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COMMENTO BOND: spread Btp/Bund a 92 pb, ai minimi dal 2010
26/06/2025 17:46
COMMENTO BOND: spread Btp/Bund a 92 pb, ai minimi dal 2010
MILANO (MF-NW)--I rendimenti dei titoli di Stato dell'Eurozona trattano poco mossi, con il costo di finanziamento del Bund decennale fermo al 2,54%. Cala invece di 3 pb il rendimento del Btp a dieci anni, ora al 3,49%, con lo spread Btp/Bund che chiude in contrazione a 92 pb.
Il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco è sceso in mattinata a 91,5 punti, al minimo da aprile 2010, prima di tornare intorno ai 92 punti. "I rendimenti dei Btp si sono mantenuti ben sostenuti negli ultimi mesi, con un breve periodo di riflessione dopo l'inizio del conflitto tra Israele e Iran", con lo spread vicino "ai minimi dal 2021", affermano gli startegist di Unicredit. Gli esperti ritengono che "i Btp si consolideranno intorno ai 90 pb per tutta l'estate, sostenuti dalla stagionalità positiva e dal fatto che i rimangono a buon mercato rispetto agli altri titoli di Stato dell'Eurozona".
"Il mercato obbligazionario è ben posizionato per offrire agli investitori un potenziale di reddito interessante e una relativa stabilità, qualora i mercati azionari dovessero registrare un calo nella seconda metà dell'anno. Considerando il rallentamento della crescita economica statunitense e il raffreddamento dell'inflazione, le obbligazioni dovrebbero garantire agli investitori un andamento più regolare in un contesto caratterizzato da elevata incertezza sulle politiche commerciali e migratorie degli Stati Uniti, dall'aumento dei livelli di indebitamento e dall'aggravarsi delle tensioni geopolitiche a livello globale", afferma Flavio Carpenzano, Investment Director Reddito Fisso di Capital Group.
In un contesto caratterizzato da probabili ondate di volatilità, prosegue Carpenzano, "l'esposizione ad attività cartolarizzate, tra cui i titoli garantiti da ipoteca (Mbs) emessi da agenzie, potrebbe rivelarsi vantaggiosa per i portafogli, grazie alla loro qualità superiore e ai rendimenti nominali e spread interessanti rispetto al credito societario". L'attrattiva dei titoli Mbs emessi da agenzie è ulteriormente rafforzata dalla liquidità del settore e dalla relativa resilienza dimostrata nelle recessioni passate, sottolinea l'esperto, aggiungendo che la selezione attiva delle cedole è un fattore importante nei portafogli ipotecari.
"Le cedole più elevate offrono interessanti opportunità di reddito con una bassa sensibilità ai tassi, anche se questi ultimi e la volatilità rimangono elevati. Al contrario, le cedole basse, più diffuse nell'indice Bloomberg US Mortgage-Backed Securities, hanno una maggiore sensibilità ai tassi di interesse e spread e rendimenti nominali più bassi", spiega il manager. "Molti settori del credito cartolarizzato appaiono interessanti, come le tranche senior dei titoli garantiti da crediti auto subprime", commenta Carpenzano, aggiungendo che i prestiti sottostanti hanno scadenze più brevi rispetto ai mutui ipotecari e negli ultimi dieci anni gli standard di concessione del credito sono diventati più rigorosi.
lvi
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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*BOND: spread Btp/Bund a 92 pb, ai minimi dal 2010
26/06/2025 17:35
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TOP NEWS ESTERO: Pil Usa cala dello 0,5% in 1* trim, rivisto al ribasso rispetto a stime precedenti
26/06/2025 17:31
TOP NEWS ESTERO: Pil Usa cala dello 0,5% in 1* trim, rivisto al ribasso rispetto a stime precedenti
MILANO (MF-NW)--L'economia statunitense si è contratta più del previsto nei primi tre mesi del 2025, penalizzata da consumi fiacchi e dall'effetto distorsivo dei dazi imposti dall'amministrazione Trump. Il Pil ha registrato una flessione annualizzata dello 0,5%, secondo la lettura finale del Bureau of Economic Analysis (Bea). Si tratta di un dato peggiore rispetto alla stima precedente, che indicava un calo dello 0,2%. Il rallentamento riflette in particolare la revisione al ribasso della spesa per consumi, cresciuta solo dello 0,5% contro l'1,2% inizialmente stimato.
IL PESO DEI DAZI E LA FRENATA DELLA DOMANDA INTERNA
Nel quarto trimestre 2024 l'economia era cresciuta del 2,4%, ma nel primo trimestre la domanda domestica ha frenato all'1,9% dal 2,5% precedente. La contrazione del Pil è stata causata in larga parte dall'ondata di importazioni registrata all'inizio dell'anno, quando molte imprese hanno anticipato l'arrivo dei dazi accumulando scorte. Anche i consumi — soprattutto nel comparto auto — hanno subito una battuta d'arresto, dopo lo slancio legato agli acquisti anticipati. Secondo la Federal Reserve di Atlanta, il Pil nel secondo trimestre potrebbe rimbalzare in positivo, grazie al rallentamento delle importazioni. Tuttavia, molti economisti invitano alla cautela: le oscillazioni legate al commercio estero rendono difficile trarre conclusioni strutturali. "Questo dato rappresenta un'ulteriore sfida in una giornata già complessa, con l'indice del dollaro che ha toccato nuovi minimi pluriennali", osserva Bret Kenwell, analista di eToro. L'attenzione resta rivolta al dato sull'inflazione Pce in uscita venerdì e alle crescenti speculazioni su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed e sulla nomina del prossimo presidente dell'istituto centrale. Secondo Kenwell, il dato sulle importazioni era atteso instabile, ma ciò che preoccupa di più è la frenata dei consumi, scesi ai minimi da epoca pandemica. "Considerando che la spesa delle famiglie rappresenta oltre i due terzi del Pil americano, il rischio di un ulteriore indebolimento della domanda interna non può essere sottovalutato", aggiunge l'esperto.
