MARKET DRIVER: Amundi, margini potrebbero calare del 23% senza Unicredit (Fitch)
03/11/2025 18:35
MARKET DRIVER: Amundi, margini potrebbero calare del 23% senza Unicredit (Fitch)
MILANO (MF-NW)--Secondo Fitch Ratings, Amundi potrebbe subire un forte impatto sui propri utili se non riuscisse a rinnovare il contratto di distribuzione con Unicredit. "Uno scenario del genere comporterebbe la perdita di un canale di distribuzione retail privilegiato", ha spiegato l'agenzia di rating in una nota, secondo quanto riportato da Bloomberg. Di conseguenza, il gestore patrimoniale francese potrebbe registrare una contrazione significativa, fino al 23% del suo margine operativo lordo, secondo Fitch. La stima riflette un margine netto di commissioni superiore alla media per gli asset provenienti da Unicredit. Il rinnovo del contratto è tuttora incerto: Amundi, lo scorso ottobre, ha dichiarato di prepararsi a uno scenario futuro senza Unicredit. Secondo fonti vicine alla vicenda, la banca guidata da Andrea Orcel sta progressivamente riducendo gli investimenti dei clienti attraverso Amundi, con l'intenzione di portarli quasi a zero entro la scadenza del contratto, prevista tra meno di due anni. Sebbene gli asset collegati a Unicredit rappresentino meno del 5% dei 1,9 trilioni di euro gestiti da Amundi (escluse joint venture e distribuzione negli Usa), generano oltre il 10% delle commissioni ricorrenti nette del gruppo, sottolinea Fitch. "Amundi mantiene un rating A+ da Fitch, il più alto nel settore dell'asset management", ha commentato via email un portavoce della società ai reporter di Bloomberg. "Il commento dell'agenzia conferma questo rating, riflettendo un'elevata qualità creditizia". mol (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
TOP NEWS ITALIA: Scope Ratings migliora l'outlook sull'Italia
03/11/2025 17:54
TOP NEWS ITALIA: Scope Ratings migliora l'outlook sull'Italia
MILANO (MF-NW)--Scope Ratings, agenzia di rating europea, ha migliorato l'outlook italiano da stabile a positivo, confermato il rating creditizio dell'Italia a BBB+. Carlo Capuano, Co-head of Sovereign and Public Sector di Scope Ratings, ha descritto, all'interno di un'intervista rilasciata a Class Cnbc, i fattori principali che hanno determinato il cambiamento dell'outlook sull'Italia. Questa variazione, ha commentato l'esperto, riflette due considerazioni principali: "la prima è l'aspettativa che il governo continuerà in una disciplina di bilancio volta a ridurre il deficit". Il disavanzo fiscale complessivo dell'Italia infatti, dopo essere sceso al 3,4% del Pil nel 2024, dovrebbe diminuire ulteriormente al 3% nel 2025, consentendo al paese di uscire dalla procedura per i disavanzi eccessivi nel 2026, un anno prima di quanto previsto. La stabilità del governo Meloni, il terzo più lungo nella storia della Repubblica, viene individuata da Capuano come una condizione fondamentale per l'implementazione delle riforme che dovrebbero aiutare il tasso di crescita italiano a sostenere il rapporto debito pubblico-Pil. La seconda considerazione, continua l'esperto, è rappresentata dalla "resilienza dell'economia italiana" che , nonostante la presenza di diversi shock come la crisi energetica, l'indebolimento dell'attività manifatturiera in Europa e le recenti misure protezionistiche commerciali degli Stati Uniti, sta performando relativamente meglio alla Germania, pur avendo una struttura economica molto simile. Questo, conclude Capuano, riflette la presenza in Italia di "un mercato del lavoro con un tasso di occupazione vicino ai record storici, un sistema bancario solido, dei conti buoni con l'estero, un surplus nelle partite correnti superiore all'1% e una posizione finanziaria netta superiore al 10%". cba (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)