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MARKET DRIVER: B.Cucinelli, Intermonte conferma neutral
25/09/2025 12:26
MARKET DRIVER: B.Cucinelli, Intermonte conferma neutral
MILANO (MF-NW)--Intermonte conferma la raccomandazione neutral e il prezzo obiettivo a 113 euro su B.Cucinelli (-0,49% a 102,35 euro). "La nuova collezione è stata ottimamente recensita dalla stampa specializzata e segna la prosecuzione di un percorso di innovazione in cui la casa di moda ha saputo associare il concetto di esclusività a quello di manifattura artigiana di impareggiabile tecnica", commentano gli analisti. Per gli esperti in occasione della pubblicazione dei ricavi trimestrali il 16 ottobre il gruppo confermerà la guidance di una crescita del fatturato del 10% nell'intero 2025. pl paola.longo@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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*Borsa Singapore: Sti chiude a -0,39% a 4.273,86 punti
25/09/2025 12:24
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MARKET DRIVER: future Ws contrastati, non si attenua pressione su Fed
25/09/2025 12:24
MARKET DRIVER: future Ws contrastati, non si attenua pressione su Fed
MILANO (MF-NW)--I future sui listini azionari statunitensi trattano contrastati, con quello sul Dow Jones che guadagna lo 0,13% e quello sull'S&P 500 che perde lo 0,07%. Wall Street ha registrato due sedute consecutive in calo e alcune case d'investimento ipotizzano flussi di vendita da parte dei fondi pensione sull'azionario, con l'obiettivo di riequilibrare i portafogli a fine trimestre dopo le forti performance registrate nell'ultimo periodo, affermano gli strategist di Mps. L'attenzione degli investitori resta alta sul fronte dell'intelligenza artificiale, con il flusso di notizie che si alterna tra Stati Uniti e Asia, favorendo ora le società Usa, ora quelle asiatiche. Sul piano della politica monetaria, aggiungono gli esperti, "continuano le critiche al Governatore della Fed Powell, da parte dell'amministrazione statunitense. Ieri, il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, ha dichiarato di non comprendere perché Jerome Powell non abbia ancora segnalato un taglio dei tassi di almeno 100-150 punti base entro fine anno, sottolineando l'urgenza di tornare rapidamente a un tasso neutrale data la revisione al ribasso della serie storica degli occupati". Oggi, concludono da Mps, "l'attenzione si concentra su una serie di dati macroeconomici in uscita negli Stati Uniti, tra cui la terza lettura del Pil del secondo trimestre e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (attese stabili dopo la volatilità delle ultime due settimane)". ava (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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PUNTO DEL POMERIGGIO EUROPEO: 25 SETTEMBRE 2025
25/09/2025 12:21
PUNTO DEL POMERIGGIO EUROPEO: 25 SETTEMBRE 2025
MILANO (MF-NW)--I listini azionari europei trattano in calo, con l'Euro Stoxx 50 che scende dello 0,48%, dopo la chiusura in territorio negativo di Wall Street. I rischi per la crescita economica sono divenuti più equilibrati, afferma la Banca centrale europea nel suo bollettino economico. Sebbene i recenti accordi sugli scambi abbiano ridotto l'incertezza, un nuovo peggioramento delle relazioni commerciali potrebbe ulteriormente frenare le esportazioni e comprimere gli investimenti e i consumi. Un deterioramento del clima di fiducia nei mercati finanziari potrebbe determinare condizioni di finanziamento più stringenti, maggiore avversione al rischio e un indebolimento della crescita. Le tensioni geopolitiche, come la guerra ingiustificata della Russia contro l'Ucraina e il tragico conflitto in Medio Oriente, rimangono fra le principali fonti di incertezza. Per contro, un incremento della spesa per difesa e infrastrutture superiore alle attese, insieme a riforme volte a sostenere la produttività, darebbe un contributo alla crescita. Un rafforzamento della fiducia delle imprese potrebbe stimolare gli investimenti privati. Anche l'attenuarsi delle tensioni geopolitiche o una risoluzione più rapida del previsto delle rimanenti controversie commerciali potrebbe migliorare il clima di fiducia e stimolare l'attività. Le prospettive di inflazione restano più incerte del consueto, per effetto dello scenario tuttora variabile delle politiche commerciali a livello mondiale. Un rafforzamento dell'euro potrebbe ridurre l'inflazione oltre le attese. Inoltre, l'inflazione potrebbe risultare inferiore qualora un incremento dei dazi inducesse una minore domanda di esportazioni dell'area dell'euro e un ulteriore aumento delle esportazioni verso l'area da parte di paesi con eccesso di capacità produttiva. Le tensioni commerciali potrebbero determinare maggiore volatilità e avversione al rischio nei mercati finanziari, gravando sulla domanda interna e