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FOCUS: indebolimento usd favorisce oro e cripto (eToro)
10/07/2025 12:26
FOCUS: indebolimento usd favorisce oro e cripto (eToro)
MILANO (MF-NW)--L'indebolimento del dollaro, tra la volatilità dei mercati e le incertezze economiche, sta deteriorando la leadership statunitense nei portafogli degli investitori retail, che favoriscono oro e cripto asset. Questo è quanto emerge dall'ultimo Retail Investor Beat, sondaggio condotto su base trimestrale dalla piattaforma di trading e investimento eToro, su un campione di 10 mila investitori retail distribuiti in 12 Paesi nel mondo, di cui mille in Italia.
ORO E CRIPTOVALUTE: LE NUOVE RISERVE DI VALORE
Il sondaggio rivela che circa il 40% degli investitori retail italiani ha aggiustato, o pianifica di aggiustare, il proprio portafoglio in risposta a un biglietto verde in indebolimento. A farne le spese sono gli asset statunitensi: un investitore retail italiano su quattro dichiara di voler ridurre la propria esposizione verso l'azionario Usa, a favore di cripto asset (21%), azionario non statunitense (20%) e oro (19%). Le scelte degli investitori retail italiani divergono rispetto al campione globale, dove circa un investitore su due (48%) intende modificare la propria asset allocation in previsione di un dollaro più debole, favorendo un'allocazione in oro (29%). Il sentiment degli investitori nei confronti del lingotto è positivo: un investitore retail italiano su due (51%) ritiene infatti che il prezzo dell'oro continuerà a salire, mentre un ulteriore 23% è fiducioso che le quotazioni rimangano stabili ai livelli attuali.
L'ECCEZIONALISMO È USA ALLE STRETTE
I dati raccolti confermano la parabola discendente della popolarità Usa tra gli investitori retail italiani. A recuperare terreno, negli ultimi tre mesi, è stata in particolare la Cina, risalita al secondo posto nella classifica delle regioni più promettenti in termini di ritorno nel lungo termine. Nel dettaglio, pur rimanendo al primo posto, gli Stati Uniti sono considerati leader di rendimento per il 30% degli investitori retail italiani, in netto calo rispetto al 42% di dicembre 2024 e al 33% di marzo 2025. Guardando all'Europa, il 28% degli intervistati punta sul Vecchio Continente, dietro alla Cina (29%), e poco oltre i mercati emergenti (26%). "Per anni l'azionario statunitense ha mantenuto saldamente il trono di re dei mercati. I crescenti timori sulle politiche commerciali e fiscali di Washington, tuttavia, hanno innescato un vortice di incertezza che sta facendo vacillare l'egemonia di Wall Street e del dollaro. Pur mantenendo le loro strategie di lungo termine, gli investitori retail stanno operando delle scelte tattiche di copertura, optando per asset decorrelati percepiti come riserve di valore. Questo comportamento riflette una forte consapevolezza del rischio e una maggiore sofisticazione degli investitori", ha commentato Massimo Citoni, country head Italia di eToro.
GLI INVESTITORI RETAIL SI ALLINEANO ALLE STRATEGIE DEGLI ISTITUZIONALI
"La domanda di oro da parte delle banche centrali, nel 2024, ha rappresentato oltre il 20% della domanda globale, a fronte di una media di circa il 10% negli anni 2010. Se le banche centrali prediligono l'oro, i cripto asset stanno prendendo piede non solo tra i privati, ma anche investitori istituzionali. Sempre più aziende e governi, da MicroStrategy agli stessi Stati Uniti, stanno adottando il Bitcoin Standard, ovvero la strategia in cui le aziende scelgono di detenere Bitcoin come asset di riserva nel proprio bilancio, al posto (o in aggiunta) di valute fiat o titoli di Stato", ha aggiunto Cintoni, sottolineando che gli investitori retail si stanno allineando a queste strategie, operando le loro scelte in maniera indipendente e secondo il proprio profilo di rischio.
