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Commercio estero: avanzo a 6,16 mld a maggio, calano import ed export (Istat)
16/07/2025 11:25
Commercio estero: avanzo a 6,16 mld a maggio, calano import ed export (Istat)
ROMA (MF-NW)--A maggio si stima una flessione congiunturale più ampia per le importazioni (-4,1%) rispetto alle esportazioni (-2,3%). La diminuzione su base mensile dell'export riguarda entrambe le aree, Ue (-1,7%) ed extra Ue (-3,1%).
Lo rileva l'Istat, spiegando che nel trimestre marzo-maggio 2025, rispetto al precedente, l'export si riduce dell'1,2%, l'import dello 0,7%. A maggio l'export diminuisce su base annua dell'1,9% in termini monetari e del 4,3% in volume. La flessione tendenziale dell'export in valore è sintesi di una riduzione per i mercati extra Ue (-4,6%) e di un moderato incremento per quelli Ue (+0,7%). L'import registra un calo tendenziale dell'1,7% in valore, che coinvolge in misura più marcata l'area extra Ue (-3,4%), rispetto a quella Ue (-0,4%); in volume, le importazioni si riducono del 2,4%. Tra i settori che più contribuiscono alla flessione tendenziale dell'export si segnalano: articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove (n.c.a.) (-15,1%), macchinari e apparecchi n.c.a. (-4,1%) e computer, apparecchi elettronici e ottici (-15,9%). Crescono su base annua soltanto le esportazioni di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+39,0%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+3,5%). Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori alla flessione dell'export nazionale sono Turchia (-22,5%), Cina (-22,6%), Regno Unito (-7,4%) e Paesi Bassi (-8,4%). All'opposto, Spagna (+15,6%), Svizzera (+9,2%) e Stati Uniti (+2,6%) forniscono i contributi positivi più ampi.
Nel periodo gennaio-maggio 2025, l'export registra una crescita tendenziale dell'1,6%, spiegata dalle maggiori vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+38,8%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,0%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+7,3%) e metalli di base e prodotti in metallo, escluse macchine e impianti (+4,1%). Per tutti gli altri settori si rilevano diminuzioni nelle vendite: le più ampie per coke e prodotti petroliferi raffinati (-26,1%) e autoveicoli (-11,7%).
Il saldo commerciale a maggio 2025 è pari a +6.163 milioni di euro (era +6.377 milioni nello stesso mese del 2024). Il deficit energetico (-3.458 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-4.018 milioni). L'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici si riduce da 10.395 milioni di maggio 2024 a 9.621 milioni di maggio 2025.
Nel mese di maggio 2025 i prezzi all'importazione diminuiscono dell'1,4% su base mensile e del 3,0 % su base annua (da -1,5% di aprile).
liv
MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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MARKET DRIVER: Barclays alza tp sulle banche, comparto in rialzo a piazza Affari
16/07/2025 11:12
MARKET DRIVER: Barclays alza tp sulle banche, comparto in rialzo a piazza Affari
MILANO (MF-NW)--Comparto finanziario in luce a pizza Affari, dopo che Barclays ha alzato i target price su cinque titoli del settore. Il prezzo obiettivo su Banco Bpm (+1,36% a 10,415 euro) passa da 11 a 11,1 euro, quello su Mediobanca (+1,16% a 18,385 euro) da 18,4 a 18,5 euro, quello su Unicredit (+0,9% a 58,1 euro) da 62,5 a 63,9 euro, quello su Intesa Sanpaolo (+0,9% a 4,92 euro) da 5,5 a 5,6 euro e quello su B.Mps (+0,12% a 6,927 euro) da 7,7 a 7,8 euro. Credem, invece, vede una lieve riduzione del tp da 12,5 a 12,4 euro, con il titolo che segue comunque il trend del comparto e avanza dello 0,31% a 12,78 euro. Le revisioni dei prezzi obiettivo segue un'analisi sulle banche italiane in vista dei risultati del secondo trimestre. "Riteniamo che i risultati del secondo trimestre segneranno una certa divergenza nei trend del margine di interesse (Nii), con le banche con portafogli replicanti più ampi che registreranno risultati migliori. Isp sembra essere nella posizione migliore per i risultati del secondo trimestre", hanno dichiarato gli analisti. "Non prevediamo alcuna revisione significativa delle guidance e manterremo invariati gli utili per azione del settore. In generale, i catalizzatori sono più legati alle fusioni e acquisizioni che ai trend del secondo trimestre", hanno aggiunto gli esperti.
