Australia: B.centrale lascia tassi fermi
08/07/2025 08:12
Australia: B.centrale lascia tassi fermi
MILANO (MF-NW)--La Banca centrale australiana ha mantenuto il tasso di interesse di riferimento invariato al 3,85%, puntualizzando di aver bisogno di più tempo per valutare i dati sull'inflazione. Gli economisti si aspettavano un taglio di 25 punti base al 3,6%.
Nel dettaglio la Reserve Bank of Australia ha dichiarato di voler attendere "ancora qualche informazione per confermare che l'inflazione sia effettivamente sulla buona strada per tornare al 2,5% in modo sostenibile. La recente lettura mensile dell'indice dei prezzi al consumo suggerisce che l'inflazione del secondo trimestre sarà in linea con le previsioni, ma è risultata, seppur marginalmente, leggermente più forte del previsto".
L'inflazione australiana si è attestata al 2,1% a maggio, al di sotto delle attese, segnando il livello più basso da ottobre 2024. Nel primo trimestre era al 2,4%, rimanendo così sui minimi da quattro anni.
L'Australia sta attualmente affrontando un rallentamento della crescita, complice la contrazione della spesa pubblica, il calo della domanda dei consumatori e l'indebolimento delle esportazioni. Nel primo trimestre dell'anno, l'economia è cresciuta dell'1,3%, sotto le previsioni degli economisti che si aspettavano un'espansione dell'1,5%.
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WALL STREET: commento di chiusura
08/07/2025 08:00
WALL STREET: commento di chiusura
MILANO (MF-NW)--Chiusura in calo a Wall Street, con il Nasdaq Composite e l'S&P 500 che sono scesi dai massimi storici, dopo che il presidente americano, Donald Trump, ha annunciato nuovi dazi contro diversi partner commerciali. Il Nasdaq ha perso lo 0,92% attestandosi a 20.412,52 punti e l'S&P 500 lo 0,79% a 6.229,98 punti. Entrambi gli indici avevano aggiornato i massimi storici giovedì scorso, alla vigilia della festività del 4 luglio. Infine il Dow Jones ha perso lo 0,94%, chiudendo a 44.406,36 punti. La maggior parte dei settori ha terminato la seduta in territorio negativo, mentre utility e beni di prima necessità sono stati gli unici comparti in rialzo.
In alcuni post sui social, Trump ha annunciato l'introduzione di dazi generalizzati contro sette Paesi a partire dal 1° agosto, tra cui Giappone, Corea del Sud, Malesia e Sudafrica. Dopo la chiusura dei mercati, ha inoltre reso noti nuovi dazi su altre sette economie, tra cui Indonesia e Bangladesh. Trump ha imposto tariffe del 25% sulle importazioni da Giappone, Corea del Sud e Malesia, e del 30% sui beni provenienti dal Sudafrica. Il Segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, ha dichiarato alla Cnn che, a partire dal 1° agosto, i dazi per i Paesi senza accordi commerciali torneranno ai livelli annunciati a inizio aprile.
Domenica Trump ha poi avvertito che ogni Paese che si allineerà alle politiche dei Brics — l'organizzazione intergovernativa composta da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica — sarà soggetto a un ulteriore dazio del 10%. I leader del blocco, riuniti in un vertice in Brasile, hanno recentemente dichiarato in un comunicato che l'aumento delle tariffe rappresenta una minaccia al commercio globale.
Sul fronte societario:
- il titolo Tesla ha perso il 6,8%, la performance peggiore dell'S&P 500. L'amministratore delegato Elon Musk ha annunciato il lancio di un nuovo partito politico negli Stati Uniti, una mossa che, secondo Wedbush Securities, potrebbe alimentare preoccupazioni tra gli investitori per il possibile impatto sull'azienda produttrice di veicoli elettrici.
- le azioni di Core Scientific sono crollate di circa il 18% dopo l'accordo per la sua acquisizione da parte di CoreWeave, società attiva nell'infrastruttura per l'intelligenza artificiale, in un'operazione interamente in azioni dal valore di circa 9 miliardi di dollari. CoreWeave ha perso il 3,3%.
- il titolo Wns è balzato del 14% dopo che la società di outsourcing tecnologico ha raggiunto un accordo per essere acquisita dalla francese Capgemini per 3,3 miliardi di dollari, debito escluso.
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