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TOP NEWS ESTERO: la Cina non vuole esagerare con gli stimoli
30/07/2025 15:01
TOP NEWS ESTERO: la Cina non vuole esagerare con gli stimoli
MILANO (MF-NW)--I leader cinesi hanno indicato che eviteranno, per ora, di varare nuovi stimoli importanti, mentre le autorità si concentrano sul problema della sovraccapacità nell'economia. Anziché annunciare ulteriori misure di sostegno alla crescita, il Politburo del Partito Comunista, il massimo organo decisionale della Cina, ha promesso di implementare in modo più efficace le politiche già in vigore, riferisce Xinhua.
PECHINO RESTA COMUNQUE PRONTA AD AGIRE
I leader cinesi hanno lasciato intendere che restano pronti ad agire qualora la crescita dovesse indebolirsi, riconoscendo un aumento dell'incertezza senza però menzionare le attuali tensioni commerciali con gli Stati Uniti. I responsabili politici hanno dichiarato che intensificheranno gli sforzi per stimolare la domanda interna, con piani per ampliare il sostegno al settore dei servizi, oltre al programma di sostituzione dei beni di consumo.
Il settore delle esportazioni cinese è sotto pressione a causa dei dazi del presidente americano, Donald Trump, ma le spedizioni verso l'estero hanno finora tenuto relativamente bene.
DA POLITBURO ATTEGGIAMENTO CAUTO
La riunione del Politburo ha mantenuto un atteggiamento cauto in materia di politica economica, ribadendo le linee guida macroeconomiche espresse ad aprile, ma senza includere nuovi interventi a sostegno del settore immobiliare, segnale di una limitata propensione a nuovi stimoli, nonostante il rallentamento del comparto, commenta Louise Loo, capo economista per l'Asia di Oxford Economics.
I responsabili politici cinesi hanno anche ribadito l'intenzione di contenere la sovracapacità in alcuni settori chiave che, secondo gli economisti, aggravano le pressioni deflazionistiche.
Nel corso dell'ultimo mese, le autorità cinesi hanno più volte messo in guardia contro la concorrenza "disordinata" che ha eroso i margini di profitto delle imprese, alimentando le speculazioni su una possibile nuova ondata di riforme dal lato dell'offerta per rilanciare l'economia.
I responsabili politici hanno promesso di rafforzare il sostegno finanziario agli esportatori in difficoltà e di prevenire l'ulteriore diffusione dei rischi legati al debito dei governi locali. Le autorità hanno inoltre affermato che cercheranno di promuovere un mercato dei capitali interno più attraente e inclusivo.
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TOP NEWS ESTERO: Pil Eurozona meglio di attese, meno probabile altro taglio Bce
30/07/2025 15:01
TOP NEWS ESTERO: Pil Eurozona meglio di attese, meno probabile altro taglio Bce
MILANO (MF-NW)--Il prodotto interno lordo dell'area euro è cresciuto dello 0,1% nel secondo trimestre, dopo un incremento dello 0,6% nei tre mesi precedenti, secondo i dati preliminari pubblicati da Eurostat. Il dato ha battuto di poco il consenso degli economisti che si aspettavano una lettura invariata. Su base annua, l'economia della zona euro è aumentata dell'1,4% nel trimestre, dopo il +1,5% dei tre mesi precedenti e al di sopra del consenso al +1,2%.
EUROZONA MOSTRA RESILIENZA
La crescita del Pil dell'Eurozona "dimostra resilienza nonostante la volatilità sul fronte commerciale dovuta agli Stati Uniti. Sebbene i rischi a breve termine per le prospettive restino elevati, i miglioramenti nel sentiment offrono segnali incoraggianti per i prossimi trimestri, con la speranza che l'incertezza economica diminuisca", affermano gli economisti di Ing.
PIU' IMPROBABILE ALTRO TAGLIO TASSI BCE
"L'economia dell'area euro è cresciuta leggermente più del previsto. Sebbene i dazi del presidente statunitense, Donald Trump, abbiano probabilmente penalizzato le esportazioni dei Paesi dell'area euro, una domanda privata più robusta ha più che compensato questo effetto", aggiungono gli economisti di Commerzbank. Per gli esperti "è probabile che l'economia dell'Eurozona continui a crescere moderatamente nei prossimi trimestri. La crescita sorprendentemente solida del secondo trimestre rappresenta con ogni probabilità un ulteriore colpo alle prospettive di nuovi tagli dei tassi da parte della Bce".
"Nonostante i dettagli indichino una dinamica ancora debole nell'area euro, a prima vista la crescita ha subito solo un rallentamento limitato dovuto al contraccolpo dell'anticipo della domanda causato dai dazi. Questo rende meno probabile un taglio dei tassi da parte della Bce a settembre", conferma Riccardo Marcelli Fabiani, Senior Economist at Oxford Economics.
