Banche: Abi-Cerved stimano crescita tasso crediti deteriorati al 2,9% in 2025, al 3% in 2026
07/10/2025 14:33
Banche: Abi-Cerved stimano crescita tasso crediti deteriorati al 2,9% in 2025, al 3% in 2026
ROMA (MF-NW)--Il contesto economico ancora incerto e l'elevata instabilità geopolitica portano Abi e Cerved a stimare che nel 2025 il tasso di deterioramento del credito alle imprese - o tasso di default - si assesterà al 2,9% rispetto al 2,6% registrato nel 2024. Nel 2026 una crescita economica modesta dovrebbe spingere questo indicatore al 3%, nonostante il minor livello dei tassi di interesse di mercato. Nel 2027 il valore è dato in discesa al 2,9%, lo stesso livello del 2019 e di gran lunga inferiore al picco del 7,5% toccato nel 2012. Sono alcuni dei risultati dell'outlook Abi-Cerved 2025-27 che analizza i flussi di credito erogati alle imprese che nel corso dell'anno vengono classificati come deteriorati (inclusi sofferenze, inadempienze probabili e crediti scaduti), espressi in percentuale dei crediti in bonis all'inizio dell'anno, con dettagli per dimensione aziendale, settore economico e area geografica. Nel periodo compreso tra il 2024 e il 2027, si prevedono incrementi più significativi dei tassi di default tra le grandi imprese (dall'1,4% all'1,9%), nelle aree del Nord-Est (dal 1,8% al 2,1%), del Nord-Ovest (dal 2,3% al 2,6%) e nel Sud e Isole (dal 3,5% al 3,8%). A livello settoriale, gli aumenti più marcati si stimano nel comparto delle Costruzioni (dal 2,8% al 3,2%) e in quello industriale (dal 2,3% al 2,7%). A fronte di questa dinamica, a fine 2027 il tasso di deterioramento più elevato si conferma nelle microaziende (3,1% nel 2027), nel Sud e Isole (3,8%) e nel settore delle Costruzioni (3,2%). L'elevata incertezza sul piano internazionale è alimentata dai dazi sull'export verso gli Usa pari al +15% per i beni italiani ed europei, con picchi fino al +50% per alcune categorie, e aliquote comprese tra il +10% e il +30% per le merci provenienti da gran parte del resto del mondo. Tali politiche potrebbero generare un significativo rallentamento del commercio globale, con impatti negativi sul fatturato e sulla redditività delle imprese. A questo si aggiunge il perdurare dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, che contribuisce ulteriormente a mantenere elevati i livelli di instabilità. Quanto ai settori, nel 2026 i nuovi crediti deteriorati cresceranno ovunque a eccezione dell'agricoltura, che si manterrà stabile. Il peggioramento più accentuato è previsto per le costruzioni (dal 3,1% del 2025 al 3,4%), seguite da industria (dal 2,7% al 2,9%) e servizi (dal 2,9% al 3,0%). Il 2027 vedrà un miglioramento lievemente più accentuato per l'industria e le costruzioni (-0,2 punti percentuali) mentre servizi e agricoltura scenderanno solamente di un decimo di punto. Tutti i settori restano al di sotto del livello pre-pandemico tranne l'industria (2,7% nel 2027 contro il 2,3% del 2019). Un lieve incremento della percentuale di crediti in default si registrerà nel 2026 in tutte le aree geografiche: nel Nord-Ovest (dal 2,6% del 2025 al 2,7%), nel Nord-Est (dal 2,1% al 2,3%), mentre Sud e Isole (dal 3,7% al 3,9%) continueranno ad essere la zona più rischiosa, seguita dal Centro (dal 3,3% al 3,4%). Al termine del periodo di previsione, il Mezzogiorno presenterà valori inferiori rispetto al 2019 (3,8% contro 4,2%), mentre il Nord-Ovest avrà valori leggermente superiori (2,6% contro 2,4%). pev (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
WALL STREET: commento di preapertura
07/10/2025 13:48
WALL STREET: commento di preapertura
MILANO (MF-NW)--I future sui listini azionari statunitensi trattano sulla parità dopo la chiusura contrastata di Wall Street di ieri, con il Dow Jones che ha perso terreno, interrompendo una striscia positiva di sei sedute, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno aggiornato i massimi storici. Gli strategist di Mps affermano che "si intravedono timidi segnali di un possibile accordo per interrompere lo shutdown, con il presidente americano, Donald Trump, che ha dichiarato di essere disposto a negoziare con i democratici sul tema dei sussidi sanitari, anche se successivamente ha corretto il tiro, puntualizzando che questo avverrà una volta che verrà interrotta la fase di shutdown". Anthony Willis, Investment Manager di Columbia Threadneedle Investments, sottolinea però che secondo i mercati predittivi come Polymarket, c'è attualmente una probabilità del 72% che lo shutdown si estenda oltre la metà del mese, e un 25% di possibilità che diventi il più lungo della storia. In sintesi, "la situazione rimane più frustrante che drammatica per i mercati, ma l'assenza di informazioni chiave su occupazione e inflazione potrebbe complicare il quadro decisionale. Dal punto di vista economico e finanziario, al momento non si intravedono rischi sistemici, ma più lo stallo si prolungherà, più il suo impatto diventerà tangibile", conclude l'esperto. Sul fronte societario: - le azioni di Constellation Brands trattano in rialzo del 3,32% nel premercato, dopo che i risultati trimestrali del proprietario di Modelo hanno superato le aspettative di Wall Street. La società ha registrato utili rettificati di 3,63 dollari per azione su ricavi per 2,48 miliardi di dollari, mentre gli analisti interpellati da Lseg avevano stimato 3,38 dollari per azione e 2,46 miliardi di dollari. L'azienda ha inoltre confermato la propria guidance per l'intero anno fiscale. - le azioni di Trilogy Metals volano con un rialzo monstre del 216,75% nel premercato dopo che il governo statunitense ha annunciato un investimento di 35,6 milioni di dollari per sostenere l'esplorazione di metalli in Alaska. L'operazione conferisce al governo Usa una partecipazione del 10% in Trilogy. alb alberto.chimenti@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)