FOCUS: Italia 30* su 58 economie per competitività (New Deal Advisors)
07/11/2025 20:19
FOCUS: Italia 30* su 58 economie per competitività (New Deal Advisors)
MILANO (MF-NW)--New Deal Advisors presenta un'analisi comparativa che misura la competitività di 58 economie, mettendo in luce come essa si basi su quattro pilastri interconnessi: economia, società, sostenibilità ed educazione. I risultati evidenziano ampi divari tra continenti e gruppi di Paesi, oltre al ruolo determinante della demografia. Infatti, riporta lo studio, solo l'1% della popolazione mondiale vive nei paesi più competitivi, mentre oltre l'80% risiede nelle economie in fondo alla classifica. SVIZZERA, SVEZIA E NORVEGIA GUIDANO LA CLASSIFICA Il report fornisce una classifica basata su un rating costituito sui quattro pilastri - economia, società, sostenibilità ed educazione - suddivisi in 28 indicatori. I risultati evidenziano come all'interno dello stesso continente persistano ampie disparità tra paesi più e meno performanti, con riflessi sulle prospettive di crescita nel medio-lungo periodo. "Il vertice della classifica è occupato dalla Svizzera, seguita da Svezia e Norvegia. I sette Paesi del Gruppo A, tutti europei e a bassa popolazione, si distinguono per un profilo che unisce società coese, sistemi educativi solidi e politiche ambientali avanzate", riporta New Deal Advisors. Il Gruppo B, invece, comprende nazioni quali Australia, Germania, Regno Unito e Francia denominate the Quiet Powerhouses, economie solide e mature che mantengono posizionamenti elevati, pur con maggiore variabilità fra i pilastri. The Global Middle Ground, il Gruppo C, rappresenta la fascia intermedia a livello globale con paesi come Stati Uniti e Giappone che, pur vantando solidi punti di forza in ambito economico e innovativo, devono fare i conti con rallentamenti dovuti a squilibri sociali, questioni ambientali o sfide demografiche", commentano gli esperti. Al penultimo posto, troviamo gli Emerging Challengers del Gruppo D, economie in transizione strutturale come la Grecia, la Cina e il Brasile. Chiude la classifica il Gruppo E, i Transformation Frontier, paesi che si trovano prevalentemente in Africa e Asia e affrontano sfide profonde lungo tutti i pilastri. ITALIA AL 30* POSTO PER COMPETITIVITÀ All'interno della classifica, l'Italia si colloca al 30* posto, nel gruppo C, con un punteggio di 0,511. Il profilo nazionale conferma aspetti di solidità su istruzione (27*) e soprattutto sostenibilità (25*), mentre restano aree di miglioramento su società (32*) ed economia (41*). "Per l'Italia la sfida è riattivare il motore della produttività e dell'innovazione senza disperdere i progressi maturati negli ultimi anni, investendo con continuità su capitale umano, innovazione e transizione energetica e rafforzando al contempo la qualità delle istituzioni e l'efficienza del sistema economico", dichiara Mara Caverni, Managing Partner di New Deal Advisors. SOLO L'1% DELLA POPOLAZIONE GLOBALE RISIEDE NEI PAESI PIÙ COMPETITIVI Infine, la dimensione demografica si configura come un aspetto decisivo che pone sfide sistematiche: il gruppo A rappresenta appena l'1% della popolazione mentre i gruppi E e D concentrano oltre l'80% degli abitanti del pianeta. cba (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
MARKET DRIVER: Ubs Gwm vede rendimenti Treasury decennali tornare a scendere
07/11/2025 18:59
MARKET DRIVER: Ubs Gwm vede rendimenti Treasury decennali tornare a scendere
MILANO (MF-NW)--Il rendimento dei Treasury decennali è aumentato in seguito ai commenti di tono restrittivo rilasciati la scorsa settimana del presidente della Fed, Jerome Powell. Tuttavia, nella giornata di giovedì i rendimenti sono scesi e le attese indicano una possibile ripresa della tendenza al ribasso. "Si continua a ritenere che le obbligazioni governative e societarie di alta qualità e con durata media rappresentino un elemento fondamentale per la costruzione di un portafoglio resiliente", commenta Mark Haefele, Chief Investment Officer di Ubs Global Wealth Management. La Federal Reserve sembra orientata a proseguire con il ciclo dei tagli ai tassi di interesse e eventuali rimborsi tariffari, prosegue Hafele, "dovrebbero tradursi in un impulso fiscale trascurabile, limitando così le pressioni al rialzo sui rendimenti". Con rendimenti ancora interessanti e destinati probabilmente a scendere, il segmento obbligazionario, spiega l'esperto, continua a offrire una combinazione favorevole di reddito e potenziale di performance in caso di un rallentamento economico dovuto ad un ulteriore taglio. Gli investitori orientati al reddito, conclude Hafele, "possono considerare strategie basate su azioni con dividendi o su strumenti strutturati a generazione di rendimento per migliorare i ritorni sulla liquidità". cba (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)