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MARKET DRIVER: small cap, ecco le 10 preferite di Alantra
01/12/2025 10:40
MARKET DRIVER: small cap, ecco le 10 preferite di Alantra
MILANO (MF-NW)--Gli esperti di Alantra restano selettivi tra le small e mid cap italiane. Aziende come Next Geo, ICOP, Newprinces, Italian Exhibition e TXT hanno ottenuto ottimi punteggi in 'Crescita', con le prime due che eccellono nell'espansione organica. Sulla 'Qualità' puntare su Cembre, D'Amico, B&C Speakers, AGP e Powersoft che si distinguono per una solida allocazione del capitale, generazione di FCF e margini interessanti. Società come Fope, Gas Plus e PLC mostrano un momentum positivo delle stime. Esaminando i primi 20 nomi selezionati in base ai fattori sopra menzionati, Digital Bros, Neodecortech, AGP e Trevi si distinguono per valutazioni interessanti, offrendo punti di ingresso interessanti rispetto ai multipli di settore. "Alla fine, abbiamo ristretto la nostra selezione a 10 titoli" che si sono costantemente classificati nelle posizioni più alte e hanno ottenuto ottimi punteggi in tutti i fattori. "I nomi da noi selezionati sono: Next Geo, Gas Plus, Redelfi, ICOP, Fine Foods, AGP, Digital Bros, Neodecortech, Trevi e Plc", concludono gli analisti. fus (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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MARKET DRIVER: mercati verso stabilità di fine anno (eToro)
01/12/2025 10:38
MARKET DRIVER: mercati verso stabilità di fine anno (eToro)
MILANO (MF-NW)--I mercati finanziari entrano nell'ultimo tratto dell'anno, una fase in cui il rumore tende ad attenuarsi lasciando spazio ad una dinamica più ordinata. In questo periodo, "la deviazione standard scende, le oscillazioni si comprimono e il mercato ritrova un equilibrio che nei mesi più turbolenti è difficile intercettare", commenta Gabriel Debach, market analyst di eToro. Questa maggiore stabilità è frutto di meccanismi ricorrenti: "i flussi istituzionali diventano più prevedibili, l'attività sui desk si alleggerisce e le strategie di fine anno incanalano i movimenti entro range più stretti", spiega l'esperto. Nel mese di novembre i dati hanno registrato un quadro caratterizzato da forti incertezze: l'S&P 500 e il Nasdaq 100 hanno registrato cali rispettivamente del 4,4% e del 7% nella seconda metà del mese, mentre il Ftse Mib ha messo a segno un rialzo del 4,2% prima di appiattirsi. Nonostante la volatilità, prosegue l'esperto, "le chiusure sono rimaste praticamente immobili". Negli Stati Uniti, "l'S&P 500 avanza dello 0,13%, estendendo a sette i mesi consecutivi di rialzo, pur senza registrare nuovi massimi nel mese, ancora fermi a quota 36 da inizio anno". Dinamica simile per il Nasdaq 100, che ha registrato il massimo storico in ottobre e ha archiviato novembre con un calo dell'1,64%, interrompendo una scia di sette mesi consecutivi di rialzi. cba (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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GB: Pmi manifatturiero novembre finale a 50,2 punti, massimo da 14 mesi
01/12/2025 10:37
GB: Pmi manifatturiero novembre finale a 50,2 punti, massimo da 14 mesi
MILANO (MF-NW)--Il Pmi manifatturiero del Regno Unito, nella lettura finale di novembre, è salito sui massimi da 14 mesi a 50,2 punti a novembre, rispetto ai 49,7 di ottobre. Si tratta, puntualizzano gli economisti di S&P Global, della prima lettura sopra il livello dei 50 punti dal settembre del 2024. L'ultimo sondaggio è stato condotto dal 12 al 25 novembre, poco prima dell'annuncio del budget del Cancelliere del 26 novembre. alb (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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*GB: Pmi manifatturiero novembre finale a 50,2 punti, massimo da 14 mesi
01/12/2025 10:33
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Italia: Pmi manifatturiero novembre a 50,6 punti
01/12/2025 10:25
Italia: Pmi manifatturiero novembre a 50,6 punti
MILANO (MF-NW)--Il settore manifatturiero italiano ha registrato a novembre il miglioramento più forte dello stato di salute del comparto in oltre due anni e mezzo. La ripresa riflette un livello dei nuovi ordini in crescita, rafforzato da una rinnovata espansione delle vendite estere. Sebbene i volumi di produzione siano risultati in crescita, l'espansione è stata solo leggera, fattore che a sua volta ha fatto sì che le aziende abbiano mantenuto livelli del personale e degli acquisti più bassi. La pressione sui costi è tuttavia aumentata a un ritmo visibilmente più forte, il maggiore da tre anni. Attestandosi a 50,6 punti, il Pmi manifatturiero italiano, nel penultimo mese del 2025 è ritornato a crescere. Rispetto ai 49,9 punti di ottobre, la lettura ha registrato la prima crescita settoriale da tre mesi che, sebbene solo nel complesso marginale, è stata la più forte osservata dal marzo del 2023. A supportare tale dato c'è stata la crescita della produzione e dei nuovi ordini, oltre all'allungamento dei tempi di consegna, che di solito segnalano maggiori pressioni sulla catena di approvvigionamento. "L'indagine di novembre ha portato con sé una gradita ripresa per il settore manifatturiero italiano", sottolinea Nils Müller, Junior Economist di Hamburg Commercial Bank. "In generale la ripresa ha principalmente ricevuto la spinta dal rinnovato incremento dei nuovi ordini, cresciuto al ritmo più rapido in oltre tre anni e mezzo. Le esportazioni hanno dato un impulso significativo, ponendo quindi fine a una striscia negativa di cali di cinque mesi e registrando l'aumento più netto dall'inizio del 2022. L'espansione della produzione è rimasta tuttavia indietro, con una crescita lieve e con un calo dell'attività riportata dai produttori di beni di consumo". Malgrado un notevole miglioramento degli ordini ricevuti, aggiunge l'esperto, "le aziende manifatturiere italiane sono rimaste caute in riguardo alle assunzioni, optando per licenziamenti e astenendosi dal sostituire il personale dimissionario. Anche l'attività di acquisto è calata, con le aziende che hanno utilizzato le giacenze esistenti per soddisfare le esigenze produttive. Le condizioni della catena di approvvigionamento hanno continuato a riportare problemi, con tempi di consegna moderatamente più lunghi. Allo stesso tempo, le pressioni sui costi si sono intensificate notevolmente, con i prezzi di acquisto che sono aumentati al ritmo più rapido degli ultimi tre anni, favoriti dall'aumento dei costi delle materie prime. Sebbene i prezzi di vendita siano aumentati, il trasferimento ai clienti finali è stato limitato, indicando una contrazione dei margini". A novembre le aziende manifatturiere italiane sono rimaste ottimiste, e hanno previsto condizioni migliori per i prossimi 12 mesi. La speranza di una ripresa del mercato globale e di nuovi flussi di clienti hanno sostenuto tale fiducia, anche se l'ottimismo si è leggermente ridotto rispetto al mese precedente. "Nel complesso, i dati di novembre indicano un fragile ritorno alla crescita per il settore manifatturiero italiano, sostenuto dalla domanda estera ma frenato da una persistente inflazione dei costi e da una maggiore cautela in termini di assunzioni", conclude Müller. alb (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)