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FOCUS: non solo petrolio e oro, ecco l'andamento delle materie prime (WisdomTree)
08/07/2025 19:29
FOCUS: non solo petrolio e oro, ecco l'andamento delle materie prime (WisdomTree)
MILANO (MF-NW)--Con l'acuirsi delle tensioni commerciali viene quasi spontaneo porre immediatamente l'attenzione sugli impatti che avranno i dazi statunitensi sul prezzo del petrolio e del gas. "Eppure, sono molte le materie prime che risentono di questi eventi. Alcune di queste perché legate più o meno direttamente al petrolio. È questo il caso dell'olio di soia, che ha registrato l'aumento più consistente tra i prodotti agricoli, con un +12%", afferma Nitesh Shah, head of Commodities & Macroeconomic Research Europe di WisdomTree.
IL PREZZO DEL PETROLIO INCIDE SULLE COMMODITY DI ORIGINE AGRICOLA
"Il rialzo dell'olio di soia si è verificato in concomitanza con un aumento degli altri oli vegetali, come quello di palma, riflettendo un cambiamento decisivo nell'equilibrio tra i mercati energetici e i segnali politici", commenta l'esperto. Infatti, il catalizzatore immediato è stata l'escalation delle ostilità tra Israele e Iran. L'Agenzia per la protezione dell'ambiente degli Stati Uniti (Epa) ha inoltre proposto un obbligo record per la miscelazione di carburanti rinnovabili per il 2026: il volume totale di biocarburanti aumenterebbe dell'8% su base annua a 24,02 miliardi di galloni, mentre la quota di diesel a base di biomassa, derivato in gran parte dall'olio di soia, farebbe un balzo del 67% a 5,61 mld di galloni. "Questo vuol dire che fino a quando l'allerta sul mercato del petrolio non sarà rientrata i prezzi dell'olio di soia dovrebbero rimanere elevati e volatili, con una tendenza al rialzo se la tensione sull'offerta persisterà o se il conflitto in Medio Oriente si intensificherà ulteriormente", spiega Shah. Rimanendo sempre sulle commodity di origine agricola si nota come anche lo zucchero abbia subito pressioni a maggio a seguito di alcuni dati pubblicati dai produttori brasiliani che hanno evidenziato un aumento inaspettatamente alto della produzione di zucchero. I maggiori volumi di canna da zucchero lavorata (52% nel periodo di riferimento rispetto al 48% dell'anno precedente) ha portato a un aumento dei volumi di produzione del 9% su base annua, a 2,95 milioni di tonnellate. Anche qui ha inciso il prezzo del petrolio; il periodo di calo del costo del greggio ha reso meno attraente la produzione di etanolo. L'esperto sottolinea che "probabilmente la produzione di zucchero sarebbe aumentata ancora di più nel caso di una maggiore richiesta di etanolo".
I MOVIMENTI DI ORO, ARGENTO E PLATINO
"La crisi in Medio Oriente ha sostenuto, come è normale aspettarsi, i prezzi dell'oro", prosegue l'esperto. Sebbene il lingotto non sia tornato al massimo intraday di 3.500 dollari l'oncia raggiunto il 22 aprile, il 16 giugno ha toccato i 3.451 dollari l'oncia dopo la notizia del lancio dei missili israeliani contro l'Iran, riflettendo la sensibilità del mercato agli sviluppi geopolitici. "Anche le tensioni commerciali continuano a svolgere un ruolo significativo nel sostenere i prezzi dell'oro", sottolinea l'esperto. Intanto, il tanto atteso recupero dell'argento è finalmente iniziato. Il rapporto oro/argento, che ha oscillato sopra 100 per gran parte del mese di maggio 2025, con oltre due deviazioni standard al di sopra della norma storica, è sceso a valori inferiori a 90, pur rimanendo circa una deviazione standard al di sopra della media. Questo cambiamento riflette il rialzo più forte dell'argento rispetto all'oro: l'argento ha guadagnato il 15,3% nel periodo di riferimento, rispetto al 6,4% dell'oro. L'argento continua a registrare un deficit di offerta, mentre la domanda, in particolare da parte del settore industriale, compreso quello fotovoltaico, rimane sostenuta. Sebbene riteniamo che l'attuale rapporto oro/argento sia ora più corretto (data la maggiore attrattiva dell'oro in un contesto di incertezza geopolitica), prevediamo che entrambi i metalli continueranno a registrare un trend rialzista per il resto dell'anno. Il platino, infine, ha registrato un rialzo ancora più impressionante, con un aumento del 27,5% nel mese di riferimento. Da inizio anno ha sovraperformato l'oro e l'argento con guadagni superiori al 40%, risultando il metallo prezioso con la migliore performance in tale periodo. Il platino è inoltre caratterizzato da un deficit di offerta, con una produzione limitata dalla concentrazione geografica. Inoltre, i prezzi elevati dei gioielli in oro stanno spingendo l'interesse verso il platino in termini di valore relativo. "Poco più di un decennio fa, il platino aveva un prezzo superiore a quello dell'oro; oggi, l'oro è quasi tre volte più costoso. Questa discrepanza di prezzo sta attirando la domanda dei mercati dei gioielli sensibili al prezzo", conclude Shah.
