MARKET DRIVER: meglio investire nei settori non finanziari (Generali Investments)
18/09/2025 10:37
MARKET DRIVER: meglio investire nei settori non finanziari (Generali Investments)
MILANO (MF-NW)--Dato l'aumento del rischio francese nel settore finanziario rispetto a quello non finanziario, e considerando l'attuale basso differenziale di rendimento e la limitata visuale, gli investitori preferiscono i settori non finanziari. "Sebbene le tendenze fondamentali siano leggermente negative, rimangono ampiamente sotto controllo, offrendo agli investitori una prospettiva ragionevole per i rendimenti totali nel medio termine. In termini relativi, l'offerta di obbligazioni societarie dovrebbe rimanere significativamente inferiore a quella delle emissioni sovrane. Questa dinamica rafforza la nostra consolidata preferenza per il credito rispetto ai bond governativi, soprattutto nell'attuale contesto", afferma Elisa Belgacem, strategist di Generali Investments. "Gli spread degli investimenti di qualità sono attualmente ai livelli più stretti dal 2018, rendendo le valutazioni meno allettanti. Tuttavia, il carry rimane interessante e prevediamo che gli spread rimarranno in un intervallo stabile nei prossimi mesi. Questo supporta una strategia continuativa incentrata sul carry. Preferiamo il credito europeo rispetto a quello statunitense, grazie a spread più ampi e a un profilo strutturalmente più difensivo", prosegue l'esperta. "Data l'aumentata incertezza politica in Francia, stiamo tornando a una posizione di sovrappeso sulle obbligazioni non finanziarie rispetto a quelle finanziarie. Ciò riflette sia la maggiore concentrazione di rischio francese all'interno degli indici finanziari, sia il più forte meccanismo di trasmissione dal rischio sovrano al credito nel settore finanziario. Tuttavia", conclude Belgacem, "continuiamo a preferire gli strumenti AT1 come strategia di miglioramento del rischio".
ava
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
Istat: +2,7% t/t prezzi case 2* trim (+3,9% a/a), bene compravendite
18/09/2025 10:15
Istat: +2,7% t/t prezzi case 2* trim (+3,9% a/a), bene compravendite
ROMA (MF-NW)--Secondo le stime preliminari, nel secondo trimestre 2025 l'indice dei prezzi delle abitazioni (ipab) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, aumenta del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 3,9% nei confronti dello stesso periodo del 2024 (era +4,4% nel primo trimestre).
L'Istat rileva che la crescita tendenziale si deve soprattutto ai prezzi delle abitazioni già esistenti, che aumentano del 4,5% (in decelerazione rispetto al +4,9% del trimestre precedente) e, in misura più contenuta, a quelli delle nuove abitazioni che salgono dell'1,1% (in calo rispetto al +1,5% del primo trimestre). Questi andamenti si manifestano in un contesto di crescita lievemente attenuata dei volumi di compravendita: +8,1% la variazione tendenziale registrata nel secondo trimestre 2025 dall'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate per il settore residenziale (dopo l'11,2% del trimestre precedente).
Su base congiunturale, la dinamica di aumento dell'indice (+2,7%) è imputabile sia ai prezzi delle abitazioni nuove (+4,4%) sia a quelli delle già esistenti (+2,4%). Il tasso di variazione acquisito dell'indice per il 2025 è pari a +3,5% (-0,9% per le abitazioni nuove e +4,4% per quelle già esistenti).
I prezzi delle abitazioni sono in crescita, sia su base congiunturale sia su base annua, in tutte le ripartizioni. In particolare, il tasso di crescita tendenziale più marcato si registra nel Nord-Est (+5,4%, in accelerazione rispetto al +5,2% del trimestre precedente) e riflette principalmente l'aumento dei prezzi delle abitazioni già esistenti (+6,5%) e, in misura decisamente più contenuta, delle nuove (+0,8%). Nelle altre ripartizioni, i prezzi registrano una dinamica più contenuta: +3,8% nel Centro (in decelerazione dal +4,7%), +3,6% nel Sud e Isole (da +4,7%) e +3,4% nel Nord-Ovest (da +3,8%).
Su base tendenziale, i prezzi delle abitazioni registrano aumenti in tutte le città. A Roma si registra un incremento su base annua del 4,4% (in rallentamento rispetto al +6,5% del trimestre precedente); seguono Milano, dove si evidenzia un rialzo tendenziale del 2,0% (in forte ripresa dopo il -0,1% del primo trimestre) e Torino, che segna una crescita pari all'1,9% (in decelerazione dal +6,4% del trimestre precedente).
L'Istat spiega che nel secondo trimestre del 2025, i prezzi delle abitazioni aumentano del 3,9% rispetto al secondo trimestre del 2024, evidenziando una leggera decelerazione rispetto al primo trimestre 2025. Il maggior contributo all'aumento dei prezzi delle abitazioni è dato da quelle già esistenti, +4,5% su base annua, mentre più contenuta è la crescita dei prezzi delle abitazioni nuove (+1,1%). La crescita è diffusa a livello territoriale ed è più marcata nel Nord Est (+5,4%) e nel Centro (+3,8%) rispetto alle altre ripartizioni. L'aumento tendenziale dei prezzi delle abitazioni si manifesta in un contesto di espansione del mercato residenziale; prosegue infatti, anche se lievemente attenuata, la fase di crescita del numero delle compravendite, iniziata nel secondo trimestre del 2024.
pev
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
MARKET DRIVER: Fed taglia ma con giudizio (Mps)
18/09/2025 10:09
MARKET DRIVER: Fed taglia ma con giudizio (Mps)
MILANO (MF-NW)--La Federal Reserve ha tagliato come da consenso i tassi di interesse di 25 punti base "pubblicando un comunicato piuttosto dovish, segnalando i rischi al ribasso sul mercato del lavoro. Indicazioni dovish sono giunte anche dalla nuvola dei dot con la mediana dei tagli che si aspetta 50 pb ulteriori entro fine anno, seguiti da altri 50 pb nel 2026", affermano gli strategist di Mps. La percezione è però cambiata durante la conferenza stampa del presidente, Jerome Powell, dato che "sono giunte parole di maggiore cautela. Il taglio è stato definito come un'operazione di risk management, ossia cautelativo verso un futuro rallentamento dell'economia. Tuttavia, ha anche puntualizzato che l'inflazione resta elevata e nel 2026 le nuove stime economiche hanno visto una revisione al rialzo dell'inflazione e della crescita ed al ribasso della disoccupazione. Non sorprende pertanto che l'entusiasmo iniziale del comunicato sia stato stemperato dal tono hawkish, con i rendimenti sui treasury saliti a fine giornata", puntualizzano gli esperti. In sintesi, concludono da Mps, "l'ultima riunione della Fed ci manda il messaggio di un board favorevole a nuovi tagli nel prossimo futuro se i dati macro andranno nella direzione di un ulteriore rallentamento del mercato del lavoro, ma non del tutto tranquillo lato prezzi".
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alberto.chimenti@mfnewswires.it
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