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Usa: Trump vuole abolire le trimestrali
15/09/2025 19:22
Usa: Trump vuole abolire le trimestrali
MILANO (MF-NW)--Il presidente americano Donald Trump ha rilanciato l'idea che le aziende possano smettere di fornire report sugli utili su base trimestrale e passare invece a una rendicontazione semestrale.
In un post su Truth Social, l'inquilino della Casa Bianca ha detto che l'idea è "soggetta all'approvazione della Sec" e che permetterebbe di "risparmiare denaro e consentire ai manager di concentrarsi sul corretto andamento delle loro aziende. Avete mai sentito l'affermazione che la Cina ha una visione di 50 o 100 anni nella gestione di un'azienda, mentre noi gestiamo le nostre aziende su base trimestrale??? Non va bene!!!".
Durante il suo primo mandato, Trump aveva chiesto alla Securities and Exchange Commission di studiare la questione, ma da quell'indagine non erano emerse raccomandazioni. La validità dei report trimestrali è già stata messa in discussione in passato. Nel 2018, in un editoriale sul Wall Street Journal, Warren Buffett, di Berkshire Hathaway, e Jamie Dimon, Ceo di JPMorgan Chase, avevano sostenuto l'eliminazione delle previsioni sugli utili trimestrali, anche se non dei report. "Secondo la nostra esperienza, la guidance trimestrale sugli utili porta spesso a un'attenzione malsana sui profitti a breve termine a scapito della strategia, della crescita e della sostenibilità di lungo periodo", avevano scritto Buffett e Dimon.
Le attuali normative richiedono che le aziende pubblichino report sugli utili su base trimestrale, anche se la diffusione delle previsioni è volontaria. Le regole potrebbero essere modificate dalla Securities and Exchange Commission o dal Congresso. Dal punto di vista logistico, la mossa non richiederebbe l'approvazione del Congresso ma solo un voto a maggioranza della Sec, dove i Repubblicani attualmente detengono una maggioranza di 3 a 1, con un seggio vacante.
Il processo richiederebbe probabilmente dai sei ai dodici mesi, afferma Sarah Bianchi, chief strategist per gli affari politici e internazionali di Evercore Isi. "Le amministrazioni hanno dato in varia misura indirizzi politici alla Sec, e con la direttiva di Trump questa è ora una possibilità da prendere seriamente in considerazione. Tuttavia, la Sec è stata anche storicamente in grado di operare con un certo grado di indipendenza". Il presidente della Sec, Paul Atkins, non si è espresso sulla questione. "Se lo sforzo alla Sec di riconsiderare la rendicontazione trimestrale dovesse prendere piede, potrebbe anche spingere a discussioni su quando e come le aziende forniscono guidance e comunicano con gli investitori, con importanti conseguenze per i mercati pubblici", aggiunge Bianchi.
Nonostante i commenti di Trump sulla Cina, le aziende cinesi hanno obblighi di rendicontazione simili a quelli statunitensi, se non più stringenti. Le società cinesi devono infatti presentare report trimestrali, semestrali e annuali. Le aziende quotate alla Borsa di Hong Kong, invece, devono rendicontare solo su base semestrale. La proposta di Trump sarebbe quindi più in linea con le pratiche del Regno Unito e dell'Unione Europea, dove le società sono obbligate a presentare bilanci semestrali ma possono pubblicare dati trimestrali se lo desiderano.
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Oro: aggiorna massimo storico in attesa Fed
15/09/2025 18:52
Oro: aggiorna massimo storico in attesa Fed
MILANO (MF-NW)--L'oro ha raggiunto un nuovo massimo storico, sostenuto da un dollaro più debole e da rendimenti dei Treasury più bassi, in vista di un incontro cruciale della Federal Reserve questa settimana che potrebbe definire l'andamento del metallo giallo da qui a fine anno.
