GB: economia in ripresa ma rischi restano orientati al ribasso (Fmi)
25/07/2025 18:52
GB: economia in ripresa ma rischi restano orientati al ribasso (Fmi)
MILANO (MF-NW)--L'economia del Regno Unito, sottolinea il Fondo monetario internazionale, ha registrato una ripresa nel primo trimestre del 2025, dopo una crescita più debole nella seconda metà del 2024. La ripresa dell'espansione nel primo trimestre è stata principalmente trainata dagli investimenti delle imprese.
Dopo essere scesa all'1,7% a settembre, l'inflazione complessiva è tornata a salire in autunno, principalmente a causa della diminuzione degli effetti derivanti dal calo dei prezzi dell'energia. La crescita salariale ha continuato a moderarsi, mentre il mercato del lavoro ha mostrato segnali di rallentamento.
La politica monetaria è rimasta restrittiva, nonostante la graduale riduzione del tasso ufficiale della Banca centrale inglese, mentre la politica fiscale è rimasta sostanzialmente invariata nell'anno fiscale 2024/25 rispetto all'anno precedente.
L'Fmi prevede che la ripresa economica guadagni slancio nel corso di quest'anno e del prossimo. La crescita è prevista all'1,2% nel 2025 e all'1,4% nel 2026, grazie all'allentamento monetario, agli effetti positivi sulla ricchezza e a un aumento della fiducia che sosterranno i consumi privati, mentre l'incremento della spesa pubblica previsto nel budget di ottobre contribuirà anch'esso a sostenere la crescita.
Le previsioni assumono che, a parità di condizioni, le tensioni commerciali globali ridurranno il livello del Pil del Regno Unito dello 0,3% entro il 2026, a causa dell'incertezza persistente, del rallentamento dell'attività economica nei partner commerciali del Regno Unito e dell'impatto diretto delle tariffe statunitensi ancora vigenti.
L'aumento dell'inflazione complessiva iniziato nella seconda metà del 2024 dovrebbe continuare a causa degli incrementi dei prezzi regolamentati, dell'aumento del tasso dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro e della diminuzione degli effetti base legati ai prezzi dell'energia. Tuttavia, l'aumento dell'inflazione dovrebbe essere temporaneo, e l'indice dei prezzi al consumo medio è previsto in calo dal 3,2% nel 2025 al 2,3% nel 2026.
I rischi per la crescita restano orientati al ribasso. Condizioni finanziarie più restrittive del previsto, insieme a un aumento della propensione al risparmio precauzionale da parte delle famiglie, potrebbero ostacolare la ripresa dei consumi privati e rallentare la ripresa economica. L'incertezza commerciale globale persistente potrebbe inoltre pesare sulla crescita del Regno Unito, indebolendo l'attività economica mondiale, interrompendo le catene di approvvigionamento e ostacolando gli investimenti privati. Un aumento significativo dei prezzi delle materie prime rischia, infine, di intensificare le pressioni inflazionistiche.
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WALL STREET: commento di metà seduta
25/07/2025 18:34
WALL STREET: commento di metà seduta
MILANO (MF-NW)--I listini azionari statunitensi trattano in rialzo a metà seduta, con l'S&P 500 e il Nasdaq che hanno aggiornato i massimi storici intraday nel corso della seduta. L'S&P 500 avanza dello 0,39%, il Nasdaq guadagna lo 0,45%, mentre il Dow Jones sale dello 0,25%.
"La fase rialzista prosegue, sostenuta da fondamentali favorevoli: inflazione stabile, tassi d'interesse contenuti e utili in crescita", ha dichiarato Terry Sandven, chief equity strategist di US Bank Wealth Management. "Questo contesto rappresenta uno sfondo favorevole per ulteriori rialzi dei mercati. Manteniamo una visione orientata al rischio positivo in questa fase della stagione delle trimestrali".
Sul fronte commerciale, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che ci sono "il 50% di possibilità, forse anche meno" che venga siglato un accordo con Bruxelles entro la scadenza del 1° agosto, termine fissato dalla Casa Bianca per l'introduzione di dazi del 30% su beni Ue. "Le tariffe restano un elemento di incertezza e molti commenti delle aziende lo riflettono ancora. Ma anche in mezzo alle tensioni geopolitiche, come quelle tra Russia e Ucraina o tra Israele e Iran, i mercati azionari hanno continuato a salire. È una conferma della solidità dei fondamentali, in particolare dell'inflazione che sembra sotto controllo", ha aggiunto Sandven.
La prossima settimana sarà la più intensa della stagione delle trimestrali, con oltre 150 società dell'S&P 500 che pubblicheranno i conti. Attesi, tra gli altri, anche i risultati di Microsoft, Meta, Apple e Amazon.
Tra le notizie societarie:
- Intel affonda del 9% dopo la pubblicazione dei conti del secondo trimestre, che sebbene abbiano superato le attese sui ricavi, non sono bastati a rassicurare il mercato. A pesare è soprattutto la decisione dell'amministratore delegato Lip-Bu Tan di tagliare ulteriormente gli investimenti nella divisione fonderia.
- Deckers Outdoor balza del 12% dopo che il produttore californiano di calzature ha sorpreso il mercato con un aumento dell'utile superiore alle attese, sostenuto dalla crescita a doppia cifra dei suoi due marchi princiapli, Hoka e Ugg.
- Charter Communications perde il 18%. Il colosso americano delle telecomunicazioni ha registrato ricavi per 13,77 miliardi di dollari nel 2* trimestre, in linea con le stime del consensus FactSet. Tuttavia, l'Ebitda rettificato si è attestato a 5,69 miliardi, leggermente sotto i 5,7 miliardi previsti dagli analisti.
- Carter's crolla del 22,8% dopo che la società specializzata nella produzione e vendita di abbigliamento per bambini ha chiuso il secondo trimestre con un utile rettificato di 0,17 dollari per azione, in netto calo rispetto ai 0,76 dollari dello stesso periodo dell'anno scorso e sotto le attese degli analisti (0,39 usd/azione).
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