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Upb: moderata espansione economia in 2025, lievemente superiore in anni seguenti
11/06/2025 11:20
Upb: moderata espansione economia in 2025, lievemente superiore in anni seguenti
ROMA (MF-NW)--"Le previsioni dell'Upb delineano una fase di moderata espansione dell'economia italiana quest'anno e lievemente superiore negli anni seguenti. Le attese dell'Upb sul Pil sono uguali a quelle del Mef per il 2025 ma sono lievemente più caute per gli anni successivi". E' quanto si legge nel Rapporto sulla politica di bilancio dell'Ufficio parlamentare di bilancio.
In particolare, "nello scenario dell'Upb, realizzato nella primavera
scorsa, si prospetta una fase di moderata espansione dell'economia italiana, allo 0,6% quest'anno e allo 0,7 negli anni seguenti".
"L'attività economica sarebbe sostenuta dal rientro delle pressioni inflazionistiche, dalla tenuta dell'occupazione oltre che, fino al 2026, dalla spinta proveniente dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per quanto riguarda i prezzi, il deflatore dei consumi dovrebbe accelerare al 2,2% nel 2025, per poi rallentare moderatamente. Sul mercato del lavoro lo scenario dell'Upb prefigura il consolidamento della fase di espansione, dopo la dinamica vivace del 2024", osserva l'Upb.
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MARKET DRIVER: Trump sta segnalando che può scendere a compromessi (Ubs Gwm)
11/06/2025 11:18
MARKET DRIVER: Trump sta segnalando che può scendere a compromessi (Ubs Gwm)
MILANO (MF-NW)--Gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto un accordo commerciale, secondo quanto dichiarato dai rappresentanti di entrambe le parti dopo il secondo giorno di colloqui a Londra. L'intesa è ora in attesa del via libera dei leader dei due Paesi. "Sebbene i mercati siano ancora in attesa di dettagli più concreti, ci sono diversi segnali che alimentano l'ottimismo: i colloqui londinesi hanno riattivato lo slancio verso una possibile de-escalation, la Casa Bianca sta mostrando apertura a compromessi sui controlli tecnologici, e la ripresa da parte della Cina delle autorizzazioni per l'export di terre rare suggerisce una certa flessibilità strategica da parte di Pechino", afferma Mark Haefele, chief investment officer di Ubs Global Wealth Management. Le previsioni indicano che i dazi statunitensi complessivi potrebbero salire al 15% entro la fine dell'anno, rispetto al 2,5% registrato all'inizio del 2025. Il dazio effettivo applicato agli scambi con la Cina potrebbe stabilizzarsi tra il 30% e il 40%, rispetto al 10% di fine 2024. Inoltre, i dazi settoriali potrebbero subire ulteriori aumenti, anche alla luce dei recenti ostacoli legali affrontati dall'amministrazione statunitense. In questo contesto, si continua a raccomandare agli investitori di cogliere le opportunità offerte dalla volatilità commerciale di breve periodo per aumentare gradualmente l'esposizione ai mercati azionari o per costruire portafogli bilanciati. Secondo un articolo del Wall Street Journal, Trump ha concesso ai negoziatori "margine di manovra per allentare i controlli sulle esportazioni", segnando un potenziale cambiamento nella strategia commerciale degli Stati Uniti. "Le precedenti restrizioni imposte alla Cina non sono mai state ridotte o negoziate", sottolinea Haefele. Il direttore del Consiglio Economico Nazionale, Kevin Hassett, ha dichiarato alla Cnbc che "subito dopo la stretta di mano, tutti i controlli sulle esportazioni dagli Stati Uniti saranno allentati e le terre rare saranno rilasciate in grandi quantità", sebbene abbia chiarito che i chip di intelligenza artificiale "di fascia alta" di Nvidia rimarranno "probabilmente sotto controllo". L'articolo del Wsj ha rivelato che, oltre a nuove restrizioni all'esportazione di software di progettazione di chip ed etano, gli Stati Uniti hanno anche limitato le esportazioni di motori a reazione e componenti correlati verso la Cina. Riteniamo che tutti questi elementi potrebbero potenzialmente rientrare nelle concessioni.