L'esperto sottolinea che "dai dati dei conti nazionali finora pubblicati emerge che la domanda interna continua a sostenere l'economia, mentre il commercio estero ha rappresentato un freno, una dinamica che prosegue da diversi trimestri. Riteniamo che questo trend continuerà. Le esportazioni sono esposte a forti venti contrari, tra dazi e rafforzamento dell'euro, ma un miglioramento del sentiment dovrebbe attenuare l'impatto sugli investimenti, mentre la spesa dei consumatori dovrebbe beneficiare del calo dell'inflazione e di un mercato del lavoro ancora solido".
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Usa: +3% Pil 2* trim
30/07/2025 14:49
Usa: +3% Pil 2* trim
MILANO (MF-NW)--L'economia statunitense è cresciuta a un ritmo molto superiore alle attese nel secondo trimestre, sostenuta da un inversione della bilancia commerciale e da una rinnovata forza dei consumi, riferisce il Dipartimento del Commercio.
Nel dettaglio il prodotto interno lordo, somma dell'attività di beni e servizi in tutta l'economia statunitense, è aumentato del 3% nel periodo aprile-giugno, secondo i dati corretti per la stagionalità e l'inflazione.
La lettura ha superato il consenso degli economisti che si aspettavano un'espansione del 2,3% e ha contribuito a invertire la contrazione dello 0,5% registrata nel primo trimestre, dovuta in gran parte a un forte calo delle importazioni e a una debole spesa dei consumatori in un contesto di timori legati ai dazi.
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FOCUS: mercati sottovalutano rischi fiscali negli Usa (Mirabaud)
30/07/2025 14:43
FOCUS: mercati sottovalutano rischi fiscali negli Usa (Mirabaud)
MILANO (MF-NW)--Lo slancio degli utili e dell'allentamento delle tensioni commerciali continuano a sostenere i mercati, ma sotto la superficie si accumulano tensioni trascurate. "Il deficit fiscale Usa è su livelli storicamente elevati e i mercati sembrano ignorarlo", avverte Andrew Lake, cio & head of Fixed Income di Mirabaud Asset Management. A suo giudizio, l'impatto espansivo della "Big Beautiful Bill" ha sì fornito un impulso alla crescita, ma ha aperto uno squilibrio strutturale nei conti pubblici destinato a tornare centrale nei prossimi trimestri.
INFLAZIONE E MARGINI SOTTO PRESSIONE
Secondo Lake, uno dei segnali da monitorare arriva dai settori più esposti al commercio, come l'automotive e l'elettronica, dove la riduzione delle scorte accumulate in anticipo rispetto ai dazi sta cominciando a far emergere un'inflazione da costi di produzione. "Il mercato considera questi rincari temporanei, ma la vera incognita è se questa dinamica si estenderà a tutta l'economia".
OCCUPAZIONE DECISIVA, OCCHI PUNTATI SUI PAYROLLS
Il mercato del lavoro resta per ora solido, ma si iniziano a intravedere segnali di rallentamento, soprattutto nei servizi. "Se la dinamica dovesse proseguire, le imprese potrebbero faticare a trasferire i maggiori costi sui prezzi finali, con un impatto negativo sui margini", spiega Lake. Il dato chiave sarà quello sui non-farm payrolls di agosto: una lettura debole, osserva l'esperto, potrebbe riaccendere dubbi sulla tenuta della domanda interna.
IL RISCHIO DI UNO SCENARIO TROPPO ROSEO
Il posizionamento attuale dei mercati, secondo Mirabaud, riflette una narrativa eccessivamente ottimista: dazi senza effetti collaterali, inflazione in rientro, crescita stabile. Ma uno scenario meno lineare è ancora possibile, soprattutto se i prezzi restassero rigidi e la Fed dovesse ritardare i tagli previsti. "Al momento, sono scontati due tagli nei prossimi mesi, ma se l'inflazione si confermasse persistente, queste aspettative potrebbero cambiare".
POSIZIONAMENTO: CEDOLE, QUALITÀ E SELETTIVITÀ
In questo contesto, Mirabaud AM resta "cautamente ottimista", con uno scenario base che prevede un rallentamento moderato senza recessione. La strategia si concentra sull'allungamento della duration in modo graduale e selettivo, privilegiando l'investment grade di alta qualità e alcuni segmenti high yield resilienti. "Con le valutazioni così elevate, preferiamo concentrarci sul carry piuttosto che inseguire ulteriori rialzi. Il nostro approccio resta difensivo, pronto a cogliere opportunità in caso di correzioni, ma senza eccessi di fiducia".
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MARKET DRIVER: Eurogroup L., Berenberg alza target price
30/07/2025 14:36
MARKET DRIVER: Eurogroup L., Berenberg alza target price
MILANO (MF-NW)--Berenberg ha alzato da 2,6 a 3,85 euro il prezzo obiettivo su Eurogroup L., confermando la raccomandazione hold, dopo che Ems, azionista di maggioranza, e Ferrum Investment, veicolo d'investimento di nuova costituzione posseduto da fondi gestiti da FountainVest, hanno sottoscritto un contratto di compravendita di azioni per il trasferimento di una partecipazione pari al 45,7% del capitale sociale di EuroGroup Laminations. L'operazione avviene a un prezzo di 3,85 euro per azione e allo stesso prezzo verrà lanciata un'opa sulla quota restante.
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