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Mercati: i dati macro italiani e esteri di domani (Isp)
17/11/2025 21:20
Mercati: i dati macro italiani e esteri di domani (Isp)
MILANO (MF-NW)--Il calendario dei dati macroeconomici, sulla base delle indicazioni della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, di domani: MARTEDI' 18 NOVEMBRE 09:30 BCE Discorso di Machado 09:40 BCE Discorso di Tuominen 11:00 BCE Discorso di Buch 11:00 BCE Discorso di Elderson 11:30 BCE Ammontare di acquisti di Mro 14:00 BOE Discorso di Pill 14:55 USA Indice settimanale Redbook 15:00 BCE Pubblicazione del bilancio consolidato 16:00 USA Indice Mercato Immobiliare Nahb novembre 17:00 FED Discorso di Barkin 18:00 BOE Discorso di Dhingra #Per ulteriori dettagli il calendario è consultabile al seguente link: https://imi.intesasanpaolo.com/it/ricerche-e-commenti/ricerca-macro/studi-e-ricerche/ alb (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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Mercati: i dati macro italiani ed esteri di domani (Mps)
17/11/2025 21:10
Mercati: i dati macro italiani ed esteri di domani (Mps)
MILANO (MF-NW)--Il calendario dei dati macroeconomici di domani, sulla base delle indicazioni degli strategist di Mps: MARTEDÌ 18 NOVEMBRE 09:30 BCE Discorso di Machado 09:40 BCE Discorso di Tuominen 11:00 BCE Discorso di Buch 11:00 BCE Discorso di Elderson 11:30 BCE Ammontare di acquisti di Mro 14:15 USA Adp Weekly stima preliminare occupati 14:55 USA Indice settimanale Redbook 15:00 BCE Pubblicazione del bilancio consolidato 15:15 USA Produzione industriale m/m ottobre 17:00 FED Discorso di Barkin (non votante) #Per ulteriori dettagli il calendario è consultabile al seguente link: https://www.mps.it/mpscs/it/analisi-finanziaria/market-movers/index.html alb (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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AssoBirra: ridurre accise per sostenere filiera strategica economia italiana
17/11/2025 20:20
AssoBirra: ridurre accise per sostenere filiera strategica economia italiana
MILANO (MF-NW)--In vista della prossima Legge di Bilancio 2026, AssoBirra rinnova la richiesta al Governo di ridurre le accise sulla birra da 2,99 a 2,97 euro per ettolitro e Grado Plato, così da sostenere una filiera che rappresenta uno dei pilastri del settore agroalimentare e dell'intera economia nazionale. Il comparto birrario, ricorda una nota, genera 10,4 miliardi di euro di valore condiviso, conta circa 112.000 occupati e, ad oggi, ogni addetto alla produzione di birra crea 31 posti di lavoro lungo la filiera. Negli ultimi dieci anni, la birra in Italia ha prodotto 92 miliardi di ricchezza e 24.000 nuovi posti di lavoro, contribuendo alla fiscalità generale per circa 4 miliardi di euro l'anno (di cui 1,5 miliardi di IVA e 689 milioni di accise nel 2024). Nonostante la solidità strutturale del comparto, negli ultimi due anni si è registrata una flessione dei principali indicatori di mercato (produzione, consumi ed export), aggravata dall'aumento delle accise (+20 milioni di euro solo nel 2024) a fronte di un -1,5% di consumi e -7,8% di export. Le spinte inflattive e la progressiva erosione del potere d'acquisto hanno ulteriormente aggravato la situazione nel 2025, periodo in cui il mercato continua a mostrare segnali negativi, con particolare criticità nei mesi estivi, tradizionalmente cruciali per il settore. L'accisa è parte integrante del prezzo di vendita e oggi rappresenta fino al 40% del prezzo al consumo nei formati più popolari, come il 66cl, mentre su una birra media alla spina circa 80 centesimi sono imputabili all'accisa, incidendo fortemente sul potere d'acquisto dei consumatori e sulla competitività delle imprese italiane. "La birra è una filiera viva e strategica, che unisce agricoltura, industria e distribuzione, generando valore per l'intero Paese. Oggi più che mai serve una visione di lungo periodo sulla fiscalità: ridurre le accise non significa solo alleggerire un'imposta regressiva, ma restituire slancio a investimenti, occupazione e innovazione. È una misura che rafforza l'intera filiera e la sostiene anche nei momenti di maggiore incertezza economica", dichiara Federico Sannella, Presidente di AssoBirra. Una fiscalità più equa non solo alleggerirebbe il peso per i consumatori, ma rafforzerebbe il legame con la filiera agricola e stimolerebbe nuovi investimenti. Tra il 2017 e il 2022, infatti, le precedenti riduzioni dell'aliquota hanno prodotto risultati concreti: +10% nei consumi nazionali, +11% nella produzione, +5% nella coltivazione di orzo distico e l'avvio di progetti per il luppolo italiano. Con la Legge di Bilancio 2025 è stata inoltre introdotta un'importante riduzione pluriennale dell'aliquota per i piccoli birrifici fino a 60.000 ettolitri di produzione, misura meritoria anche se limitata al solo 3% della produzione nazionale. "Ridurre le accise non è solo una scelta fiscale: è una leva che incide direttamente sul mercato e il potere d'acquisto. Le riduzioni hanno portato risultati concreti, con crescita dei consumi e della produzione nazionale, mentre gli aumenti hanno generato contrazione