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COMMENTO ENERGY: petrolio in calo, resta spettro eccesso offerta
17/09/2025 11:52
COMMENTO ENERGY: petrolio in calo, resta spettro eccesso offerta
MILANO (MF-NW)--I prezzi del petrolio trattano in calo, con i mercati che si aspettano un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve degli Stati Uniti al termine della riunione odierna. Il Brent scende dello 0,54% e il Wti dello 0,53%.
La discesa segue il rialzo registrato nella seduta precedente, dovuto alle preoccupazioni sugli effetti sugli approvvigionamenti degli attacchi ucraini alle infrastrutture energetiche russe.
"I mercati scommettono su un taglio di 25 punti base dei tassi della Fed stasera, che i trader ritengono possa ridurre i costi di finanziamento e stimolare la domanda di carburante", afferma Priyanka Sachdeva, senior market analyst di Phillip Nova.
Nonostante il sostegno dei prezzi derivante dalle tensioni geopolitiche, i mercati restano cauti, poiché le prospettive di un eccesso di offerta globale permangono per il resto del 2025, a causa della maggiore produzione dei Paesi dell'Opec e dei produttori alleati.
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alberto.chimenti@mfnewswires.it
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*Borsa Kuala Lumpur: Klci chiude a +0,72% a 1.611,7 punti
17/09/2025 11:49
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FOCUS: ecco le ragioni dietro la frammentazione dei mercati globali (Man Group)
17/09/2025 11:46
FOCUS: ecco le ragioni dietro la frammentazione dei mercati globali (Man Group)
MILANO (MF-NW)--Dopo decenni di integrazione, le tensioni geopolitiche e i cambiamenti nella catena di approvvigionamento minacciano di vanificare la convergenza finanziaria. Sono cinque i fattori dietro la frammentazione dei mercati globali.
LA NUOVA ECONOMIA DELLA GUERRA FREDDA
Dopo essere stata espulsa dalla rete di pagamenti Swift a seguito dell'invasione dell'Ucraina, la Russia ha dimostrato come la stessa infrastruttura finanziaria possa essere utilizzata come arma nella competizione geopolitica.
Le implicazioni di questo fatto vanno ben oltre il commercio bilaterale. L'iniziativa cinese "Belt and Road" crea sfere economiche alternative in cui Pechino si allinea sempre più con i paesi partner, mentre i paesi occidentali rafforzano l'integrazione tra gli alleati democratici. In questo contesto, i paesi potrebbero essere costretti a scegliere da che parte stare. Il risultato potrebbe essere mercati che riflettono l'allineamento geopolitico piuttosto che i fondamentali economici.
L'ASCESA DEI BLOCCHI REGIONALI
La strategia dei dazi degli Stati Uniti si discosta dalle norme moderne. Elude il concetto di vantaggio comparativo e l'importanza delle relazioni diplomatiche e non concede alcun trattamento preferenziale agli alleati, concentrandosi invece sui deficit commerciali e su alcune questioni non legate al commercio. Questo potrebbe incoraggiare i paesi a ripensare le alleanze commerciali, rimodellando silenziosamente il commercio globale e le relazioni di mercato.
DAL FRIENDSHORING AL RESHORING
La ristrutturazione delle catene di approvvigionamento globali sta rimodellando le correlazioni di mercato. Quando le interruzioni della produzione asiatica non si ripercuotono più a cascata sulle catene di approvvigionamento globali perché la produzione è stata localizzata, gli shock economici diventano più localizzati. Gli standard tecnologici si stanno frammentando lungo linee simili. La concorrenza tra le reti 5G cinesi e le alternative occidentali, lo sviluppo di architetture parallele di semiconduttori e l'emergere di ecosistemi distinti di intelligenza artificiale creano tecnologie con interoperabilità limitata.
QUANDO LE BANCHE CENTRALI VANNO PER CONTO LORO
L'era della politica monetaria coordinata che ha caratterizzato la ripresa post-2008 sta volgendo al termine. Mentre l'era della crisi enfatizzava il coordinamento, l'attuale contesto privilegia gli obiettivi nazionali. Con la divergenza delle dinamiche inflazionistiche e delle traiettorie di crescita, anche la politica monetaria divergerà e, con essa, le correlazioni che hanno caratterizzato la costruzione dei portafogli moderni. La politica monetaria unica della Cina crea ulteriore complessità.
IL GRANDE PESO DEL DEBITO
Alcuni paesi, come Giappone, Regno Unito, Francia e Stati Uniti, hanno livelli di debito elevati e deficit in aumento. Un debito pubblico significativo ha bisogno di acquirenti, aumentando il rischio di "bond vigilantism" (quando gli investitori vendono obbligazioni in risposta alla politica inflazionistica del governo, facendo aumentare i rendimenti).
