COMMENTO ENERGY: economia globale può fare a meno del greggio russo (Unicredit)
16/09/2025 16:45
COMMENTO ENERGY: economia globale può fare a meno del greggio russo (Unicredit)
MILANO (MF-NW)--L'economia globale può fare a meno delle esportazioni di greggio dalla Russia senza rischiare un'impennata dei prezzi del petrolio, affermano gli strategist di Unicredit.
Rispetto al 2022, gli Stati Uniti hanno aumentato la produzione di petrolio di 3 milioni di barili al giorno, portando la loro offerta a quasi 21 milioni di barili al giorno. Allo stesso tempo, l'Arabia Saudita ha cambiato la sua strategia di produzione per tre motivi: vuole riconquistare quote di mercato ai produttori statunitensi invece di difendere i prezzi; Riad vuole punire produttori come Iraq e Kazakistan per aver pompato al di sopra delle loro quote; vuole compiacere la Casa Bianca con prezzi del petrolio relativamente bassi per evitare di irritare i consumatori americani, puntualizzano gli esperti.
In un certo senso, spiegano da Unicredit, questi sviluppi di mercato stanno già indebolendo il potere negoziale della Russia, poiché i prezzi del petrolio sono chiaramente soggetti a pressioni al ribasso.
Finora, la paura di perdere il petrolio russo in un mercato scarsamente fornito ha impedito all'Ue e agli Stati Uniti di monitorare e applicare seriamente le sanzioni esistenti (incluse quelle sull'Iran). Di conseguenza, la Russia sta ancora guadagnando quasi 120 miliardi di dollari all'anno dalle sue esportazioni di greggio (all'incirca equivalenti al 5% del Pil russo). Ora, l'Occidente può adottare un approccio più severo, senza rischiare di spingere i prezzi del petrolio oltre livelli sostenibili, spiegano gli strategist.
Per Unicredit una migliore applicazione delle sanzioni esistenti sarebbe più saggia che imporre dazi punitivi e proibitivi alla Cina e all'India per i loro acquisti di petrolio russo soggetto a sanzioni. I costi per le economie europee, con il rischio di ritorsioni sia da Pechino che da Nuova Delhi, sarebbero troppo elevati, considerando le interruzioni derivanti dalla guerra commerciale in corso con gli Stati Uniti. Una strategia migliore sarebbe che i Paesi occidentali prendessero di mira specifiche aziende (e non interi Paesi) che stanno ancora acquistando attivamente petrolio russo, come la raffineria Nayara in India. Sanzioni secondarie mirate sarebbero un'alternativa più efficace a dazi alle stelle, soprattutto considerando l'interesse dell'Europa a concludere un accordo commerciale con l'India.
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Usa: +0,2% m/m scorte delle imprese luglio
16/09/2025 16:24
Usa: +0,2% m/m scorte delle imprese luglio
MILANO (MF-NW)--Negli Stati Uniti le scorte delle imprese sono aumentate dello 0,2% a luglio, quelle all'ingrosso sono cresciute dello 0,1% e quelle delle fabbriche dello 0,3%.
Le vendite aziendali sono cresciute dell'1% a luglio, quelle al dettaglio dello 0,7% e quelle all'ingrosso dell'1,4%. Le spedizioni in fabbrica sono aumentate dello 0,9%.
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