MARKET DRIVER: Generali domani alla prova dei conti, ecco le attese del consensus
05/08/2025 16:01
MARKET DRIVER: Generali domani alla prova dei conti, ecco le attese del consensus
MILANO (MF-NW)--Generali è poco mossa sul listino milanese alla vigilia della pubblicazione dei conti. In base al consensus aggiornato degli analisti, la compagnia triestina dovrebbe chiudere i primi sei mesi dell'anno con premi lordi per 51,29 mld (dato medio), con un intervallo di previsioni compreso tra i 50,152 mld e 55,134 mld. Previsto un risultato operativo di 3,994 mld e un utile netto adjusted pari a 2,2 mld. Il Solvency ratio è stimato al 214%. Sull'intero 2025, il consensus vede i premi lordi a quota 98,69 mld, mentre il risultato operativo e l'utile netto adjusted sono attesi rispettivamente a 7,894 mld e a 4,221 mld. Previsto a 1,57 euro per azione il dividendo.
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WALL STREET: commento di apertura
05/08/2025 15:47
WALL STREET: commento di apertura
MILANO (MF-NW)--Avvio cauto a Wall Street, con il presidente americano, Donald Trump, senza freni sia sul tema dazi che su quello della politica monetaria. Il Dow Jones avanza dello 0,13%, l'S&P 500 dello 0,06% e il Nasdaq Composite dello 0,03%.
"L'Ue ci ha assicurato 600 miliardi di dollari per farci quello che vogliamo", ha detto Trump, in un'intervista a Cnbc. "Alzerò i dazi al 35%" per l'Ue se non realizzerà gli investimenti promessi. "L'unica ragione per cui ho abbassato i dazi al 15% è stata questa".
Per quanto riguarda poi l'India, "non è stata un grande partner commerciale. Penso che alzerò i dazi del 25% in modo sostanziale nelle prossime 24 ore", ha avvertito l'inquilino della Casa Bianca.
"Se non raggiungerò un accordo commerciale con la Cina non andrò da Xi per incontrarlo, non ne vedo il senso. Stiamo andando avanti molto bene con la Cina. Pechino dipende molto dagli Usa, penso che raggiungeremo un buon accordo", ha proseguito Trump, aggiungendo che "ho sempre avuto una buona relazione con Xi, tranne durante il Covid, ci rispettiamo molto, mi rispettano molto, non rispettavano Biden invece".
Il presidente Usa ha inoltre affermato che i dazi previsti sui prodotti farmaceutici importati negli Stati Uniti potrebbero alla fine raggiungere il 250%, il tasso più alto da lui minacciato finora. Trump ha precisato che inizialmente imporrà una "piccola tariffa" sui prodotti farmaceutici, ma poi, entro un anno o un anno e mezzo "al massimo", aumenterà tale aliquota al 150% e poi al 250%.
Infine Trump ha dichiarato che svelerà i nuovi dazi sui semiconduttori e sui chip già la prossima settimana. "Faremo annunci sui semiconduttori e sui chip, che sono una categoria a parte, perché vogliamo che vengano prodotti negli Stati Uniti", ha detto, sottolineando che che l'annuncio arriverà "entro la prossima settimana o giù di lì".
Per quanto riguarda poi la politica monetaria, Jerome "Powell è estremamente politico. Sul taglio dei tassi è sempre arrivato in ritardo, sempre", ha dichiarato il presidente Usa, aggiungendo di avere in mente diverse persone in grado di sostituirlo alla guida della Banca centrale. "Ho quattro nomi in mente", ha detto il presidente, puntualizzando che Kevin Warsh, ex governatore della Fed, e Kevin Hassett, attuale presidente del Consiglio dei consulenti economici del presidente sono "due candidati eccellenti", mentre il segretario al Tesoro, Scott Bessent, non è in lizza.
Il deludente report sul mercato del lavoro Usa di venerdì scorso rappresenta "uno sviluppo significativo che potrebbe mettere in discussione la recente narrazione sulla resilienza dell'economia, una visione che era stata ampiamente confermata dalla Fed negli ultimi mesi. Questo apre chiaramente la porta a un taglio dei tassi a settembre, che sembrava molto incerto dopo la riunione del Fomc di luglio della scorsa settimana, e persino a scenari di un taglio di 50 punti base, qualora la debolezza del mercato del lavoro fosse confermata dai prossimi dati. Dopo tutto, la Fed ha costantemente indicato che avrebbe reagito con forza a qualsiasi improvviso deterioramento del mercato del lavoro", afferma anche Philippe Haïk, portfolio manager di Axiom Alternative Investments. Detto questo, conclude l'esperto, "è anche possibile che maggio e giugno rappresentino un rallentamento temporaneo, forse legato all'incertezza sulla politica commerciale, che si è poi attenuata in seguito alla risoluzione dei recenti accordi".
Sul fronte macroeconomico, il deficit commerciale internazionale degli Stati Uniti si è ridotto a 60,18 miliardi di dollari a giugno rispetto ai 71,66 mld usd di maggio, contro i 61 mld usd attesi dal consenso degli economisti. Il calo è dovuto a una contrazione delle importazioni più marcata rispetto a quella delle esportazioni. Le importazioni sono diminuite nei beni di consumo, forniture industriali, componenti auto e alimentari, con un calo particolarmente ampio nei preparati farmaceutici, mentre sono aumentate quelle di beni capitali. Le esportazioni di forniture industriali sono scese, ma sono cresciute quelle di beni capitali, beni di consumo, alimentari e componenti auto.
Sul fronte societario:
- le azioni di Palantir avanzano dell'8,41% dopo che la società di tecnologia per la difesa ha dichiarato di aver superato per la prima volta 1 miliardo di dollari di ricavi.
- Hims & Hers Health è in forte ribasso dell'8,71% dopo che i ricavi del secondo trimestre sono risultati inferiori alle aspettative di Wall Street.
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