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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FOCUS: la volatiltà è diventata una caratteristica strutturale dei mercati (Hsbc AM)
10/07/2025 12:26
FOCUS: la volatiltà è diventata una caratteristica strutturale dei mercati (Hsbc AM)
MILANO (MF-NW)--L'era delle vecchie certezze sembra finita. Secondo Hsbc Asset Management, nella seconda metà del 2025 gli investitori dovranno confrontarsi con un contesto in profonda trasformazione, dominato da un'incertezza strutturale, un ritorno alla dimensione locale e volatilità come nuova costante. Nel Mid-Year Investment Outlook, la casa di gestione individua cinque "nuove regole" per affrontare lo scenario attuale: economia G-zero, volatilità, declino dell'eccezionalismo Usa, ritorno alla logica domestica e diversificazione attraverso nuove asset class.
FINE DELL'UNIPOLARISMO: BENVENUTI NELL'ECONOMIA G-ZERO
Secondo gli esperti, stiamo entrando in una fase in cui l'economia globale è sempre più influenzata da un mondo multipolare e da un ritorno al nazionalismo economico, che si manifesta nelle nuove strategie industriali di Stati Uniti ed Europa, nella persistenza del modello di capitalismo di Stato della Cina, e nell'atteggiamento economicamente più assertivo e non allineato del Sud globale. "I tempi in cui c'era una sola forza economica unipolare, rappresentata dagli Stati Uniti o dal G10, stanno lasciando il posto a un nuovo contesto G-zero, in cui nessuna potenza economica ha la volontà o la capacità di guidare l'ordine economico globale: gli shock dal lato dell'offerta rivestono un ruolo più rilevante, la crescita è più contenuta, mentre l'inflazione è più elevata e più volatile", avvertono gli analisti di Hsbc AM.
LA VOLATILITÀ COME CONDIZIONE PERMANENTE
Gli investitori devono abituarsi a muoversi in mercati strutturalmente più instabili. Dopo sei mesi dominati da politica monetaria reattiva e fiammate tariffarie, Hsbc AM ritiene che la volatilità non sia un'anomalia temporanea ma una caratteristica del nuovo ciclo. "Il passaggio da un mondo caratterizzato da una leadership economica unipolare a un contesto 'G-zero', in cui nessuna singola nazione esercita un'influenza dominante sull'ordine globale. Questo sta ridefinendo in modo fondamentale le condizioni di investimento, con la volatilità che è diventata una caratteristica distintiva dell'attuale scenario macroeconomico", ha commentato Xavier Baraton, global chief investment officer di Hsbc AM, evidenziano come, in questo scenario, sia necessario un approccio flessibile, capace di adottare allocazioni tattiche e adattarsi rapidamente.
IL DECLINO DELL'ECCEZIONALISMO STATUNITENSE E LA CRESCITA DEI MERCATI EMERGENTI
La leadership economica americana mostra segnali di affanno. La crescita dei profitti rallenta, mentre Europa e Asia mostrano utili in ripresa e valutazioni più attraenti. Secondo gli esperti, "le migliori opportunità di crescita a livello mondiale, ad oggi, si trovano in Asia e nei mercati emergenti", mentre l'economia degli Stati Uniti sembra rallentare rispetto agli altri mercati sviluppati. "Stiamo assistendo a una ricalibrazione dei mercati globali, poiché i pilastri dell'eccezionalismo statunitense sono sotto pressione. Allo stesso tempo, la leadership globale si sta frammentando e le dinamiche specifiche dei singoli Paesi stanno diventando sempre più determinanti nel definire i risultati degli investimenti", ha commentato Joseph Little, global chief strategist della società. Nel frattempo, un dollaro più debole consente alle banche centrali dei mercati emergenti di adottare politiche proattive e sostiene i rendimenti di azioni e obbligazioni in valuta locale. "Con la diminuzione delle correlazioni tra i diversi Paesi, riteniamo che vi siano argomentazioni sempre più solide a favore di un'esposizione più mirata ai mercati emergenti nelle allocazioni di portafoglio. Le dinamiche locali giocheranno un ruolo più significativo, in particolare nei mercati emergenti come Cina e India.", osservano gli analisti. In questa fase, anche i mercati di frontiera appaiono particolarmente interessanti, offrendo un potenziale di crescita e di utili superiore, ma con una volatilità e valutazioni più contenute.
