TOP NEWS ESTERO: Bce non ha fretta su tagli tassi, per alcuni ciclo è concluso
27/11/2025 18:02
TOP NEWS ESTERO: Bce non ha fretta su tagli tassi, per alcuni ciclo è concluso
MILANO (MF-NW)--La Banca centrale europea non ha fretta di tagliare i tassi di interesse poiché l'incertezza rimane elevata. Secondo quanto emerge dai verbali della riunione del 29-30 ottobre, alcuni membri del board ritengono che non sia necessario alcun ulteriore allentamento monetario. "Rimane elevato il valore dell'opzione di attendere ulteriori informazioni", si legge infatti nei verbali, dato che "l'attuale livello dei tassi di politica monetaria dovrebbe essere considerato sufficientemente solido per gestire eventuali shock". TASSO AL 2% CONSIDERATO ROBUSTO PER AFFRONTARE EVENTUALI SCHOCK Poiché ci sono rischi sia al ribasso sia al rialzo su inflazione e crescita, il tasso sui depositi al 2% della Bce dovrebbe essere considerato "sufficientemente robusto" per affrontare eventuali shock, secondo quanto emerge dai verbali. Inoltre, considerando che le prospettive restano relativamente favorevoli e che alcuni dei peggiori rischi stanno scemando, alcuni membri del Consiglio direttivo della Bce ritengono concluso il ciclo di riduzione dei tassi. "È stata espressa l'opinione che il ciclo di taglio dei tassi fosse giunto a termine, dato che l'attuale scenario favorevole probabilmente si manterrà, salvo la materializzazione di rischi. Adottare un approccio prudente potrebbe aumentare le probabilità di rimanere in una situazione positiva", si legge ancora nei verbali. PER KAZAKS TROPPO PRESTO PER NUOVO TAGLIO TASSI, SERVE PRUDENZA Uno dei sostenitori di una pausa nel ciclo dei tagli è Martins Kazaks, membro lettone del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, che dichiara: "E' troppo presto perché la Banca Centrale Europea discuta un nuovo taglio dei tassi". L'inflazione dell'Eurozona, infatti, potrebbe risultare più elevata del previsto, motivo per cui la prudenza resta necessaria. Inoltre, il governatore ha spiegato che, nel prossimo incontro, i responsabili della politica monetaria riceveranno le nuove previsioni sull'inflazione per i prossimi tre anni e sottolineato come i dati relativi al 2026 e al 2027 siano più rilevanti rispetto alla prima stima per il 2028. "Naturalmente dobbiamo prima vedere le nuove proiezioni, ma darei maggiore importanza al 2026 e al 2027, perché gli effetti della politica monetaria si manifestano nell'arco di uno o due anni. Una previsione a tre anni di distanza ha un margine di errore molto ampio, soprattutto in un contesto di così grande incertezza". ALTRI MEMBRI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO NON ESCLUDONO TAGLI Altri membri del board, tuttavia, hanno obiettato a questa visione, sottolineando che la piena flessibilità implica che i tagli dei tassi non possano essere esclusi, soprattutto in caso di mancato raggiungimento del target di inflazione. "Era importante che il Consiglio Direttivo mantenesse la piena flessibilità per le riunioni future e restasse agile, in modo da poter reagire rapidamente", si legge infine nei verbali della Bce. "La comunicazione dovrebbe quindi rimanere non vincolante riguardo alle decisioni future sui tassi di interesse". cba/alb (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)