-
TOP NEWS ITALIA: peggio per manifatturiero italiano potrebbe essere alle spalle
01/08/2025 11:00
TOP NEWS ITALIA: peggio per manifatturiero italiano potrebbe essere alle spalle
MILANO (MF-NW)--Il settore manifatturiero italiano ha mostrato timidi segnali di stabilizzazione a luglio, con il Pmi che è salito salito a 49,8 punti rispetto ai 48,4 di giugno.
PEGGIO POTREBBE ESSERE PASSATO
"Sebbene l'indice principale sia rimasto di poco al di sotto della soglia dei 50 punti, che separa la crescita dalla contrazione, i cali più contenuti della produzione e dei nuovi ordini suggeriscono che il peggio della recente fase recessiva potrebbe essere alle spalle. Da segnalare in particolare il miglioramento delle condizioni di business nel comparto dei beni di investimento, in controtendenza rispetto al quadro generale di contrazione", afferma Nils Müller, junior economist di Hamburg Commercial Bank. A luglio, puntualizza l'economista, "i produttori italiani hanno iniziato a ricostituire le scorte di input per la prima volta in quasi tre anni, uno sviluppo che potrebbe riflettere un cambiamento nel sentiment. Sebbene le aziende abbiano indicato che parte di tale accumulo sia stato determinato da preoccupazioni legate alle catene di approvvigionamento e da un numero più contenuto di ordini, ciò ha coinciso anche con un marcato miglioramento della fiducia. Con l'ottimismo tra i produttori salito a livelli superiori alla media di lungo periodo, alcune imprese potrebbero prepararsi a una possibile ripresa della domanda nella seconda parte dell'anno. In passato, fasi simili di ricostituzione degli inventari hanno spesso segnalato l'avvicinarsi della fine del ciclo recessivo".
MANIFATTURIERO VICINO A PUNTO DI SVOLTA
Nel complesso, conclude Müller, "i dati di luglio suggeriscono che il settore manifatturiero italiano potrebbe trovarsi vicino a un punto di svolta. Il recente accordo commerciale tra Unione europea e Stati Uniti ha evitato un'escalation significativa delle tensioni e offre un prezioso margine di certezza nella pianificazione per gli esportatori italiani. Tuttavia, sebbene l'intesa abbia sostituito l'annunciata tariffa del 30% con un dazio ridotto del 15% su determinati beni industriali, tale livello rimane elevato e continua a mettere le imprese italiane in condizioni di svantaggio competitivo nel mercato statunitense. Resta da vedere quanto a lungo durerà l'accordo, soprattutto alla luce della volatilità della politica commerciale americana e della possibilità che i termini possano nuovamente cambiare".
alb
alberto.chimenti@mfnewswires.it
(fine)
MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
-
*Borsa Hong Kong: Hang Seng chiude a -1,07% a 24.507,81 punti
01/08/2025 11:00
-
MARKET DRIVER: Azimut H., DB conferma buy
01/08/2025 10:45
MARKET DRIVER: Azimut H., DB conferma buy
MILANO (MF-NW)--Deutsche Bank conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo di 35 euro su Azimut H.. Lo società ha registrato un utile netto di 124 milioni di euro, superiore di circa il 20% alle attese grazie a una maggiore generazione di ricavi e ad alcuni elementi non ricorrenti al di sotto della linea operativa. L'asset manager ha inoltre migliorato le previsioni per la raccolta netta e gli utili da gestione patrimoniale, che - al netto delle componenti straordinarie - dovrebbero attestarsi intorno ai 400 milioni di euro per il 2025. Le commissioni lorde hanno raggiunto i 325 milioni di euro (-7% a/a), ovvero il 3% in più rispetto alle aspettative: il calo su base annua è dovuto al deconsolidamento (dal terzo trimestre) delle attività in Australia. Al netto di questo effetto, gli analisti calcolano una crescita delle commissioni di circa l'8%.
bon
andrea.bonfiglio@mfnewswires.it
(fine)
MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
-
*GB: Pmi manifatturiero luglio finale a 48 punti
01/08/2025 10:42
-
MARKET DRIVER: Campari, Barclays conferma equal weight e lima tp
01/08/2025 10:34
MARKET DRIVER: Campari, Barclays conferma equal weight e lima tp
MILANO (MF-NW)--Barclays conferma il rating equal weight e lima il prezzo obiettivo su Campari a 6,20 euro da 6,40. La società "ha tenuto a sottolineare che il primo semestre è in linea con le aspettative in termini di fatturato, utile e generazione di cassa. Le spese di pubblicità e promozione sono state anticipate, il che rafforza le aspettative per il secondo semestre. Vi è potenzialmente maggiore visibilità sui dazi, che influiscono sulle nostre previsioni, ma nel complesso prevediamo una solida seconda metà dell'anno". L'azienda ha quantificato l'impatto tariffario più probabile in 21 milioni di euro nell'anno fiscale 2025 e 37 milioni di euro annualizzati, al netto di eventuali effetti mitiganti come la delocalizzazione della produzione o l'aumento dei prezzi. Il primo richiederebbe un contesto geopolitico molto più stabile, mentre il secondo un contesto dei consumatori più solido, quindi per il momento Barclays prevede una mitigazione limitata.
bon
andrea.bonfiglio@mfnewswires.it
(fine)
MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)