MARKET DRIVER: Ariston +5%, MB la promuove a outperform
06/11/2025 11:16
MARKET DRIVER: Ariston +5%, MB la promuove a outperform
MILANO (MF-NW)--Ariston +5,07% a 3,894 euro. Mediobanca Research ha alzato da neutral a outperform il giudizio sull'azione con prezzo obiettivo che passa da 5,2 a 4,8 euro. "Ipotizzando un approccio sempre più neutrale dal punto di vista tecnologico a livello Ue riteniamo che il portafoglio prodotti Ariston sia meglio equipaggiato per cogliere la crescita del mercato sottostante. Si prevede che la Germania (20% del fatturato del gruppo) si riprenderà a partire dal 2026, trainata da un maggiore tasso di sostituzione delle caldaie a gas e da una crescita più graduale delle pompe di calore, trainata dai nuovi edifici. In termini di allocazione del capitale, il livello di indebitamento a fine anno apre opportunità di M&A per consolidare il posizionamento di mercato in tutte le tecnologie. Questi fattori, uniti a una sottoperformance del prezzo delle azioni da inizio anno, ci hanno portato a migliorare il rating di Ariston a outperform", spiegano gli analisti. pl paola.longo@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
TOP NEWS ITALIA: Istat esclude recessione tecnica in 4* trim. anche con crescita poco vivace
06/11/2025 11:03
TOP NEWS ITALIA: Istat esclude recessione tecnica in 4* trim. anche con crescita poco vivace
ROMA (MF-NW)--L'Istat esclude una recessione tecnica nel 4* trimestre dell'anno "anche con una crescita che non dovrebbe essere particolarmente vivace". La stima completa del Pil del 3* trimestre sara' diffusa il prossimo 28 novembre, mentre il 5 dicembre sarà presentato il quadro previsivo per il biennio 2025-2026. La crescita acquisita per il 2025 è pari allo 0,5% e l'anno ha 3 giornate lavorative in meno rispetto al 2024. E' questo il quadro macroeconomico aggiornato dall'Istat, rispetto a quello dello scorso 7 ottobre, durante l'audizione sulla manovra presso le Commissioni bilancio di Camera e Senato. L'Istat ha anche analizzato alcuni tra i principali provvedimenti previsti nel disegno di legge in esame, fornendo valutazioni quantitative sulle platee coinvolte e sugli effetti delle misure su famiglie e imprese. NO RECESSIONE TECNICA 4* TRIM ANCHE CON CRESCITA POCO VIVACE L'Istituto esclude una recessione tecnica nel 4* trimestre dell'anno "anche con una crescita che non dovrebbe essere particolarmente vivace". Lo ha detto Claudio Vicarelli, dirigente del servizio per l'analisi dei dati dell'Istat, durante l'audizione sulla manovra presso alle le Commissioni bilancio di Camera e Senato. Tuttavia "in questo momento sono ancora pochissimi i dati a disposizione relativi al quarto trimestre. L'Istituto diffonderà la stima completa del Pil del terzo trimestre il prossimo 28 novembre, mentre il 5 dicembre sarà presentato il quadro previsivo per il biennio 2025-2026", ha affermato il presidente Francesco Maria Chelli. Il quadro includerà implicitamente anche una previsione del 4* trimestre dell'anno. Secondo la stima preliminare diffusa lo scorso 30 ottobre, nel 3* trimestre dell'anno l'economia italiana è rimasta stazionaria in termini congiunturali, dopo la lieve contrazione del Pil nel secondo; l'incremento su base tendenziale risulta pari allo 0,4%, in rallentamento rispetto ai due trimestri precedenti. La stazionarietà del Pil è sintesi di un aumento congiunturale del valore aggiunto nel comparto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca, di una diminuzione in quello dell'industria e di una stabilità in quello dei servizi. Le stime preliminari evidenziano, inoltre, il contributo negativo della domanda interna (al lordo delle scorte) a cui si sarebbe contrapposto quello positivo della componente estera netta. +0,5% PIL IN 2025 CON 3 GIORNI LAVORATIVI IN MENO La crescita acquisita per il 2025, che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nell'ultimo trimestre dell'anno, è pari allo 0,5%. Complessivamente, il 2025 presenta 3 giornate lavorative in meno rispetto al 2024. SOLO 3,8% IMPRESE BENEFICIARIE SUPERAMMORTAMENTI BENI STRUMENTALI "Le imprese beneficiarie della maggiorazione degli ammortamenti per beni strumentali ad alto contenuto tecnologico rappresentano circa il 3,8% delle società considerate. Una quota significativa dell'agevolazione è persa per incapienza (circa il 45%), soprattutto per le imprese appartenenti alla manifattura, le imprese indipendenti, quelle del Nord e le imprese finanziariamente fragili", ha detto Chelli. "La nuova agevolazione sugli investimenti comporta una riduzione del prelievo Ires di circa l'1%; ci si attende che siano le imprese manifatturiere, in particolare quelle a intensità tecnologica medio-bassa e le imprese tra i 10 e i 50 addetti a percepire i vantaggi maggiori dall'introduzione del provvedimento", ha concluso. BENEFICIO DI 230 EURO A 14 MLN DI CONTRIBUENTI CON TAGLIO IRPEF Nel complesso, l'Istat stima che l'intervento previsto in manovra di un taglio Irpef prevista per lo scaglione di reddito tra 28mila e 50mila euro (portandola dal 35% al 33%) "coinvolgerebbe poco più di 14 milioni di contribuenti, con un beneficio annuo pari in media a circa 230 euro", ha aggiunto Chelli durante l'audizione sulla manovra per il 2025. "Le famiglie beneficiarie sarebbero circa 11 milioni (44% delle famiglie residenti) e il beneficio medio di circa 276 euro (in ogni famiglia ci può essere più di un contribuente)". 145 EURO BENEFICIO ANNUO DA MODIFICA CALCOLO ISEE A 2,3 MLN FAMIGLIE "Nel complesso, le modifiche al calcolo dell'Isee comportano un beneficio medio annuo di 145 euro per circa 2,3 milioni di famiglie (8,6% delle famiglie residenti)", ha affermato Chelli commentando l'articolo 47 che modifica i parametri di calcolo dell'Indicatore sulla situazione economica equivalente (Isee), portando a 91.500 euro la soglia di esclusione del valore della prima casa dal calcolo del patrimonio immobiliare. Tale soglia viene poi ulteriormente aumentata di 2.500 euro per ogni figlio successivo al primo. "Dal punto di vista distributivo, il beneficio medio è più elevato per le famiglie più povere (263 euro, determinando una variazione media sul reddito familiare del 2,2%). Queste famiglie rappresentano, tuttavia, una quota molto esigua delle famiglie avvantaggiate dalla norma poiché generalmente già rientravano nei requisiti di accesso e ricevevano importi dei trasferimenti relativamente più elevati per le cinque misure considerate", ha concluso. pev eva.palumbo@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)