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MARKET DRIVER: Azimut H., Equita Sim alza target price
07/11/2025 09:28
MARKET DRIVER: Azimut H., Equita Sim alza target price
MILANO (MF-NW)--Equita Sim ha alzato del 6% a 36 euro il prezzo obiettivo su Azimut H. (-0,23% a 35,27 euro dopo il +4,99% di ieri), confermando la raccomandazione hold. "Risultati del terzo trimestre sopra le attese. Guidance migliorata, proposto buyback per 500 milioni di euro (circa il 10% della capitalizzazione di mercato", spiegano gli analisti. pl paola.longo@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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MARKET DRIVER: Banco Bpm +0,9%, Barclays alza target price
07/11/2025 09:25
MARKET DRIVER: Banco Bpm +0,9%, Barclays alza target price
MILANO (MF-NW)--Barclays ha alzato da 14,5 a 14,7 euro il prezzo obiettivo su Banco Bpm (+0,89% a 12,75 euro), confermando la raccomandazione overweight. Dopo i conti del terzo trimestre gli analisti hanno aumentato in media del 2% le stime di Eps adjusted 2025-2027. pl paola.longo@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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MARKET DRIVER: B.Mediolanum +1,1%, Barclays alza Tp
07/11/2025 09:25
MARKET DRIVER: B.Mediolanum +1,1%, Barclays alza Tp
MILANO (MF-NW)--Barclays ha alzato da 20,5 a 21,6 euro il prezzo obiettivo su B.Mediolanum (+1,12% a 18,05 euro), confermando la raccomandazione overweight. "I risultati di conto economico del terzo trimestre sono stati solidi e oltre le nostre attese, la dimensione e la qualità della raccolta è stata notevole, la rete di financial advisor continua a crescere, la guidance per il 2025 e il 2026 è stata alzata sul net interest income", sottolineano gli analisti. pl paola.longo@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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COMMENTO BOND: rendimenti poco mossi nell'Eurozona
07/11/2025 09:24
COMMENTO BOND: rendimenti poco mossi nell'Eurozona
MILANO (MF-NW)--Nell'Eurozona, il rendimento del Bund decennale avvia la seduta poco mosso, in aumento di un solo punto base al 2,67%. Anche l'Oat francese cresce di un punto base al 3,47%, con lo spread Oat/Bund a 79 pb. Lo spread Btp/Bund registra invece un differenziale di 75 punti base. Sul fronte macroeconomico, il surplus commerciale della Germania è stato registrato a 15,3 miliardi di euro a settembre, in calo rispetto ai 16,9 miliardi di euro rivisti di agosto, secondo i dati pubblicati dall'Ufficio Federale di Statistica del paese. Gli analisti si aspettavano una lettura di 16,7 miliardi di euro per il mese. Inoltre, le esportazioni sono aumentate dell'1,4% su base mensile, rispetto al calo rivisto dello 0,8% in agosto e all'aumento previsto dello 0,5%. Le importazioni mensili sono cresciute del 3,1%, contro il calo rivisto dell'1,4% in precedenza e la previsione di mercato di una crescita dello 0,5%. cba (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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MARKET DRIVER: 3 fattori potrebbero alimentare pressione su B.centrali (J. Safra Sarasin)
07/11/2025 09:21
MARKET DRIVER: 3 fattori potrebbero alimentare pressione su B.centrali (J. Safra Sarasin)
MILANO (MF-NW)--"Tre fattori potrebbero intensificare la pressione sulle banche centrali, con quelle delle economie avanzate con minore indipendenza di diritto - Banca del Giappone, Banca d'Inghilterra e Fed - forse più a rischio. In primo luogo, il populismo. Mentre ogni governo tende a preferire sempre tassi più bassi, i populisti sono più propensi ad attaccare apertamente le banche centrali. È in linea con la loro strategia: criticare i tecnocrati in nome del popolo. In un recente articolo, Gavin e Manger dimostrano che i populisti hanno maggiori probabilità di ottenere concessioni sui tassi di interesse, sebbene i mercati finanziari possano svolgere un ruolo significativo nel limitare tali richieste", afferma Raphael Olszyna-Marzys, International Economist di J. Safra Sarasin. In secondo luogo, prosegue l'esperto, "il predominio della politica fiscale. Il debito pubblico storicamente elevato e gli ampi deficit delle economie avanzate rendono l'inflazione politicamente allettante. L'invecchiamento della popolazione, l'aumento delle spese per la difesa e i costi legati al clima metteranno ulteriormente sotto pressione i bilanci. La storia dimostra che, quando aumentano le pressioni fiscali, i governi si affidano alle banche centrali per uscire dalla crisi attraverso l'inflazione o ricorrono alla repressione finanziaria per mantenere bassi i pagamenti dei tassi d'interesse. In terzo luogo, gli shock negativi dal lato dell'offerta. Il mondo sta passando da un'era di abbondanza dell'offerta a un'era caratterizzata da frequenti perturbazioni: shock climatici, frammentazione geopolitica e insicurezza energetica. Tali shock determinano un aumento dei prezzi ma rallentano la crescita. Le banche centrali non possono risolverli ma rischiano di subirne le conseguenze, indebolendo la loro legittimità e favorendo interferenze politiche". alb alberto.chimenti@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)