esa
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Eurozona: bilancia commerciale maggio a +16,2 mld euro
16/07/2025 11:09
Eurozona: bilancia commerciale maggio a +16,2 mld euro
MILANO (MF-NW)--Il surplus commerciale dell'Eurozona si è ampliato a maggio, raggiungendo i 16,2 miliardi di euro rispetto ai 9,9 miliardi di aprile. La lettura ha battuto il consenso degli economisti, che si aspettavano una crescita più contenuta a 13 mld.
lvi
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*Eurozona: bilancia commerciale maggio a +16,2 mld euro
16/07/2025 11:04
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TOP NEWS ESTERO: governo francese stringe sulla spesa pubblica, proposta l'abolizione di Pasquetta
16/07/2025 11:01
TOP NEWS ESTERO: governo francese stringe sulla spesa pubblica, proposta l'abolizione di Pasquetta
MILANO (MF-NW)--Il primo ministro francese, François Bayrou, ha presentato ieri la bozza di bilancio per il 2026. Il governo francese intende ridurre il deficit di bilancio di 44 miliardi di euro l'anno prossimo, portando così il rapporto deficit/Pil al 4,6%. Per raggiungere questo obiettivo, Bayrou chiede misure ambiziose come il congelamento delle pensioni e degli stipendi dei dipendenti pubblici, la riduzione del numero di dipendenti pubblici e l'eliminazione di due giorni festivi.
I DETTAGLI DEL PIANO, LA DIFESA È ESCLUSA DAI TAGLI
Nel dettaglio, il disegno di bilancio prevede inoltre un taglio alla funzione pubblica: entro il 2026 potrebbero essere eliminati 3mila posti di lavoro, con un dipendente pubblico su tre che andrà in pensione che non sarà sostituito. Un'altra proposta controversa è l'abolizione di due giorni festivi all'anno per aumentare la produttività: si tratta del lunedì di Pasqua e dell'8 maggio, giorno che commemora la fine della Seconda Guerra Mondiale. Il primo ministro ha tuttavia di essere aperto ad altre opzioni. Sul fronte della giustizia sociale, il premier ha annunciato un "contributo di solidarietà straordinario" per i cittadini con redditi più alti. Non è ancora chiaro quale sarà la soglia per l'applicazione né se la misura sarà permanente o temporanea. Bayrou ha sottolineato l'urgenza della manovra: il debito pubblico francese ha superato i 3.300 miliardi di euro, pari al 113% del Pil, una situazione definita molto vicina al punto di rottura. "È uno sforzo misurato, ma condiviso e necessario", ha dichiarato. Il premier ha invece assicurato che non verranno effettuati risparmi sulla difesa, accogliendo le indicazioni del presidente Emmanuel Macron. Al contrario, il bilancio militare sarà aumentato di 3,5 miliardi di euro nel 2026 e di ulteriori 3 miliardi nel 2027. Si attendono ora le reazioni dei partiti politici, con l'opposizione che ha già minacciato una mozione di censura in vista del voto sul bilancio previsto in autunno.