Le preoccupazioni sulla sostenibilità fiscale potrebbero diffondersi ad altri paesi con difficoltà di bilancio simili. I paesi con un debito più elevato sarebbero probabilmente svantaggiati in termini di flessibilità fiscale. Questo potrebbe comportare costi di servizio del debito più elevati per le economie fortemente indebitate e una crescita economica più debole.
"Le tradizionali strategie di diversificazione che presuppongono l'integrazione dei mercati globali potrebbero diventare meno efficaci man mano che i singoli blocchi regionali sviluppano modelli di correlazione distinti", afferma Kristina Hooper, strategist di Man Group.
"I gestori di portafoglio potrebbero dover pensare meno alle classi di attività e più all'esposizione geopolitica. Questo cambiamento crea opportunità per i gestori attivi in grado di orientarsi in questo nuovo panorama. Poiché le correlazioni diventano più dipendenti dall'allineamento geopolitico che dai fondamentali economici, il potenziale di generazione di alfa attraverso l'allocazione geografica e settoriale potrebbe aumentare in modo significativo. Potremmo passare dalla necessità di diversificare tra settori e classi di attività alla diversificazione tra blocchi geopolitici, tra gli altri criteri", conclude l'esperta. "Questo richiede un approccio fondamentalmente diverso al rischio e al rendimento".
ava
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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MARKET DRIVER: Indel B, Equita Sim alza target price
17/09/2025 11:45
MARKET DRIVER: Indel B, Equita Sim alza target price
MILANO (MF-NW)--Equita Sim ha alzato del 4% a 26 euro il prezzo obiettivo su Indel B (-0,75% a 20,1 euro), confermando la raccomandazione hold. "Primo semestre 2025 in linea con le attese. Visibilità limitata sulla ripresa dei mercati finali ma miglior controllo sui margini", sintetizzano gli analisti, che hanno aumentato del 3% le previsioni di Ebitda adjusted per il 2025 e il 2026. "Sebbene apprezziamo la solida struttura finanziaria e la robusta generazione di cassa che potrebbero supportare acquisizioni nei mercati come Leisure Time, Hospitality e Cooling Appliances e il titolo tratti a valutazioni compresse, riteniamo che il newsflow di breve termine dei principali end-markets possa rimanere debole", concludono gli esperti.
pl
paola.longo@mfnewswires.it
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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COMMENTO BOND: rendimenti in lieve calo in attesa Fed
17/09/2025 11:44
COMMENTO BOND: rendimenti in lieve calo in attesa Fed
MILANO (MF-NW)--I rendimenti dei titoli di Stato dell'Eurozona trattano in lieve calo in attesa della decisione della Federal Reserve di stasera, con il costo di finanziamento del Bund decennale in discesa di 2 punti base al 2,68%.
"I rendimenti sono saliti a livelli che non si vedevano da oltre un decennio all'indomani del mercato ribassista del 2022, gettando le basi per solidi profitti del reddito fisso. Nonostante la persistente incertezza, l'attuale mercato rialzista suggerisce che i rendimenti elevati continueranno a contribuire a profitti interessanti nel lungo termine. Con l'avanzare del 2025, il contesto favorisce un approccio opportunistico e orientato al carry. Le obbligazioni rimangono relativamente economiche e i picchi di volatilità non hanno innescato massicci selloff, rafforzando la validità delle strategie incentrate sul reddito", afferma Greg Peters, Co-Chief Investment Officer di PGIM Fixed Income.
"Sebbene prevediamo ulteriori tagli dei tassi da parte delle banche centrali a sostegno di una crescita globale moderata, questo percorso è vulnerabile a ulteriori episodi di turbolenza dei mercati. I segnali provenienti dal mercato del lavoro sono deboli e la concorrenza globale si sta intensificando. Dati gli spread creditizi storicamente ridotti, anche una modesta turbolenza potrebbe provocare sconvolgimenti all'interno dei settori o tra di essi. Questi sconvolgimenti potrebbero creare opportunità per i gestori attivi di aggiungere valore attraverso un posizionamento tattico e un'esposizione selettiva", aggiunge Peters.
"I dazi stanno frenando le aspettative di crescita sia negli Stati Uniti che in Europa, mentre negli Stati Uniti stanno alimentando le aspettative di inflazione. Il dollaro si è indebolito, intrappolato tra le forze contrastanti dei dazi, della crescita e dei tassi, compromettendo la performance relativa degli asset statunitensi. Gli aumenti di produttività guidati dall'intelligenza artificiale possono offrire un potenziale disinflazionistico a lungo termine, ma le dinamiche a breve termine rimangono difficili, sensibili alle politiche e soggette a stress fiscale dovuto all'aumento dei costi di servizio del debito, che potrebbero aggiungere pressione sui tassi", conclude Peters.
alb
alberto.chimenti@mfnewswires.it
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