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Xtb: amplia eWallet con 5 nuove valute
10/06/2025 19:22
Xtb: amplia eWallet con 5 nuove valute
MILANO (MF-NW)--Xtb ha ampliato il proprio eWallet, che ora supporta cinque nuove valute chiave: franco svizzero (chf), peso messicano (mxn), yen giapponese (jpy), baht thailandese (thb) e corona norvegese (nok).
Grazie all'eWallet di Xtb, si legge in un comunicato, gli utenti possono convertire istantaneamente il proprio saldo tra valute diverse, evitando commissioni bancarie e tassi di cambio sfavorevoli. Un servizio non solo pensato per gli investitori, ma anche per i viaggiatori smart che vogliono gestire il proprio denaro in modo rapido, semplice e digitale. Bastano pochi clic sull'app per pagare, prelevare e spendere nella valuta locale. Secondo l'Holiday Barometer diffuso dal Gruppo Europ Assistance , l'86% degli italiani pianifica almeno una vacanza estiva e solo 1 su 4 prevede di viaggiare solo nel Bel Paese. Inflazione (77%), conflitti armati (58%), attacchi terroristici (51%), sicurezza personale (50%) e sanitaria (40%), clima politico nel Paese di destinazione (41%), eventi climatici estremi (42%) e turismo di massa (38%) sono le motivazioni che incidono di più sulla scelta della destinazione. Questi elementi riflettono un contesto globale di incertezza che impatta anche sulle dinamiche delle valute, confermando l'importanza di soluzioni finanziarie flessibili per i viaggiatori.
LA SITUAZIONE DEL MERCATO VALUTARIO
L'attuale condizione del mercato valutario si presenta come dollaro centrica in senso negativo. Il dollaro statunitense sta perdendo terreno rispetto alle principali valute globali come euro (eur), sterlina britannica (gbp), franco svizzero (chf) e yen giapponese (jpy).
Tra le cause di questa svalutazione, spiccano le tensioni sui dazi commerciali, che rischiano di frenare il commercio internazionale - il cui riferimento principale rimane proprio il dollaro. Un rafforzamento del dollaro avrebbe un impatto assolutamente negativo e andrebbe ad inficiare negativamente sugli scambi commerciali; pertanto, il mercato valutario ha visto l'acquisto delle majors contro dollaro per bilanciare l'effetto negativo dei dazi. Un dollaro più debole risulta però vantaggioso per il commercio globale e per gli stessi Stati Uniti, che devono ancora fronteggiare pressioni inflazionistiche costringendo la Federal Reserve a mantenere tassi d'interesse elevati più a lungo.
FRANCO SVIZZERO E YEN, DUE FORZE CONTRAPPOSTE?
È particolarmente interessante osservare chf e jpy, entrambe in forte apprezzamento sul dollaro ma con condizioni macroeconomiche opposte. Mentre la Svizzera si confronta con un'inflazione negativa e ipotesi di taglio dei tassi, il Giappone si trova nella condizione di poter alzare i tassi per via di un'inflazione ben al di sopra del target. Queste politiche monetarie divergenti però spingono entrambe le valute nella stessa direzione sul mercato valutario. Qualcuno dei due cambi contro il dollaro sta mentendo? L'analisi dei titoli di Stato e dei livelli d'inflazione spiega questa dinamica: in Giappone i titoli di Stato vedono dei rendimenti al rialzo, mentre in Svizzera i rendimenti sono al ribasso, ma i rendimenti giapponesi sono inferiori rispetto all'inflazione, mentre in Svizzera sono superiori. Ne consegue che i titoli svizzeri, almeno sulla carta, risultano più appetibili ma offrono un rendimento molto basso a ridosso dello 0,2%.In questo contesto quindi il mercato compra franchi svizzeri per bilanciare l'effetto negativo sul rendimento. Al contrario, in Giappone, i rendimenti dei titoli sono ben al di sotto dell'inflazione, e lo Yen - che vede dei tassi di interesse previsti al rialzo - risulta più appetibile rispetto ai titoli. Come possiamo notare a guidare il tutto è la dinamica tra tassi e inflazione, il che concorre ad un deprezzamento generalizzato del dollaro.
EURO E STERLINA COMANDANDO IL DOLLARO
Al momento, dal punto di vista tecnico, euro e sterlina mostrano una solidità crescente rispetto al dollaro, con un significativo recupero iniziato a fine 2024. Questa tendenza è stata influenzata dalle preoccupazioni legate ai dazi e al loro impatto potenzialmente negativo sul commercio europeo e britannico, oltre che sulle prospettive del potere d'acquisto. Fino a prova contraria, la dinamica dei prezzi conferma la resilienza di queste valute, rafforzando ulteriormente il quadro di volatilità sul dollaro.
com/lvi
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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Dazi: Banca Mondiale taglia stime di crescita globale per il 2025
10/06/2025 18:46
Dazi: Banca Mondiale taglia stime di crescita globale per il 2025
MILANO (MF-NW)--La Banca Mondiale ha rivisto bruscamente al ribasso le previsioni di crescita per l'economia globale nel 2025, mettendo in guardia sui rischi legati all'incertezza commerciale. Nel suo ultimo rapporto Global Economic Prospects, l'istituzione prevede ora un'espansione del Pil mondiale del 2,3%, in netto calo rispetto al 2,7% indicato in precedenza.
