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MARKET DRIVER: Pharmanutra, Tp Icap conferma buy
13/05/2025 10:45
MARKET DRIVER: Pharmanutra, Tp Icap conferma buy
MILANO (MF-NW)--Tp Icap ribadisce la raccomandazione buy e il target di 74 euro su Pharmanutra. I conti del primo trimestre 2025 hanno evidenziato ricavi in linea con le attese degli analisti a 26,4 milioni di euro, supportati dall'andamento delle vendite a livello internazionale (+18,2% a/a) e i vertici dell'azienda hanno confermato di attendersi il primo contributo dalla filiale americana nel secondo semestre. La fiducia del management sull'andamento del business nel 2025 è condivisa dagli analisti, nonostante le incertezze macroeconomiche, anche se "come al solito" c'è una certa cautela sull'andamento della redditività in quanto, a detta dei vertici di Pharmanutra, potrebbe esserci una pressione sui margini. Da qui la limatura delle stime della casa d'affari sul margine Ebitda al 31 dicembre 2025, al 27% dal 27,6%, indicativo comunque di un miglioramento sul 2024. Pharmanutra -3,54% a 51,80 euro.
bon
andrea.bonfiglio@mfnewswires.it
(fine)
MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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MARKET DRIVER: Bayer +9%, DB conferma hold
13/05/2025 10:41
MARKET DRIVER: Bayer +9%, DB conferma hold
MILANO (MF-NW)--Deutsche Bank conferma la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo di 23 euro su Bayer. I conti del primo trimestre hanno battuto le attese, collocandosi del 2% sopra il consensus a livello di ricavi, del 9% sopra l'Ebitda adjusted e del 15% sull'Eps adjusted grazie, in particolare, alla divisione pharma. Tuttavia, i trend sottostanti continuano a mostrare segni di debolezza: le vendite consolidate a cambi costanti hanno registrato performance miste a seconda delle divisioni (+4% pharma, -3% crop science, +3% consumer health) e l'Ebitd a adjusted è calato del 7% su base annua, appesantito dal crop science (che risente ancora dell'acquisizione di Monsanto, ndr). Inoltre, l'Eps adjusted è sceso del 12% nel confronto sul primo trimestre 2024 e c'è stato un assorbimento di cassa di 1,5 miliardi di euro. "Nel complesso, è stato incoraggiante vedere Bayer battere le aspettative e confermare la sua guidance a cambi costanti nonostante l'incerto contesto sui dazi. Tuttavia, siamo consapevoli che i risultati sottostanti hanno continuato a essere deboli, con cali significativi degli utili e rischi legali elevati. Inoltre, resta da vedere come l'azienda riuscirà a gestire l'instabilità del contesto macroeconomico", commentano gli esperti. Nel frattempo, a Francoforte Bayer segna un +9,68% a 26,40 euro.
bon
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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MARKET DRIVER: Unicredit, DB conferma buy
13/05/2025 10:32
MARKET DRIVER: Unicredit, DB conferma buy
MILANO (MF-NW)--Deutsche Bank conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 50,6 euro su Unicredit (-0,11% a 55,96 euro). I conti trimestrali hanno mostrato un utile netto del 20% circa al di sopra delle attese, evidenziano gli analisti.
pl
paola.longo@mfnewswires.it
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*Borsa Shenzhen: Composite chiude a -0,2% a 2.000,23 punti
13/05/2025 10:21
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Bers: vede impatto dazi su crescita e taglia stime ma da Germania qualche speranza
13/05/2025 10:21
Bers: vede impatto dazi su crescita e taglia stime ma da Germania qualche speranza
MILANO (MF-NW)--L'aumento dei dazi statunitensi indebolirà la crescita di diversi Paesi in Europa, Asia centrale, Medio Oriente e Nord Africa, anche se non esportano molti prodotti verso la più grande economia del mondo, avverte la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo.
Per la Bers gli aumenti annunciati porterebbero l'aliquota tariffaria effettiva sulle importazioni negli Stati Uniti da oltre 30 Paesi al 10,5% dall'1,5%. L'impatto indiretto sulla domanda di beni e servizi da parte delle grandi economie europee, come la Germania, si aggiungerà probabilmente a quello diretto. La Bers ha abbassato le previsioni di crescita del 2025 per i Paesi in cui opera al 3% dal precedente 3,2%.
"Anche se per comprendere appieno gli effetti macroeconomici delle tariffe recentemente annunciate ci vorrà del tempo, è già chiaro che le nostre regioni sono entrate in un periodo di maggiore incertezza e di rallentamento della crescita", avverte Beata Javorcik, capo economista della Bers.
Le economie dell'Europa centrale con grandi industrie automobilistiche subiranno probabilmente il colpo più forte alla crescita, dato che il presidente americano, Donald Trump, ha imposto dazi del 25% sulle importazioni di automobili. La Bers stima che il 5% della popolazione slovacca sia impiegata nella produzione di automobili, mentre le esportazioni di automobili negli Stati Uniti rappresentano il 4% della produzione economica totale. Pertanto la Banca ha abbassato le previsioni di crescita per il 2025 all'1,4% dall'1,9%. Per ragioni analoghe, la Bers ha ridotto le stime di espansione del Pil dell'Ungheria all'1,5% dal 2%.
L'impatto diretto dei dazi sulla riduzione delle esportazioni verso gli Stati Uniti sarà poi aggravato dalla contrazione dell'export verso la Germania e altre grandi economie europee, a loro volta indebolite dai dazi statunitensi. "L'impatto maggiore si avrà indirettamente attraverso quello sui principali mercati di esportazione, in particolare la Germania", spiega Javorcik.
Mentre l'economia tedesca sarà frenata quest'anno dall'aumento dei dazi sulle esportazioni verso gli Stati Uniti, le prospettive di crescita a lungo termine saranno probabilmente rafforzate dai piani di spesa del nuovo governo per migliorare le infrastrutture e ampliare le forze armate. La Bers prevede che la spesa tedesca darà una spinta ai Paesi in cui opera, con una ripresa della crescita aggregata al 3,4% nel 2026.
Sempre secondo la Bers, anche alcune economie dell'Asia centrale che producono ed esportano materie prime saranno colpite dall'indebolimento dei prezzi a causa del rallentamento della domanda globale in risposta alle tariffe. La Cina è un importante mercato di esportazione per queste materie prime e, nella misura in cui le tariffe indeboliscono la crescita della seconda economia mondiale, l'Asia centrale ne risentirà. La Bers ha abbassato le previsioni di crescita per il Kazakistan al 4,9% dal 5,2% e quelle per la Mongolia al 6,3% dal 6,7%.
La Bers ha abbassato anche le previsioni di crescita per l'Ucraina, citando ancora una volta l'impatto degli attacchi russi alle infrastrutture energetiche del Paese. Ora si aspetta che l'economia del Paese cresca del 3,3%, mentre in precedenza aveva previsto un'espansione del 3,5%. Per Javorcik un cessate il fuoco di 30 giorni nella guerra della Russia contro l'Ucraina contribuirebbe ad alleggerire la pressione sull'economia ucraina e potrebbe persino incoraggiare ulteriori investimenti stranieri nel Paese, ma avrebbe un impatto limitato sulla ricostruzione delle infrastrutture danneggiate. "Per la ricostruzione è necessaria una risoluzione stabile", conclude la capo economista.
alb
alberto.chimenti@mfnewswires.it
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