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MARKET DRIVER: Safilo G., Equita Sim conferma hold
11/06/2025 11:13
MARKET DRIVER: Safilo G., Equita Sim conferma hold
MILANO (MF-NW)--Equita Sim conferma la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 1 euro su Safilo G. (-0,43% a 0,92 euro in un contesto di mercato debole). Il gruppo ha ceduto Lenti Srl, "piccolo produttore di lenti da sole e prodotti non ottici (visiere per caschi) con sede a Bergamo con circa 100 dipendenti. Le vendite a terzi si aggirano intorno all'1% dei ricavi di gruppo, mentre le vendite di lenti da sole sono al servizio delle esigenze di Safilo per la produzione italiana (principalmente legata all'accordo di fornitura con Kering). Lenti è un asset più interessante per Kering, che può internalizzare ed espandere la sua capacità di produzione di lenti da sole, sfruttando l'intero portafoglio di marchi. Per Safilo si tratta di un'operazione che razionalizza l'allocazione del capitale e migliora marginalmente la redditività del gruppo, rifocalizzando ulteriormente la strategia sul core business. Ci aspettiamo una plusvalenza dall'operazione (che sarà registrata nel secondo trimestre) e un multiplo di cessione interessante (EV nell'area 10 mln euro a nostro avviso)", commentano gli analisti.
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FOCUS: usd mantiene ancora lo status di moneta di riserva (Gam)
11/06/2025 11:02
FOCUS: usd mantiene ancora lo status di moneta di riserva (Gam)
MILANO (MF-NW)--La controversa legge di bilancio del presidente Usa, Donald Trump, potrebbe aumentare il deficit di trilioni di dollari nei prossimi anni e, nell'immediato, ha portato allo scoperto il dissapore tra l'uomo più potente del mondo e l'uomo più ricco del mondo, Elon Musk. Secondo Carlo Benetti, market specialist di Gam, per la prima volta nella storia recente si mette ora in discussione la sostenibilità delle finanze federali statunitensi.
UN CAMBIAMENTO STORICO NELL'ORDINE GEOPOLITICO MONDIALE
Il debito pubblico degli Stati Uniti è il più grande del mondo in termini assoluti e le sue dinamiche sono cruciali per i destini del sistema finanziario globale. Storicamente, spiega Benetti, gli Stati Uniti hanno potuto aumentare il loro debito senza dover pagare il dazio di rendimenti più elevati grazie al ruolo centrale del dollaro nel sistema monetario globale, con il Treasury che è "l'indiscusso asset di riserva in tutto il mondo". Eppure, nel nuovo scenario isolazionistico americano, l'esperto avverte che "un'accelerazione delle vendite delle scadenze più lunghe e la riallocazione degli investitori fuori dagli Stati Uniti potrebbero costituire motivo di serio nervosismo". La "big and beautiful bill" di Trump contiene misure fiscali a carico dei detentori esteri di asset americani, che per Benetti rischiano di trasformare la guerra commerciale in guerra finanziaria.
LA FED NON HA FRETTA DI TAGLIARE I TASSI
Le preoccupazioni sul debito sono alimentate anche dalle condizioni dei tassi, sottolinea Benetti. I dati sull'occupazione sono stati superiori alle attese: in maggio sono stati creati 139.000 nuovi posti di lavoro contro i 120.000 attesi e anche la crescita salariale (+0,4% mensile, +3,9% annuale) ha superato le previsioni (+0,3% e +3,7% rispettivamente).
Secondo l'esperto, i dati sul lavoro incideranno sulle aspettative sui tagli della Federal Reserve, "che saranno verosimilmente più contenuti e più lenti". In ogni caso, l'incertezza impedisce le pianificazioni delle aziende, frena i piani di investimento e raffredda le assunzioni, sottolinea l'economista, aggiungendo che la Fed "non ha fretta a rendere più economico il costo del denaro e il consumatore americano resta pressoché l'unico agente a sostenere la crescita del Paese". I tassi di interesse a breve termine sono infatti sotto il controllo delle banche centrali, ma le scadenze più lunghe sono condizionate dalle aspettative sull'inflazione e dalle dinamiche dell'offerta, spiega Benetti, precisando che le aspettative del mercato puntano sull'aumento dei tassi di interesse a lungo termine. "Un altro rischio di cui tenere conto deriva dall'effetto ricchezza", prosegue l'esperto, "ovvero una teoria economica comportamentale secondo cui i consumatori tendono a spendere di più quando il valore dei loro patrimoni aumenta". Oggi la percentuale di azioni nei risparmi finanziari delle famiglie americane è ai livelli più alti degli ultimi decenni, ciò significa che le correzioni del mercato azionario incidono sui consumi in modo ancor più diretto. L'esperto avverte che un forte "sell-off" azionario incrinerebbe la fiducia dei consumatori e potrebbe dare origine a una pericolosa spirale al ribasso che dai mercati arriverebbe all'economia reale.
