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23/09/2025 11:17
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MARKET DRIVER: Snam, Rbc riduce rating a sector perform
23/09/2025 11:05
MARKET DRIVER: Snam, Rbc riduce rating a sector perform
MILANO (MF-NW)--Rbc ha ridotto da outperform a sector perform il giudizio su Snam (+0,04% a 5,04 euro), con prezzo obiettivo che passa da 5,3 a 5,15 euro. La crescita dell'Eps nel 2025 è "forte", ma è inferiore rispetto ai peer nel medio termine, spiegano gli analisti.
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TOP NEWS ESTERO: Pmi composito Eurozona su massimi da 16 mesi ma non è vero slancio
23/09/2025 11:02
TOP NEWS ESTERO: Pmi composito Eurozona su massimi da 16 mesi ma non è vero slancio
MILANO (MF-NW)--A settembre il Pmi composito dell'Eurozona preliminare, redatto da S&P Global, è rimasto sopra la soglia dei 50 punti base, linea di demarcazione tra espansione e contrazione, per il nono mese consecutivo, segnalando di nuovo un'espansione dell'attività nel settore privato dell'eurozona.
Il dato si è attestato a 51,2 punti, in timido rialzo rispetto ai 51 di agosto, registrando un lieve aumento mensile della produzione, risultando comunque il più elevato dal maggio del 2024. La crescita accelerata dell'attività economica è legata al settore terziario, che ha registrato l'incremento più rapido da inizio anno. Anche la produzione manifatturiera è aumentata, ma solo lievemente e a ritmi più lenti rispetto ad agosto, mese che ha segnato il maggiore rialzo in tre anni e mezzo.
BENE LA GERMANIA
È stata la Germania a capitanare la crescita della produzione di settembre, segnando lo stesso valore di maggio 2024, e con una rapidità di rialzo record che non si vedeva dal maggio del 2023. Al contrario, la Francia registra il tredicesimo mese consecutivo di calo, peraltro al tasso più forte da aprile. Il resto dell'Eurozona continua a registrare una crescita della produzione, ma il tasso di espansione appare moderato.
NON E' UNO SLANCIO VERO E PROPRIO
"L'Eurozona segue ancora una traiettoria di crescita, con la relativa produzione manifatturiera in aumento per il settimo mese consecutivo e l'attività del settore dei servizi in espansione quasi ininterrotta da febbraio 2024. Ciò detto, siamo ancora lontani dall'assistere ad uno slancio vero e proprio. Basti considerare che il Pmi composito, che combina sia l'attività del settore manifatturiero che dei servizi, con un modesto 51,2, ha raggiunto il livello massimo in 16 mesi", afferma Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso Hamburg Commercial Bank.
QUADRO MANIFATTURIERO RESTA INCERTO
"Restano alquanto incerte le previsioni sul settore manifatturiero", avverte l'esperto. "La produzione è tuttavia ancora in salita, anche se ad un ritmo frenato dalla Francia, dove la scossa del governo di inizio settembre ha probabilmente ostacolato i piani di produzione delle aziende. A parte ciò, le speranze di un'accelerazione della crescita non sono giustificate, poiché i nuovi ordini sono calati significativamente sia in Germania che in Francia. L'aumento della spesa per la difesa potrebbe far crescere la domanda di beni industriali nel medio termine. Un impatto più immediato potrebbe venire dal cosiddetto stimolo fornito dagli investimenti della Germania e dal piano di modernizzazione delle opere pubbliche. Detto questo, secondo l'indagine, la fiducia nell'aumento della produzione è in realtà in calo sia in Germania che nell'Eurozona nel suo complesso".
DISOCCUPAZIONE POTREBBE AVER TOCCATO IL FONDO
Il livello occupazionale, che già quest'anno è stato piuttosto debole, prosegue l'economista, "si è adesso fermato del tutto a causa del rallentamento delle assunzioni nei servizi e ai tagli più veloci del personale nel settore manifatturiero. Nel dettaglio la Germania ha agito da freno. È possibile che, una volta destagionalizzato, il tasso di disoccupazione ufficiale dell'Eurozona, già sceso a luglio a 6,2%, abbia adesso toccato il fondo".
