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MARKET DRIVER: Bper/B.P.Sondrio, DB apprezza rialzo Ops
07/07/2025 10:51
MARKET DRIVER: Bper/B.P.Sondrio, DB apprezza rialzo Ops
MILANO (MF-NW)--Deutsche Bank ritiene che l'aumento dell'offerta da parte di Bper su B.P.Sondrio rappresenti una modifica vantaggiosa per entrambi gli azionisti e una mossa "win-win". Questa revisione riduce il rischio di esecuzione dell'operazione, poiché in DB prevedono ora una maggiore adesione all'offerta. Questa decisione potrebbe anche accelerare la business combination, aumentando potenzialmente la generazione di sinergie.
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MARKET DRIVER: in rapporti Usa-Cina la parola chiave è terre rare (Ersel/Ispi)
07/07/2025 10:42
MARKET DRIVER: in rapporti Usa-Cina la parola chiave è terre rare (Ersel/Ispi)
MILANO (MF-NW)--Le materie prime critiche sono entrate a gamba tesa nelle questioni geopolitiche e geoeconomiche e le tensioni commerciali tra Usa e Cina non fanno eccezione. Le terre rare sono un'arma perfetta per mettere massima pressione su Washington in una fase molto calda delle relazioni bilaterali. I produttori di tecnologie che fanno uso di queste materie prime, alla luce dell'introduzione di dazi da parte della Cina in risposta a quelli statunitensi, "potrebbero portare gli impianti in Cina per assicurarsi una fornitura stabile, facendo hedging per nuove e possibili escalation commerciali, considerando che le restrizioni riguardano solo i magneti e non i prodotti finiti o assemblati", sostiene Alberto Prina Cerai, junior research fellow di Ispi nell'ambito della collaborazione con Ersel. "L'apparente accordo raggiunto martedì a Londra sembra per il momento placare i timori sulla supply chain", prosegue l'esperto facendo particolare riferimento al settore automotive negli Usa, anche se a livello globale la catena di rifornimento non è affatto fuori pericolo: "La scorsa settimana l'Associazione europea dei fornitori automobilistici aveva a sua volta lanciato l'allarme per la chiusura di diversi stabilimenti e linee di produzione di fornitori automobilistici europei a causa dei controlli sulle esportazioni", ricorda Cerai sottolineando il "rischio di weaponization delle filiere, laddove la dipendenza da prodotti e materiali dalla Cina è particolarmente importante". "Nel medio-lungo termine il ventaglio di soluzioni esiste ma è costoso", aggiunge il ricercatore, precisando che il prezzo da pagare è tanto politico "nell'ottica di preservare lo status quo accettando la dipendenza dalla Cina e le esternalità geopolitiche che ne conseguono" ed economico "se la strada da percorrere è quella del de-risking industriale", un fenomeno "già in essere, ma lontano dall'assicurare l'agognata autonomia strategica che passa, inevitabilmente e sempre di più, dagli asset industriali".
bon
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FOCUS: Opec+ alza produzione più del previsto, i motivi (eToro)
07/07/2025 10:37
FOCUS: Opec+ alza produzione più del previsto, i motivi (eToro)
MILANO (MF-NW)--L'Opec+ ha deciso di premere ancora sull'acceleratore. A partire da agosto il cartello aumenterà la produzione collettiva di altri 548.000 barili al giorno. È il quarto incremento consecutivo da aprile e rappresenta un'accelerazione nella rimozione dei tagli volontari.
L'obiettivo ufficiale è quello di assecondare una domanda estiva "robusta", ma il tempismo e la portata della decisione lasciano spazio a interrogativi, afferma Gabriel Debach, market analyst di eToro. Riyadh e Mosca stanno riaprendo i rubinetti in un mercato che molti osservatori già definiscono saturo. Secondo l'Agenzia Internazionale per l'Energia, le scorte globali stanno aumentando di circa un milione di barili al giorno. In parallelo, si registra un'espansione dell'offerta non-Opec, proprio mentre la domanda cinese rallenta e gli effetti dei dazi iniziano a pesare sui consumi industriali.
Dopo il picco a 78 dollari raggiunto il 23 giugno in scia dell'escalation in Medio Oriente e dell'intervento americano, le quotazioni si sono rapidamente raffreddate. Il Wti è tornato sotto i 70 dollari, oscillando ora intorno a quota 66 usd, ben al di sotto dei livelli di equilibrio fiscale per gran parte dei produttori. Per l'Arabia Saudita, il breakeven 2025 è stimato a 91 dollari al barile. Il Kuwait è fermo a 82, mentre l'Azerbaijan resta sotto quota 75 usd. Solo pochi, tra cui Emirati Arabi Uniti, Qatar e Turkmenistan, operano in area fiscalmente sostenibile con prezzi intorno o sotto i 50 dollari.