riducendo quindi l'inflazione. Per contro, l'inflazione potrebbe risultare superiore se la frammentazione delle catene di approvvigionamento mondiali spingesse al rialzo i prezzi all'importazione e accrescesse i vincoli di capacità nell'economia interna. Anche un incremento della spesa per difesa e infrastrutture potrebbe far aumentare l'inflazione nel medio termine. I fenomeni meteorologici estremi e, più in generale, il dispiegarsi della crisi climatica potrebbero far salire i prezzi dei beni alimentari oltre le aspettative. Barclays ritiene che l'area euro può aspettarsi un'accelerazione del ritmo economico il prossimo anno, sostenuta da una maggiore spesa per la difesa in tutta l'Unione europea, nonché dallo stimolo infrastrutturale in Germania e dagli effetti cumulativi dei tassi di interesse più bassi. Sul fronte macroeconomico, l'indice di fiducia dei consumatori tedeschi ha interrotto il trend al ribasso. La principale motivazione è il miglioramento delle aspettative di reddito, in significativo aumento rispetto al mese precedente. Al contrario, sia le aspettative economiche sia la propensione all'acquisto continuano a diminuire. La propensione al risparmio rimane praticamente invariata. Tirando le somme, l'indice riferito a ottobre ha registrato un miglioramento di 1,2 punti a quota -22,3 punti rispetto al mese precedente (rivisto a -23,5 punti). L'indice di fiducia dei consumatori francesi è invece rimasto a 87 punti per il secondo mese consecutivo a settembre, secondo i dati dell'agenzia nazionale di statistica Insee. La lettura è in linea con le previsioni degli economisti. L'indice resta al di sotto della media di lungo periodo di 100 punti. alb alberto.chimenti@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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FOCUS: in infrastrutture mercati emergenti si celano opportunità di investimento (Aberdeen Investments)
25/09/2025 12:19
FOCUS: in infrastrutture mercati emergenti si celano opportunità di investimento (Aberdeen Investments)
MILANO (MF-NW)--I mercati emergenti si trovano in una fase cruciale della loro evoluzione. Con popolazioni in forte crescita, urbanizzazione accelerata ed economie in trasformazione, la domanda di infrastrutture è sempre più pressante. "Ma questa sfida rappresenta anche una straordinaria opportunità: le infrastrutture, il cui fabbisogno stimato raggiunge i 43.000 miliardi di dollari entro il 2050, non sono solo un costo, bensì un potente motore di sviluppo", afferma Robert Gilhooly, strategist di Aberdeen Investments. "Tra le priorità infrastrutturali più urgenti nei mercati emergenti c'è il settore energetico. La domanda di elettricità è destinata a raddoppiare entro il 2050 in molte regioni, e rispondere a questa esigenza non significa soltanto costruire nuove centrali: la transizione verso fonti rinnovabili richiede infatti una capacità installata molto più ampia rispetto ai tradizionali impianti fossili", spiega l'esperto. "Le energie solare ed eolica, pur sostenibili, sono meno costanti e necessitano di impianti più estesi e di soluzioni avanzate per lo stoccaggio dell'energia. In parallelo, occorrono infrastrutture di supporto come reti di trasmissione più robuste e moderne. In diversi paesi", prosegue l'analista, "le fonti rinnovabili sono concentrate in aree geografiche distanti dai centri di consumo, rendendo essenziale un potenziamento delle connessioni elettriche". "Nonostante gli ostacoli tecnici e finanziari, molti mercati emergenti stanno avanzando con decisione lungo il percorso della transizione energetica", puntualizza lo strategist. "A spingere in questa direzione sono lo sviluppo economico, la sicurezza energetica, la resilienza climatica e i costi sempre più competitivi delle rinnovabili". "Le necessità infrastrutturali dei mercati emergenti sono imponenti, ma lo sono anche le opportunità di investimento", aggiunge Gilhooly. "Questi progetti non sono solo funzionali alla crescita economica, ma anche all'avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile a livello globale. Gli investitori obbligazionari possono svolgere un ruolo cruciale, sia nei mercati dei capitali tradizionali che attraverso strumenti di credito privato". "I mercati emergenti si trovano di fronte a una scelta strategica. Le infrastrutture non rappresentano più un'opzione, ma una necessità. Il contesto attuale, caratterizzato da un forte slancio politico, condizioni economiche favorevoli e crescente attenzione degli investitori, offre una finestra unica per guidare la prossima ondata di sviluppo globale. Per chi è pronto a investire in questo percorso", conclude lo strategist, "le ricompense potrebbero essere non solo significative dal punto di vista finanziario, ma anche decisive per plasmare il futuro di intere economie". ava (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)