PREZZI RENDONO POSSIBILE UN ALTRO TAGLIO BCE
Infine, conclude de la Rubia, "l'inflazione dei costi nel settore dei servizi, monitorata strettamente dalla Banca Centrale Europea, pur rimanendo insolitamente alta, dato il debole quadro economico, è leggermente diminuita. I prezzi di vendita hanno registrato una riduzione assai più evidente, il che potrebbe spingere la Bce a considerare un possibile taglio dei tassi prima della fine dell'anno".
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TOP NEWS ESTERO: oro record in attesa Powell
23/09/2025 11:02
TOP NEWS ESTERO: oro record in attesa Powell
MILANO (MF-NW)--L'oro si è stabilizzato dopo aver raggiunto un massimo storico, sostenuto dalle aspettative di ulteriori tagli dei tassi di interesse negli Stati Uniti e da un dollaro più debole, mentre gli investitori attendono il discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, per ulteriori indicazioni di politica monetaria. Nel dettaglio il metallo giallo ha aggiornato il massimo storico a 3.759,02 dollari.
TREND RESTA RIALZISTA
"Il trend di breve termine rimane ancora rialzista, ma su base intraday ci aspettiamo un ritracciamento a breve termine più per fattori tecnici", afferma Kelvin Wong, analista senior di mercato di Oanda, aggiungendo che il dollaro più debole sta sostenendo l'oro al momento. "Il livello chiave di supporto che stiamo monitorando sarà intorno a 3.710 e 3.690 dollari".
FARO SU FED
Il faro degli investitori è puntato sul discorso di Powell, previsto alle 18h35, alla ricerca di segnali sulla politica monetaria futura della Banca centrale statunitense.
Il nuovo governatore della Federal Reserve, Stephen Miran, ha dichiarato ieri che la Fed sta interpretando male quanto restrittiva sia la politica monetaria e metterà a rischio il mercato del lavoro senza tagli aggressivi dei tassi di interesse. Altri membri della Fed ritengono, invece, che la Banca centrale debba rimanere cauta sull'inflazione.
La scorsa settimana, la banca centrale statunitense ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base, citando l'indebolimento del mercato del lavoro, e ha indicato che ulteriori riduzioni arriveranno nelle prossime riunioni, ma ha anche messo in guardia dall'inflazione persistente.
Secondo lo strumento Cme FedWatch, gli investitori assegnano una probabilità dell'89,8% a un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base a ottobre e del 74,4% a un'altra riduzione a dicembre.
"Vediamo una crescita economica in rallentamento, inflazione più alta, il cambiamento del contesto geopolitico e un dollaro più debole mantenere forte la domanda di investimento in oro", commentano infine gli analisti di Anz.
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Svezia: B.centrale taglia tassi di 25 pb, ora pausa
23/09/2025 10:50
Svezia: B.centrale taglia tassi di 25 pb, ora pausa
MILANO (MF-NW)--La Banca centrale svedese ha tagliato il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base all'1,75% e ha suggerito che la mossa potrebbe segnare l'ultimo allentamento monetario del ciclo attuale.
La Riksbank era rimasta ferma nella riunione precedente, ma aveva osservato che la debole attività economica avrebbe potuto spingere a ulteriori tagli dei tassi nel corso dell'anno, soprattutto considerando che l'aumento dell'inflazione era stato attribuito solo a fattori temporanei.
La Banca centrale ha dichiarato che i dati recenti hanno fornito ulteriore conferma che l'elevata inflazione è transitoria, mentre i tempi di un'attesa ripresa economica sono stati gradualmente posticipati e la ripresa del mercato del lavoro sta richiedendo più tempo del previsto.
"Per fornire ulteriore sostegno all'attività economica e stabilizzare l'inflazione al target nel medio termine, il consiglio esecutivo ha deciso di tagliare il tasso di politica monetaria", ha spiegato la Riksbank.
Se le prospettive per l'inflazione e l'attività economica dovessero rimanere invariate, il tasso di politica monetaria è destinato a restare su questo livello per un certo periodo, ha concluso l'Istituto.
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