Vigilanza Bce: banche europee solide e redditizie ma attenzione ai rischi
18/11/2025 14:11
Vigilanza Bce: banche europee solide e redditizie ma attenzione ai rischi
MILANO (MF-NW)--Le banche europee hanno "robuste posizioni di liquidità e capitale" e "forte redditività", anche se gli istituti operano in un contesto di rischi elevati a cui devono prepararsi. Lo ha osservato la Bce che ha pubblicato i risultati gli Srep (Supervisory Review and Evaluation Process) per il 2025 assieme alle priorità di vigilanza per il 2026-2028. Secondo i dati Bce, nel secondo trimestre del 2025 la media ponderata del capitale Common Equity Tier 1 (o Cet1), che rappresenta il capitale di qualità più elevata delle banche, si attesta al 16,1% delle loro attività ponderate per il rischio. Il coefficiente di leva finanziaria si colloca al 5,9%. Analogamente, le riserve di liquidità restano molto al di sopra del requisito minimo del 100%, con un indice di copertura della liquidità (Liquidity Coverage Ratio, Lcr) a livello aggregato pari al 158% nel secondo trimestre del 2025. Le banche continuano a mostrare un buon accesso al finanziamento al dettaglio e all'ingrosso, con un coefficiente netto di finanziamento stabile (Nsfr) in media sostanzialmente stabile al 127%. La redditività resta elevata, sostenuta dal margine di interesse e dal reddito netto da commissioni e provvigioni. Il rendimento annualizzato del capitale su base aggregata, al 9,5% nel quarto trimestre del 2024, è migliorato ulteriormente raggiungendo il 10,1% nel secondo trimestre del 2025. La qualità degli attivi si conferma solida in tutto il settore, con un'incidenza dei crediti deteriorati (non-performing loans) pari all'1,9% nel secondo trimestre del 2025. L'incidenza dei crediti deteriorati per i prestiti relativi a immobili non residenziali e i prestiti a piccole e medie imprese resta superiore ai valori medi (rispettivamente 4,6% e 4,9%), mentre alcuni Paesi con un'incidenza storicamente bassa registrano un moderato incremento delle consistenze di crediti deteriorati. I prestiti classificati nello stadio di rischio 2, ossia caratterizzati da un aumento significativo del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale, sono aumentati marginalmente, dal 9,5% nel secondo trimestre del 2024 al 9,6% nel secondo trimestre del 2025. La capacità di tenuta del settore bancario dell'area dell'euro è il risultato di diversi fattori, secondo Bce, tra cui "una regolamentazione efficace, una vigilanza solida e i miglioramenti nella gestione dei rischi da parte delle banche, nonché interventi monetari e di bilancio straordinari in risposta ai recenti shock macroeconomici". MISURE DI VIGILANZA QUALITATIVE E QUANTITATIVE Rispetto all'anno precedente, le nuove misure qualitative adottate dalla Bce sono circa il 30% in meno. Tale diminuzione è in linea con il rafforzamento dell'approccio di vigilanza più orientato ai rischi significativi. Le misure qualitative emanate riguardano il rischio di credito (40%), la governance interna (17%), l'adeguatezza patrimoniale (11%) e il rischio operativo (10%). In termini di punteggi Srep, il giudizio complessivo ha registrato in media un lieve miglioramento, passando da 2,6 a 2,5 rispetto all'anno precedente. Nel complesso, un quarto delle banche resta nelle due categorie più deboli (3-4 punti). Sul piano quantitativo, i requisiti e gli orientamenti di Cet1 complessivi rimangono sostanzialmente stabili all'11,2%. Questo dato include i requisiti di primo e di secondo pilastro, i requisiti combinati di riserva di capitale e gli orientamenti di secondo pilastro (Pillar 2 guidance, P2G). I requisiti di Cet1 di secondo pilastro che le banche devono soddisfare nel 2026 rimangono sostanzialmente stabili all'1,2% delle attività ponderate per il rischio. I P2G non vincolanti, che tengono conto dello stress test 2025 e si applicano nel 2026, sono diminuiti dall'1,3% all'1,1% (Cet1). Ciò riflette i risultati della prova di stress di quest'anno, che ha evidenziato una migliore capacità di assorbire le perdite in virtù di maggiori profitti, e quindi una minore riduzione di capitale rispetto alla precedente prova di stress condotta nel 2023. La Bce tiene sotto osservazione in particolare le esposizioni deteriorate e le operazioni di leva finanziaria delle banche. Quando una situazione è ritenuta inadeguata o i progressi compiuti nel rimediare alle carenze sono insufficienti, viene applicata una maggiorazione ai requisiti di secondo pilastro (Pillar 2 requirements, P2R). Con le decisioni Srep del 2025 il numero di banche soggette alle maggiorazioni è diminuito, poiché alcune hanno posto rimedio a precedenti rilievi. Quest'anno è stata applicata una maggiorazione per accantonamenti insufficienti a fronte delle esposizioni deteriorate nei confronti di 10 banche, in calo rispetto alle 18 del precedente ciclo Srep. Per sei banche i P2R includono una maggiorazione per la leveraged finance, in diminuzione rispetto alle nove dello scorso anno. Avendo ravvisato un rischio elevato di leva finanziaria eccessiva, la Bce ha applicato un requisito di secondo pilastro sul coefficiente di leva finanziaria (leverage ratio Pillar 2 requirement, P2R-LR) nei confronti di 14 banche, rispetto alle 13 della precedente valutazione. Tale requisito è giuridicamente vincolante e si aggiunge al coefficiente di leva finanziaria minimo del 3% obbligatorio per tutte le banche. La Bce ha inoltre applicato P2G non vincolanti sul coefficiente di leva finanziaria a cinque banche e ha imposto misure quantitative di liquidità a quattro banche. PRIORITÀ DI VIGILANZA PER IL PERIODO 2026-2028 Secondo la Bce "le banche europee continuano a operare in un contesto difficile, caratterizzato da maggiori rischi geopolitici, nonché dal mutare dei modelli concorrenziali a seguito della digitalizzazione e dell'accresciuta offerta di servizi finanziari da parte di soggetti non bancari. Sono pertanto necessarie valutazioni dei rischi in chiave prospettica e un'adeguata capacità di tenuta". Questi elementi sono considerati nelle priorità della Vigilanza per il periodo 2026-2028. La prima priorità richiede alle banche di mantenere la propria capacità di tenuta a fronte dei rischi geopolitici e delle incertezze macrofinanziarie. "È necessario che le banche continuino ad assicurare solidi criteri per la concessione del credito, un'adeguata capitalizzazione tramite la coerente attuazione del regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR3) e una prudente gestione i rischi climatici e naturali", ha rilevato la Bce. La seconda priorità della Vigilanza è "garantire una forte resilienza operativa e solide capacità nell'ambito delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Con ciò si intende l'esigenza di disporre di sistemi di gestione del rischio operativo resilienti, colmare le carenze nella segnalazione e nell'aggregazione dei dati sui rischi e quindi poter contare su sistemi informatici affidabili". RIFORMA E METODOLOGIE DELLA VIGILANZA La Vigilanza Bce ha intanto intrapreso una riforma degli Srep. Alle banche sono state trasmesse decisioni finali o lettere entro la fine di ottobre 2025, con oltre un mese di anticipo rispetto ai cicli precedenti. Le decisioni, ora più sintetiche, si incentrano sui requisiti quantitativi e qualitativi fondamentali, sui principali risultati e sulle problematiche di vigilanza più rilevanti. Nel 2026 sarà introdotta una nuova metodologia semplificata per il calcolo dei requisiti P2R. nin (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)