TOP NEWS ESTERO: l'inflazione americana non spaventa i mercati (Ing)
12/09/2025 11:01
TOP NEWS ESTERO: l'inflazione americana non spaventa i mercati (Ing)
MILANO (MF-NW)--I dati sull'inflazione negli Stati Uniti resi noti ieri non hanno sorpreso gli investitori. Ad agosto i prezzi al consumo sono aumentati del 2,9% su base annua, allontanandosi ulteriormente dall'obiettivo della Federal Reserve del 2%. Oltre all'inflazione, il faro era puntato sulle richieste di disoccupazione negli Usa. L'aumento registrato è di 27.000 unità, per un totale di 263.000 ben al di sopra delle previsioni degli analisti di 235.000 unità.
ATTENZIONE AL MERCATO DEL LAVORO
"I dati sull'inflazione sono meno preoccupanti di quanto temuto, invece le richieste di disoccupazione sono un chiaro segno di un indebolimento del mercato del lavoro", afferma Erik Kuipers, economista di Ing. "Ciò potrebbe spingere la Federal Reserve, che ha anche il mandato per la massima occupazione, a tagliare ulteriormente i tassi d'interesse per sostenere l'economia", spiega l'esperto. "Il rischio al ribasso per il suo mandato occupazionale supera ora il rischio al rialzo per la stabilità dei prezzi. Gli investitori hanno risposto positivamente alla combinazione di un'inflazione più elevata ma gestibile e di più richieste di disoccupazione del previsto", puntualizza Kuipers.
LA REAZIONE COMPOSTA DEI MERCATI
L'indice S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,85%, mentre il Nasdaq, ad alto contenuto tecnologico, ha guadagnato lo 0,72%. Anche i mercati obbligazionari hanno reagito positivamente ai dati sull'inflazione migliori del previsto. Il rendimento decennale degli Stati Uniti è sceso di 5 punti base al 4%. "Adesso", conclude lo strategist, "i mercati quotano integralmente un taglio di 25 punti base e non escludono ulteriori riduzioni nei prossimi mesi".
ava
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TOP NEWS ITALIA: +226.000 occupati a/a in 2* trim., stabili rispetto al primo (Istat)
12/09/2025 11:01
TOP NEWS ITALIA: +226.000 occupati a/a in 2* trim., stabili rispetto al primo (Istat)
ROMA (MF-NW)--Nel secondo trimestre il numero di occupati è sostanzialmente stabile rispetto al primo trimestre, sintesi della diminuzione dei dipendenti, sia a tempo indeterminato (-21.000, -0,1%) sia a tempo determinato (-45.000, -1,7%), e dall'aumento degli indipendenti (+74.000, +1,4%); è in crescita il numero di disoccupati (+13.000, +0,8% in tre mesi), mentre diminuisce quello degli inattivi di 15-64 anni (-16.000, -0,1%). Lo rende noto l'Istat. L'input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dell'1,7% nei confronti del secondo trimestre 2024.
TASSO OCCUPAZIONE A 62,6%, STABILE SU 1* TRIM.
I tassi di occupazione, disoccupazione e inattività restano pressoché invariati in confronto al trimestre precedente attestandosi rispettivamente al 62,6%, al 6,3% e al 33%. Nei dati provvisori di luglio 2025, rispetto al mese precedente, l'aumento del numero di occupati e del relativo tasso (+0,1 punti) si associa alla diminuzione del tasso di disoccupazione (-0,3 punti) e al lieve aumento di quello di inattività 15-64 anni (+0,1 punti).
+226.000 OCCUPATI SU 2* TRIM. 2024, +0,4 TASSO OCCUPAZIONE
Nel confronto tendenziale, seppure rallentata, continua la crescita del numero di occupati (+226.000, +0,9% in un anno), dovuta all'aumento dei dipendenti a tempo indeterminato (+1,9%) e degli indipendenti (+3%), che si contrappone al calo dei dipendenti a termine (-7,7%); il numero di disoccupati, dopo il forte calo dei trimestri precedenti, mostra segnali di stabilizzazione (-9.000 in un anno, -0,5%), mentre prosegue il calo degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-150.000, -1,2%). Simile la dinamica per i tassi: rispetto al secondo trimestre 2024, si rileva un aumento del tasso di occupazione (+0,4 punti) e un calo del tasso di disoccupazione (-0,1 punti) meno marcato di quello del tasso di inattività (-0,4 punti).
-0,3% A/A ORE LAVORATE PER DIPENDENTE, CALA RICORSO A CIG
Le ore lavorate per dipendente diminuiscono in termini congiunturali (-0,5%) e tendenziali (-0,3%); rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente il ricorso alla cassa integrazione scende a 6,7 ore ogni mille ore lavorate (-0,8 ore). Il tasso dei posti vacanti è pari all'1,8%, stabile rispetto al trimestre precedente, e in diminuzione di 0,4 punti percentuali nel confronto tendenziale.
+3,6% A/A COSTO DEL LAVORO PER ULA, +0,6% SU 1* TRIM.
Il costo del lavoro per Unità di lavoro equivalente a tempo pieno (Ula) è in crescita rispetto al trimestre precedente (+0,6%) evidenziando, tuttavia, un deciso rallentamento rispetto alla dinamica registrata a inizio anno; l'aumento delle retribuzioni è anch'esso pari allo 0,6%, mentre è lievemente superiore quella dei contributi sociali (+0,7%). Su base annua, anche in questo trimestre si conferma un aumento sostenuto del costo del lavoro, pari a 3,6%, trainato dall'aumento dei contributi sociali (+4,9%) e, in misura più lieve, dalle retribuzioni (+2,9%). La significativa crescita del costo del lavoro, dovuta al proseguimento dei miglioramenti retributivi a seguito dei recenti rinnovi contrattuali, si lega anche all'esaurimento degli effetti di alcune agevolazioni contributive, solo parzialmente sostituite da nuove forme di decontribuzione.
rov
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