Eurozona: Pmi composito settembre preliminare a 51,2 punti, massimo da 16 mesi
23/09/2025 10:21
Eurozona: Pmi composito settembre preliminare a 51,2 punti, massimo da 16 mesi
MILANO (MF-NW)--A settembre il Pmi composito dell'Eurozona preliminare, redatto da S&P Global, è rimasto sopra la soglia dei 50 punti base, linea di demarcazione tra espansione e contrazione, per il nono mese consecutivo, segnalando di nuovo un'espansione dell'attività nel settore privato dell'eurozona.
Il dato si è attestato a 51,2 punti, in timido rialzo rispetto ai 51 di agosto, registrando un lieve aumento mensile della produzione, risultando comunque il più elevato dal maggio del 2024. La crescita accelerata dell'attività economica è legata al settore terziario, che ha registrato l'incremento più rapido da inizio anno. Anche la produzione manifatturiera è aumentata, ma solo lievemente e a ritmi più lenti rispetto ad agosto, mese che ha segnato il maggiore rialzo in tre anni e mezzo.
È stata la Germania a capitanare la crescita della produzione di settembre, segnando lo stesso valore di maggio 2024, e con una rapidità di rialzo record che non si vedeva dal maggio del 2023. Al contrario, la Francia registra il tredicesimo mese consecutivo di calo, peraltro al tasso più forte da aprile. Il resto dell'Eurozona continua a registrare una crescita della produzione, ma il tasso di espansione appare moderato.
"L'Eurozona segue ancora una traiettoria di crescita, con la relativa produzione manifatturiera in aumento per il settimo mese consecutivo e l'attività del settore dei servizi in espansione quasi ininterrotta da febbraio 2024. Ciò detto, siamo ancora lontani dall'assistere ad uno slancio vero e proprio. Basti considerare che il Pmi composito, che combina sia l'attività del settore manifatturiero che dei servizi, con un modesto 51,2, ha raggiunto il livello massimo in 16 mesi", afferma Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso Hamburg Commercial Bank.
"Restano alquanto incerte le previsioni sul settore manifatturiero", avverte l'esperto. "La produzione è tuttavia ancora in salita, anche se ad un ritmo frenato dalla Francia, dove la scossa del governo di inizio settembre ha probabilmente ostacolato i piani di produzione delle aziende. A parte ciò, le speranze di un'accelerazione della crescita non sono giustificate, poiché i nuovi ordini sono calati significativamente sia in Germania che in Francia. L'aumento della spesa per la difesa potrebbe far crescere la domanda di beni industriali nel medio termine. Un impatto più immediato potrebbe venire dal cosiddetto stimolo fornito dagli investimenti della Germania e dal piano di modernizzazione delle opere pubbliche. Detto questo, secondo l'indagine, la fiducia nell'aumento della produzione è in realtà in calo sia in Germania che nell'Eurozona nel suo complesso".
Il livello occupazionale, che già quest'anno è stato piuttosto debole, prosegue l'economista, "si è adesso fermato del tutto a causa del rallentamento delle assunzioni nei servizi e ai tagli più veloci del personale nel settore manifatturiero. Nel dettaglio la Germania ha agito da freno. È possibile che, una volta destagionalizzato, il tasso di disoccupazione ufficiale dell'Eurozona, già sceso a luglio a 6,2%, abbia adesso toccato il fondo".
Infine, conclude de la Rubia, "l'inflazione dei costi nel settore dei servizi, monitorata strettamente dalla Banca Centrale Europea, pur rimanendo insolitamente alta, dato il debole quadro economico, è leggermente diminuita. I prezzi di vendita hanno registrato una riduzione assai più evidente, il che potrebbe spingere la Bce a considerare un possibile taglio dei tassi prima della fine dell'anno".
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MARKET DRIVER: Poste I., Banca Akros conferma accumulate
23/09/2025 10:08
MARKET DRIVER: Poste I., Banca Akros conferma accumulate
MILANO (MF-NW)--Banca Akros conferma la raccomandazione accumulate e il prezzo obiettivo a 20 euro su Poste I. (-0,35% a 20,14 euro) dopo il lancio della nuova offerta di energia con Tim (-1,05% a 0,4332 euro). "La notizia è in linea con la strategia di Poste volta a implementare iniziative di cross-selling basate sulla partnership industriale con Tim, in attesa della comunicazione delle sinergie derivanti dall'acquisizione della partecipazione in Tim (24,8%) e dalla partecipazione al consolidamento del settore telco italiano, in cui Poste potrebbe essere coinvolta. Come confermato di recente dall'ad di Tim, ulteriori dettagli qualitativi sull'implementazione delle sinergie saranno condivisi a novembre, mentre i dati economici più dettagliati saranno presentati al mercato in occasione dell'aggiornamento del piano industriale di Tim a febbraio 2026", commentano gli analisti.
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paola.longo@mfnewswires.it
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