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Thailandia-Cambogia: concordano cessate il fuoco immediato (stampa)
28/07/2025 14:03
Thailandia-Cambogia: concordano cessate il fuoco immediato (stampa)
MILANO (MF-NW)--Cambogia e Thailandia hanno concordato un "cessate il fuoco immediato e incondizionato" a partire dalla mezzanotte locale, dopo giorni di scontri lungo il confine conteso tra i due Paesi.
Secondo quanto riferito da Cnn, l'intesa è arrivata al termine dei colloqui di pace tenuti a Putrajaya, nei pressi della capitale malese Kuala Lumpur, dove si sono incontrati il primo ministro cambogiano Hun Manet e il premier ad interim thailandese Phumtham Wechayachai. La mediazione è stata guidata dal primo ministro della Malesia, Anwar Ibrahim, attuale presidente dell'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (Asean). Secondo quanto dichiarato da Ibrahim, i due Paesi convocheranno martedì 29 luglio un incontro tra i comandanti militari regionali per consolidare la tregua e affrontare le questioni sul campo.
Il cessate il fuoco arriva dopo una nuova fiammata del conflitto: sia Phnom Penh sia Bangkok si sono accusate a vicenda di aver innescato l'ultima escalation. I combattimenti, che secondo fonti ufficiali hanno causato almeno 35 vittime e oltre 200 feriti, proseguivano ancora questa mattina, poche ore prima dell'inizio dei negoziati. Le autorità cambogiane hanno denunciato bombardamenti thailandesi in almeno due località, mentre l'esercito di Bangkok ha segnalato scontri in tre province.
lvi
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FOCUS: accordo Ue-Usa dettato da motivazioni geopolitiche più che economiche (Carmignac)
28/07/2025 14:01
FOCUS: accordo Ue-Usa dettato da motivazioni geopolitiche più che economiche (Carmignac)
MILANO (MF-NW)--Stati Uniti e Unione hanno raggiunto nel fine settimana un accordo sui dazi che prevede l'introduzione di una tariffa del 15% sulle esportazioni europee verso gli Usa, incluse le auto. Un'aliquota dieci volte superiore al livello pre-guerra commerciale, che si aggirava intorno all'1,5%. Fuori dall'intesa restano acciaio e alluminio per i quali resta un'aliquota del 50%. "A prima vista, questo accordo offre ben poco da festeggiare per l'Europa. Tuttavia, quella che appare come una capitolazione dell'Ue merita un'analisi più approfondita, articolata su tre dimensioni fondamentali", afferma Apolline Menut, economista di Carmignac.
L'INTESA EVITA LO SCENARIO PEGGIORE
Innanzitutto l'accordo scongiura lo scenario peggiore: i dazi al 30% minacciati dal presidente Usa Donald Trump, un'escalation "caotica" di ritorsioni e una guerra commerciale a tutto campo. L'Europa, a differenza della Cina, non possiede un potere di leva economico e tecnologico strategico nei nodi cruciali delle supply chain industriali a livello globale. "È vero che i produttori americani dipendono maggiormente dai fornitori europei di beni intermedi che non il contrario, ma in caso di escalation occhio per occhio, Trump avrebbe potuto estendere lo scontro includendo restrizioni sulla fornitura di materie prime energetiche e servizi digitali all'economia europea, ambiti in cui l'Ue è completamente dipendente dagli Stati Uniti", spiega Menut. Inoltre, l'Europa è riuscita a proteggere alcuni settori chiave dai dazi settoriali più gravosi: l'accordo riduce i dazi sulle automobili (dal 25% previsto dalla Sezione 232 al 15%) e per i semiconduttori (minacciati da un'indagine del Bis con possibile imposizione di un dazio del 25%) e i prodotti farmaceutici (per i quali Trump aveva evocato tariffe fino al 200%). "L'intesa riduce quindi in modo significativo l'incertezza sulle politiche commerciali che incombeva sulle supply chain europee, anche se il diavolo si nasconde nei dettagli, in particolare sulle ambigue clausole zero per zero relative ai dazi", commenta l'economista.