L'oro spot sale dello 0,9%, a 3.674,09 dollari l'oncia, dopo aver toccato un record di 3.674,63 dollari durante la seduta. Il metallo giallo ha registrato un incremento di circa l'1,6% la scorsa settimana.
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WALL STREET: commento di metà seduta
15/09/2025 18:50
WALL STREET: commento di metà seduta
MILANO (MF-NW)--Wall Street continua a trattare in rialzo dopo la chiusura contrastata di venerdì, con l'S&P 500 e il Nasdaq Composite che hanno aggiornato i massimi storici intraday. Nel dettaglio il Dow Jones avanza frazionalmente dello 0,05%, l'S&P 500 sale dello 0,47% e il Nasdaq Composite dello 0,9%.
I funzionari statunitensi e cinesi hanno discusso per il secondo giorno consecutivo le tariffe e l'imminente scadenza per la cessione di TikTok, la piattaforma di social media di proprietà cinese. In un post su Truth Social, il presidente americano, Donald Trump, ha dichiarato che l'incontro tra i funzionari è stato positivo e che è stato "raggiunto un accordo anche su una certa azienda che i giovani del nostro Paese volevano molto salvare", facendo probabilmente riferimento a TikTok. Secondo indiscrezioni di stampa gli Stati Uniti procederanno con il divieto di TikTok se la Cina non rinuncerà alle sue richieste di riduzione delle tariffe e restrizioni tecnologiche.
Il focus di questa settimana è il meeting del Fomc, con la decisione sui tassi di interesse prevista alle 20h00 di mercoledì. "Un taglio di 25 punti base è ampiamente atteso, altri due tagli sono prezzati per i meeting di ottobre e dicembre e ulteriori 70 pb sono previsti nel 2026", affermano gli strategist di Mps. Di interesse, proseguono gli esperti, saranno lo statement, la conferenza stampa del presidente, Jerome Powell, e i Sep (Summary of Economic Projections). "Powell dovrebbe ripercorrere i concetti già illustrati a Jackson Hole, in particolare le peculiarità del mercato lavoro in questa fase, investito da forti cambiamenti sia dal lato della domanda che dell'offerta (politiche sull'immigrazione e sulle deportazioni)". A fronte di quanto prezza il mercato, l'elemento di interesse è quanta visibilità Powell vorrà fornire sulle mosse sino alla scadenza del suo mandato a maggio 2026, concludono da Mps.
In base allo strumento FedWatch di Cme Group, il mercato assegna una probabilità pari al 94,4% a un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base da parte della Banca centrale americana nella riunione di questa settimana e una probabilità pari al 5,6% a una riduzione di 50 pb. Il presidente della Fed, Jerome Powell, "deve tagliare i tassi di interesse, ora, e più di quanto avesse in mente. L'immobiliare impennerà", ha scritto su Truth Social il presidente Usa, Donald Trump.
"Un taglio di 25 punti base da parte del Fomc è praticamente certo questa settimana, la domanda che (alcuni) investitori si pongono è se il board assumerà una posizione più accomodante e opterà per un taglio consistente (come ha fatto quasi esattamente un anno fa). Il mercato sta scontando una serie di tagli (75 punti base) entro la fine dell'anno e un ciclo di allentamento che proseguirà anche l'anno prossimo: è evidente che il Fomc si trovi in una situazione difficile", afferma Matthias Scheiber, Head of Multi-Asset Solutions at Allspring Global Investment. "I mercati e l'amministrazione stanno esercitando una pressione crescente sul Fomc affinché proceda al taglio, ma l'inflazione e l'altra componente del suo dual mandate potrebbero richiedere un approccio più prudente, soprattutto perché sappiamo che il presidente che succederà a Jrome Powell avrà una posizione ancor più accomodante". Lo scenario di base di Scheiber "prevede un taglio, ma con una conferenza stampa cauta, che non sia apertamente aggressiva (come l'ultima del Fomc), ma che indichi chiaramente che l'equilibrio dei rischi è a favore del mercato del lavoro, senza però sottovalutare l'inflazione più persistente osservata negli Stati Uniti, soprattutto alla luce dei cambiamenti nella composizione. Si tratta di un compito difficile per il presidente dell'istituto centrale".
