Inflazione: allarme Adoc sul carovita, azzerare Iva su beni essenziali
12/11/2025 19:31
Inflazione: allarme Adoc sul carovita, azzerare Iva su beni essenziali
ROMA (MF-NW)--I recenti dati diffusi dall'Istat, che evidenziano un aumento dei prezzi dei beni alimentari del 24,9% tra ottobre 2021 e ottobre 2025 (nettamente superiore al +17,3% dell'indice generale dei prezzi al consumo), rappresentano un segnale drammatico di una crisi che colpisce in modo sproporzionato i consumatori e le famiglie a basso reddito. "Questi numeri confermano quanto denunciamo da tempo: le famiglie sono costrette a spendere di più per acquistare di meno", dichiara Anna Rea, presidente nazionale Adoc. "Si tratta di una vera e propria emergenza. L'impennata del 24,9% sul cibo è la dimostrazione che il carovita sta erodendo il potere d'acquisto con violenza inaudita, costringendo circa un terzo delle famiglie a tagliare sulla spesa alimentare. Non parliamo di rinunce superflue, ma di limitazioni sui beni di prima necessità che aggravano le disuguaglianze sociali e mettono in luce un profondo disagio". L'Adoc ribadisce e rafforza le proposte di emendamento già inviate ai Parlamentari in vista della Legge di Bilancio, per dare un segnale concreto alle famiglie in difficoltà, tra cui l'azzeramento dell'Iva sui beni di prima necessità e la riduzione dell'Iva al 5% sui prodotti per la prima infanzia; una fiscalizzazione degli oneri generali di sistema sulle bollette di elettricità e gas, per alleggerire i costi energetici che hanno contribuito ad alimentare la crescita dei listini alimentari e interventi urgenti sull'aumento dei redditi per sostenere il potere d'acquisto, tra i più bassi d'Europa. "Senza risposte concrete, la ripresa dei consumi, e di conseguenza del Pil e della crescita del Paese, resta estremamente fragile e il disagio delle persone è destinato a crescere", conclude. com/pev (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
WALL STREET: commento di metà seduta
12/11/2025 18:38
WALL STREET: commento di metà seduta
MILANO (MF-NW)--I listini azionari statunitensi trattano contrastati, con il Dow Jones che registra un incremento dello 0,82% mentre l'S&P 500 e il Nasdaq Composite cedono rispettivamente lo 0,04% e lo 0,19%. "In attesa dell'imminente conclusione dello shutdown negli Stati Uniti (oggi la Camera dovrebbe votare in tal senso), che consentirà la progressiva normalizzazione della pubblicazione dei principali dati macro statunitensi, gli operatori prestano attenzione ai pochi dati disponibili", commentano gli strategist di Mps. Sul fronte macroeconomico, l'istituto di ricerca Adp ha segnalato che nelle quattro settimane che si sono concluse il 25 ottobre le aziende Usa hanno perso 11.250 posti di lavoro. Inoltre, l'indice di fiducia Nfib delle piccole imprese Usa è risultato "in lieve calo e pressoché in linea con le attese (98,2 da 98,8 e contro il 98,3 atteso)", concludono gli esperti. Faro anche sui discorsi dei governatori Fed Christopher Waller e Stephen Miran, che potrebbero fare maggiore chiarezza riguardo al futuro della politica monetaria. Sul fronte societario: - le azioni di Advanced Micro Devices balzano dell'8,47% dopo che la ceo Lisa Su ha dichiarato che il mercato complessivo dei componenti e dei sistemi per data center dedicati all'intelligenza artificiale dovrebbe raggiungere 1.000 miliardi di dollari entro il 2030. Su ha aggiunto che l'azienda prevede una crescita complessiva dei ricavi, spinta dalla domanda "insaziabile" di chip per l'AI. - On cresce dell'1,3% dopo che l'azienda ha rivisto al rialzo le previsioni di fatturato per l'intero anno per il terzo trimestre consecutivo, dopo che la società svizzera di abbigliamento sportivo ha registrato altri tre mesi di crescita a doppia cifra, contrastando il rallentamento del mercato delle sneaker. - Bill segna un +11,57% dopo che la società di operazioni finanziarie ha iniziato a valutare una possibile vendita a un rivale più grande del settore o a un fondo di private equity, secondo quanto riportato da Bloomberg. cba (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)