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Mercati: i dati macro italiani ed esteri della prossima settimana
04/07/2025 21:45
Mercati: i dati macro italiani ed esteri della prossima settimana
MILANO (MF-NW)--Questi i dati macro-economici attesi per la prossima settimana sulla base delle indicazioni della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo:
LUNEDI' 7 LUGLIO
*GERMANIA
08h00 - produzione industriale maggio
(precedente: -1,4% m/m)
*EUROZONA
11h00 - vendite al dettaglio maggio
(precedente: +0,1% m/m)
*Riunione Eurogruppo. Partecipano Lagarde e Cipollone (Bce)
*Alle 10h00 discorso di Nagel (Bce)
*Alle 15h00 discorso di Holzmann (Bce)
MARTEDI' 8 LUGLIO
*GERMANIA
08h00 - bilancia commerciale maggio
(precedente: 14,6 mld euro)
*USA
14h55 - indice settimanale Redbook
(precedente: +4,9% a/a)
*Riunione Ecofin. Partecipa de Guindos (Bce)
*Alle 11h30 la Bce comunica l'ammontare di acquisti di Mro
*Alle 15h00 pubblicazione del bilancio consolidato della Bce
*Alle 16h00 discorso di Nagel (Bce)
MERCOLEDI' 9 LUGLIO
*CINA
03h30 - inflazione giugno
(precedente: -0,2% m/m, -0,1% a/a)
- prezzi produzione giugno
(precedente: -3,3% a/a)
*USA
13h00 - indice settimanale richieste mutui
(precedente: +2,7%)
16h30 - scorte settimanali di petrolio
(precedente: +4,1 mln barili)
*Alle 12h45 discorso di Lane (Bce)
*Alle 13h00 discorso di de Guindos (Bce)
*Alle 14h15 discorso di Nagel (Bce)
*Alle 20h00 pubblicazione dei verbali della riunione del Fomc
GIOVEDI' 10 LUGLIO
*ITALIA
10h00 - produzione industriale maggio
(precedente: +1% m/m)
*USA
14h30 - richieste settimanali sussidi disoccupazione
(precedente: -4.000 unità a 233.000)
16h30 - scorte settimanali di gas naturale
(precedente: +55 mld piedi cubi)
*Alle 09h00 discorso di Cipollone (Bce)
*Alle 10h00 discorso di Villeroy (Bce)
*Alle 15h00 discorso di Musalem (Fed)
*Alle 20h30 discorso di Daly (Fed)
VENERDI' 11 LUGLIO
*GRAN BRETAGNA
08h00 - bilancia commerciale maggio
(precedente: -23,2 mld gbp)
- produzione industriale maggio
(precedente: -0,6% m/m)
*GERMANIA
08h00 - inflazione giugno finale
(preliminare: inv m/m, +2% a/a)
- inflazione armonizzata giugno finale
(preliminare: +0,1% m/m, +2% a/a)
*Bankitalia pubblica il Bollettino Economico trimestrale
*Alle 13h30 discorso di Cipollone (Bce)
*Fitch si pronuncia sul rating della Germania
alb
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ASTE BOND: emissioni previste per la prossima settimana
04/07/2025 21:30
ASTE BOND: emissioni previste per la prossima settimana
MILANO (MF-NW)--Queste le principali emissioni di titoli di Stato e bond governativi previste per la prossima settimana negli Usa e in Europa:
LUNEDI' 7 LUGLIO
*USA
Asta Bill
Durata: 3 mesi
Ammontare: 82 mld usd
*USA
Asta Bill
Durata: 6 settimane
Ammontare: 73 mld usd
*USA
Asta Bill
Durata: 6 mesi
Ammontare: 73 mld usd
MARTEDI' 8 LUGLIO
*GERMANIA
Asta Bobl
Durata: 5 anni
Ammontare: 5 mld euro
*USA
Asta Bill
Durata: 52 settimane
Ammontare: 50 mld usd
*USA
Asta Note