DIVERSIFICARE CON NUOVE ASSET CLASS
Il calo della fiducia verso il debito Usa e l'incertezza fiscale mettono in discussione l'affidabilità degli asset rifugio tradizionali. Hsbc consiglia di integrare portafogli con obbligazioni europee a lunga durata, titoli investment grade selezionati, oro e fondi macro hedge. Le strategie di copertura valutaria tornano d'attualità, soprattutto per chi resta esposto al biglietto verde. Gli esperti suggeriscono un maggiore ricorso agli alternativi: hedge fund per la bassa correlazione con gli indici, infrastrutture per la loro resilienza e credito privato come risposta alla stretta bancaria. Il private equity, nonostante le pressioni macro, resta vivace, con opportunità nei settori tematici della sanità, energia, tecnologia. Il messaggio di Hsbc AM è chiaro: l'incertezza non è passeggera, ma sarà parte integrante del nuovo assetto globale. Adattarsi richiederà più selettività, maggiore attenzione alle dinamiche locali e l'inclusione di asset class spesso trascurate nei portafogli tradizionali. Solo chi sarà pronto a seguire queste "nuove regole" sarà in grado di navigare con successo nella seconda metà del 2025.
lvi
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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MARKET DRIVER: future Ws deboli, faro resta su dazi
10/07/2025 12:25
MARKET DRIVER: future Ws deboli, faro resta su dazi
MILANO (MF-NW)--I future sui listini azionari statunitensi trattano deboli dopo che il presidente ameircano Donald Trump ha annunciato ufficialmente su Truth Social l'introduzione di un dazio del 50% sulle importazioni di rame, con entrata in vigore prevista per il 1° agosto. Il future sul Dow Jones scende dello 0,21% e quello sull'S&P 500 dello 0,16% con il faro che resta quindi sulle dinamiche commerciali. "Sembra quasi che i dazi che Trump sta annunciando, ultimo quelli del 50% verso il Brasile, vengano visti come un'arma negoziale per giungere ad un accordo, piuttosto che un rischio effettivo. Oggi dovrebbe giungere la lettera alla UE, stando a quanto dichiarato da Trump nei giorni scorsi, e vedremo se l'ammontare dei dazi sarà inferiore o maggiore al 20% che era stato annunciato ad inizio aprile. Guardando all'atteggiamento dei mercati europei, si può dedurre che gli operatori sembrino puntare ad un qualcosa di più soft", affermano gli strategist di Mps. Lato politica monetaria, puntualizzano gli esperti, "ieri sono stati pubblicati i verbali dell'ultima riunione Fed, dalla quale è emersa una spaccatura sulla visione dell'impatto dei dazi sull'inflazione. Mentre alcuni partecipanti hanno osservato che i dazi porterebbero ad un aumento una tantum dei prezzi, la maggior parte dei partecipanti vede il rischio che i dazi possano avere effetti più persistenti. Tutto ciò conferma l'idea che la Fed aspetterà i dati in arrivo in estate, per decidere se ridurre eventualmente i tassi a settembre". Mark Haefele, Chief Investment Officer di Ubs Global Wealth Management, osserva che l'amministrazione Trump potrebbe indebolire il sentiment di mercato solo nel breve termine, poiché gli investitori hanno già scontato una significativa attenuazione delle tensioni commerciali. Tuttavia, le prospettive restano costruttive: nei prossimi 12 mesi si prevedono ulteriori rialzi dell'S&P 500, sostenuti da solidi fondamentali. In particolare, l'esperto si aspetta che l'indice raggiunga quota 6.500 entro giugno del prossimo anno, pur con un percorso che potrebbe essere accompagnato da fasi di volatilità.
alb
alberto.chimenti@mfnewswires.it
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*Borsa Mumbai: Sensex chiude a -0,41% a 83.190,28 punti
10/07/2025 12:23
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MARKET DRIVER: produzione italiana resta debole, no segnali ripresa duratura (Ing)
10/07/2025 12:13
MARKET DRIVER: produzione italiana resta debole, no segnali ripresa duratura (Ing)
MILANO (MF-NW)--"La produzione" italiana "resta debole, senza segnali di una ripresa duratura, confermando la stagnazione persistente osservata dalla metà del 2024", commentano gli economisti di Ing.
alb
alberto.chimenti@mfnewswires.it
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