WALL STREET: commento di metà seduta
14/10/2025 18:31
WALL STREET: commento di metà seduta
MILANO (MF-NW)--I principali indici del mercato azionario di Wall Street si muovono contrastati: il Dow Jones guadagna lo 0,28% e l'S&P 500 oscilla attorno alla parità, mentre il Nasdaq Composite cede lo 0,33%. Tra gli investitori si è registrata una certa distensione dopo che Jamieson Greer del dipartimento del Commercio ha affermato che la decisione sui dazi al 100% imposti alla Cina "dipende dalla prossima mossa di Pechino". Nessuna indicazione, invece, è arrivata dal presidente della Fed, Jerome Powell, in merito alla direzione dei tassi d'interesse: il suo discorso alla National Association for Business Economics' di Philadelphia è stato incentrato sulla possibile vicina fine del quantitative tightening. "Lo scenario" degli Stati Uniti "resta costruttivo ma fragile", afferma Andrea Delitala, Head of Multi Asset Euro di Pictet Asset Management. L'esperto sottolinea che "l'economia americana continua a sorprendere per la sua resilienza, sostenuta da politiche fiscali espansive e da un mercato del lavoro ancora solido. Tuttavia, la perdita di indipendenza della Federal Reserve e un eventuale indebolimento del dollaro rappresentano rischi da monitorare con attenzione nei prossimi mesi". Sulla resilienza dell'economia statunitense si è espresso anche il ceo di Jp Morgan, Jamie Dimon, in occasione della presentazione dei conti trimestrali: "Sebbene vi siano stati alcuni segnali di rallentamento, in particolare nella crescita dell'occupazione, l'economia statunitense è rimasta generalmente resiliente. Tuttavia, continua a sussistere un elevato grado di incertezza derivante da complesse condizioni geopolitiche, dazi e incertezza commerciale, prezzi elevati delle attività e il rischio di un'inflazione vischiosa". Sul fronte societario: - JPMorgan Chase tratta in calo dell'1,41% nonostante i risultati trimestrali abbiano superato le stime degli analisti; i ricavi da trading hanno raggiunto un record di quasi 9 miliardi di dollari. - Goldman Sachs cede l'1,8% nonostante la banca abbia superato le stime di Wall Street grazie a attività di investment banking e trading obbligazionario migliori del previsto. Gs ha guadagnato 12,25 dollari per azione, più del consenso degli analisti pari a 11 dollari per azione, secondo Lseg. I ricavi di 15,2 miliardi di dollari hanno superato i 14,1 miliardi previsti. - Johnson & Johnson cede l'1,77% nel giorno dei conti. Il terzo trimestre della società si è chiuso con icavi e utile in crescita, proseguendo quel trend positivo che già a luglio, in occasione della presentazione dei conti del secondo trimestre, aveva portato l'azienda ad alzare la guidance per l'intero anno - andamento che ha portato l'azienda del New Jersey a rivedere ulteriormente le attese sui ricavi. Nel frattempo e al fine di creare sempre maggior valore per gli azionisti, il management sta valutando lo spin off del business dell'ortopedia. - Citigroup sale del 3,79%. Nel terzo trimestre ha registrato un utile netto di 3,8 miliardi di dollari, pari a 1,86 dollari per azione, su un fatturato di 22,1 mld. Il dato si confronta con un utile netto di 3,2 miliardi, pari a 1,51 dollari per azione, su un fatturato di 20,2 mld per il terzo trimestre 2024 grazie all'andamento positivo di tutte e cinque le principali divisioni del gruppo - oltre le attese degli analisti. - Wells Fargo balza del 6,72%. Come per le altre banche che hanno pubblicato i conti del terzo trimestre, i numeri hanno battuto le stime del consenso, complice anche la deregolamentazione del settore voluta dal presidente Trump. bon (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
Fed: Powell, vicini a stop quantitative tightening (Cnbc)
14/10/2025 18:29
Fed: Powell, vicini a stop quantitative tightening (Cnbc)
MILANO (MF-NW)--Per il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, la banca centrale si sta avvicinando al punto in cui smetterà di ridurre le dimensioni dello stock di obbligazioni, il cosiddetto "quantitative tightening", ma non ha fornito alcuna indicazione a lungo termine sulla direzione verso cui si stanno dirigendo i tassi di interesse. Lo riporta la Cnbc citando quanto affermato dallo stesso Powell parlando alla National Association for Business Economics' di Philadelphia. "Il nostro piano, da tempo annunciato, è di fermare il deflusso di bilancio quando le riserve saranno leggermente al di sopra del livello che riteniamo compatibile con condizioni di riserve ampie", ha affermato Powell. "Potremmo avvicinarci a quel punto nei prossimi mesi e stiamo monitorando attentamente un'ampia gamma di indicatori per orientare questa decisione". Sulla questione più ampia dei tassi di interesse, Powell ha generalmente mantenuto la posizione attuale, ovvero che i responsabili politici temono che il mercato del lavoro si stia restringendo e che stia alterando l'equilibrio tra occupazione e inflazione. "Mentre il tasso di disoccupazione è rimasto basso fino ad agosto, l'aumento delle retribuzioni ha subito un brusco rallentamento, probabilmente in parte a causa di un calo della crescita della forza lavoro dovuto alla minore immigrazione e alla minore partecipazione al mercato del lavoro", ha affermato il numero uno della Fed. "In questo mercato meno dinamico e in qualche modo più debole, i rischi al ribasso per l'occupazione sembrano essere aumentati". bon (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)