MARKET DRIVER: Nexi, Jpm riduce target price
03/10/2025 11:08
MARKET DRIVER: Nexi, Jpm riduce target price
MILANO (MF-NW)--Jp Morgan ha ridotto da 5,9 a 5,65 euro il prezzo obiettivo su Nexi (-0,18% a 4,981 euro), confermando la raccomandazione neutral. Gli analisti hanno effettuato dei tagli a bassa singola cifra percentuale alle loro stime sui ricavi. Nel dettaglio, le previsioni scendono dello 0,4% sul 2025, dell'1,4% sul 2026 e del 2,1% sul 2027. Sull'Ebitda adjusted le attese scendono rispettivamente dello 0,5%, dell'1,7% e del 2,5%. pl paola.longo@mfnewswires.it (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
TOP NEWS ESTERO: nell'Eurozona Pmi composito finale settembre a 51,2 punti, valore massimo in 16 mesi
03/10/2025 11:01
TOP NEWS ESTERO: nell'Eurozona Pmi composito finale settembre a 51,2 punti, valore massimo in 16 mesi
MILANO (MF-NW)--L'indice Pmi composito dell'Eurozona è aumentato per il quarto mese consecutivo, posizionandosi a settembre su 51,2, rispetto a 51,0 del mese precedente. Tale rialzo segnala un'ulteriore spinta alla graduale accelerazione di crescita della produzione del settore privato dell'eurozona. L'incremento dell'indice principale ha inoltre toccato il valore più elevato da maggio 2024. FULCRO IN GERMANIA E SPAGNA Questo generale incremento ha avuto come fulcro la Germania, dove l'Indice Pmi Ccmposito della produzione ha registrato una moderata espansione salendo al valore più alto in 16 mesi. Tra le nazioni i cui dati compositi sono disponibili, la Spagna ha comunque registrato a settembre il maggiore incremento dell'attività del settore privato; Irlanda e Italia hanno indicato una crescita moderata, rendendo di nuovo la Francia un'eccezione nel blocco della moneta unica, con un calo di produzione più rapido di agosto. ORDINI POCO MOSSI CAUSA FRENATA EXPORT L'espansione della produzione dell'Eurozona, anche se ha indicato il nono mese consecutivo di incremento (il più forte in quasi un anno e mezzo), è stata alquanto fiacca, segnando di nuovo un valore inferiore alla tendenza di lungo termine dell'indagine (52,4). A frenare la ripresa sono stati i nuovi ordini. Il volume di commesse acquisite a settembre dal settore privato dell'Eurozona, sebbene sia stato il più elevato da maggio 2024, ha tuttavia segnato una crescita marginale. Ciò che ha pesato sulla domanda è stata la riduzione delle esportazioni (incluso il commercio intra-Eurozona), che ha quindi prolungato una sequenza di calo dei nuovi ordini esteri a più di tre anni e mezzo. La crescita della produzione superiore a quella dei nuovi ordini, suggerisce che i dati raccolti nell'indagine di settembre hanno segnalato una nuova riduzione degli ordini inevasi nell'Eurozona, la più rapida degli ultimi tre mesi. L'evasione degli ordini in giacenza si è peraltro avuta nonostante i livelli occupazionali di fine terzo trimestre siano diminuiti. È la prima volta da febbraio che gli organici registrano un calo, anche se ad un tasso marginale. COSTI SU Analizzando i dati raccolti a settembre, le aziende dell'Eurozona mostrano un aumento dei costi operativi. Il tasso di inflazione appare tuttavia rallentato e ancora inferiore alla media storica dell'indagine. Anche la pressione dei prezzi di vendita si è attenuata, registrando il più debole incremento da maggio. In merito alle previsioni future, le aziende del settore privato dell'Eurozona hanno mostrato ottimismo sulla crescita dell'attività economica nei prossimi 12 mesi. Il livello di fiducia è migliorato salendo al secondo valore più alto da luglio 2024. MIGLIORANO I SERVIZI L'Indice Pmi servizi dell'Eurozona è salito a settembre a 51,3, segnalando un'accelerazione della crescita. I dati di fine terzo trimestre segnano inoltre il quarto mese consecutivo in cui l'indice si posiziona sopra 50,0, registrando quindi un'espansione. Rispetto alla tendenza degli ultimi 12 mesi, a settembre si è registrato un notevole aumento della domanda di servizi. Eppure, nel complesso, la crescita di nuovi ordini è stata lieve e limitata al mercato nazionale: infatti gli ordini esteri hanno contemporaneamente segnalato una riduzione, peraltro lievemente accelerata. L'occupazione del settore terziario è aumentata solo lievemente rispetto ad agosto, registrando per l'Eurozona la più debole crescita mensile di posti di lavoro in più di quattro anni e mezzo, ovvero da quando è iniziata l'ultima sequenza espansionistica delle assunzioni. L'andamento in calo delle commesse inevase è stato rilevante e il 17* mensile consecutivo. A fine terzo trimestre, l'inflazione dei prezzi è lievemente diminuita: costi e prezzi di vendita hanno indicato l'aumento più lento in due e quattro mesi, rispettivamente. Concludendo, le aziende dei servizi hanno mantenuto previsioni economiche positive per l'anno a venire, con prospettive persino in forte rialzo, che hanno raggiunto il valore più alto in 11 mesi. ava (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)