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FOCUS: nel 2026 un occhio di riguardo per il segmento high yield (B. Akros)
26/11/2025 19:10
FOCUS: nel 2026 un occhio di riguardo per il segmento high yield (B. Akros)
MILANO (MF-NW)--Nel 2026 l'Eurozona dovrebbe beneficiare di una ripresa economica sostenuta dal piano di spesa tedesco Sondervermögen da 500 miliardi, con una crescita prevista dell'1% per il prossimo anno. Un clima di cui beneficerà l'intero continente, Italia compresa. Queste le previsioni macro di Banca Akros per il 2026, che per quanto riguarda la penisola mettono in evidenza come - sulla spinta della domanda interna - la crescita del pil sia vista in miglioramento dello 0,8%, risultato atteso anche per l'anno successivo. L'inflazione è attesa sotto il 2%. Sul fronte dell'equity le top pick della merchant bank di Banco Bpm sul segmento large cap sono: Azimut, con target price a 40 euro; Campari (target price 7,5 euro); Lottomatica (27 euro); Saipem (3 euro); Stellantis (10,5 euro). Tra le mid cap vengono citate De Longhi (target price 42 euro), Ferretti (3,5 euro), Mfe (4,3 euro), Moltiply (57 euro) e Reply (180 euro). Tra le capitalizzazioni sottili spiccano Abp Nocivelli (target price 8,7 euro), Fila (12,5 euro), First Capital (29,3 euro), Generalfinance (23 euro) e Orsero (24 euro). Dall'America, per adesso, gli esperti della merchant milanese non vedono rischi di bolle speculative dall'Ai, poiché i bilanci delle aziende del comparto rimangono solidi, anche se per alcune di esse sta crescendo il debito a supporto degli investimenti. Nel reddito fisso Paolo Geuna, della struttura Cross Assets Products and Solutions, segnala come potenzialmente interessanti le emissioni obbligazionarie di Stellantis (scadenza aprile 2032) e Lottomatica (maturità gennaio 2031). Su questo fronte la preferenza dell'istituto per il 2026 cade sulle emissioni high yield, ritenute più interessanti per equilibrio tra rischio e rendimento. Poiché l'economia mondiale è vista in miglioramento, queste obbligazioni dovrebbero pagare ancora interessi elevati, oltretutto essendo per natura poco sensibili alle variazioni dei tassi. Numeri alla mano, il rendimento medio atteso è di circa il 5,7%. Preoccupate dai tassi elevati, negli ultimi anni le aziende di questo comparto hanno ridotto la durata del debito, quindi oggi questi titoli scadono prima (circa 3 anni di media), il che contribuisce ulteriormente a ridurre il rischio per i sottoscrittori. Passando al debito subordinato, tra le migliori asset class del 2025, la riduzione dei rendimenti attesi è stata marcata (per gli At1, per esempio, dal 6,6% al 5,6%). Le emissioni senior non-preferred hanno subito il payoff peggiore, dopo che la valutazione di questi titoli è stata recentemente impattata da una nuova normativa, Basilea IV/Crr3, entrata in vigore nel gennaio scorso, che rende meno vantaggioso per le banche detenere in pancia il debito senior non-preferred, in quanto il trattamento contabile per il rischio di credito è diventato decisamente più stringente. Quindi, sebbene il premio offerto da queste emissioni sia attualmente basso (spread a circa 15 punti base) questo extra rendimento non è ritenuto sufficiente a compensare l'aumento dei costi sul capitale imposti dal nuovo regolamento. Secondo Akros un premio equo potrebbe essere tra 45 e 50 punti base e la necessità di rifinanziamento complessiva attesa nel 2026 potrebbe spingere in questa direzione. ven MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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WALL STREET: commento di metà seduta
26/11/2025 18:44
WALL STREET: commento di metà seduta
MILANO (MF-NW)--I listini azionari statunitensi trattano in rialzo a metà seduta, con il Dow Jones che guadagna lo 0,97%, l'S&P 500 lo 0,91% e il Nasdaq lo 0,98%. Ci sono aspettative crescenti "su un taglio dei tassi da parte della Fed a dicembre: gli Overnight index swap stamani prezzano oltre il 90% di probabilità, complice i recenti discorsi di alcuni membri e i deboli dati macro (vendite al dettaglio, Adp, fiducia dei consumatori", affermano gli strategist di Mps. Gli esperti sottolineano poi che "nel tardo pomeriggio" di ieri "è anche circolata la voce che Kevin Hassett, attuale direttore del National Economic Council, sarebbe il principale candidato alla presidenza della Fed. La decisione non è ancora stata presa, ma una nomina del genere imprimerebbe chiaramente un orientamento politico alla Banca centrale". La seduta odierna, in attesa della pubblicazione del Beige Book di stasera, sarà ricca di dati macroeconomici statunitensi. "In condizioni normali, Pil, deflatore, jobless claims, ordini di beni durevoli, mutui, licenze, vendite di case e scorte di petrolio sarebbero solo tasselli di routine