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MARKET DRIVER: Luve +1,2%, Isp alza rating a buy
15/09/2025 11:14
MARKET DRIVER: Luve +1,2%, Isp alza rating a buy
MILANO (MF-NW)--Intesa Sanpaolo ha alzato la raccomandazione da neutral a buy su Luve (+1,18% a 34,25 euro) con prezzo obiettivo che sale da 33,5 a 38 euro. Gli analisti puntano l'attenzione sulla ripresa dei ricavi nel secondo trimestre, sostenuta sia dai prezzi, sia dai volumi. Le previsioni di Eps vengono aumentate del 4,1% sul 2025 e del 5% sul 2026.
pl
paola.longo@mfnewswires.it
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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MARKET DRIVER: mercati emergenti resilienti di fronte a sfide geopolitiche (Global Evolution)
15/09/2025 11:14
MARKET DRIVER: mercati emergenti resilienti di fronte a sfide geopolitiche (Global Evolution)
MILANO (MF-NW)--L'indebolimento del dollaro statunitense ha spinto l'indice delle valute dei mercati emergenti a +12,73% fino a giugno. "Nonostante le tensioni commerciali, i tassi Usa stabili e l'incertezza generale, il dollaro non ha registrato un rally, suggerendo che i paesi emergenti non sono più semplici acquirenti passivi del ciclo del dollaro", afferma Peter Marber, Chief investment officer di Global Evolution. "Si osserva un rafforzamento delle istituzioni, miglioramenti macroeconomici e riduzione delle discrepanze valutarie nei mercati emergenti, che indicano un cambio di scenario. Secondo l'Institute for International Finance", prosegue l'esperto, "questa evoluzione potrebbe portare gli investimenti nei mercati emergenti a concentrarsi meno sui fattori macroeconomici e più sulla selezione di asset vincenti, specialmente in un contesto di politica statunitense sotto l'amministrazione Trump, dove alcuni paesi potrebbero negoziare tariffe più favorevoli e risultare meno colpiti dalle eventuali misure protezionistiche. Questo cambiamento di percezione", conclude Marber, "si riflette nei flussi netti positivi verso i mercati emergenti, dopo tre anni di uscite nette, alimentando così il nuovo regime di investimenti".
ava
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Commercio estero: sale export a luglio, avanzo cresce a 7,9 mld (Istat)
15/09/2025 11:06
Commercio estero: sale export a luglio, avanzo cresce a 7,9 mld (Istat)
ROMA (MF-NW)--A luglio l'export si conferma in crescita su base sia mensile, sostenuto dalle sole vendite dirette verso i mercati extra Ue, sia annua. Queste dinamiche sono in parte influenzate da vendite di elevato impatto (cantieristica navale), al netto delle quali si stima un aumento congiunturale dello 0,8% e una crescita tendenziale del 6,1%.
Lo rileva l'Istat, spiegando che la crescita congiunturale è stata più ampia per le esportazioni (+1,2%) rispetto alle importazioni (+0,7%). L'aumento su base mensile dell'export si deve alle maggiori vendite verso l'area extra Ue (+2,4%), mentre l'export verso l'area Ue è stazionario. Nel trimestre maggio-luglio 2025, rispetto al precedente, l'export si riduce dell'1,5%, l'import dell'1,8%. A luglio l'export cresce su base annua del 7,3% in termini monetari e del 6,9% in volume. La crescita tendenziale dell'export in valore è più sostenuta per i mercati extra Ue (+9,9%) rispetto a quelli Ue (+4,8%). L'import registra un incremento tendenziale del 6,1% in valore, che coinvolge in misura molto più marcata l'area extra Ue (+13,1%) rispetto a quella Ue (+0,8%); in volume, le importazioni crescono dell'1,1%.
Tra i settori che più contribuiscono alla crescita tendenziale dell'export si segnalano: mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+45,6%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+28,5%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+7,0%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,1%). Si riducono su base annua le esportazioni di autoveicoli (-5,3%) e apparecchi elettrici (-3,8%). Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori all'aumento dell'export nazionale sono Stati Uniti (+24,1%), Spagna (+13,8%), paesi ASEAN (+37,4%), Francia (+4,7%), Svizzera (+9,5%), Polonia (+12,5%) e Regno Unito (+9,0%). Soltanto Paesi Bassi (-7,8%), Cina (-4,0%) e Turchia (-2,5%) forniscono contributi negativi.
Nei primi sette mesi del 2025, l'export registra una crescita tendenziale del 2,9%, spiegata dalle maggiori vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+37,2%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+13,9%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,3%) e metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+3,9%). Per tutti gli altri settori si rilevano diminuzioni nelle vendite: le più ampie per coke e prodotti petroliferi raffinati (-18,8%) e autoveicoli (-9,7%).