BOND: LA STRATEGIA DIFENSIVA DI BOFA FAVORISCE L'ITALIA
Sul fronte obbligazionario, il rendimento dell'Oat decennale sale di 2 punti base al 3,40%, mentre quello del Btp a 10 anni aumenta di 3 pb al 3,61%. In questo contesto, gli investitori obbligazionari guardano con attenzione alle divergenze tra Roma e Parigi. Nell'aggiornamento di metà anno pubblicato il 26 giugno, Bank of America ha rilanciato una strategia di spread trade tra titoli a due anni italiani (Btp) e francesi (Oat), suggerendo di acquistare Btp e vendere Oat di pari scadenza. L'idea è scommettere sul restringimento del differenziale tra i due rendimenti: se il Btp regge meglio del corrispettivo francese, l'operazione risulta profittevole. Si tratta di una strategia più difensiva rispetto al semplice acquisto di Btp, perché isola il rischio specifico tra due emittenti simili, mitigando l'effetto delle decisioni della Bce o di altri fattori sistemici. BofA motiva la preferenza per l'Italia sulla base di una combinazione di fattori: maggiore stabilità politica, conti pubblici in miglioramento, rendimenti più elevati e una maggioranza di governo compatta. Al contrario, la Francia è attraversata da forti tensioni istituzionali e, dopo le elezioni anticipate, l'incertezza sulla tenuta della maggioranza pesa sulla credibilità fiscale del Paese. Nonostante l'alto debito, l'Italia viene quindi percepita oggi come un emittente periferico più affidabile sul breve termine.
PER COMMERZBANK AUMENTA IL RISCHIO DI UNA CRISI POLITICA IN FRANCIA
Il primo ministro francese si affida principalmente a un "anno bianco" in cui la spesa pubblica e sociale, come pensioni e stipendi dei dipendenti pubblici, sarà congelata ai livelli del 2025 per l'anno successivo. Secondo Vincent Stamer, economista senior di Commerzbank, ciò "aumenta significativamente" il rischio che l'opposizione faccia cadere il governo Bayrou in autunno con un voto di sfiducia. "Inoltre anche se il piano di bilancio venisse attuato, il rapporto debito/Pil francese continuerebbe per il momento a crescere e l'onere per il bilancio derivante dal pagamento degli interessi aumenterebbe costantemente", ha affermato l'esperto, sottolineando che è altamente improbabile che Bayrou ottenga l'approvazione parlamentare per i suoi piani. "Il primo ministro non dispone di una maggioranza propria. Bayrou potrebbe nuovamente invocare l'articolo 49.3 della Costituzione francese, che consente al governo di approvare una legge di bilancio senza l'approvazione parlamentare. Tuttavia, ciò porterebbe molto probabilmente a un voto di sfiducia", ha osservato l'economista.
LO STATO DELLE FINANZE PUBBLICHE FRANCESE RESTA PRECARIO
Secondo Stamer, il risanamento del bilancio è essenziale e le misure attualmente previste da Bayrou sono "tutt'altro che sufficienti" ad arrestare l'aumento del rapporto debito/Pil o addirittura a ridurlo. "Il piano di Bayrou di ridurre il rapporto deficit/Pil al 3% nel 2029 sarà reso più difficile dal pagamento degli interessi sul debito pubblico esistente, che probabilmente aumenterà ulteriormente nei prossimi anni. Questo è un altro motivo per cui sarebbero necessarie ulteriori e ingenti misure di risanamento, pari a circa 80 mld di euro, entro il 2029 per raggiungere tale obiettivo, che appare difficilmente realizzabile, anche perché peserebbe sensibilmente sull'economia", ha evidenziato l'esperto. In ogni caso, anche se Bayrou dovesse avere successo, è probabile che il debito pubblico francese aumenti nei prossimi anni. "Secondo le nostre ipotesi economiche, il rapporto debito/Pil francese dovrebbe stabilizzarsi intorno al 122% entro la fine del decennio. Se l'attuale governo dovesse ottenere solo un successo parziale nelle sue misure di austerità, la montagna del debito potrebbe addirittura raggiungere il 130% del Pil", ha concluso l'economista.
lvi
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