nel calendario macro. In questo contesto di shutdown, blackout statistico, calendario compresso e festività del Thanksgiving alla vigilia, il pacchetto di oggi, 26 novembre, può ribaltare in poche ore le probabilità di mercato su un nuovo taglio", afferma Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di Ig Italia. Sul fronte macroeconomico, l'indice che misura il volume delle richieste di mutui negli Stati Uniti è salito del 0,2% nella settimana terminata il 21 novembre, dopo la contrazione del 5,2% nell'ottava precedente. Secondo la Mortgage Bankers Association (Mba), le domande di mutui per l'acquisto di una nuova casa sono aumentate dell'8%. Le richieste per rifinanziare un mutuo esistente, che sono più sensibili alle variazioni a breve termine dei tassi di interesse, sono invece scese del 6%. Inoltre, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) si sono attestate a quota 216.000 unità, in calo di 6.000 unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente. Lo ha reso noto il Dipartimento del Lavoro statunitense, aggiungendo che il numero di sussidi continuativi è aumentato di 7.000 unità a quota 1,96 milioni. I nuovi ordini di beni durevoli negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,5% a settembre, dopo un incremento del 3% ad agosto, in linea con il consenso degli economisti. Escludendo un aumento dello 0,4% negli ordini nel settore dei trasporti, gli ordini sono cresciuti dello 0,6% a settembre, dopo un incremento dello 0,5% ad agosto. Le aspettative erano per un aumento dello 0,2%. L'indice Napm di Chicago è sceso a 36,3 punti nel mese di novembre, in diminuzione rispetto ai 43,8 punti registrati nel mese precedente. Gli analisti prevedevano una lettura di 44,3 punti. Infine, le scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti, comprese quelle della Strategic Petroleum Reserve (SPR), sono aumentate di 3,3 milioni di barili nella settimana terminata il 21 novembre, dopo un calo di 2,9 milioni di barili nella settimana precedente. Sul fronte societario: - Le azioni del rivenditore Urban Outfitters crescono del 10,04% a metà seduta, dopo che i risultati del terzo trimestre della società hanno superato le aspettative di Wall Street. - Le azioni del produttore di computer e stampanti HP Inc. scendono dell'1,79% dopo che l'azienda ha fornito previsioni deludenti e ha annunciato che taglierà il 10% della forza lavoro. I risultati del quarto trimestre fiscale hanno superato le attese sia sui ricavi sia sugli utili, ma la società ha avvertito che dovrà eliminare 6.000 posti di lavoro mentre accelera l'adozione dell'intelligenza artificiale. L'amministratore delegato Enrique Lores ha dichiarato che l'iniziativa genererà, nell'arco dei prossimi tre anni, risparmi annui lordi pari a 1 miliardo di dollari. - Dell Technologies registra un incremento del 6,31% nonostante ricavi del terzo trimestre inferiori alle attese. Dell, tuttavia, ha previsto un quarto trimestre più forte del previsto, trainato dall'aumento delle vendite legate all'intelligenza artificiale. cba (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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Usa: +3,3 mln barili scorte settimanali di petrolio
26/11/2025 18:39
Usa: +3,3 mln barili scorte settimanali di petrolio
MILANO (MF-NW)--Le scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti, comprese quelle della Strategic Petroleum Reserve (Spr), sono aumentate di 3,3 milioni di barili nella settimana terminata il 21 novembre, dopo un calo di 2,9 milioni di barili nella settimana precedente. Escludendo le scorte nella Spr, le scorte commerciali di greggio sono aumentate di 2,8 milioni di barili, dopo un calo di 3,9 milioni di barili nella settimana precedente. Le scorte nella Spr sono aumentate di 500.000 barili, lo stesso incremento registrato nella settimana precedente. Complessivamente, le scorte totali di greggio sono aumentate dello 0,4% rispetto alla settimana precedente e del 2,4% rispetto a un anno fa. Tuttavia, le scorte di greggio restano circa il 4% al di sotto della media quinquennale per questo periodo dell'anno. Le scorte di benzina sono aumentate di 2,5 milioni di barili, superando il previsto incremento di 1,4 milioni di barili. Le scorte di distillati sono aumentate di 1,1 milioni di barili, rispetto all'incremento previsto di 340.000 barili. Infine, le raffinerie hanno operato al 92,3% della loro capacità, in aumento rispetto al 90,0% della settimana precedente. cba (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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*Nasdaq: metà seduta, Composite in rialzo dello 0,97%
26/11/2025 18:32
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*Wall Street: metà seduta, Dow Jones in rialzo dello 0,89%
26/11/2025 18:32