lvi
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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FOCUS: diversificazione resta strategia più prudente in scenario attuale (Vanguard)
08/07/2025 19:24
FOCUS: diversificazione resta strategia più prudente in scenario attuale (Vanguard)
MILANO (MF-NW)--Il primo semestre del 2025 ha evidenziato la crescente divergenza tra i mercati azionari globali. L'Europa si è distinta come l'area più performante, sostenuta da valutazioni più attraenti, una politica monetaria più accomodante e dallo stimolo fiscale tedesco. Al contrario, l'azionario statunitense ha perso l'8% in euro, penalizzato dal forte deprezzamento del dollaro, che ha inciso sui rendimenti per gli investitori internazionali. È quanto emerso dall'outlook del secondo semestre di Vanguard dal titolo 'La diversificazione globale dà prova di valore nel contesto di incertezza'. L'indebolimento della valuta statunitense, legato al crescente deficit fiscale e al disavanzo delle partite correnti, ha minato la fiducia nel biglietto verde, aggravando l'effetto valutario per i portafogli non coperti. Secondo Vanguard, i mercati obbligazionari si confrontano con una nuova normalità caratterizzata da rendimenti più elevati e da crescenti pressioni sulla sostenibilità della finanza pubblica. Negli Stati Uniti, il deficit annuale si attesta tra il 6% e il 7% del Pil, con una quota crescente destinata al pagamento degli interessi. Anche in Europa e nel Regno Unito i tassi sul decennale restano su livelli sostenuti, spinti dalla necessità di finanziare programmi pubblici più ampi. Tuttavia, secondo Vanguard, questo contesto crea un'opportunità per gli investitori a lungo termine, grazie a rendimenti reali positivi che derivano più dal reinvestimento delle cedole che dall'apprezzamento dei prezzi. "In un contesto di rendimenti azionari più contenuti, obbligazioni con tassi più elevati e incertezze geopolitiche persistenti, la società di investimenti ribadisce che la diversificazione resta la strategia più robusta per affrontare il secondo semestre del 2025. Non è solo un pasto gratis, ma oggi anche la scelta più prudente".
IL PREMIO AL RISCHIO SULL'AZIONARIO USA SI ASSOTTIGLIA
Secondo Vanguard, il premio al rischio dell'azionario statunitense è oggi prossimo allo zero, una condizione che si è verificata solo due volte negli ultimi settant'anni. In termini relativi, le azioni americane risultano tra le più costose degli ultimi 25 anni rispetto all'obbligazionario, in un contesto in cui anche gli spread di credito sono compressi. La combinazione di valutazioni elevate e rendimenti obbligazionari più interessanti suggerisce che il classico rapporto rischio-rendimento dell'azionario Usa non è più così favorevole. Per questo motivo, gli analisti del gruppo raccomandano di puntare su una maggiore diversificazione settoriale e geografica, per ridurre il rischio di concentrazione e rafforzare la resilienza dei portafogli a lungo termine.