Durata: 3 anni
Ammontare: 58 mld usd
MERCOLEDI' 9 LUGLIO
*GERMANIA
Asta Bund
Durata: 2041
Ammontare: 1,5 mld euro
*GERMANIA
Asta Bund
Durata: 2044
Ammontare: 1 mld euro
*USA
Asta Note
Durata: 10 anni
Ammontare: 39 mld usd
GIOVEDI' 10 LUGLIO
*ITALIA
Asta Bot
Durata: 12 mesi
Ammontare: verrà comunicato lunedì
*USA
Asta Note
Durata: 30 anni
Ammontare: 22 mld usd
VENERDI' 11 LUGLIO
*ITALIA
Aste medio-lungo termine
I dettagli verranno comunicati martedì
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Birra: AstraRicerche/Moretti, per 7 italiani su 10 è la bevanda della 'spontaneità'
04/07/2025 20:46
Birra: AstraRicerche/Moretti, per 7 italiani su 10 è la bevanda della 'spontaneità'
MILANO (MF-NW)--Per oltre 7 italiani su 10 (75,2%), la birra si conferma come la bevanda che porta spontaneità nei momenti di convivialità. È questo uno dei risultati dell'indagine inedita condotta da AstraRicerche per Birra Moretti, che esplora come sono cambiate le abitudini degli italiani nei momenti legati al cibo e alle bevande, e il loro rapporto con l'essere autentici, spontanei: un valore che il brand abbraccia con la campagna istituzionale "Come piace a noi", espressione autentica dello stare insieme all'italiana.
"Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a una importante trasformazione della convivialità, che riflette un'evoluzione culturale più ampia: oggi si ricerca e apprezza di più la spontaneità come manifestazione autentica dello stare insieme. In questo scenario, la birra ha ritrovato un ruolo centrale. - spiega Alfredo Pratolongo, Corporate Affair Director Heineken Italia e Presidente Fondazione Birra Moretti - È la bevanda della socialità, versatile e trasversale, capace di adattarsi a ogni gusto, ogni piatto, momento e contesto, creando occasioni di incontro autentiche. Birra Moretti ha saputo leggere le evoluzioni dei nostri stili di vita, mantenendo forte il proprio legame con la cultura gastronomica italiana. Ha fatto da apripista nel portare la birra sulle tavole come parte integrante dell'esperienza culinaria, contribuendo a diffondere una nuova sensibilità nel rapporto tra birra e cibo. Oggi riafferma il ruolo di marca guida con uno sguardo contemporaneo e al futuro, riaffermandosi come simbolo di una convivialità dai tratti più informali ma che rimane asse portante della nostra cultura alimentare".
Con la campagna "Come piace a noi", Birra Moretti si fa interprete di questo cambiamento sociale e culturale, mettendo al centro i valori della spontaneità, dell'autenticità, della convivialità libera dai formalismi.
La campagna rappresenta il cuore pulsante dell'evoluzione naturale del nuovo posizionamento di Birra Moretti, inaugurato ad aprile con il lancio del nuovo spot TV "Come piace a noi" e ulteriormente rafforzato dalla terza edizione della web serie 'Come piace a noi: il weekend' - il nuovo format on air sul canale YouTube del brand che celebra la spontaneità come vero stile di vita e il piacere autentico di stare insieme.
