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Entrate tributarie: a luglio in aumento del 13% a 68,3 mld (Bankitalia)
15/09/2025 10:44
Entrate tributarie: a luglio in aumento del 13% a 68,3 mld (Bankitalia)
ROMA (MF-NW)--A luglio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 68,3 miliardi, in aumento del 13% (7,9 miliardi) rispetto al luglio del 2024, una dinamica sostenuta anche dagli effetti di una disomogeneità temporale in alcune scadenze di versamento.
Nei primi sette mesi dell'anno, rileva Bankitalia, le entrate tributarie sono state pari a 325,6 miliardi, in aumento del 5,3% (16,4 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
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Debito: a luglio cala di 14,5 mld a 3.056,3 mld (Bankitalia)
15/09/2025 10:41
Debito: a luglio cala di 14,5 mld a 3.056,3 mld (Bankitalia)
ROMA (MF-NW)--A luglio il debito delle amministrazioni pubbliche è diminuito di 14,5 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 3.056,3 miliardi.
Il calo, spiega Bankitalia, riflette l'avanzo di cassa delle amministrazioni pubbliche (14,2 miliardi), la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (0,2 miliardi, a 46,8), nonché l'effetto degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,1 miliardi).
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, la diminuzione del debito delle Amministrazioni pubbliche si riferisce essenzialmente a quello delle Amministrazioni centrali, sceso di 14,4 miliardi; quello delle Amministrazioni locali si è ridotto di 0,1 miliardi mentre quello degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato. La vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,9 anni.
Lo scorso luglio la quota del debito detenuta dalla Banca d'Italia ha continuato a diminuire, collocandosi al 19,5% (dal 19,6 del mese precedente). A giugno (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta dai non residenti era aumentata al 33,6% (dal 33,2% dello scorso maggio) e quella detenuta dagli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) era aumentata al 14,2% (dal 14,1% in maggio).
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Goldman Sachs: lancia nuove obbligazioni callable in dollari e euro per retail
15/09/2025 10:39
Goldman Sachs: lancia nuove obbligazioni callable in dollari e euro per retail
MILANO (MF-NW)--Goldman Sachs lancia nuove obbligazioni callable a tasso fisso e variabile in dollari e in euro per la clientela retail (100 euro valore nominale).
Le nuove Obbligazioni Goldman Sachs Tasso Fisso e Variabile Inverso Callable in Euro e in Usd, spiega una nota, offrono un flusso cedolare annuale fisso pari rispettivamente a 6,50% e a 9,5% per i primi due anni e flussi cedolari annuali variabili pari, per le obbligazioni denominate in euro, alla differenza tra 5% e il tasso di riferimento Euribor 3 mesi e, per le obbligazioni denominate in dollari statunitensi, alla differenza tra 6,50% e il tasso di riferimento SOFR 1 anno.
È prevista, annualmente, a partire dal secondo anno fino al nono, la facoltà per l'emittente di rimborsare anticipatamente le obbligazioni al 100% del valore nominale nella valuta di denominazione. In tal caso la durata delle obbligazioni risulterebbe inferiore a 10 anni, con conseguente cessazione del pagamento delle cedole per gli anni successivi al rimborso anticipato e diminuzione dei proventi complessivi dell'investimento.
Entrambi i titoli, quotati sul MOT di Borsa Italiana, segmento EuroMOT, sono stati emessi il 12 settembre 2025 e la data di scadenza massima è fissata il 12 settembre 2035.
L'emittente, a sua discrezione, potrebbe rimborsare anticipatamente le obbligazioni, ad esempio, quando il proprio costo di rifinanziamento risulti più basso rispetto al tasso di interesse corrisposto dalle ofiguratbbligazioni. In tali circostanze gli investitori sono esposti al rischio di reinvestimento dell'importo ricevuto a titolo di rimborso dall'emittente ad un tasso di interesse effettivo di mercato inferiore a quello delle obbligazioni rimborsate.
