MARKET DRIVER: Diasorin, BofA conferma buy e taglia tp
11/12/2025 16:07
MARKET DRIVER: Diasorin, BofA conferma buy e taglia tp
MILANO (MF-NW)--Bank of America conferma la raccomandazione buy e taglia a 80 euro da 115 il prezzo obiettivo su Diasorin (+3% a 63,08 euro). Il nuovo prezzo obiettivo rimane abbondantemente sopra i corsi di Borsa. Gli analisti vedono spazio per un re-rating pian piano che la società manterrà le promesse in merito a un profilo di crescita superiore a quello del settore, nonché sulla marginalità. Intanto, le stime sul 2025 e sul 2026 a livello di Ebitda adjusted sono tagliate rispettivamente del 5% e dell'8% dopo l'aggiornamento del modello per includere i dati del terzo trimestre e la revisione della guidance. BofA rimane comunque 100 bp sopra il consenso sulle proiezioni di crescita organica attese per il 2026. Il taglio del tp deriva sia dalla revisione delle stime sia dei multipli di valutazione, più precisamente a 16 volte (da 23) il rapporto P/E sul 2026 e a 10 volte (da 15) il rapporto Enterprise Value su Ebitda, sempre sulle stime del 2026. Attualmente il titolo è scambiato a valutazioni, rispettivamente di 14 e di 9 volte - ovvero sui minimi a 10 anni. Gli analisti si soffermano poi sul business Molecular, ritenendo che possa crescere di una doppia cifra percentuale (contro il consenso a +7%) grazie a Liaison Plex e al +35-40% nell'offerta specialistica. "Mentre alcuni settori della divisione sono in calo (respiratorio low-plex), oltre il 50% del business sta crescendo di oltre il 20% e riteniamo che il lancio di Nes possa portare a un rialzo delle stime. Per l'anno fiscale 2026, prevediamo una crescita di circa l'11% nel settore molecolare, rispetto al 7% dei farmaci convenzionali", conclude BofA. bon andrea.bonfiglio@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
WALL STREET: commento di apertura
11/12/2025 16:03
WALL STREET: commento di apertura
MILANO (MF-NW)--I listini azionari statunitensi trattano contrastati in apertura, dopo la decisione della Federal Reserve di abbassare i tassi di interesse sui Fed Funds di 25 punti base, portando il corridoio di riferimento al 3,5%-3,75%. Nel dettaglio, il Dow Jones sale dello 0,64%, mentre l'S&P 500 scende dello 0,29% e il Nasdaq dello 0,77%. "Mentre il mercato obbligazionario ha reagito al taglio Fed come da attese, con un ribasso dei rendimenti, il mercato azionario ha messo a segno un rally nelle ore seguenti il Fomc, che è stato però completamente ritracciato nella sessione notturna, complice una trimestrale deludente di Oracle", che ha alimentato dubbi sulla futura redditività degli investimenti in AI, commentano gli stratgist di Mps. Sul fronte della politica monetaria, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato che il Comitato considera l'attuale politica monetaria come sostanzialmente neutrale. Inoltre, Powell ha aggiunto che, nel breve periodo, la Banca Centrale adotterà un atteggiamento attendista, alzando di fatto l'asticella per un ulteriore taglio dei tassi, commenta James Egelhof, Chief Us Economist di Bnp Paribas. Queste dichiarazioni non rappresentano "un impegno esplicito a non intervenire, ma l'orientamento di base appare chiaro: una pausa nella prossima riunione è la linea prevalente", commenta Eric Winograd, Us Economist di AllianceBernstein. Tuttavia, il Comitato potrebbe intervenire se rilevasse un ulteriore indebolimento del mercato del lavoro, mentre, se i dati rimanessero solidi, il ritmo delle riduzioni sarà determinato principalmente dall'andamento della disinflazione. Per quanto riguarda il bilancio, Washington ha dichiarato che esso tornerà ad espandersi per garantire "riserve ampie" nel sistema. "È importante sottolineare che non si tratta di una misura di politica monetaria né di un nuovo Qe, si tratta di un intervento tecnico di gestione delle riserve, volto a mantenere livelli adeguati per il corretto funzionamento dei mercati monetari", spiega Winograd. La Fed riprenderà ad acquistare Treasury bills per circa 40 miliardi di dollari al mese, conclude l'esperto, "con un impatto probabilmente limitato ai mercati monetari e alla parte più corta della curva dei rendimenti". Sul fronte macroeconomico, il deficit commerciale degli Stati Uniti si è ridotto a 52,83 miliardi di dollari a settembre, rispetto al disavanzo di 59,27 mld usd di agosto, risultando inferiore anche alla stima del consenso degli economisti a 63,1 mld usd. Le esportazioni sono aumentate nel mese grazie ai forti guadagni nei settori dei materiali industriali e dei beni di consumo, compensati però da un calo significativo delle esportazioni di beni capitali, in particolare dei computer. Le importazioni sono cresciute leggermente a settembre per via di un forte aumento dei beni di consumo, mentre computer, auto e componenti automobilistici hanno rappresentato fattori negativi. Inoltre, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) si sono attestate a quota 236.000 unità, in aumento di 44.000 unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente. Lo ha reso noto il Dipartimento del Lavoro statunitense, aggiungendo che il numero di sussidi continuativi è diminuito di 99.000 unità a quota 1,838 milioni. Sul fronte societario: - Le azioni di Oracle crollano del 13,93% in apertura, estendendo le perdite di ieri, dopo che la società ha riportato ricavi trimestrali inferiori alle attese. Nel dettaglio, il produttore di software per il cloud computing e per database ha riportato un fatturato di 16,06 miliardi di dollari, in aumento del 14% rispetto allo scorso anno, ma inferiore ai 16,21 miliardi usd attesi dagli analisti contattati da Lse. - Eli Lilly scende dello 0,46% in apertura, nonostante l'azienda abbia dichiarato che il suo farmaco di nuova generazione per l'obesità ha mostrato, in uno studio di fase avanzata, quella che sembra essere la perdita di peso più significativa finora, riducendo al contempo il dolore da artrite al ginocchio, superando il primo di diversi studi in programma per l'iniezione settimanale. cba (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)