Sul fronte macroeconomico, l'indice manifatturiero Empire State della Federal Reserve di New York è crollato a -8,7 punti a settembre dagli 11,9 di agosto. La lettura ha deluso nettamente il consenso degli economisti a quota 5 punti. L'indice Empire State è una delle prime letture del settore manifatturiero per settembre e suggerisce un ritorno alla contrazione dopo due mesi di espansione. I dati su nuovi ordini, spedizioni, occupazione e prezzi pagati sono tutti diminuiti nel mese, sebbene la misura dei prezzi pagati sia rimasta ben al di sopra del punto di pareggio.
Sul fronte societario, infine:
- Tesla avanza del 6,36% dopo che l'amministratore delegato Elon Musk ha acquistato 2,57 milioni di azioni del produttore di veicoli elettrici a vari prezzi venerdì. Tesla ha chiuso a 395,94 dollari venerdì e quindi l'ammontare degli acquisti è pari a circa 1,01 miliardi di dollari.
- Nvidia cede lo 0,02% dopo che le autorità di regolamentazione cinesi hanno dichiarato che il produttore di chip ha violato la legge antimonopolio del Paese.
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Italia: Governo vuole raccogliere 1,5 mld euro in più da banche (stampa)
15/09/2025 18:38
Italia: Governo vuole raccogliere 1,5 mld euro in più da banche (stampa)
MILANO (MF-NW)--Il governo di Giorgia Meloni sta lavorando a un piano preliminare per raccogliere 1,5 miliardi di euro aggiuntivi (1,8 miliardi di dollari) dalle banche italiane nel 2027 rinviando le loro detrazioni fiscali, riferiscono a Bloomberg fonti a conoscenza dei fatti.
I funzionari italiani stanno valutando di rinnovare la misura per ulteriori 12 mesi, portando a 3 miliardi di euro il contributo complessivo al bilancio nei prossimi due anni, riferiscono le fonti. La mossa permetterebbe di rafforzare la liquidità del governo comprimendo al contempo i ricavi per le banche, ma gli istituti sarebbero comunque in grado di reclamare l'intero importo a cui hanno diritto quando il rinvio scadrà.
L'Italia ha già fatto ricorso al congelamento dei cosiddetti deferred tax assets per il 2025 e il 2026. I deferred tax assets (o Dta) sono crediti derivanti da perdite pregresse che le banche possono utilizzare negli anni successivi per ridurre il proprio carico fiscale. Un divieto temporaneo al loro utilizzo comporta il pagamento di più tasse nell'immediato, anche se in futuro sarà possibile ridurre l'imposta dovuta, rendendo il piano sostanzialmente neutrale nel lungo periodo.
"È soltanto una delle possibili opzioni allo studio e al momento non ci sono calcoli sui valori numerici. Dobbiamo ancora sederci con le banche e discutere della questione", ha dichiarato il Ministero dell'Economia a Bloomberg News.
Il tema delle tasse sulle banche ha già creato problemi a Meloni in passato. Nel 2023 fu costretta a una retromarcia dopo che un'imposta straordinaria sugli istituti di credito fece precipitare i mercati. Dopo quell'episodio, il governo ha sospeso per il 2025 e il 2026 una norma che consentiva alle banche di compensare le perdite passate con i profitti, riducendo così il carico fiscale. La misura mirava a generare circa 4 miliardi di euro nel periodo, con i crediti recuperabili nei quattro anni successivi. Secondo il piano allo studio dal team di Giorgetti, la stessa politica si applicherebbe anche nel 2027.
I funzionari del governo proveranno a convincere i vertici delle banche ad accettare eventuali modifiche al loro regime fiscale senza protestare, hanno detto le fonti.
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*Nasdaq: metà seduta, Composite in rialzo dello 0,84%
15/09/2025 18:31