MARKET DRIVER: Codogno (Lc Macro), con inflazione al 2,2% Bce resterà ferma (Class Cnbc)
01/10/2025 19:03
MARKET DRIVER: Codogno (Lc Macro), con inflazione al 2,2% Bce resterà ferma (Class Cnbc)
MILANO (MF-NW)--L'inflazione nell'Eurozona si attesta al 2,2% ed è superiore al target della Bce. "Con il dato di oggi non è cambiato nulla per la Bce, l'aumento è in gran parte attribuibile alla crescita dei prezzi energetici che essendo la componente più volatile del paniere non è indicativa di alcun trend sull'inflazione", afferma Lorenzo Codogno, visiting professor della London School of economics e fondatore di Lc Macro advisors, ai microfoni di Class Cnbc. "Sul fronte della guerra commerciale con gli Stati Uniti, ci sono tanti fattori di incertezza e le tensioni geopolitiche sono sicuramente l'elemento più importante", prosegue l'esperto. "I dazi non avranno un impatto fortissimo sull'economia europea, poichè l'economia statunitense non può fare a meno di importazioni dall'estero e l'Europa è in una posizione comunque migliore rispetto ad altri Paesi. L'aumento dei prezzi a seguito delle tariffe verrà scaricato principalmente sul consumatore americano. Nel complesso, penso ci sarà un impatto sulla domanda complessiva ma per l'Europa l'impatto non sarà particolarmente forte. Negli ultimi mesi", aggiunge Codogno, "si sta verificando una ripresa del settore manifatturiero in Europa. Guardando al budget tedesco, molte delle spese sulla difesa dovrebbero realizzarsi nel breve periodo anche se secondo la Bundesbank la crescita della spesa tedesca dovrebbe essere molto più graduale. In ogni caso, la Germania è l'unico Paese che sta espandendo la sua politica fiscale. Ciò dovrebbe fare bene a tutta l'Europa. Le prospettive per l'Europa sono di crescita graduale, soprattutto per effetto della domanda interna", conclude l'esperto. ava (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
WALL STREET: commento di metà seduta
01/10/2025 18:35
WALL STREET: commento di metà seduta
MILANO (MF-NW)--I listini azionari statunitensi procedono la seduta in stallo, con il Dow Jones che guadagna lo 0,01%, l'S&P 500 che sale dello 0,06% e il Nasdaq che aumenta dello 0,19%. Negli Stati Uniti, dopo lo shutdown, "il deterioramento degli standard di governance è destinato a far aumentare ulteriormente la polarizzazione politica negli anni a venire. Quanto più profonde diventeranno queste divisioni politiche, tanto maggiore sarà il rischio che non si raggiungano compromessi politici chiave entro le scadenze rilevanti", avverte Eiko Sievert di Scope Ratings. Per l'esperto "ciò vale anche per i futuri scontri sul tetto del debito, in particolare se il Partito Repubblicano dovesse perdere il controllo della Camera e/o del Senato dopo le elezioni di medio termine del 2026. Nonostante un aumento di 5.000 miliardi di dollari del tetto del debito concordato come parte del Big Beautiful Bill, sarà probabilmente necessario un ulteriore incremento entro il 2028, dato il debole quadro fiscale. Ci aspettiamo deficit intorno al 6% del Pil e un aumento del debito pubblico al 127% del Pil nei prossimi cinque anni". Lo scenario di base di Sievert "rimane che il rischio di un default tecnico degli Stati Uniti a causa di dispute politiche non sia molto probabile, ma il rischio continua a crescere e avrebbe un impatto significativo se si verificasse". Sul fronte macroeconomico, l'occupazione nel settore privato statunitense ha registrato a settembre il calo più marcato degli ultimi due anni e mezzo, un ulteriore segnale di indebolimento del mercato del lavoro che si aggiunge all'interruzione dei dati causata dallo shutdown del governo statunitense. L'indice manifatturiero statunitense di S&P Global per il mese di settembre è rimasto invariato rispetto alla lettura preliminare di 52 punti. L'indice di settembre è inferiore al valore di 53 punti registrato ad agosto, segnalando un rallentamento dell'espansione. L'indice manifatturiero statunitense dell'Institute for Supply Management (Ism) è salito a 49,1 punti nel mese di settembre, rispetto al 48,7 di agosto. Ci sono stati aumenti nei sotto-indici relativi a produzione, occupazione e arretrati degli ordini, ma cali nei sotto-indici di nuovi ordini e prezzi. Le scorte statunitensi di petrolio greggio, comprese quelle della Riserva Strategica di Petrolio (Spr), sono aumentate di 2,5 milioni di barili nella settimana terminata il 26 settembre, dopo un calo di 400.000 barili nella settimana precedente. Escludendo le riserve nella Spr, le scorte commerciali di greggio sono aumentate di 1,8 milioni di barili, dopo un calo di 600.000 barili nella settimana precedente. Sul fronte societario: - Nvidia mette a segno un nuovo record. Il colosso dei chip di intelligenza artificiale ha superato infatti la capitalizzazione di mercato di 4.500 miliardi di dollari. Il titolo ha archiviato la seduta di ieri con un incremento del 2,6% a 186,58 dollari, portando il valore di mercato a 4.542 miliardi usd. Le azioni hanno guadagnato il 39% dall'inizio dell'anno e continuano ad attrarre investitori mentre l'azienda continua a siglare importanti contratti nel settore dell'Ai. La scorsa settimana, Nvidia aveva annunciato infatti un investimento di fino a 100 miliardi di dollari in OpenAI, come parte di una partnership strategica per la costruzione di data center dotati delle proprie unità di elaborazione grafica. A questi si aggiungono poi altri cinque data center creati con Oracle, nell'ambito della joint-venture Stargate. - Warren Buffett starebbe lavorando alla più grande operazione di Berkshire Hathaway degli ultimi tre anni. Secondo quanto rivela il Wall Street Journal, Buffett sarebbe infatti vicino a un accordo per rilevare l'unità petrolchimica di Occidental Petroleumm, OxyChem, per circa 10 miliardi di dollari. L'accordo, che secondo il Journal potrebbe essere finalizzato nei prossimi giorni, sarebbe il più significativo per Berkshire dal 2022, da quando ha acquistato l'assicuratore Alleghany per 11,6 miliardi di dollari. La divisione petrolchimica di Occidental, OxyChem, produce e vende prodotti chimici per applicazioni quali la clorazione dell'acqua, il riciclaggio delle batterie e la produzione di carta. E ha generato quasi 5 miliardi di dollari di fatturato nei 12 mesi conclusi a giugno. - Lithium Americas è rimbalzata di oltre il 30% nelle contrattazioni after-hours a Wall Street dopo che il Segretario dell'Energia Usa, Chris Wright, ha confermato che il governo rileverà una piccola quota nell'azienda. Wright ha dichiarato, nel corso di un'intervista a Bloomberg, che il Dipartimento d'Energia americano punta ad acquistare una partecipazione del 5% in Lithium Americas e un altro 5% direttamente nella miniera di litio di Thacker Pass, in Nevada. Si prevede che Thacker Pass diventerà una delle maggiori fonti di litio del Nord America, con la prima fase del progetto che dovrebbe entrare in funzione alla fine del 2027. ava (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)