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TOP NEWS ESTERO: per de Guindos ciclo taglio tassi Bce potrebbe non essere finito
18/09/2025 15:02
TOP NEWS ESTERO: per de Guindos ciclo taglio tassi Bce potrebbe non essere finito
MILANO (MF-NW)--La Banca Centrale Europea potrebbe non aver ancora completato la serie di tagli dei tassi iniziata a giugno dello scorso anno 2024, ha dichiarato il vicepresidente dell'Istituto di Francoforte, Luis de Guindos. La scorsa settimana la Bce ha confermato il suo tasso di interesse chiave al 2% per la seconda riunione consecutiva, con l'inflazione che si è attestata al target del 2%. In precedenza la Banca aveva ridotto il costo del denaro otto volte in un anno.
UN ULTERIORE TAGLIO DEI TASSI NON PUO' ESSERE ESCLUSO
De Guindos ha affermato che, sebbene il rischio che l'inflazione scenda al di sotto del target del 2% nel medio termine non sia "elevato", un ulteriore taglio del tasso chiave non può essere escluso. "Non sappiamo se il ciclo di allentamento sia concluso", ha puntualizzato De Guindos. "Se le circostanze dovessero cambiare, allora cambieremo anche noi".
VALUTAZIONI SU AZIONARIO MOLTO ELEVATE
De Guindos ha aggiunto che le valutazioni sui mercati azionari sono "molto elevate", poiché gli investitori hanno una visione "benigna" dei rischi politici ed economici, e che la possibilità di un "imprevisto" è alta. "Dovremmo avere un approccio molto prudente", ha concluso il banchiere.
alb
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TOP NEWS ESTERO: BoE resta ferma, vigile su inflazione
18/09/2025 15:02
TOP NEWS ESTERO: BoE resta ferma, vigile su inflazione
MILANO (MF-NW)--La Bank of England ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse, mentre valuta la persistenza dell'inflazione nel Regno Unito a fronte di un quadro incerto per la crescita e il mercato del lavoro. Nel dettaglio il Monetary policy committee (Mps) ha deciso con sette voti favorevoli e due contrari di lasciare il costo del denaro incariato. I due membri dissenzienti avrebbero preferito un taglio di 25 punti base. Il Comitato ha poi votato a maggioranza di 7-2 per ridurre, di 70 miliardi di sterline nei prossimi 12 mesi, lo stock di acquisti di titoli di Stato britannici detenuti a fini di politica monetaria, portandolo a un totale di 488 miliardi di sterline.
BOE RESTA VIGILE SU INFLAZIONE
La BoE resta vigile sul rischio che l'aumento temporaneo dell'inflazione, al momento al 3,8%, possa esercitare ulteriori pressioni al rialzo sul processo di determinazione dei salari e dei prezzi. La crescita salariale rimane elevata, ma è diminuita ed è destinata a rallentare in modo significativo nel resto dell'anno. L'inflazione dei prezzi al consumo nei servizi è rimasta sostanzialmente stabile negli ultimi mesi. I rischi al rialzo relativi alle pressioni inflazionistiche di medio termine restano rilevanti nella valutazione del Comitato sulle prospettive. La crescita sottostante del Pil britannico, ha aggiunto la BoE, è rimasta debole, coerente con un progressivo e graduale allentamento del mercato del lavoro, nonché con un margine di capacità inutilizzata nell'economia. Permangono rischi interni e geopolitici al ribasso per l'attività economica.
APPROCCIO GRADUALE RESTA APPROPRIATO
Per la BoE "un approccio graduale e prudente al ritiro delle restrizioni di politica monetaria resta appropriato. La restrittività della politica monetaria si è ridotta man mano che il bank rate è stato abbassato. La tempistica e il ritmo di futuri allentamenti dipenderanno dal grado in cui le pressioni disinflazionistiche di fondo continueranno ad attenuarsi. La politica monetaria non segue un percorso prestabilito e il Comitato rimarrà reattivo all'accumularsi delle evidenze".
OUTLOOK POLITICA MONETARIA INCERTO
Regna un'ampia incertezza in vista dell'Autumn Budget del 26 novembre, durante il quale la ministra delle Finanze Rachel Reeves dovrebbe annunciare una serie di aumenti fiscali per colmare il disavanzo di bilancio e ridurre il livello del debito. La riunione di novembre della BOE fissata per il 6 novembre cadrà poco prima della presentazione della manovra. "La Bank of England mantiene un orientamento favorevole a ulteriori tagli dei tassi e ci aspettiamo due o tre ulteriori riduzioni da 25 punti base entro la prossima estate. Resta però incerto se ci sarà un altro taglio già quest'anno. Continuiamo a propendere, seppur di poco, per una riduzione a novembre, assumendo che i prossimi dati sull'inflazione forniscano notizie migliori", affermano gli economisti di Ing.
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Usa: indice Philadelphia Fed settembre a 23,2
18/09/2025 15:01
Usa: indice Philadelphia Fed settembre a 23,2
MILANO (MF-NW)--L'indice mensile del settore manifatturiero della Federal Reserve di Philadelphia è rimbalzato a 23,2 a settembre, dopo essere sceso a -0,3 ad agosto. Si sono registrati miglioramenti nei dati relativi ai nuovi ordini e alle spedizioni, ma un calo nei dati relativi all'occupazione.
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Usa: richieste settimanali sussidi disoccupazione a 231.000
18/09/2025 14:57
Usa: richieste settimanali sussidi disoccupazione a 231.000
MILANO (MF-NW)--Le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 33.000 unità, attestandosi a 231.000 in questa settimana.
Nella settimana conclusasi il 16 agosto, le richieste iniziali erano 234.000. La media mobile a quattro settimane è scesa da 750 a 240.000 dopo essere aumentata di 10.000 a un livello di 240.750 nella settimana precedente.
Nella settimana conclusasi il 6 settembre, le richieste di sussidio di disoccupazione da parte degli assicurati sono diminuite di 7.000 unità, attestandosi a 1.920.000.
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MARKET DRIVER: Ariston, MB conferma neutral
18/09/2025 14:57
MARKET DRIVER: Ariston, MB conferma neutral
MILANO (MF-NW)--Mediobanca Research conferma la raccomandazione neutral su Ariston. Gli analisti segnalano che il presidente di Ariston, Francesco Merloni, ha partecipato a un evento pubblico, durante il quale ha confermato la guidance per l'esercizio 2025, che prevede una lieve crescita dei ricavi su base annua. "A nostro avviso, i commenti del presidente Merloni risultano coerenti con i messaggi trasmessi dal management di Ariston durante la recente conference call relativa ai risultati del primo semestre 2025" commenta Mediobanca. Pertanto, "stimiamo una crescita organica dei ricavi del 4% nell'anno fiscale 2025, seguita da un +5% nell'anno fiscale 2026 e circa 140 milioni di euro di capex medio annuo nel triennio 2025-2027" concludono gli esperti.
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