com/fus
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MARKET DRIVER: dati economici Usa potrebbero iniziare a mostrare delle crepe (Federated Hermes)
04/07/2025 19:23
MARKET DRIVER: dati economici Usa potrebbero iniziare a mostrare delle crepe (Federated Hermes)
MILANO (MF-NW)--Dall'inizio di maggio, il rendimento del Treasury statunitense a 10 anni si è mosso in un intervallo ristretto tra circa il 4,20% e il 4,60%, mentre il mercato attende maggiore chiarezza su diversi fronti. "Le rilevazioni su fiducia di consumatori e imprese (i cosiddetti soft data) continuano a mostrare segnali di indebolimento, mentre i dati economici più concreti (hard data), come l'occupazione e la produzione, hanno invece tenuto. Tuttavia, nel prossimo futuro, potrebbero emergere delle crepe", afferma R.J. Gallo, head of Municipal Bond Group di Federated Hermes. L'effetto combinato del "Big Beautiful Bill" e degli introiti da dazi "resta difficile da quantificare", spiega l'esperto. E se da decenni il mercato obbligazionario tollera un deficit elevato, "non è detto che ciò valga anche nei prossimi mesi". In questo contesto carico di interrogativi, la strategia suggerita da Gallo è quella di mantenere una posizione neutrale in termini di duration. "Riteniamo che i dati hard Usa inizieranno a indebolirsi, spingendo la Fed a riprendere il ciclo di tagli sospeso da tempo. Di conseguenza, i rendimenti dei Treasury potrebbero iniziare a scendere già nei prossimi mesi", conclude l'esperto.
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Dazi: impatto è mitigato da capacità diversificazione imprese italiane (Sevendata)
04/07/2025 19:02
Dazi: impatto è mitigato da capacità diversificazione imprese italiane (Sevendata)
MILANO (MF-NW)--Il valore dell'export italiano nel 2024 è stato pari a 624 miliardi di euro, con una crescita media annua del 5,3% rispetto al 2019, segnale di vitalità anche in un contesto turbolento. Germania (11,4%), Usa (10,4%) e Francia (10%) sono i primi tre mercati di destinazione, con una base di oltre 200 Paesi serviti dalle imprese italiane. È quanto emerso dal report Focus Export di SevenData, impresa specializzata nell'erogazione di dati e servizi per lo sviluppo del business e la prevenzione dei rischi di credito.
La Germania, si legge in un comunicato, si conferma il primo mercato export con una crescita media annua al +3,93%, mentre la Francia resta un partner sinergico e complementare (+4,25%). Prendendo in esame alcuni settori che compongono la voce export su scala nazionale, meccanica e produzione di macchinari rappresentano uno dei pilastri più solidi. Con quasi 100 miliardi di euro (99.841.507.204) il comparto è un simbolo della capacità di innovazione e precisione delle imprese italiane. Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte sono le regioni trainanti del comparto, che trova in Germania (9.985.036.560) e Stati Uniti (12.818.152.080) i principali mercati di sbocco. Lo studio restringe il perimetro della ricognizione concentrandosi sul tema delle soluzioni commerciali alternative agli Usa nei settori meccanica e macchinari. Francia (7.859.454.888) e Paesi Bassi (2.231.076.444) sono destinazioni naturali di diversificazione: Paesi con una domanda consolidata di tecnologie e un ecosistema industriale affine. Anche la Polonia (3.111.761.510) si configura come un altro sbocco promettente.
Mettendo sotto la lente di ingrandimento il farmaceutico, a livello totale in Italia si superano i 53 miliardi di euro (53.828.520.900) di export. Toscana, Lazio e Lombardia sono le regioni che ospitano i principali cluster farmaceutici, con una forte propensione a orientarsi verso Stati Uniti ed Europa centrale. La farmaceutica italiana ha una forte esposizione verso gli Usa, con il 19% del giro d'affari indirizzato al mercato americano (10.059.694.022 euro). I dati indicano come Belgio (7.141.860.870 euro) Svizzera (9.119.190.783 euro) e Paesi Bassi (4.968.909.996 euro) possano essere mercati alternativi credibili. Facendo convergere l'attenzione sull'agroalimentare, con 46 mld di euro (45.892.879.906) di export nel 2024, il comparto racconta la storia di una tradizione che ha saputo innovarsi e conquistare i mercati mondiali. In uno scenario di dazi, i produttori italiani di vino, pasta, olio e formaggi rischierebbero un contraccolpo diretto. Tuttavia, Polonia (1.437.679.235 euro) e Austria (1.311.234.030 euro) si posizionano come sbocchi alternativi in crescita.