LA GEOPOLITICA HA PREVALSO SULL'ECONOMIA
Secondo Menut, il dietrofront di Bruxelles è stato guidato da un calcolo strategico più che da motivazioni economiche. "Mantenere l'impegno di Trump nei confronti dell'Ucraina è fondamentale per l'Ue", sottolinea l'esperta, evidenziando che il blocco ha già accettato un aumento della spesa Nato, abbracciando l'obiettivo, un tempo tabù, del 5% del Pil. L'intensa attività diplomatica dei Capi di Stato europei ha ottenuto un risultato rilevante: convincere Trump a imporre un ultimatum di 50 giorni alla Russia e nel frattempo continuare a fornire armi all'Ucraina tramite acquisti finanziati dall'Ue. "Intraprendere una guerra commerciale che non potevamo vincere sarebbe stato un errore strategico nel lungo periodo, dettato da un miope inseguimento di vantaggi economici immediati. In quest'ottica, possiamo considerare questi 15 punti percentuali di dazi come un premio assicurativo geopolitico contro la Russia", prosegue Menut. Nel nuovo ordine mondiale dove "la forza detta la legge", la realpolitik impone una rivalutazione del prezzo del sostegno militare. "Riteniamo che lo stesso calcolo geostrategico abbia guidato la decisione del Giappone di accettare la stessa amara pillola del 15%".
PROMESSE VUOTE SU INVESTIMENTI ED ENERGIA
Secondo l'esperta, l'annunciato impegno da parte dell'Ue un investimento da 600 miliardi di dollari e gli import energetici dagli Usa per 750 miliardi sembrano più "ambizioni di facciata che impegni concreti". Le proiezioni energetiche, in particolare, risultano poco credibili: "Ai prezzi attuali, anche saturando le esportazioni statunitensi, si arriverebbe a malapena a 150 miliardi di dollari, ben lontani dai 250 miliardi sbandierati dalla Von der Leyen", evidenzia l'economista. Nel complesso, questo accordo non si tratta quindi di una svolta commerciale, ma di un'operazione di contenimento dei danni, nel nome del pragmatismo diplomatico. "L'Ue ha accettato condizioni svantaggiose per preservare l'allineamento geopolitico. Il costo economico potrà anche farsi sentire, ma il calcolo strategico è crudelmente razionale", commenta Menut.
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MARKET DRIVER: Eni, Equita Sim alza target price
28/07/2025 13:50
MARKET DRIVER: Eni, Equita Sim alza target price
MILANO (MF-NW)--Equita Sim ha alzato il prezzo obiettivo su Eni (-0,11% a 14,646 euro) del 3% a 16,5 euro, confermando la raccomandazione buy. "Post risultati del secondo trimestre 2025, miglioriamo le stime di Eps del 3%", spiegano gli analisti. "Riteniamo che ci sia valore sul titolo e che il modello satellitare stia permettendo di farlo emergere. Il miglioramento del piano di buyback da 1,5 mld sarà un catalizzatore positivo per il titolo", aggiungono gli esperti.
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MARKET DRIVER: Garofalo, MB conferma outperform
28/07/2025 13:21
MARKET DRIVER: Garofalo, MB conferma outperform
MILANO (MF-NW)--Mediobanca Research conferma la raccomandazione outperform su Garofalo Health Care, realtà privata sanitaria accreditata quotata su Star, e il prezzo obiettivo a 6,4 euro (titolo a 5,08 euro). Gli analisti definiscono il modello di business della società "resiliente", sottolineando che gode di "barriere all'ingresso significative, esposizione al trend di fondo della crescita della spesa sanitaria, supportato dalla penetrazione della sanità privata, e margini di consolidamento del settore. Su base organica, gli aumenti di bilancio già garantiti da inizio anno offrono visibilità sulla fattibilità della guidance 2025". Inoltre, il gruppo ha recentemente riavviato la campagna di M&A con l'acquisizione di Casa di Cura Città di Roma, con l'ad che ha ribadito l'impegno per un'ulteriore crescita esterna.
esa
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MARKET DRIVER: Poste I., Berenberg conferma buy
28/07/2025 13:20
MARKET DRIVER: Poste I., Berenberg conferma buy
MILANO (MF-NW)--Berenberg conferma la raccomandazione buy su Poste I. (titolo a a 18,76 euro) e il prezzo obiettivo a 20,1 euro. I risultati del primo semestre hanno evidenziato che il Nii nel 2025 dovrebbe attestarsi a 2,6 miliardi di euro nell'intero anno, contro i 2,5 mld del 2024, sottolineano gli esperti. Ciò porterebbe i ricavi dell'esercizio a 2,7 mld. Gli analisti ritengono che tale livello di fatturato potrà essere mantenuto "senza problemi" in futuro. Il management ha affrontato in un incontro con gli analisti quattro temi "che insieme delineano una prospettiva di crescita in accelerazione". Questi sono: l'investimento di un miliardo di euro in Tim, l'aumento della produttività delle vendite, il mantenimento del margine di interesse del business finanziario BancoPosta e la crescente diffusione del cross-selling assicurativo.
esa
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