Vendite dettaglio: -0,1% m/m ad agosto +0,5% a/a, calano volumi (Istat)
03/10/2025 10:36
Vendite dettaglio: -0,1% m/m ad agosto +0,5% a/a, calano volumi (Istat)
ROMA (MF-NW)--Ad agosto 2025 le vendite al dettaglio registrano, rispetto al mese precedente, un calo sia in valore (-0,1%) sia in volume (-0,3%). La flessione riguarda tanto i beni alimentari (-0,1% in valore e -0,4% in volume), quanto quelli non alimentari (-0,1% in valore e -0,2% in volume). Lo rileva l'Istat spiegando che ad agosto 2025 si rileva un lieve calo congiunturale dei valori delle vendite; se consideriamo i volumi, la flessione è più ampia e coinvolge sia i prodotti alimentari che i prodotti non alimentari. Su base annua, ad agosto, l'andamento complessivo è positivo in termini di valore, seppure in rallentamento, grazie al buon andamento del comparto alimentare. Tuttavia, in termini di volumi c'è una flessione, che questo mese riguarda sia le vendite dei beni alimentari sia quelle dei non alimentari. Tra le forme distributive, ad agosto emerge la buona performance rispetto allo scorso anno delle vendite online e, in misura più contenuta, della grande distribuzione. Negativo, invece, l'andamento per la distribuzione tradizionale e per le vendite al di fuori dei negozi. Su base tendenziale, ad agosto 2025, le vendite al dettaglio registrano una variazione positiva dello 0,5% in valore e una diminuzione dell'1,3% in volume. Le vendite dei beni alimentari aumentano in valore (+1,6%) e calano in volume (-2,2%), mentre quelle dei beni non alimentari sono in diminuzione sia in valore sia in volume (rispettivamente -0,2% e -0,6%). Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i vari gruppi di prodotti. L'aumento maggiore riguarda i Prodotti di profumeria, cura della persona (+5,4%) mentre il calo più consistente si osserva per gli Elettrodomestici, radio, tv e registratori e per i Prodotti farmaceutici (in entrambi i casi -3,4%). Rispetto ad agosto 2024, il valore delle vendite al dettaglio è in aumento per la grande distribuzione (+2,5%), e il commercio elettronico (+6,1%), mentre cala per le imprese operanti su piccole superfici (-2,2%) e le vendite fuori dai negozi (-2,6%). Nel trimestre giugno-agosto 2025, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio sono in aumento dello 0,8% in valore e dello 0,3% in volume. Sono in crescita le vendite dei beni alimentari (+1,2% in valore e +0,2% in volume) così come quelle dei beni non alimentari (+0,5% in valore e +0,3% in volume). com/pev (segue) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
Italia: Pmi servizi settembre a 52,5 punti
03/10/2025 10:18
Italia: Pmi servizi settembre a 52,5 punti
MILANO (MF-NW)--L'Indice Pmi servizi in Italia è salito a settembre a 52,5 da 51,5 di agosto, posizionandosi sopra la soglia di non cambiamento di 50 per il decimo mese consecutivo e segnalando una forte espansione dell'attività. Inoltre, il tasso di crescita è stato il più rapido da maggio. Laddove si è registrato un aumento dell'attività, le aziende intervistate lo hanno spesso collegato a un flusso maggiore di nuovi ordini, al miglioramento della domanda e al maggiore interesse nei loro prodotti. Di fatto, l'ultimo incremento dei nuovi ordini è stato forte ed il più rapido da aprile 2024. Sono ormai otto mesi consecutivi che si registrano nuovi ordini in aumento. L'incremento di nuovi ordini complessivi si è verificato nonostante le richieste estere siano diminuite ulteriormente. Queste ultime hanno indicato una riduzione per il 14* mese consecutivo e poco maggiore di quella di agosto. Le aziende monitorate hanno collegato il calo di ordini esteri di settembre all'indebolimento della domanda europea e alle tensioni geopolitiche. Il miglioramento dei nuovi ordini complessivi e l'espansione dei servizi offerti dalle aziende hanno incoraggiato nuove assunzioni, indicando a fine terzo trimestre un livello occupazionale che continua ad aumentare. È l'ottavo mese consecutivo che gli organici indicano un aumento, che tuttavia è di nuovo rallentato scendendo al valore più debole da aprile. Nonostante l'aumento degli ordini ricevuti, il numero degli addetti ha comunque garantito alle aziende di gestire il carico di lavoro. Le commesse inevase sono diminuite per il settimo mese consecutivo e l'ultima riduzione, sebbene lieve, è stata la maggiore in cinque mesi. Benché l'inflazione dei costi sia rallentata rispetto ad agosto, le aziende terziarie monitorate a settembre dall'indagine hanno registrato un nuovo e forte incremento dei capitoli di spesa. È stato spesso citato l'aumento dei salari come causa dell'inflazione, spesso collegandolo all'aggiornamento dei contratti nazionali. Le aziende hanno anche menzionato i costi maggiori delle materie prime, dell'energia e degli affitti. L'aumento di settembre di spese e oneri gestionali ha determinato un nuovo rialzo delle tariffe applicate ai clienti, che crescono su base mensile da ormai quattro anni. Tuttavia, in linea con i costi, il tasso di inflazione dei prezzi di vendita è rallentato rispetto ad agosto, registrando solo un lieve rialzo ed il più debole da novembre dello scorso anno. La fiducia su un futuro aumento dei nuovi ordini sui piani di espansione dell'offerta di servizi significa che le aziende hanno mantenuto previsioni di crescita positive nei prossimi 12 mesi. Rispetto ad agosto, l'ottimismo è aumentato, restando però più debole della media di serie. Alcune aziende predicono che i Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026 forniranno uno slancio agli affari. ava (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)