PREMATURO PARLARE DI FINE DELLO STATUS GLOBALE DEL DOLLARO
Da inizio anno, l'indice del dollaro rispetto al paniere delle sei maggiori valute mondiali è in calo di circa l'8,5% a causa dell'incertezza sulle politiche commerciali e "geoeconomiche" dell'amministrazione americana, l'aumento del deficit federale e la riallocazione di asset al di fuori degli Stati Uniti. "La gran parte degli operatori di mercato si aspetta un ulteriore indebolimento del dollaro nei prossimi mesi ma, se i dati dell'economia americana dovessero sorprendere, il dollaro potrebbe invertire bruscamente la rotta", afferma Benetti. Ne abbiamo avuto un esempio la settimana scorsa, con il biglietto verde che si è rafforzato dopo un dato del mercato del lavoro superiore alle aspettative. Per l'esperto "è prematuro parlare di una fine dello status globale del biglietto verde, che rappresenta ancora circa il 58% delle riserve ufficiali nel mondo". Secondo Benetti, ha ragione Klaas Knot, il governatore della Banca d'Olanda, quando dice che il dollaro "non ha ancora concorrenti validi". "Andremo verso un sistema monetario più multipolare, ma sarà un processo lento che richiederà tempo e coesione globale", conclude l'esperto, aggiungendo che, per il momento, "il vero beneficiario della de-dollarizzazione è l'oro".
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TOP NEWS ESTERO: utilizzo internazionale euro stabile in 2024 (Bce)
11/06/2025 11:01
TOP NEWS ESTERO: utilizzo internazionale euro stabile in 2024 (Bce)
MILANO (MF-NW)--Il ruolo internazionale dell'euro è rimasto sostanzialmente stabile nel 2024 e l'euro ha mantenuto la sua posizione di seconda valuta più importante a livello globale. La quota dell'euro nei vari indicatori di utilizzo della valuta internazionale è rimasta sostanzialmente invariata dopo l'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia, attestandosi intorno al 19%, secondo quanto emerge dalla revisione annuale del ruolo internazionale dell'euro, pubblicata dalla Banca centrale europea.
Questa stabilità, si legge nel comunicato della Bce, è stata degna di nota in un anno in cui l'Istituto di Francoforte ha iniziato a ridurre i tassi di interesse, a seguito di un ulteriore calo dell'inflazione e in presenza di continue tensioni geopolitiche. La quota dell'euro nelle riserve valutarie ufficiali mondiali è rimasta stabile al 20% nel 2024, sostanzialmente invariata dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina. L'attrattiva globale dell'euro è sostenuta da politiche sane nell'area euro e da istituzioni forti e basate su regole.
"Il mantenimento dello Stato di diritto rimane essenziale per mantenere, e potenzialmente aumentare, la fiducia globale nell'euro", ha dichiarato la presidente Christine Lagarde.
IMPORTANTE RESTARE VIGILI
Sebbene i dati attuali non indichino cambiamenti significativi nell'uso internazionale dell'euro, secondo la Bce è importante rimanere vigili. Le Banche centrali hanno continuato ad accumulare oro a un ritmo record e alcuni Paesi hanno esplorato attivamente alternative ai tradizionali sistemi di pagamento transfrontalieri. Vi sono prove di un legame tra gli allineamenti geopolitici e i cambiamenti nei modelli di fatturazione delle valute nel commercio globale, in particolare dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Sono emerse anche nuove sfide al ruolo internazionale dell'euro, tra cui iniziative che promuovono l'uso globale delle criptovalute.
Questo panorama in evoluzione evidenzia l'importanza per i responsabili politici europei di creare le condizioni necessarie per rafforzare il ruolo globale dell'euro, ad esempio facendo avanzare l'Unione del risparmio e degli investimenti per sfruttare appieno i mercati finanziari europei. L'eliminazione delle barriere all'interno dell'Unione europea aumenterebbe la profondità e la liquidità dei mercati di finanziamento in euro. Inoltre, accelerare i progressi verso un euro digitale è fondamentale per sostenere un sistema di pagamenti europeo competitivo e resiliente.
L'IMPORTANZA DELL'EURO DIGITALE
"L'euro digitale contribuirebbe alla sicurezza economica dell'Europa e rafforzerebbe il ruolo internazionale dell'euro", ha dichiarato Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo della Bce.
L'attrattiva globale dell'euro è sostenuta anche dalle iniziative della Bce volte a offrire soluzioni per il regolamento delle transazioni finanziarie all'ingrosso registrate su piattaforme tecnologiche di distributed ledger in moneta di banca centrale e a migliorare i pagamenti transfrontalieri tra l'area euro e altre giurisdizioni. Inoltre, le linee di liquidità in euro della Bce a favore delle Banche centrali non appartenenti all'Eurozona favoriscono l'utilizzo dell'euro nelle transazioni finanziarie e commerciali globali.
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alberto.chimenti@mfnewswires.it
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