Se non rimborsato anticipatamente, a scadenza è previsto il rimborso integrale del valore nominale per ciascuna obbligazione.
com/fus
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MARKET DRIVER: Mfe +2,3%, Ubs alza target price
15/09/2025 10:32
MARKET DRIVER: Mfe +2,3%, Ubs alza target price
MILANO (MF-NW)--Ubs ha alzato da 4,3 a 5,8 euro il prezzo obiettivo di Mfe B (+2,28% a 5,155 euro), confermando la raccomandazione neutral. Gli analisti hanno aggiornato le loro stime per tener conto del consolidamento di ProSieben, aumentando le previsioni di Eps del 16% sul 2026 e del 26% sul 2027.
pl
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FOCUS: Francia declassata da Fitch, Italia in una posizione migliore (Equita)
15/09/2025 10:32
FOCUS: Francia declassata da Fitch, Italia in una posizione migliore (Equita)
MILANO (MF-NW)--"Non ci aspettiamo che il downgrade della Francia da parte di Fitch (da AA- ad A+) generi nel breve termine turbolenze rilevanti sui mercati, sull'euro o un effetto contagio sull'Italia; tuttavia, la traiettoria del debito francese resta una preoccupazione seria per gli investitori", afferma Luigi de Bellis, strategist di Equita.
"A nostro avviso", puntualizza l'esperto, "gran parte di questa decisione era già stata anticipata dal mercato: i rendimenti degli Oat francesi risultavano già allineati a quelli di Paesi con rating inferiore (come Grecia, Italia e Spagna), segno che il rischio era già prezzato. Non ci aspettiamo quindi vendite forzate sul mercato obbligazionario per i titoli francesi, ma pensiamo che la pressione resterà alta".
"Lo spread Oat-Bund è risalito a circa 79 punti base e, nel breve termine, potrebbe oscillare nella fascia 75-90 punti base, riflettendo l'incertezza sul fronte politico e fiscale", spiega l'analista. "Il rischio di contagio verso altri Paesi dell'Eurozona, e in particolare sull'Italia è basso. Inoltre, la Bce, può sempre intervenire per contenere eventuali tensioni sistemiche tramite il Transmission Protection Instrument".
"L'Italia, invece, si trova in una posizione nettamente migliore. Lo spread Btp-Bund è ai minimi dal 2020, ben al di sotto dei livelli pre-Covid, segno dell'efficace gestione dei conti pubblici da parte del governo. Sulle scadenze a due-cinque anni, il debito italiano ha ormai un costo inferiore a quello francese, e lo spread Btp-Oat a 10 anni si è praticamente azzerato, mentre prima del Covid il gap superava i 150 punti base", spiega de Bellis.
"Questa divergenza riflette l'aumento della volatilità sul mercato francese, con potenziali ripercussioni anche sui titoli bancari francesi, che potrebbe trovarsi a fronteggiare un maggior costo del capitale. L'Italia, al contrario, beneficia di un mix virtuoso", spiega l'esperto. "Stabilità politica, disciplina fiscale, progressi nell'attuazione del Pnrr e un interesse crescente da parte degli investitori internazionali. Infatti, le aste dei Btp continuano a registrare una domanda robusta, segnale di fiducia crescente da parte degli investitori internazionali".
"Guardando avanti", conclude lo strategist, "ci aspettiamo che Fitch possa migliorare il rating dell'Italia già a settembre, alla luce dell'obiettivo di deficit sotto il 3% entro il 2026 e di un percorso di consolidamento credibile. Anche Moody's e Dbrs potrebbero seguire con un upgrade, mentre S&P e Scope mantengono outlook stabili. Un eventuale miglioramento del rating avrebbe probabilmente un impatto limitato nel breve termine, poiché il mercato ha già incorporato gran parte del progresso, ma migliorerebbe la percezione sull'Italia e favorirebbe soprattutto i Btp a lunga scadenza e il settore bancario italiano".
ava
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