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FOCUS: il dollaro resta debole nei confronti di tutte le principali valute (Gam)
24/09/2025 10:41
FOCUS: il dollaro resta debole nei confronti di tutte le principali valute (Gam)
MILANO (MF-NW)--La decisione sul taglio dei tassi di interesse ha segnato una discontinuità della banca centrale americana rispetto a giugno. Nel duplice mandato del suo Statuto la piena occupazione prevale ora sulla stabilità dei prezzi. "Per quanto riguarda i mercati, c'è forse una certa compiacenza: nonostante le tensioni nella geopolitica, la forte concentrazione delle performance azionarie, le crepe nel mercato del lavoro e l'inflazione ancora lontana dal livello obiettivo, gli investitori continuano a scommettere sulle promesse della tecnologia e dell'intelligenza artificiale", afferma Carlo Benetti, strategist di Gam. "Molti di loro non sono operatori professionali ma singoli individui che si ritrovano sulle piattaforme, scambiano pareri e comprano sulle flessioni". "Un sostegno al mercato viene naturalmente anche dalle aspettative sul ciclo di allentamento delle condizioni finanziarie", puntualizza l'esperto. "I prezzi dei futures scontano un livello dei tassi attorno al 3% entro la fine del 2026, un cambio di prospettiva, più orientata all'ottimismo, rispetto a pochi mesi fa e rispetto alle stesse previsioni dei membri del Fomc per i quali l'aspettativa media è di un livello dei tassi prossimo a 3,5% alla fine del prossimo anno". "A seguito del taglio, il cambio euro dollaro ha mostrato volatilità", prosegue lo strategist. "L'immediato movimento di indebolimento è stato corretto dopo i commenti meno accomodanti di Powell. In ogni caso, il biglietto verde resta debole nei confronti di tutte le principali valute nonostante proseguano gli acquisti di attività americane da parte degli investitori stranieri". "Evidentemente, gli investitori vogliono surfare l'onda del momentum delle azioni americane e della tecnologia ma non vogliono rimanere esposti alle fluttuazioni del dollaro, pertanto coprono l'esposizione al rischio del cambio. Nei fatti", spiega Benetti, "è un segnale di diffidenza verso gli effetti che le azioni dell'amministrazione Trump potrebbero avere sul biglietto verde". "Nell'ultimo sondaggio che Bank of America conduce ogni mese presso i gestori, il 38% degli intervistati ha dichiarato l'intenzione di aumentare la copertura contro un dollaro più debole. Messo in relazione con le performance dei listini, il comportamento del dollaro riflette non la disaffezione verso gli asset americani ma la diffidenza degli operatori, la sua debolezza è misura della credibilità di questa Amministrazione", conclude l'esperto. ava (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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MARKET DRIVER: ottimismo tedesco si è ridimensionato (Ing)
24/09/2025 10:38
MARKET DRIVER: ottimismo tedesco si è ridimensionato (Ing)
MILANO (MF-NW)--Il sentiment tra le imprese in Germania si è deteriorato. L'indice Ifo sul clima aziendale è sceso a 87,7 punti a settembre, rispetto agli 88,9 di agosto. "L'ottimismo tedesco è stato ridimensionato da una combinazione di tariffe statunitensi, un euro più forte e l'incapacità politica di combinare stimoli fiscali con riforme in grado di favorire la crescita", affermano gli economisti di Ing. alb alberto.chimenti@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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Giappone: settore privato in rallentamento a settembre, male manifatturiero
24/09/2025 10:31
Giappone: settore privato in rallentamento a settembre, male manifatturiero