WALL STREET IGNORA IL PIL E GUARDA OLTRE
Nonostante il dato deludente, i listini azionari statunitensi hanno aperto in rialzo, per poi ampliare i guadagni durante la seduta. Il Dow Jones cresce dello 0,67%, l'S&P 500 avanza dello 0,61% e il Nasdaq 100 cresce dello 0,66%. L'indice S&P 500 si trova a meno dell'1% dal suo massimo storico toccato a febbraio. "È importante ricordare che i mercati sono proiettati sul futuro", commenta Kenwell. "Gli investitori guardano già al secondo trimestre e alla stagione delle trimestrali". Secondo l'analista, due elementi saranno cruciali per sostenere il sentiment: una crescita degli utili superiore alle attese e un ritorno del Pil annualizzato in territorio positivo. "Se i dirigenti aziendali riusciranno a offrire una narrazione convincente sull'andamento dei consumi e del business, la fiducia degli investitori potrebbe rafforzarsi ulteriormente", conclude l'esperto.
PROSEGUE L'INDEBOLIMENTO DEL DOLLARO
Nel frattempo, l'euro/usd tratta in rialzo dello 0,73% a 1,1705. Il cambio ha toccato un massimo di 1,172 nella seduta odierna, raggiungendo il livello più alto da settembre 2021, per poi ritracciare leggermente dai picchi. "Il dollaro è stato penalizzato dall'incertezza causata dalla nomina di un potenziale successore dell'attuale governatore della Fed, Jerome Powell", affermano gli strategist di Mps. Secondo il Wall Street Journal, la scelta del successore potrebbe essere annunciata entro settembre/ottobre. "Si tratterebbe di una tempistica insolitamente anticipata (limitata a 3-4 mesi prima) che di fatto creerebbe uno governatore Fed ombra che potrebbe influenzare il sentiment di mercato con le sue dichiarazioni sulle intenzioni per il 2026", sottolineano gli strategist. L'indice del dollaro, che misura il biglietto verde rispetto a un paniere di valute principali, è sceso a 97 punti, raggiungendo il livello più basso in oltre tre anni. Il dollaro statunitense ha perso oltre il 10% del suo valore nel 2025.
lvi
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MARKET DRIVER: Safilo, B.Akros conferma neutral
26/06/2025 17:11
MARKET DRIVER: Safilo, B.Akros conferma neutral
MILANO (MF-NW)--Banca Akros conferma la raccomandazione neutral su Safilo (-1,25% a 0,866 euro) e il prezzo obiettivo a 1 euro. In vista della pubblicazione dei risultati per il primo semestre, attesa il 31 luglio, gli analisti prevedono un calo delle vendite dell'1% su base annua a 251,8 milioni nel secondo trimestre, principalmente a causa della performance in Nord America, influenzata dalle dinamiche negative dei cambi. Per quanto riguarda la prima metà dell'anno, invece, il fatturato dovrebbe crescere dell'1% anno su anno a 537,6 milioni. "Abbiamo stimato un impatto limitato dei dazi statunitensi in questo trimestre grazie alle azioni intraprese dal gruppo, come la limitazione delle importazioni, il ricorso alle scorte, l'aumento dei prezzi e la negoziazione con fornitori e distributori. Riteniamo che il contesto di mercato in Nord America rimanga caratterizzato da una visibilità limitata a causa dell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico. Al contrario, prevediamo che l'Europa continuerà a dimostrare una solida performance", hanno dichiarato gli esperti. L'utile lordo per il secondo trimestre dovrebbe risultare stabile anno su anno a 153,1 milioni, mentre il dato per il primo semestre dovrebbe attestarsi a 326,1 mln (+2% a/a).
esa
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MARKET DRIVER: A2A, MB conferma neutral
26/06/2025 16:50
MARKET DRIVER: A2A, MB conferma neutral
MILANO (MF-NW)--Mediobanca Research conferma la raccomandazione neutral su A2A. La società ha inaugurato un nuovo data center presso lo stabilimento Lamarmora di Brescia, sviluppato dall'azienda francese Qarnot attraverso un'avanzata tecnologia di raffreddamento a liquido. A2A ha sottolineato che questa iniziativa, tra le prime del suo genere in Italia, riduce gli sprechi energetici dei data center e fornisce energia termica in grado di riscaldare oltre 1.350 abitazioni, riducendo al contempo le emissioni di CO2 di 3.500 tonnellate all'anno.
esa
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