e contribuito all'inflazione, perché l'accisa entra nella formazione del prezzo e pesa in modo significativo sul consumatore finale. Una fiscalità più equilibrata è quindi essenziale per sostenere la ripresa, contenere i prezzi e dare stabilità a tutta la filiera", sottolinea Paolo Merlin, Vice Presidente AssoBirra con delega alla cultura della birra e alle tematiche fiscali. AssoBirra ribadisce dunque la necessità di una riduzione strutturale delle accise, che consenta di rilanciare la competitività del comparto e gli investimenti nelle aree chiave della transizione ecologica, della filiera agricola e dell'innovazione industriale. La nuova proposta di modifica all'emendamento prevede una riduzione dell'accisa da 2,99 a 2,97 euro per ettolitro grado Plato, con un costo stimato di 4,7 milioni di euro nel 2026, un investimento contenuto ma strategico per sostenere un settore che genera ricchezza diffusa e occupazione qualificata. com/Fus (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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Fed: Jefferson (vp), verso leggera crescita disoccupazione
17/11/2025 19:26
Fed: Jefferson (vp), verso leggera crescita disoccupazione
MILANO (MF-NW)--Il Vicepresidente della Federal Reserve, Philip Jefferson, ha dichiarato che, negli ultimi mesi, l'equilibrio dei rischi economici negli Stati Uniti è cambiato: i rischi al ribasso per l'occupazione sono aumentati mentre i rischi al rialzo per l'inflazione sono diminuiti. Le dichiarazioni di Jefferson non permettono di escludere nè un ulteriore taglio dei tassi nè il loro mantenimento stabile. Attualmente, il mercato prezza una possibilità al 40% di un taglio dei tassi, in calo rispetto al 100% registrato dopo la riunione di ottobre. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, Jefferson prevede un leggero aumento del tasso di disoccupazione entro fine anno, pur rilevando un raffreddamento generale sia dal lato della domanda che dell'offerta. Il Vice presidente ha infatti descritto il mercato del lavoro come "lento", osservando che le aziende sono riluttanti sia nell'assumere sia nel licenziare i dipendenti. Sul fronte dell'inflazione, il progresso della Fed verso l'obiettivo del 2% sembra essersi fermato, probabilmente a causa dell'impatto dei dazi. cba (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
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WALL STREET: commento di metà seduta
17/11/2025 18:40
WALL STREET: commento di metà seduta
MILANO (MF-NW)--I principali listini azionari statunitensi trattano in debole rialzo a metà seduta, con il Dow Jones che registra un incremento dello 0,02%, l'S&P 500 dello 0,03% e il Nasdaq dello 0,14%. "La settimana che si apre vede al centro dell'attenzione la ripresa delle pubblicazioni dei dati Usa. Giovedì vedremo i dati sul mercato del lavoro di settembre, raccolti e non pubblicati a causa dell'inizio dello shutdown a inizio ottobre. Il consensus si attende 50.000 nuovi occupati e un tasso di disoccupazione stabile al 4,3%", affermano gli strategist di Mps. Altri dati durante la settimana (spesa costruzioni, ordini industria, bilancia commerciale), aggiungono gli esperti, "ci daranno un'idea più precisa della crescita del Pil nel terzo trimestre, che al momento appare solida (2,5-3%). La settimana vedrà anche gli interventi di un gran numero di membri Fed; recentemente il tono è stato alquanto dubbioso sull'opportunità di un taglio dei tassi di interesse a dicembre". Importanti appuntamenti arriveranno anche sul fronte delle trimestrali, con Nvidia (mercoledì) e i grandi retailer Usa (Walmart, Home Dept e Target). "Ci saranno dubbi sulla qualità dei dati Usa e vedremo probabilmente dei segnali contrastanti, ma se i dati sul mercato del lavoro dovessero risultare in linea con le attese, questo avvalorerebbero la nozione di un indebolimento solo temporaneo nel periodo maggio-agosto; in questo periodo i non farm payroll hanno vissuto un calo repentino (media di +27.000 unità da +123.000 di gennaio-aprile)", concludono da Mps. Nel frattempo, sul fronte macroeconomico, l'indice Empire State della Federal Reserve di New York è salito a 18,7 punti a novembre rispetto a 10,7 di ottobre, battendo nettamente il consenso degli economisti che si aspettavano una discesa a 5,8 punti. L'indice Empire State è una delle prime letture del settore manifatturiero di novembre e suggerisce un ritmo di espansione più rapido. I valori relativi a nuovi ordini, spedizioni e occupazione sono tutti aumentati nel mese, mentre la lettura dei prezzi pagati è diminuita. Sul fronte societario: - Le azioni del produttore di acqua di cocco Vita Coco registrano un rialzo del 6,61% a metà seduta, dopo che il presidente Donald Trump ha ridotto i dazi su diverse importazioni agricole. - Alphabet sale del 4,36% dopo che la Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha rivelato di aver acquistato una partecipazione nella società madre di Google e YouTube. - Nvidia scende dell'1,29% a metà seduta in attesa dei risultati del terzo trimestre della società, che sono previsti dopo la chiusura di mercoledì. cba (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)