PUNTO DEL POMERIGGIO EUROPEO: 5 NOVEMBRE 2025
05/11/2025 12:28
PUNTO DEL POMERIGGIO EUROPEO: 5 NOVEMBRE 2025
MILANO (MF-NW)--I listini azionari europei trattano in calo, con l'Euro Stoxx 50 che lascia sul terreno lo 0,77%. Le ultime 24 ore hanno mostrato un chiaro movimento di avversione al rischio, poiché le preoccupazioni per le elevate valutazioni dei titoli tecnologici hanno inciso sul sentiment degli investitori. "La narrazione di mercato ha subito un cambiamento evidente, con un coro crescente che si interroga se potremmo essere sull'orlo di una correzione azionaria", affermano gli economisti di Deutsche Bank. "Tale speculazione ha preso slancio soprattutto nell'ultimo mese, principalmente perché i Magnificent 7 si sono discostati dal resto dell'indice S&P 500, riaccendendo i dubbi su quanto sia ormai concentrato questo mercato azionario". Sul fronte macroeconomico, l'economia dell'Eurozona ha registrato a ottobre la più forte espansione dal maggio del 2023, con una crescita in accelerazione e concludendo provvisoriamente il trend debole osservato nei primi nove mesi dell'anno. Questa forte ripresa ha ricevuto il sostegno dalle condizioni migliori della domanda poiché i nuovi ordini hanno indicato il più rapido ritmo di crescita in due anni e mezzo. Allo stesso tempo, e malgrado l'indebolimento delle previsioni per l'anno a venire, la crescita occupazionale è accelerata toccando un record in 16 mesi. In merito ai prezzi, l'inflazione dei costi è rallentata per il secondo mese consecutivo, spingendosi ulteriormente al di sotto della media storica. Tuttavia, le aziende dell'Eurozona si sono mostrate più aggressive sulla politica dei prezzi di vendita, con questi ultimi saliti al valore più alto da sette mesi. Tirando le somme, il Pmi composito dell'Eurozona, che consiste in una media ponderata di quello manifatturiero e di quello dei servizi, ha continuato a segnalare una crescita dell'economia del settore privato, posizionandosi ad ottobre al di sopra della soglia di non cambiamento dei 50 punti per il decimo mese consecutivo. L'indice si è attestato a 52,5 punti, in netto rialzo rispetto a 51,2 di settembre, toccando un massimo dal maggio del 2023 e concludendo il debole andamento di crescita osservato nel corso di quest'anno. Inoltre, i prezzi alla produzione industriale dell'area euro sono diminuiti dello 0,1% su base mensile a settembre, dopo il calo rivisto dello 0,4% ad agosto, secondo i dati di Eurostat. Gli economisti si aspettavano una lettura invariata. Su base annua, i prezzi alla produzione sono diminuiti dello 0,2%, in linea con le previsioni, rispetto al precedente calo dello 0,6%. Sul fronte della politica monetaria, infine, la Banca Centrale Europea, per la terza volta di seguito, ha mantenuto i tassi fermi al 2% la scorsa settimana. "Purtroppo, non ci sono state sorprese neppure nella conferenza stampa di Christine Lagarde. La presidente ha ripetuto il mantra delle decisioni prese volta per volta, in base alla qualità dei dati economici. Dichiarazioni che rivelano la contraddizione di prendere decisioni di politica monetaria, che avranno effetti nel sistema economico solo dopo un congruo intervallo di tempo, sulla base di dati economici di congiuntura. Inoltre, decidere la politica dei tassi volta per volta in base ai dati è anche un'ammissione di rinuncia alla chiarezza, la politica delle mani libere attribuisce alla banca una enorme discrezionalità nell'interpretazione dei dati ma, nello stesso tempo, priva i mercati della forward guidance", afferma Carlo Benetti, Market Specialist di Gam. "Rinunciando a guidare le aspettative del mercato, Lagarde e i suoi colleghi del board non aiutano neppure loro stessi, la forward guidance è diventata, dagli anni della Grande Crisi Finanziaria, uno strumento di policy efficace e poco costoso. La forward guidance riduce l'incertezza, rende meno enigmatica la politica monetaria, ancora le aspettative d'inflazione e rafforza la credibilità della banca centrale che comunica con chiarezza le sue intenzioni", conclude Benetti. alb alberto.chimenti@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)