Si tratterebbe del ritmo di crescita globale più lento dal 2008, "escludendo i periodi di recessione conclamata", si legge in un comunicato. A pesare maggiormente sulle prospettive, secondo l'istituzione, sono le tensioni sul commercio internazionale, che stanno minando le certezze politiche e normative su cui si è costruita la riduzione della povertà estrema e la diffusione della prosperità nel secondo dopoguerra.
"L'inasprirsi dei contrasti internazionali, in particolare sul fronte commerciale, ha stravolto molti dei capisaldi di politica economica che hanno favorito lo sviluppo negli ultimi decenni", ha affermato Indermit Gill, vicepresidente senior e capo economista del gruppo Banca Mondiale. La revisione ha interessato anche le principali economie avanzate: la stima per il Pil degli Stati Uniti è stata tagliata di 0,9 punti percentuali all'1,4%, mentre per l'area euro la correzione è stata di 0,3 punti, con una crescita prevista dello 0,7%.
Secondo la banca, un ulteriore peggioramento delle tensioni tariffarie potrebbe zavorrare ancora di più l'attività economica. Tuttavia, lo scenario potrebbe migliorare nel caso in cui le principali economie raggiungessero accordi commerciali duraturi. "La nostra analisi indica che se le attuali controversie venissero risolte con intese in grado di dimezzare i dazi rispetto ai livelli di fine maggio, la crescita globale potrebbe rafforzarsi di circa 0,2 punti percentuali in media nel biennio 2025-2026", ha aggiunto Gill.
Nel frattempo, gli Stati Uniti restano al centro di complesse trattative commerciali dopo che il presidente Trump ha imposto forti dazi a numerosi Paesi ad aprile. Proprio in settimana, gli Usa e la Cina si incontrano a Londra dopo aver concordato una riduzione temporanea delle imposte doganali. Restano in corso anche i negoziati tra Stati Uniti e Unione Europea, a meno di un mese dall'entrata in vigore di nuovi dazi già annunciati.
Il taglio della Banca Mondiale segue quello già annunciato da altre istituzioni, tra cui l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse), che a inizio mese ha abbassato le proprie stime sulla crescita globale per il 2025 al 2,9% dal 3,1% precedentemente atteso, citando anch'essa l'incertezza legata ai dazi come fattore determinante.
lvi
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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WALL STREET: commento di metà seduta
10/06/2025 18:36
WALL STREET: commento di metà seduta
MILANO (MF-NW)--I principali listini azionari statunitensi trattano in rialzo a metà seduta, con il faro degli investitori che resta puntato sui colloqui commerciali in corso tra Stati Uniti e Cina a Londra. Il Dow Jones guadagna lo 0,15%, l'S&P 500 cresce dello 0,36% e il Nasdaq sale dello 0,38%.
"I mercati hanno registrato un rialzo grazie al rinvio dei dazi e alla percezione che saranno più moderati di quanto inizialmente annunciato", ha affermato Richard Saperstein, Chief Investment Officer di Treasury Partners. "Prevediamo che i mercati rimarranno sensibili alle notizie, poiché gli accordi commerciali richiedono tempo per essere negoziati e eventuali aggiornamenti negativi sui dazi potrebbero causare una notevole volatilità", ha aggiunto.
Gli operatori monitoreranno con attenzione l'andamento delle aste dei Treasury questa settimana in un momento in cui gli investitori sembrano inclini a comprare titoli a breve e medio termine, mentre le prospettive sul segmento più a lungo delle curva restano più incerte. Il Tesoro Usa offre oggi 58 miliardi di dollari in titoli a tre anni (l'asta inizia alle 19h00 ora italiana), domani 39 miliardi sul segmento a 10 anni e giovedì 22 miliardi in obbligazioni a 30 anni.
Sul fronte macro, le vendite al dettaglio delle catene nazionali statunitensi sono aumentate del 4,7% a livello annuale nella settimana terminata il 7 giugno, secondo quanto riferito dal Redbook Research Index. Le vendite erano cresciute del 4,9% a/a nella settimana precedente.
Tra le notizie societarie:
- Boeing cede lo 0,84% nonostante il colosso statunitense abbia registrato 303 nuovi ordini di aerei nel mese di maggio, il numero più elevato da dicembre del 2023. Gli aeromobili consegnati sono stati 45, di cui 32 appartententi alla famiglia dei 737, in linea con le consegne di aprile ma nettamente superiori ai 24 jet spediti un anno fa.
- eToro scivola del 13,4% dopo che la piattaforma di trading ha chiuso il primo trimestre con una contrazione dell'utile a 0,69 dollari per azione, che si confronta con 0,76 dollari per azione nel periodo analogo dell'anno precedente.
- Aphabet guadagna il 2,1%. OpenAI, secondo quanto riferito da Reuters, avrebbe siglato un accordo di collaborazione con Google Cloud per ampliare le proprie capacità di calcolo, necessarie per addestrare e implementare i modelli di intelligenza artificiale.
lvi
lorenzo.viale@mfnewswires.it
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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*Nasdaq: Composite in rialzo dello 0,38% a metà seduta
10/06/2025 18:31
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*Wall Street: S&P 500 in rialzo dello 0,36% a metà seduta
10/06/2025 18:31