Il saldo commerciale a luglio è pari a +7.908 milioni di euro (era +6.817 milioni nello stesso mese del 2024). Il deficit energetico (-4.111 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-4.839 milioni). L'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici sale da 11.656 milioni di luglio 2024 a 12.019 milioni di luglio 2025. Nel mese di luglio 2025 i prezzi all'importazione aumentano dello 0,3% su base mensile e flettono del 3,0% su base annua (da -2,7% di giugno).
liv
MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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MARKET DRIVER: Iwb, Tp Icap conferma buy
15/09/2025 11:05
MARKET DRIVER: Iwb, Tp Icap conferma buy
MILANO (MF-NW)--Tp Icap Midcap conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo di 33,60 euro su Italian Wine Brands dopo conti semestrali "eccellenti" che hanno evidenziato un "rafforzamento della redditività raramente riscontrato nel settore", a detta degli analisti. I riflettori sono puntati anche sulla generazione di cassa, "con un free cash flow yield sopra il 16%". La società - quotata su Egm e attiva nella distribuzione di vini italiani - "conferma quindi il suo profilo di azienda solida con una forte capacità di generare liquidità", proseguono da Tp Icap; tuttavia, "il titolo rimane sottovalutato rispetto ai suoi concorrenti, con un rapporto EV su Ebitda pari a 5,7 volte, uno sconto del 30% che riteniamo eccessivo per un'azienda che registra un RoCE del 15% e un dividend yield atteso al 4,8% nel 2025". Gli analisti hanno rivisto leggermente al ribasso "le ipotesi di crescita organica per riflettere il rallentamento del mercato del vino e l'effetto dei dazi, ma allo stesso tempo abbiamo tenuto conto dell'ottimizzazione dei costi, che ci ha portato ad aumentare le nostre stile sull'Eps per il 2025-2026-2027 rispettivamente del +11%, +9% e +8%". Iwb +1,79% a 22,70 euro su Egm.
bon
andrea.bonfiglio@mfnewswires.it
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MARKET DRIVER: EssiLux/L'Oréal, plausibile interesse per quota minoranza in Armani (Equita)
15/09/2025 11:04
MARKET DRIVER: EssiLux/L'Oréal, plausibile interesse per quota minoranza in Armani (Equita)
MILANO (MF-NW)--Focus di Equita Sim sulle possibili implicazioni derivanti dal testamento di Giorgio Armani. "Il ruolo privilegiato assegnato a Lvmh, L'Oréal ed EssilorLuxottica come potenziali acquirenti" di una quota "risponde a nostro avviso all'obiettivo di lasciare il controllo del gruppo a un player con dimensioni rilevanti, solide risorse finanziarie e un forte posizionamento, per garantire continuità al marchio nel lungo termine. Ci sembrerebbe plausibile un interesse per una quota di minoranza in Armani da parte di EssilorLuxottica (che ha la licenza occhiali fino al 2037) o da parte di L'Oréal (che ha la licenza beauty fino al 2050), che cementerebbero così meglio la loro relazione con la maison. Meno ovvio un interesse a salire in maggioranza, in quanto poco coerente con i rispettivi core business e strategie", spiegano gli analisti. "In caso di acquisto da parte di Lvmh", Equita vedrebbe invece "maggiori opportunità di migliorare le performance del marchio nel proprio core business, più coerente con la concentrazione del gruppo nelle attività Fashion & Leather Goods, e in seconda battuta l'opportunità di internalizzare le licenze occhiali e beauty alle rispettive scadenze (quindi in realtà non nell'immediato). In ogni caso, considerando le dimensioni di un gruppo come Lvmh (circa 240 mld euro di market cap) o come l'Oréal (circa 200 mld di market cap), il deal avrebbe impatti contenuti". Ipotizzando infatti "un multiplo di 2-3 volte l'Ev/fatturato, potremmo ipotizzare una valutazione per il gruppo Armani di 5-7 mld. Ricordiamo che nel 2024 il gruppo Armani ha realizzato un fatturato di 2,3 mld (stimiamo circa 4,5 mld includendo l'indotto, ovvero il fatturato legato alle licenze)", evidenziano gli esperti. "I margini hanno sofferto nel 2024 per deleverage operativo a fronte di importanti investimenti in un contesto del lusso già in rallentamento, ma anche nel 2023 la marginalità era comunque inferiore alla media del settore, riflesso di una maggiore esposizione all'abbigliamento e al wholesale. Se l'opzione di cessione a un player industriale non andasse a compimento, il testamento indica come alternativa la quotazione, da concretizzarsi entro 5 anni dall'apertura del testamento o al massimo 8 anni, con la Fondazione destinata a mantenere comunque almeno il 30% del capitale", conclude Equita.
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paola.longo@mfnewswires.it
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