MILANO (MF-NW)--Il settore privato giapponese è cresciuto al ritmo più lento degli ultimi quattro mesi a settembre, secondo gli ultimi dati di S&P Global. Nel dettaglio il Pmi composito del Sol Levante è sceso a 51,1 punti a settembre dai 52 di agosto, indicando un tasso di crescita solo marginale. È emersa una netta divergenza tra i settori, con il terziario che è rimasto forte mentre le condizioni del manifatturiero sono peggiorate in modo significativo. Nello specifico il Pmi servizi è rimasto stabile a 53 punti, mentre il Pmi manifatturiero è sceso a 48,4 punti dai 49,7 del mese precedente, indicando una contrazione più rapida. L'aspetto più preoccupante è stato l'indice di produzione manifatturiera, che è sceso a 47,3 punti, registrando il calo più ripido della produzione da marzo. Complessivamente, i nuovi ordini sono cresciuti solo marginalmente, poiché un solido aumento della domanda dei servizi non è riuscito a compensare del tutto la contrazione più marcata degli ordini nelle fabbriche. La crescita dell'occupazione nel settore privato è rallentata al ritmo più debole degli ultimi due anni, con i produttori che hanno ridotto il personale. L'inflazione dei costi degli input, sebbene sia rimasta elevata, ha mostrato un rallentamento rispetto ad agosto, anche se le aziende hanno continuato ad aumentare i prezzi di vendita a un ritmo solido. La fiducia aziendale per l'anno a venire è rimasta relativamente contenuta, restando tra i livelli più bassi osservati dalla pandemia. I dati presentano un quadro sfidante di un'economia a due velocità, in cui la resilienza del settore dei servizi è compensata dalla crisi del manifatturiero. alb (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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Germania: indice Ifo settembre a 87,7 punti
24/09/2025 10:24
Germania: indice Ifo settembre a 87,7 punti
MILANO (MF-NW)--Il sentiment tra le imprese in Germania si è deteriorato. L'indice Ifo sul clima aziendale è sceso a 87,7 punti a settembre, rispetto agli 88,9 di agosto. "Le aziende si sono dichiarate meno soddisfatte dell'attività corrente, mentre le loro aspettative si sono notevolmente oscurate. Le prospettive di una ripresa economica hanno subito un rallentamento", commenta Clemens Fuest, presidente dell'istituto Ifo. Nel settore manifatturiero, l'indice è diminuito. Le aziende hanno valutato la situazione corrente come leggermente peggiore e le aspettative sono diventate più caute. I nuovi ordini hanno subito un ulteriore calo. Qualsiasi barlume di speranza emerso tra i produttori di beni strumentali nel mese precedente è svanito. Nel settore dei servizi, il clima aziendale è peggiorato in modo significativo. Le aspettative sono diventate notevolmente più pessimistiche e l'indicatore è sceso al livello più basso da febbraio. Le aziende hanno anche rivisto al ribasso le valutazioni della situazione corrente. Il sentiment è peggiorato particolarmente nel settore dei trasporti e della logistica. Nel commercio, il clima aziendale è peggiorato, guidato da aspettative più pessimistiche. Tuttavia, le aziende hanno valutato la situazione corrente in modo leggermente più positivo. L'indice del clima aziendale è aumentato nel commercio al dettaglio, ma è diminuito all'ingrosso. Infine, nelle costruzioni, l'indice è aumentato nuovamente dopo il rallentamento del mese scorso. Le aziende si sono dichiarate leggermente più soddisfatte dell'attività corrente. Le aspettative per i mesi a venire hanno continuato a migliorare. alb (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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Istat: in 2022 spesa Comuni per servizi sociali stabile a 0,46% Pil, ampi divari territoriali
24/09/2025 10:20
Istat: in 2022 spesa Comuni per servizi sociali stabile a 0,46% Pil, ampi divari territoriali
ROMA (MF-NW)--Nel 2022 i Comuni hanno impegnato per i servizi sociali e socio-educativi 10,9 miliardi di euro, di cui 812 milioni rimborsati dalla contribuzione a carico degli utenti e 1,2 miliardi finanziati dal Servizio Sanitario Nazionale. La spesa (8,9 miliardi al netto delle compartecipazioni) aumenta, a prezzi correnti, del 5,8% rispetto all'anno precedente. In rapporto al Pil, comunica l'Istat, la spesa dei Comuni per il welfare territoriale rappresenta lo 0,46%, quota stabile rispetto al 2021. La spesa media pro-capite è di 150 euro all'anno, con ampi divari tra le aree del Paese: da 78 euro al Sud a 207 euro nel Nord-est. Al netto della spesa per i servizi educativi per la prima infanzia (nido e altri servizi), che afferiscono all'ambito educativo, la spesa per i servizi sociali in senso stretto si attesta a 7,5 miliardi di euro. com/rov (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)