nei resoconti dell'ultima riunione, la Bce ha rilevato come questo potrebbe influire sulla domanda di credito degli esportatori ed esercitare una pressione al ribasso sull'inflazione nel breve periodo", ha evidenziato Goves. Nel complesso, è probabile che la Banca centrale sottolinei che si tratta di un "undershoot temporaneo e gestibile", ma che è attenta ai rischi di ribasso.
"Prevediamo un ulteriore taglio, probabilmente nella riunione di settembre, che porterà il tasso di interesse all'1,75%. Per quella data, si spera che la Bce abbia maggiore chiarezza sui negoziati commerciali con gli Stati Uniti", ha precisato l'esperto, pur avvertendo che la forza dell'euro e il possibile reindirizzamento delle merci cinesi "avranno effetti negativi sull'inflazione, che la Bce monitorerà". Tuttavia, il sostegno fiscale tedesco dovrebbe favorire le prospettive di medio termine, in attesa di un accordo commerciale che non intacchi significativamente le prospettive di crescita. In questo scenario, la Bce potrebbe indicare sempre più spesso una "lunga pausa" dei tassi intorno all'1,75%, che sulla base delle informazioni attuali sembra il livello terminale di questo ciclo, ha spiegato l'economista.
In conclusione, "il consenso si aspetta una pausa questa settimana, rappresentando quindi un non-evento per i mercati. Questo ci porta quindi ad assumere una posizione molto più neutrale sui tassi tedeschi, che riteniamo sostanzialmente stabili, soprattutto nella parte iniziale. In effetti, i tassi a 5 anni hanno oscillato intorno al 2,00%-2,50% per gran parte del 2025", ha commentato Goves. Come conseguenza, "si può ritenere che gran parte del ripido aumento dei tassi sia ormai alle spalle e che, con i tassi maggiormente contenuti, la strategia chiave (almeno durante l'estate) consista nel ricercare carry sulla curva e sui mercati degli spread Egb", ha concluso l'esperto.
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COMMENTO ENERGY: petrolio allarga perdite, pesano aumento dell'offerta e incertezza dazi
22/07/2025 17:36
COMMENTO ENERGY: petrolio allarga perdite, pesano aumento dell'offerta e incertezza dazi
MILANO (MF-NW)--I prezzi del petrolio trattano in calo per la terza seduta consecutiva, zavorrati dall'aumento dell'offerta globale e dalle incertezze legate alla politica commerciale statunitense. Il Brent perde l'1,23% a 68,36 dollari al barile, mentre il Wti cede l'1,39% a 65,01 usd al barile.
A pesare sono i timori di un rallentamento della domanda globale, in un contesto segnato dalle nuove minacce tariffarie del presidente Donald Trump, che ha fissato al 1* agosto il termine ultimo per imporre nuovi dazi contro i partner commerciali degli Stati Uniti. "I dazi sono stati ripetutamente minacciati ma raramente attuati. Gli investitori tendono a ignorare questi annunci, e spesso i mercati rimbalzano una volta superata la scadenza", ha osservato Charu Chana, chief investment strategist di Saxo Bank.
Sul fronte dell'offerta, l'Opec+ continua a rimettere sul mercato i tagli varati durante la pandemia, con tre tranche mensili da 411.000 barili al giorno già attive e un ulteriore incremento da 548.000 bpd previsto per il 1* agosto, per un totale di 2,2 milioni di barili al giorno.
Nel frattempo, la compagnia Central European Petroleum ha comunicato la scoperta del più grande giacimento convenzionale di greggio mai individuato nel Paese, al largo dell'isola di Wolin, sotto il Mar Baltico. Le riserve stimate ammonterebbero a 22 milioni di tonnellate di petrolio e 5 miliardi di metri cubi di gas, un potenziale game changer per la strategia energetica di Varsavia.
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