COMMENTO ENERGY: estati sempre più calde sono diventate una variabile macro (Unicredit)
22/09/2025 16:45
COMMENTO ENERGY: estati sempre più calde sono diventate una variabile macro (Unicredit)
MILANO (MF-NW)--Il progressivo riscaldamento delle estati europee, secondo le analisti della Banca centrale europea, avrà effetti economici significativi. Nel breve termine, le ondate di calore estive potrebbero ridurre la produzione regionale di circa l'1%, con impatti più marcati nelle zone temperate e fresche, meno abituate alle alte temperature, affermano gli strategist di Unicredit.
"L'inflazione alimentare dovrebbe accelerare: un articolo della Bce segnala che l'estate del 2022 ha portato a un aumento dei prezzi alimentari di 0,7 punti percentuali. Anche la produttività dovrebbe risentirne, poiché lo stress da calore riduce ore lavorative ed efficienza, soprattutto in agricoltura, edilizia e servizi all'aperto. L'Organizzazione mondiale della sanità stima che la produttività diminuisca del 2-3% per ogni grado Celsius sopra i 20°C. Altri effetti includono variazioni nella domanda, come cali temporanei di affluenza nei negozi e picchi di consumo elettrico per il raffrescamento", aggiungono gli esperti.
Nel medio-lungo termine, sottolineano da Unicredit, la ricerca della Bce mostra che "le ondate di calore non solo hanno effetti immediati, ma possono ridurre la produzione regionale di circa l'1,5% dopo due anni. Lo studio evidenzia inoltre che la produzione può risultare inferiore del 3% quattro anni dopo una siccità, contraddicendo l'idea tradizionale secondo cui gli eventi climatici estremi provocano solo interruzioni temporanee seguite da ripresa".
I nuovi scenari a breve termine dell'Ngfs (Network for Greening the Financial System) sottolineano la necessità di considerare gli effetti combinati di più eventi estremi: una sequenza di ondate di calore, siccità e incendi nel 2026, seguita da alluvioni e tempeste nel 2027, potrebbe ridurre il Pil dell'area euro fino a circa il 4,7% entro il 2030. Per le banche, ciò evidenzia l'importanza di stress test sui rischi fisici a breve termine e di un monitoraggio più attento dei piani di adattamento dei clienti, concludono gli strategist.
alb
alberto.chimenti@mfnewswires.it
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