PREVISTI DUE TAGLI DEI TASSI DA PARTE DELLA FED IN SECONDO METÀ 2025
Nonostante un contesto segnato da forte incertezza sulle politiche economiche, l'economia americana ha mostrato resilienza nella prima metà del 2025. Il mercato del lavoro si è raffreddato ma rimane stabile, mentre l'inflazione ha sorpreso positivamente. In questo scenario, la recente de-escalation sul fronte dei dazi con la Cina ha permesso una revisione al rialzo delle stime economiche, allontanando il rischio di stagflazione. Vanguard prevede due tagli dei tassi da parte della Fed nella seconda metà dell'anno, ma segnala un cambiamento di focus: l'attenzione dei mercati si sta infatti spostando sulla politica fiscale. Il tema del deficit, stimato al 6-7% del Pil con una quota crescente destinata al servizio del debito, alimenta dubbi sulla sostenibilità a lungo termine della finanza pubblica Usa
LA CRESCITA DELL'AREA EURO RESTERÀ CONTENUTA
Per l'Eurozona, le previsioni di crescita restano modeste: attorno all'1% sia nel 2025 sia nel 2026. Il rallentamento della domanda globale, aggravato dall'incertezza sulle politiche e dall'impatto dei dazi, continuerà a pesare sull'attività economica. Vanguard prevede un solo ulteriore taglio dei tassi da parte della Bce nel corso del ciclo, probabilmente a settembre, portando il tasso di riferimento all'1,75%, al di sotto della stima del tasso neutrale (2%-2,5%). Segnali più concreti di ripresa dovrebbero arrivare dal 2026, grazie all'attuazione dei piani di stimolo pubblico, in particolare in Germania. Quanto al Regno Unito, l'economia ha tenuto meglio del previsto nel primo trimestre, ma le pressioni sul mercato del lavoro - anche per via dell'aumento degli oneri contributivi - stanno rallentando la crescita dell'occupazione. La Bank of England dovrebbe proseguire con tagli trimestrali dei tassi, fino ad arrivare al 3,75% entro fine anno
I RISCHI PER GIAPPONE E CINA
La domanda interna è solida e i salari in crescita, ma il rallentamento delle esportazioni ha trascinato il Pil in territorio negativo. La BoJ dovrebbe alzare ancora i tassi, anche se con cautela. Le stime sul tasso terminale sono state riviste al ribasso dallo 1% allo 0,75%. Nonostante lo shock dei dazi, le esportazioni cinesi sono rimaste robuste. Le previsioni di crescita sono state riviste al rialzo al 4,6%, mentre le autorità dovrebbero intervenire con un taglio dei tassi di 10 punti base, portandoli all'1,3%. Le pressioni deflazionistiche restano, ma la de-escalation commerciale offre un parziale sollievo.
lvi
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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WALL STREET: commento di metà seduta
08/07/2025 18:38
WALL STREET: commento di metà seduta
MILANO (MF-NW)--I listini azionari Usa trattano contrastati a metà sedita dopo che il presidente statunitense, Donald Trump, ha confermato che i dazi annunciati entreranno pienamente in vigore a partire dal 1* agosto 2025, senza ulteriori rinvii o eccezioni. Il Dow Jones scende dello 0,12%, l'S&P 500 tratta in lieve rialzo dello 0,09% e il Nasdaq guadagna lo 0,20%.
"Come indicato nelle lettere già inviate e in quelle in arrivo nei prossimi giorni, il pagamento dei dazi inizierà il 1* agosto e questa data non subirà modifiche", ha dichiarato il presidente Usa su Truth Social. Tuttavia, tra gli operatori resta una certa confusione sull'effettiva portata delle misure. "Se si guarda nei dettagli, non sono sicuro che qualcuno capisca veramente la differenza tra quanto è stato annunciato ultimamente, cosa fosse già in vigore prima, cosa verrà davvero applicato, e quali aziende ne siano realmente colpite", afferma Adam Parker, ceo di Trivariate Research.
Nonostante da inizio 2025 i listini europei abbiano sovraperformato quelli statunitensi, Bruno Rovelli, managing director e chief investment strategist di BlackRock Italia, ritiene che si tratti di una fase ciclica e non strutturale. "Dal 2001 le azioni Usa hanno sovraperformato quelle europee e ci aspettiamo che questa tendenza riprenda. L'aumento della spesa fiscale in Europa rappresenta un elemento positivo, ma la produttività resta un elemento chiave e gli Stati Uniti mantengono un vantaggio competitivo nei settori ad alta crescita, come il tecnologico", ha spiegato l'esperto.
Sul fronte societario:
- I titoli finanziari Usa trattano in calo dopo che Hsbc ha rivisto al ribasso il rating su alcune delle principali banche Usa, assumendo una "posizione più cauta" sulle big di Wall Street. JP Morgan Chase perde il 3,6%, Bank of America scende del 3%, mentre Goldman Sachs arretra dell'1,4%.
- Meta avanza dello 0,2% dopo che Ruoming Pang, l'ex responsabile del team dedicato all'intelligenza artificiale di Apple, ha lasciato la società di Cupertino per passare all'azienda guidata da Mark Zuckerberg.
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lorenzo.viale@mfnewswires.it
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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*Nasdaq: metà seduta, Composite in rialzo dello 0,17%
08/07/2025 18:34
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*Wall Street: metà seduta, S&P 500 in lieve rialzo dello 0,12%
08/07/2025 18:33