Eppure, sottolinea Debach, "la priorità oggi sembra un'altra: riconquistare terreno perduto, soprattutto nei confronti dello shale americano, oggi sotto pressione per il calo dei prezzi e l'incertezza legata ai dazi. Il messaggio del ministro dell'Energia saudita è inequivocabile: meglio consolidare quote ora, anche a costo di sacrificare margini. È una sfida aperta non solo agli avversari esterni, ma anche ai partner interni più indisciplinati. Il Kazakhstan continua a produrre ben oltre i limiti concordati, e questa mossa serve anche da avvertimento: o si rientra nei ranghi, o si cambia schema".
"Il nodo, tuttavia, resta anche politico. Donald Trump, che ha chiesto pubblicamente all'Opec+ di abbassare i prezzi del petrolio per contenere l'inflazione, potrebbe vedere nella mossa saudita una risposta implicita. Ma è lecito ipotizzare che dietro l'apparente convergenza di interessi si nasconda una convergenza negoziale: più offerta in cambio di aperture diplomatiche. Il ritorno saudita sul mercato, in questo contesto, non è solo un gesto economico. È un messaggio geopolitico", conclude l'analista.
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Germania: dazi Usa pesano soprattutto su Baden-Württemberg, Bassa Sassonia e Saarland (Ifo)
07/07/2025 10:22
Germania: dazi Usa pesano soprattutto su Baden-Württemberg, Bassa Sassonia e Saarland (Ifo)
MILANO (MF-NW)--La politica tariffaria statunitense colpisce in modo molto diverso i Länder tedeschi dal punto di vista economico, secondo uno studio dell'istituto Ifo.
"Mentre Saarland, Bassa Sassonia e Baden-Württemberg registrano le maggiori perdite in termini di valore aggiunto, la Sassonia-Anhalt e gli stati del nord della Germania subiscono le contrazioni minori", afferma Marcel Thum, direttore dell'Ifo di Dresda.
"Le differenze strutturali tra i vari Länder, come la forte presenza dell'industria automobilistica, sono determinanti", aggiunge l'economista Robert Lehmann dell'ifo.
Lo studio ha esaminato tre scenari: cosa accadrebbe se la politica tariffaria attuale venisse mantenuta? Quali sarebbero gli effetti di dazi specifici per prodotto? E quali conseguenze comporterebbero dazi "reciproci" fino al 50% su tutte le merci importate, come minacciato dal presidente statunitense Donald Trump?
A seconda dello scenario, il valore aggiunto industriale nei Länder più colpiti - Saarland, Bassa Sassonia e Baden-Württemberg - potrebbe ridursi tra l'1,7% e il 3%. In tutti gli scenari, l'industria di Amburgo risulterebbe la meno colpita. Nel caso più favorevole, la città-stato potrebbe persino beneficiare dei dazi specifici per prodotto. "La specializzazione industriale di Amburgo nella costruzione di altri veicoli, come quella navale, potrebbe compensare gli effetti negativi dei dazi su altri settori", osserva Thum.
Il fattore decisivo sarà quale linea seguirà il governo statunitense una volta conclusa la tregua negoziale di 90 giorni.
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MARKET DRIVER: azionario emergente fa meglio di equity globale e Usa (Ubs Gwm)
07/07/2025 10:12
MARKET DRIVER: azionario emergente fa meglio di equity globale e Usa (Ubs Gwm)
MILANO (MF-NW)--Mark Haefele, Chief Investment Officer di Ubs Global Wealth Management, segnala che i mercati emergenti hanno superato le performance dei titoli globali e statunitensi quest'anno. Ciò è attribuibile principalmente all'allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, che ha migliorato il sentiment degli investitori. L'indice Msci Emerging Markets ha registrato un incremento superiore al 15% su base annua, a fronte di un aumento inferiore al 7% per l'S&P 500. Nonostante le valutazioni attuali siano leggermente superiori alla media decennale, l'esperto continua a mantenere una posizione neutrale sulle azioni dei mercati emergenti, suggerendo un approccio selettivo, e a prevedere un contesto favorevole che dovrebbe sostenere una performance robusta nei prossimi mesi, pur con la possibilità di volatilità occasionale.
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