Scorrendo l'analisi nella sezione della ricerca dedicata ai territori, emergono alcune evidenze su base regionale. Fra queste, la Lombardia si conferma come la regione leader, con 163 mld di euro (163.922.132.969) di export. I dati mostrano una forte vocazione industriale, con meccanica, metallurgia e chimica posizionati come comparti principali. Il rischio di dazi Usa è mitigato da una rete consolidata di relazioni in Europa e dalla capacità delle imprese lombarde di diversificare i mercati. Francia e Belgio emergono come partner strategici per la meccanica e la chimica, mentre la Svizzera offre opportunità nel farmaceutico. Con 83,6 mld di euro di export (83.632.303.471), l'Emilia-Romagna è un esempio di come tradizione e innovazione possano coesistere. Soprattutto nella meccanica e nell'agroalimentare, la regione è molto esposta verso gli Usa (10.481.657.697 euro, il 12% dell'export regionale). I dati suggeriscono di puntare, per l'Emilia-Romagna, su Francia, Spagna e Austria come mercati alternativi.
Focalizzando l'attenzione sull'economia veneta, ne risulta un export di 80 mld di euro (80.151.023.158) confermandosi così terza regione italiana. Il comparto alimentare e la moda sono i motori principali, mentre la meccanica rappresenta un segmento complementare. La Germania costituisce il primo mercato (10.533.044.277 euro) del Veneto, ma si stanno rafforzando i rapporti con Polonia (2.951.324.553 euro) e Austria (2.396.110.301 euro). In caso di dazi Usa, questi mercati potrebbero assorbire parte dei flussi, grazie a una domanda in crescita e a un forte apprezzamento per la qualità italiana.
Il Piemonte, a seguire nella scala dei valori dell'export nelle singole regioni, esporta oltre 60 miliardi di euro (60.529.039.935), confermandosi come la regione dell'automotive (12.509.871.638 euro) e della meccanica avanzata. La Francia (9.250.017.033 euro) è il primo cliente, seguita da Germania (8.031.911.490 euro) e Usa (5.048.706.451 euro). Il rischio di dazi sui mezzi di trasporto è concreto, ma i dati indicano come Polonia (3.218.329.377 euro) e Francia (9.250.017.033 euro) rappresentino alternative credibili, soprattutto per la componentistica. In ordine discendente, si intercetta il Friuli-Venezia Giulia, una regione con un export di oltre 19 miliardi di euro (19.058.390.566), spinto da metallurgia (4.061.636.511) e meccanica (3.234.623.311). La posizione geografica strategica e i collegamenti logistici con l'Europa centro-orientale fanno del Friuli-Venezia Giulia un hub naturale per la diversificazione in caso di barriere verso gli Usa.
"Dalla ricerca condotta dal centro studi di SevenData emerge che le tendenze globali indicano una crescente regionalizzazione delle catene di fornitura. Di conseguenza, i Paesi dell'Europa centrale e orientale (Polonia, Austria, Paesi Bassi) sono diventati partner stabili e affidabili dell'Italia. L'ipotesi di dazi Usa sulle importazioni italiane, nello stesso tempo, ci ha indotto a riconfigurare una mappa delle strategie di mitigazione che le imprese e i territori possono attivare per affrontare questa sfida: la Germania si consolida come primo mercato di sbocco, la Francia come partner sinergico e complementare, Polonia, Austria e Belgio come mercati emergenti con una domanda in aumento. La Svizzera sta percorrendo le dinamiche tipiche di un hub neutrale per la farmaceutica e i prodotti ad alto valore aggiunto", ha dichiarato Fabrizio Vigo, founder e ceo di SevenData e curatore dello studio.
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